Le dimissioni di Tronchetti Provera e del consigliere di
Prodi. Le prese di posizione delle forze politiche e
sindacati. Il rischio e' che si perda di vista
l'esigenza dei consumatori (piccoli e grandi)di avere
una rete infrastrutturale efficiente e aperta.
16 settembre 2006 0:00 - Ex utente
E Tim sarebbe un soggetto da difendere?? Io ero utente Tim e
sono scappato dopo tante scorrettezze e cattiva gestione del
servizio clienti! Avanti agli stranieri, peggio di
così non può andare.
16 settembre 2006 0:00 - kekko
E' un vero piatto gustoso Telecom, agli utenti pero'
gli tocca rigovernare i piatti sporchi, gli altri mangiano (
i nostri industriali sempre gli stessi)e noi trattati come
soggetti da ingannare, bello questo marketing, dove lo hanno
imparato? KeK
15 settembre 2006 0:00 - Pierino
Perche telecom e lo stipendio della sinistra,non lo
sapevate. E prodi la difende anche con i denti.
Ormai è rosso profondo come il conto telecom.
15 settembre 2006 0:00 - azzollini
Anni fa si era parlato di non pagare più il canone telecon,
ma a dispetto di tutti il monopolio telecom è rimasto per
incassre il canone anche le molti hanno cambiato
gestore. Ma è possibile che questo monopolio non debba
mai finire. Grazie
15 settembre 2006 0:00 - Marco
Ma signori davvero ci sembra una sorpresa? Purtroppo in
Italia gli imprenditori non hanno vita facile, a vantaggio
dei finanzieri e degli speculatori senza scrupoli. Creano
soldi dal nulla, facendo sparire i debiti nel nulla. Quale
protezione dell'industria nazionale andiamo blaterando?
Tronchetto è un apolide, un senza patria se non quella del
denaro fatto coi soldi degli altri, consumatori, piccoli
invstitori e l'onesto imprenditore di turno che si cercs
di espropriare del proprio capitale (vedete il caso Virgilio
De Giovanni)
15 settembre 2006 0:00 - polase !
«Prodi non sa mai nulla. È un classico: non sapeva nulla
dei fondi neri Iri dinanzi a Di Pietro che lo interrogava;
non sapeva nulla degli accordi di Telecom Serbia. Ora,
naturalmente, non sa nulla del piano di riassetto Telecom».
15 settembre 2006 0:00 - vito di cagno
Non inetti ma furfanti,appoggiati dai vari governi che si
sono succeduti dalla sua privatizzazione. Il "
Capitani Coraggiosi" fu coniato da D'Alema,a capo
del governo,quando il furfante Colanini (con l'appoggio
di Gnutti),sbarazzatosi della Seat con una enorme
plusvalenza da lui realizzata gonfiando il titolo con
dichiarazioni eufemistiche e di piani di sviluppo fasulli
(arrivò a quasi 7 Euro per poi vertiginosamente crollare ad
un 0,40,ed oggi quota 0,33), si impadronì della
Telecom.senza sborsare quasi una lira.Così
indebitata,subito dopo,la passa a Tronchetto che prevedeva
la operazione che oggi ha lanciata e che gli consentirà,a
breve, di cedere anche la Telecom,che verginella senza o
pochi debiti, gli renderà un sacco di soldi. Speculatori
quindi,finanzieri d'assalto e certamente non
imprenditori,ma questo era noto a chi avesse un certo
discernimento. Trovo strano che un analista della Aduc non
abbia avuto la competenza o il coraggio di fare una analisi
efficace a proposito. Perchè poi non tirare in ballo
la inettitudine,questa si,di un D'Alema,(inetto o
venduto se si va a ricordare anche l'esito della
bicamerale)che oggi fa gli gnorri pavoneggiandosi in
politica estera sulla quale aspettiamo il futuro per
giudicarlo. Saluti, vdc
15 settembre 2006 0:00 - giuseppe marciano
Bene. Mai allo Stato satrebbe capace di distruggere anche il
telefono
15 settembre 2006 0:00 - Cesare
Perchè ? 1)per tutelae l'importanza degli italiani
all'interno della comunità europea 2)perchè
nessun operatore straniero in Italia ha tariffe tanto
diverse dalla Tim ( Vedi Vodafone e Wind );la Tre per essere
competitiva , rischia il fallimento 3)perchè se la Tim
passa di propietà sarà giocoforza la perdita di tanti
posti di lavoro difficilmente rimpiazzabili dal nuovo
governo 4)perchè ogni società di telefonia mobile
straniera in Italia ha un servizio di assistenza penoso ( la
Tre ha un sevizio di assistenza a pagamento e il servizio di
assistenza di vodafone e wind lascia a desiderare)
4)perchè se non tuteliamo noi il prodotto nazionale( come
anche la telefonia), nessuno lo farà e i soldi invece di
andare in Italia andranno in tasche estere
15 settembre 2006 0:00 - Luca
MTP non ha assolutamente fallito, anzi ... Ha acquisito
Telecom indebitandola, ha rallentato gli investimenti a
discapito dei soli consumatori e piccoli azionisti, ha
"spolpato l'osso" per trarne vantaggio
personale ed ora non gli rimane che smembrare e coprire i
buchi con le banche. E non riesco a pensare che queste
ultime fossero all'oscuro di quanto stava accadendo o
che addirittura non ne fossero i suggeritori. MTP si
dimostra elemento di spicco di una certa "imprenditoria
italiana" che straguadagna indebitando gli altri e
distruggendo ciò che tocca, tranne il proprio. Ma state
attenti a non generalizzare. L'inettitudine degli
imprenditori italiani è un titolo che mi innervosisce
parecchio. Ce ne sono molti convinti che si possa diventare
imprenditori per lavorare insieme ai propri dipendenti e non
per sfruttarli. E per farlo sacrificano ore e rischiano in
prima persona, in un paese come l'italia che non tutela,
anzi, rende il cammino di iniziativa personale irto di
difficoltà e trabocchetti.