COMMENTI
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17 novembre 2006 0:00 - isaia Kwick
"La guerra è pace. La libertà è schiavitù. L'ignoranza è forza"
George Orwell - dalla "Teoria e la pratica del collettivismo oligarchico" in 1984 (parte II, capitolo 9)

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Un uomo lo e' quando sa prendersi le sue responsabilita', l'istinto e' animale.
Ceccherini
ps. C'era la rima l'ho levata.
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Isaia
17 novembre 2006 0:00 - Lucia
"Libertà di esprimere un'opinione" (sacra) e "libertà di offendere" (becera) non sono sinonimi.
17 novembre 2006 0:00 - Camerata
x PORCO

Spero che quanto prima anche tu possa fare compagnia al prete in galera.
17 novembre 2006 0:00 - Giornalista
X PORCO

Il prete ha commesso un reato e per questo è stato arrestato.
La stessa fine dovrebbe fare chi nel forum commette reati.

17 novembre 2006 0:00 - Giuseppe
Una bella risposta ... brava ADUC!
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Nel contempo ci veniva comunicato che era sta depositata una denuncia (a cosa serviva il fax? Per dirci che ci avevano denunciato? In genere prima si minaccia e poi si procede... ma ognuno ha i suoi metodi...).
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17 novembre 2006 0:00 - Andrea
Che vergogna vedere che ancora una volta lo strapotere della chiesa e dell'ignoranza che limitano la libertà di espressione. Chissa quando esisterà un luogo in cui le idee potranno essere espresse in totale libertà. Viva le vignette sul papa...teniamo duro!!
17 novembre 2006 0:00 - Lucia
Andrea, la tua vergogna mi fa vergognare.
17 novembre 2006 0:00 - Paolo 1
La mia posizione non e' molto diversa da quella di Alex, di cui tutti qui apprezzano lo stile.
Personalmente non scrivo parolacce ne' bestemmie (e come potrei bestemmiare contro dio, se sono ateo e non credo che esista?).
Volendo pero' precisare un confine tra cio' che e' lecito e cio' che non lo e', senza addentrami in una trattazione giuridica al di sopra delle mie possibilita', direi che trovo accettabile proibire le parolacce e le bestemmie (ma occorrerebbero lunghe spiegazioni su cio' che e' turpiloquio e cosa non lo e' ... altrimenti si rischia di non esere liberi di chiamare pane il pane), mentre trovo molto piu' pericoloso proibire tutto cio' che offende la religione, nel senso che se fosse possibile stabilire in modo oggettivo cio' che e', a detta di tutti, offensivo e cosa non lo e', bene, ma se si dovesse finire a considerare non tanto l'essere oggettivamente offensivo, ma la personale e soggettiva sensibilita' dei seguaci dell'una o altra religione, allora si' che si sconfinerebbe nella censura e nella limitazione della liberta' di pensiero e di opinione.
Ad esempio gli islamici si offendono anche quando si dice loro la verita', se questa riguarda il loro profeta.
Paolo
17 novembre 2006 0:00 - Enrico Falcinelli
Ritengo che il giudizio secondo il quale si stigmatizzi questo genere di interventi, da parte dell'ADUC, sfori dalla parte opposta del significato della vicenda che si critica.
La verità, in questo caso, sta nel mezzo: credo che la libertà, per esistere in quanto tale, esiga l'esser contenuta da costrizioni.
La libertà nel senso assoluto è solo concettuale ma non può aver consistenza reale. Infatti, quando ci si prendono certe libertà, si finisce inevitabilmente a metter i piedi nel campo del vicino. La questione è verificabile anche matematicamente e la natura si costituisce su forme di simmetria che tendono a rispettare le proporzioni spaziali tra gli esseri e le cose. Tale dinamica vale anche per l'uomo ed anzi, a maggior ragione, per la poliedricità della coscienza.
Come uomo e come credenti, abbiamo il diritto di opporre resistenza, finalmente, quella resistenza che per relativismo si fa tanto attendere e di cui ci si approfitta largamente, data la costante di tolleranza oltremodo ampia che caratterizza il cristianesimo vero.
Signor Donvito, con tutta la stima che ho per la sua persona, ben inteso, cosa mi farebbe se le dicessi convintamente che "sua madre è una grande troia"?
Ci pensi su e capirà quello che ho inteso dire.
Ringraziandola per accogliermi nel vostro spazio, saluto sinceramente.
17 novembre 2006 0:00 - Enrico Caruso
La libertà di espressione èimpagabile. Il problema è che viviamo in un'epoca in cui molti sentono il desiderio di pace e molti esprimono dei concetti opposti. Sinceramente leggere commenti pesanti verso le religioni e verso i diversi a me non piace. Non è libertà quella dove albergano marciatori della pace e violenti contro chi non la pensa come noi. Occorre un altgro nuovo RINASCIMENTO, che non è e non sia di dewstra o di sinistra, ma neutro.
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