Ritengo la presa di posizione del Vincenzo corretta, ma
incompiuta. Mastella non ha proposto una legge
“generale” per i reati di opinioni. (certo che
avere ancora oggi qualcuno che ritiene di sanzionare le
opinioni degli altri ..... non per niente è un cattolico:
applica gli unici metodi che la sua religione conosca: la
menzogna e la violenza). Mastella ha proposto una legge
specifica per un solo e singolo reato: la libera espressione
sul cosiddetto “olocausto”
Ciò che stupisce
è l’incompiutezza, la superficialità della risposta del
Vincenzo. Siamo tutti d’accordo sulla libertà di
parola e di ricerca, Vincenzo. Ma ti sei mai chiesto,
Vincenzo, perchè questa legge si debba applicare solo al
cosiddetto “olocausto degli Ebrei” ? Ti sei
chiesto perchè non sarà proposto il reato di “libera
ricerca storica” ma solamente il reato di “libera
ricerca storica e di libera espressione sul cosiddetto
olocausto”?
Possibile che ciò non ti faccia
intuire qualcosa? E’ soltanto superficialità,
Vincenzo? mancanza di tempo? Certo non ci si può
interessare di tutto, e non è certamente una colpa non
essersi mai interessati della menzogna dell’olocausto, ma
allora perchè scrivere con tanta sicumera che l’onesta
revisione storica del mito/menzogna dell’olocausto sia
“basata solo su convincimenti ideologici e non fatti
storici e razionali, ha bisogno di persecuzioni, messe al
bando, galere, disprezzi delle istituzioni per rafforzarsi
nelle idee dei fanatici.” ?!?!?!?....
Ha tutta
l’aria di essere un lapsus significativo perchè è
chiaramente tutta la menzogna olocaustica ad essere
“basata solo su convincimenti ideologici e non su fatti
storici e razionali” ed è per questo che “ha bisogno di
persecuzioni, messe al bando, galere, disprezzo delle
istituzioni per rafforzarsi nelle idee dei fanatici”
La verità non ha bisogno della violenza.
Perchè allora usare violenza per affermarla?
Forse perchè è una menzogna? una menzogna troppo lurida
per poterne parlare?
Te lo sei mai seriamente
domandato, Vincenzo?
22 gennaio 2007 0:00 - Nazista risorto
quali saranno i risultati di questa decisione legislativa?
semplice
chi prima negava l'esistenza
dell'olocausto sicuramante non cambierà idea diventando
un filo ebraico ma anzi dirà: "Si l'olocausto
non lo nego, ma che hanno fatto bene nemmeno"
22 gennaio 2007 0:00 - mi sento vacillare
mastella .. amico dei pentiti e dei latitanti .. libera gli
assassini e condanno chi nega l'olocausto..
22 gennaio 2007 0:00 - luogocomune
Il problema che pone questa notizia è semplicemente enorme,
e si presenta sotto molteplici aspetti, di cui l'ultimo
che ci dovrebbe interessare è proprio quello
dell'Olocausto.
Personalmente, fra
l'altro, io non ho il minimo dubbio che l'Olocausto
ci sia stato. Ho amici che sono sopravvissuti a Dachau e
Buchenwald, i numeri sul braccio li ho visti di persona,
…
… e i loro racconti mi sono bastati per
capire cosa sia successo là dentro. Che poi gli ebrei
sterminati fossero seimila o sei milioni per me non fa
nessuna differenza: il crimine di genocidio è prima di
tutto ideologico, e la sua gravità non varia quindi con il
numero delle vittime. (Mi interessa casomai sapere come si
sia arrivati a questo orrore, e di chi siano state le vere
responsabilità - se proprio vogliamo parlare di Verità
Storica - ma come dicevo non è questo che ci interessa
discutere qui).
Il problema sollevato da questa
proposta di legge sta a monte dell'Olocausto, e sarebbe
identico se stessimo parlando dell'estinzione delle
foche, della scomparsa dei Maya, delle migrazioni dei
Neanderthal, o di qualunque altro fatto storico mai
dibattuto: il discorso di Mastella infatti mette in gioco
due principi fondamentali, che con il singolo evento non
hanno nulla a che fare.
Il primo è il principio
secondo il quale un individuo o entità qualunque possa
arrogarsi il diritto di stabilire una certa verità storica,
a discapito di altre.
Chi a questo mondo può mai
avere la presunzione di affermare con certezza che un
qualunque fatto storico sia avvenuto nei modi e nei tempi in
cui la Storia ci racconta che sia avvenuto?
Bastano forse delle fotografie di Guglielmo Marconi che
traffica con antenne e accumulatori, oppure "i giornali
dell'epoca", o il Premio Nobel che l'italiano
ha ricevuto, per avere la certezza che sia stato lui ad
inventare la radio? Provate a chiederlo a un certo Nikola
Tesla, se per caso la pensa allo stesso modo. Oppure ci
dovremmo accontentare del fatto che "tutto il mondo
sappia" che sia stato un certo William Shakespeare a
scrivere "Amleto", "La tempesta", o
"Romeo e Giulietta", per darlo come un fatto
scontato? Perchè anche in quel caso pare che le cose siano
andate un pò diversamente.
Se inoltre ci
dovessimo sempre attenere - come vorrebbe Mastella - a
"quello che ci dice la storia", bisognerebbe anche
affermare che sia stato un certo Oswald a uccidere Kennedy,
che nel 1969 l'uomo sia andato sulla Luna, e - ormai è
"accertato" anche questo, vero? - che a buttare
giù le Torri Gemelle siano stati 19 beduini grazie alle
proprietà miracolose del kerosene.
Davvero
possiamo dici tutti così certi di queste "verità
storiche"?
Non fu lo stesso Napoleone a
dire che "la storia è soltanto una bugia su cui ci si
è messi tutti d'accordo"? E non stiamo certo
parlando di un signore che abbia passato la vita in casa a
fare la calzetta, dopotutto.
Ma il problema di
arrogarsi il diritto di affermare una certa verità storica
è solamente il minore dei due. Il problema maggiore,
sollevato dall'infelice proposta di legge, sta nella
violazione del diritto altrui di affermare comunque quello
che si vuole, indipendentemente da quello che dicano tutti
gli altri. Se io voglio sostenere che la Torre di Pisa è
dritta come un fuso, non posso farlo solo perchè "è
accertato storicamente" che pende da una parte? Ho o
non ho il diritto di scegliere io come e quando fare la
figura dell'imbecille davanti al mondo intero?
Si chiama libertà di espressione, e non risulta che la
Costituzione la limiti a "quanto storicamente
accertato" da chiunque sia: "Tutti hanno diritto
di manifestare liberamente il proprio pensiero - dice
l'Articolo 21 - con la parola, lo scritto e ogni altro
mezzo di diffusione."
Tutti vuol dire
tutti, liberamente vuol dire liberamente, e ogni vuole dire
ogni. E "il proprio pensiero" è quello di
ciascuno di noi, e non quello di Mastella o di chiunque
altro. E certamente la Costituzione non distingue quello
"giusto" da quello "sbagliato".
Altrimenti non è più una libertà, ma soltanto una
presa in giro.
°°°
Ma la
logica stessa a cui ricorre Mastella per validare la sua
tesi risulta tanto perversa quanto fallace: "negare che
quei fatti sono avvenuti - dice Mastella - significa che
quello che è stato documentato è falso. É quindi un
offesa alla memoria e alla storia."
Chiaramente, se certi fatti sono documentati, "negare
che quei fatti sono avvenuti significa [inferire] che quello
che è stato documentato è falso". Non ci piove. Ma
questo non è necessariamente "un'offesa alla
memoria e alla storia", visto che abbiamo appena
chiarito come nessuno abbia il diritto, nè la capacità nè
la possibilità di stabilire con certezza cosa sia avvenuto
nella Storia e cosa no.
Se il fatto quindi è
avvenuto davvero, si potrà anche trattare di una
"offesa alla memoria" il negarlo, ma la cosa
finisce lì, nel momento in cui scatta il famoso Articolo
21. Se invece il fatto non è avvenuto, oppure non lo ha
fatto in quei termini, si tratterà casomai di una
falsificazione da parte di ci ha raccontato quella bugia. E
quindi colui che ha mentito nel raccontarci la Storia, se
proprio vogliamo, da perseguire, e non certo chi ne abbia
messo a nudo l'eventuale errore.
O forse il
Signor Mastella vive un mondo in cui nessuno racconta mai le
bugie?
°°°
Come vedete, non
c'era nemmeno bisogno di nominare l'Olocausto, per
confutare la tesi di Mastella.
E se comunque ne
volessimo parlare, bisognerebbe prima di tutto domandarsi
per quale motivo si dovrebbe "proibire" di negare
uno sterminio degli ebrei, ma non quello, ad esempio, dei
pellerossa americani (e non sono pochi a negarlo, riducendo
le cifre originali, di svariati milioni, a poche,
"risibili" migliaia). Oppure quello degli stessi
palestinesi, la cosiddetta Nabka, di cui invece nessuno al
mondo sembra conoscere l'esistenza.
C'è
davvero tutta quella differenza, fra negare apertamente un
fatto storico a tutti noto, e non nominarne invece mai un
altro, con il chiaro intento di mantenerlo del tutto ignoto?
Ma il problema, come già detto, si pone prima
di tutto a livello di diritto individuale, mentre ci viene
mascherato da problema storiografico, "specifico
dell'Olocausto", nell'intento palese di
modificare i principi assoluti che questo contiene.
Se infatti il principio passasse per l'Olocausto,
qualcuno ci deve spiegare perchè non dovrebbe valere anche
per l'undici settembre, per l'omicidio Kennedy, o
per qualunque altro evento storico in cui chiunque sentisse
il bisogno di porre delle domande su quanto ci viene
raccontato.
Rivolgo quindi a tutti l'invito
a non cascare per l'ennesima volta nel tranello di
discutere "Olocausto sì", "Olocausto
no", perchè è chiaramente il mezzo per distogliere
l'attenzione dal vero problema.
Il problema
è quello dei principi e dei diritti dell'individuo, che
si cerca di modificare attraverso certi eventi particolari i
quali, manipolati in un certo modo, possono comportare in
qualche misura una loro distorsione.
in merito a questo tema ,mi pare che la volontà della
proposta sia di difendere una Verità ampiamente provata
quella dell'Olocausto.Certamente molti hanno patito gli
orrori nazisti ma per efferattezza per determinazione nello
sterminio gli Ebrei hanno senz'altro pagato in qualità
di civili inermi il prezzo più caro.Sei milioni sterminati
nelle camere a gas su una popolazione mondiale di fede
ebraica di undici milioni. E' per questo che non
può essere lasciato alcun ,margine giuridico a coloro che
con freddo calcolo ,rinnegano quanto accaduto. La
storia ci insegna che coloro che rinnegano sono pronti a
ri-compiere gli stessi atti.
21 gennaio 2007 0:00 - Simona
Grazie Pasquino per le tue osservazioni aggiunte.. tra
l'altro quello che non riesco a capire è come mai, un
massimo esponente morale, in vece religiosa, che riporta il
nome di papa Benedetto, nel suo viaggio ad Auschwitz disse
solo queste esatte parole in una scenografia molto
suggestiva con una nascita di un arcobaleno alle sue
spalle:
“Volevano uccidere Dio” ... “Con la
distruzione di Israele volevano strappare la radice su cui
si basa la fede cristiana”
PErchè questo
viaggio è stato concepito solo per memorare le vittime
ebree e dimenticandosi di tutte le altre vittime che
subirono lo stesso orrore ??
Perchè solo a loro
tanto onore ?? ... Perchè solo a loro l'esclusiva di
quella memoria alla sofferenza dell'olocausto ??
21 gennaio 2007 0:00 - Corrado
Che un ministro voglia superare Mussolini è anche
ipotizzatile, che ignori l'art. 21 della Cost. è
normale, ma che un ministro voglia mettere in galera chi usa
il suo cervello.... indica solo il punto in cui ... noi
elettori possiamo sbagliarci! Ogni commento è
superfluo e.... qui aures, audiat!
20 gennaio 2007 0:00 - un ITALIANO
In verità non riesco a capirlo questo Ministro, con il suo
progetto di legge e indubbio che si istaurerà il reato di
opinione, come dire la più aberrante e mistificatoria
azione degna solo di regimi totalitari; ma siamo impazziti?
20 gennaio 2007 0:00 - Pasquino
Simona ha scritto: .................... Non mi
sembra che solo gli ebrei, nella seconda guerra mondiale,
siano stati gli unici ad esser perseguitati dai nazisti.. mi
sembra di ricordare che ci fossero altri che subirono
aggressioni da parte delle SS e che destinarono i quei
terribili campi di concentramento... mi sembra che ci furono
pure gli omossessuali, gli zingari e anche tutti gli altri
che andarono contro quel regime dittatoriale tanto folle
nelle sue teorie di razza ariana.
Quello che non
sono mai riuscita a capire, è il perchè si pensi
all'olocausto e lo si associa solo esclusivamente agli
ebrei, alle loro sofferenze, come se fossero state le uniche
vittime di quel periodo, come se tutti gli altri non
avessero sofferto per nulla e quindi son vittime da non
ricordare più di tanto......
Simona sono
perfettamente d'accordo con te; tutti quelli che hanno
avuto la sventura di capitare sotto le mani di quei
delimquenti dei nazisti hanno sofferto e pagato la sola
colpa di essere diversi, sottolineo TUTTI e in egual misura
hanno sopportato indicibili pene e dato la vita,
giustissimo, quindi, ricordarli senza distinzione
alcuna.
20 gennaio 2007 0:00 - miriana
non e' che se uno uccide e quindi viene condannato poi
diventa martire, l'omicidio e' reato e va perseguito
cosi' come la contraffazione. non esiste
''opinione''ch giustifica l'omicidio ,
diventerebbe favoreggiamento.
20 gennaio 2007 0:00 - Simona Iside e le altre
da: Simona Data: 20 Gennaio 2007
Mi ha
colpito parecchio questo passo di Donvito:
"Fare del negazionismo un delitto da codice penale,
oltre che la creazione di un reato di opinione e' un
grosso contributo a far si' che questa opinione si
radichi meglio: la creazione dei martiri che verranno puniti
non potra' che alimentare un mito che, proprio
perche' basato solo su convincimenti ideologici e non
fatti storici e razionali, ha bisogno di persecuzioni, messe
al bando, galere, disprezzi delle istituzioni per
rafforzarsi nelle idee dei fanatici. "
In
effetti Donvito c'ha ragione e io la penso uguale a
lui..
Indipendentemente da quali
persecuzioni si faccia riferimento, da che è storia, la
storia ha sempre insegnato e dimostrato che con il
perseguire ipotetici fanatici, alla fin della fiera, questi
reagiranno sempre in azioni che tendono ad immortalare i
loro martiri e i loro eroi, il più delle volte, eroi
fasulli (vedi caso attuale sull'impiccagione di Saddam
Hussein e del popolo iracheno)
E, tutto questo
porta inevitabilmente sempre più danno maggiore sulle VERE
verità storiche, quelle autentiche fatte meticolosamente
con analisi storiche serie, ben documentate sui fatti reali
e sul come ed il perchè si sono susseguiti avvenimenti
tragici che portanono caos, dolore, sofferenza e guerre
folli con tanta di quella violenza innaudita ed
imperdonabile.
Lo stesso concetto, ovviamente
andrebbe pensato anche al rovescio.. cioè.. riflettendo
questo assurdo tentativo di Clemente Mastella con il suo
disegno di legge, si arriva anche a creare inevitabilmente
un'unica certezza e un unico bacino di verità storica
ad esclusione di tutti gli altri bacini con punti di vista
differenti nel raccontare i fatti. Si arriva così ad
accettare in modo indiscusso solo i martiri di un solo
popolo, escludendo anche chi non fa parte di quel popolo con
la loro stessa storia umana. Si arriva a creare favori
a binario unico escludendo tutti gli altri..
Non
mi sembra che solo gli ebrei, nella seconda guerra mondiale,
siano stati gli unici ad esser perseguitati dai nazisti.. mi
sembra di ricordare che ci fossero altri che subirono
aggressioni da parte delle SS e che destinarono i quei
terribili campi di concentramento... mi sembra che ci furono
pure gli omossessuali, gli zingari e anche tutti gli altri
che andarono contro quel regime dittatoriale tanto folle
nelle sue teorie di razza ariana.
Quello che non
sono mai riuscita a capire, è il perchè si pensi
all'olocausto e lo si associa solo esclusivamente agli
ebrei, alle loro sofferenze, come se fossero state le uniche
vittime di quel periodo, come se tutti gli altri non
avessero sofferto per nulla e quindi son vittime da non
ricordare più di tanto..
Perchè ci si muove
così tanto solo e unicamente per loro dimenticandosi anche
delle altre vittime dell'olocausto ??
Pure il
papa quando andò ad Auschwitz disse queste parole:
“Volevano uccidere Dio” ... “Con la distruzione di
Israele volevano strappare la radice su cui si basa la fede
cristiana”.
E gli omossessuali ?? .. e tutti
gli altri (non ebrei ma semplici cittadini) che andarono
contro il regime ?? ... Perchè non una singola parola anche
per loro ??
Il problema diventa paradosso
quando a tutti i costi si cerchi di regalare onore, SI a chi
ha realmente sofferto, ma alla fin delle cose, questo
privilegio su tale diritto, lo potranno ottenere un solo
popolo e sarebbe solo per quel unico popolo nato, in
origine, senza patria.
E chi poi userà tali
diritti non sono solo chi è morto nell'olocausto
(esclusivamente ebreo di nascita) con le loro famiglie
sopravissute, ma rafforzerà anche altri che non
c'entrano nulla con l'olocausto innalzandoli come la
loro religione ha sempre sostenuto, gridato al mondo e
professato a tutti i popoli presenti, passati e futuri.
Ricordiamoci che loro da sempre dicono di essere "il
popolo eletto da loro unico Dio che destinerà questo popolo
a regnare sopra a tutti gli altri popoli" escludendo
tutti le possibili ragioni di altre sofferenze subite da
altri... (e quelli saremo tutti NOI, nel prossimo futuro,
che ci inchineremo al grande popolo eletto da DIO)
Tutto ciò... è come un volersi fare Karakiri (Haka-Kiri)
a tutti i costi, su noi stessi sempre in difesa e ad onore
del grande popolo eletto da DIO: gli ebrei (gli israeliani
che sono gli stessi che si arrogano il diritto di far guerra
giuste contro i musulmani sporchi e cattivi, bombardando
quelle stesse terre di Gerusalemme che son state cedute a
loro, in onor e colpa per le loro sofferenze subite dai
nazisti in cui quell'olocausto riconosce solo unicamente
vittime ebree dimenticandosi di tutti gli altri non ebrei
che soffrirono uguale.
Insomma.. caro Clemente
Mastella, non le sembra di esagerare un pò troppo con tale
onor di causa a sto popolo eletto che c'ha rotto un pò
tanto i (..) dai tempi dei Faraoni ??!! ...
20 gennaio 2007 0:00 - Iside
Mi ha colpito parecchio questo passo di Donvito:
"Fare del negazionismo un delitto da codice penale,
oltre che la creazione di un reato di opinione e' un
grosso contributo a far si' che questa opinione si
radichi meglio: la creazione dei martiri che verranno puniti
non potra' che alimentare un mito che, proprio
perche' basato solo su convincimenti ideologici e non
fatti storici e razionali, ha bisogno di persecuzioni, messe
al bando, galere, disprezzi delle istituzioni per
rafforzarsi nelle idee dei fanatici. "
In
effetti Donvito c'ha ragione e io la penso uguale a
lui..
Indipendentemente da quali
persecuzioni si faccia riferimento, da che è storia, la
storia ha sempre insegnato e dimostrato che con il
perseguire ipotetici fanatici, alla fin della fiera, questi
reagiranno sempre in azioni che tendono ad immortalare i
loro martiri e i loro eroi, il più delle volte, eroi
fasulli (vedi caso attuale sull'impiccagione di Saddam
Hussein e del popolo iracheno)
E, tutto questo
porta inevitabilmente sempre più danno maggiore sulle VERE
verità storiche, quelle autentiche fatte meticolosamente
con analisi storiche serie, ben documentate sui fatti reali
e sul come ed il perchè si sono susseguiti avvenimenti
tragici che portanono caos, dolore, sofferenza e guerre
folli con tanta di quella violenza innaudita ed
imperdonabile.
Lo stesso concetto, ovviamente
andrebbe pensato anche al rovescio.. cioè.. riflettendo
questo assurdo tentativo di Clemente Mastella con il suo
disegno di legge, si arriva anche a creare inevitabilmente
un'unica certezza e un unico bacino di verità storica
ad esclusione di tutti gli altri bacini con punti di vista
differenti nel raccontare i fatti. Si arriva così ad
accettare in modo indiscusso solo i martiri di un solo
popolo, escludendo chi non fa parte di quel popolo con la
loro stessa storia umana. Si arriva a creare favori a
binario unico escludendo tutti gli altri..
Non mi
sembra che solo gli ebrei, nella seconda guerra mondiale,
siano stati gli unici ad esser stati perseguitati dai
nazisti.. mi sembra di ricordare che ci fossero altri che
subirono aggressioni da parte delle SS e che destinarono lo
stesso i quel destino comune in terribili campi di
concentramento... mi sembra che ci furono pure gli
omossessuali, gli zingari e anche tutti gli altri che
andarono contro quel regime dittatoriale tanto folle nelle
sue teorie di razza ariana.
Quello che non sono
mai riuscita a capire, è il perchè si pensi
all'olocausto e lo si associa solo esclusivamente agli
ebrei, alle loro sofferenze, come se fossero state le uniche
vittime di quel periodo, come se tutti gli altri non
avessero sofferto per nulla e quindi son vittime da non
ricordare più di tanto..
Perchè ci si muove
così tanto solo e unicamente per loro dimenticandosi anche
delle altre vittime dell'olocausto ??
Pure il
papa quando andò ad Auschwitz disse queste parole:
“Volevano uccidere Dio” ... “Con la distruzione di
Israele volevano strappare la radice su cui si basa la fede
cristiana”.
E gli omossessuali ?? .. e tutti
gli altri (non ebrei ma semplici cittadini) che andarono
contro il regime ?? ... Perchè non una misera parola anche
per loro ??
Il problema diventa paradosso
quando a tutti i costi si cerchi di regalare onore, SI a chi
ha realmente sofferto, ma alla fin delle cose, questo
privilegio su tale diritto, lo potranno ottenere un solo
popolo e sarebbe solo per quel unico popolo nato, in
origine, senza patria.
E chi poi userà tali
diritti non saranno solo chi è morto nell'olocausto
(esclusivamente ebreo di nascita) con le loro famiglie
sopravissute, ma rafforzerà anche tanti altri che non
c'entrano nulla con l'olocausto innalzandosi come da
sempre ha sostenuto la loro religione, gridata al mondo dai
tempi di Akenathon e professato a tutti i popoli del passati
(egiziani, romani, germanici, ect ect) popoli del presenti
(musulmani) e futuri (e chi sarà il prossimo e a chi
toccherà l'onore di combattere con il grande popolo
eletto ??). Ricordiamoci che loro da sempre dicono di
essere "il popolo inviato da Dio e destinato a regnare
sopra a tutti gli altri popoli del mondo" ... (e
quelli saremo tutti NOI, nel prossimo futuro, che ci
inchineremo al grande popolo eletto da DIO)
Tutto
ciò... è come un volersi fare Karakiri (Haka-Kiri) a tutti
i costi, su noi stessi sempre in difesa e ad onore del
grande popolo eletto da DIO: gli ebrei e gli israeliani che
sono gli stessi che si arrogano, oggi, il diritto di far
guerre giuste contro musulmani sporchi e cattivi,
bombardando le stesse terre di Gerusalemme cedute a loro, in
onor e colpa per sofferenze subite da loro a causa di
nazisti in un olocausto che riconosce solo e unicamente
vittime ebree, dimenticandosi di tutti gli altri, non ebrei,
che soffrirono uguale.
Insomma.. caro Clemente
Mastella, non le sembra di esagerare un pò troppo con tale
onor di causa a sto popolo eletto che c'ha rotto un pò
tanto i (..) dai tempi dei Faraoni ??!! ...
20 gennaio 2007 0:00 - Simona
Mi ha colpito parecchio questo passo di Donvito:
"Fare del negazionismo un delitto da codice penale,
oltre che la creazione di un reato di opinione e' un
grosso contributo a far si' che questa opinione si
radichi meglio: la creazione dei martiri che verranno puniti
non potra' che alimentare un mito che, proprio
perche' basato solo su convincimenti ideologici e non
fatti storici e razionali, ha bisogno di persecuzioni, messe
al bando, galere, disprezzi delle istituzioni per
rafforzarsi nelle idee dei fanatici. "
In
effetti Donvito c'ha ragione e io la penso uguale a
lui..
Indipendentemente da quali
persecuzioni si faccia riferimento, da che è storia, la
storia ha sempre insegnato e dimostrato che con il
perseguire ipotetici fanatici, alla fin della fiera, questi
reagiranno sempre in azioni che tendono ad immortalare i
loro martiri e i loro eroi, il più delle volte, eroi
fasulli (vedi caso attuale sull'impiccagione di Saddam
Hussein e del popolo iracheno)
E, tutto questo
porta inevitabilmente sempre più danno maggiore sulle VERE
verità storiche, quelle autentiche fatte meticolosamente
con analisi storiche serie, ben documentate sui fatti reali
e sul come ed il perchè si sono susseguiti avvenimenti
tragici che portanono caos, dolore, sofferenza e guerre
folli con tanta di quella violenza innaudita ed
imperdonabile.
Lo stesso concetto, ovviamente
andrebbe pensato anche al rovescio.. cioè.. riflettendo
questo assurdo tentativo di Clemente Mastella con il suo
disegno di legge, si arriva anche a creare inevitabilmente
un'unica certezza e un unico bacino di verità storica
ad esclusione di tutti gli altri bacini con punti di vista
differenti nel raccontare i fatti. Si arriva così ad
accettare in modo indiscusso solo i martiri di un solo
popolo, escludendo anche chi non fa parte di quel popolo con
la loro stessa storia umana. Si arriva a creare favori
a binario unico escludendo tutti gli altri..
Non
mi sembra che solo gli ebrei, nella seconda guerra mondiale,
siano stati gli unici ad esser perseguitati dai nazisti.. mi
sembra di ricordare che ci fossero altri che subirono
aggressioni da parte delle SS e che destinarono i quei
terribili campi di concentramento... mi sembra che ci furono
pure gli omossessuali, gli zingari e anche tutti gli altri
che andarono contro quel regime dittatoriale tanto folle
nelle sue teorie di razza ariana.
Quello che non
sono mai riuscita a capire, è il perchè si pensi
all'olocausto e lo si associa solo esclusivamente agli
ebrei, alle loro sofferenze, come se fossero state le uniche
vittime di quel periodo, come se tutti gli altri non
avessero sofferto per nulla e quindi son vittime da non
ricordare più di tanto..
Perchè ci si muove
così tanto solo e unicamente per loro dimenticandosi anche
delle altre vittime dell'olocausto ??
Pure il
papa quando andò ad Auschwitz disse queste parole:
“Volevano uccidere Dio” ... “Con la distruzione di
Israele volevano strappare la radice su cui si basa la fede
cristiana”.
E gli omossessuali ?? .. e tutti
gli altri (non ebrei ma semplici cittadini) che andarono
contro il regime ?? ... Perchè non una singola parola anche
per loro ??
Il problema diventa paradosso
quando a tutti i costi si cerchi di regalare onore, SI a chi
ha realmente sofferto, ma alla fin delle cose, questo
privilegio su tale diritto, lo potranno ottenere un solo
popolo e sarebbe solo per quel unico popolo nato, in
origine, senza patria.
E chi poi userà tali
diritti non sono solo chi è morto nell'olocausto
(esclusivamente ebreo di nascita) con le loro famiglie
sopravissute, ma rafforzerà anche altri che non
c'entrano nulla con l'olocausto innalzandoli come la
loro religione ha sempre sostenuto, gridato al mondo e
professato a tutti i popoli presenti, passati e futuri.
Ricordiamoci che loro da sempre dicono di essere "il
popolo eletto da loro unico Dio che destinerà questo popolo
a regnare sopra a tutti gli altri popoli" escludendo
tutti le possibili ragioni di altre sofferenze subite da
altri... (e quelli saremo tutti NOI, nel prossimo futuro,
che ci inchineremo al grande popolo eletto da DIO)
Tutto ciò... è come un volersi fare Karakiri (Haka-Kiri)
a tutti i costi, su noi stessi sempre in difesa e ad onore
del grande popolo eletto da DIO: gli ebrei (gli israeliani
che sono gli stessi che si arrogano il diritto di far guerra
giuste contro i musulmani sporchi e cattivi, bombardando
quelle stesse terre di Gerusalemme che son state cedute a
loro, in onor e colpa per le loro sofferenze subite dai
nazisti in cui quell'olocausto riconosce solo unicamente
vittime ebree dimenticandosi di tutti gli altri non ebrei
che soffrirono uguale.
Insomma.. caro Clemente
Mastella, non le sembra di esagerare un pò troppo con tale
onor di causa a sto popolo eletto che c'ha rotto un pò
tanto i (..) dai tempi dei Faraoni ??!! ...
20 gennaio 2007 0:00 - miriana
le verita' non sono opinioni, per cui chi le nega
commette reato di contraffazione, calunnia ecc ecc.
19 gennaio 2007 0:00 - passante
e il reato per chi nega i misfatti della chiesa? e il
reato di chi nega le foibe? e il reato di chi nega
tangentopoli?
ma dai finiamola con queste
imposizioni di pensiero, lasciamo la gente libera di
esprimersi senza obbligare una visione delle cose.