I prelati, alti o bassi poco importa, sono 'pastori di
anime'. O, almeno, dovrebbero esserlo.
Eppure
basta un'occhiata alle loro pance (ben nutrite), ai loro
vestiti e ornamenti (molto costosi), ai consessi a cui
partecipano (mai una riunione sindacale), allo stile di
vita, ai luoghi e persone che frequentano ('milano da
bere' e 'roma da rapinare')per capire che i voti
solenni (povertà, castita e obbedienza) presi durante
l'ordinazione son serviti solo a far del folklore e
basta. I loro veri interessi hanno pochissimo a che
vedere con l'immaterialità dell'anima e moltissimo
con la corporeità delle loro brame. Di gente così io
già non mi fido quando si occupa del proprio
'settore'; figurarsi quando tracima. E
onestamente le mie ovaie (sono donna) le hanno tracimate da
mo' (sono anche romana). Ornella R. Dionisi
24 gennaio 2007 0:00 - Sagrestano
Ma perché non si è fatta una famiglia sto cazzo di
cardinale, in modo da rompere i coglioni soltanto ai suoi
figli?
24 gennaio 2007 0:00 - Gianni
Continuano imperterriti a intromettersi negli affari degli
italiani, bisognerebbe che qualcuno gli dicesse apertamente
di piantarla, ma come si fa se chi ne avrebbe
l'autorità è sempre prostrato ai loro piedi.
Gianni