da circa 30 anni ho un cc. Prima presso Cariplo e dopo un
cambio di residenza presso Carim. Ho appena tolto
l'accredito della pensione e venduto quel pò di
obbligazioni che avevo: non appena mi accrediteranno il
ricavato chiuderò il cc. A me hanno finito di rubarmi i
soldi. Dove li metterò? Il mio materasso m'ha
detto che mi tratterà bene: per ora io gli credo.
17 febbraio 2007 0:00 - renzo
Ho il conto corrente presso la BPER di bologna con una
convenzione per i pensionati.Per il 2006 ho pagato 18 euro
di spese alla banca e 85 euro di tasse/bolli allo stato.
Quindi non sono le banche a rubare ma come sempre lo
stato.E' come la favola dei telefonini o della
benzina:anzichè fare 20 ricariche da 10 euro all'anno
e pagarne 100 di tasse,io ne faccio 2 da 100,e pago 10 euro
di tasse, quindi non è vero che abbiamo
"risparmiato"260 euro come dice Bersani,sarebbe
meglio ridurre la benzina adeguandone il prezzo a quello del
petrolio, allora si che si risparmia di più. Saluti Renzo
16 febbraio 2007 0:00 - alessandro
devo dire la verità. non sono un simpatizzante di S.B. ma
banca Mediolanum è la migliore di tutte. non fa pagare
nulla di più se non il canone di 60 euro e a certe
condizioni non imopssibili si azzera automaticamente e per
davvero. lo ho sperimentato sulla mia pelle. ho provato la
cassa della mia città (Piacenza) la banca di Piacenza, la
BNL... tutte pronte a tagliarti le gambe e. per la
mediolanum... onore al merito. quando ci vuole ci vuole. i
soldi daltronde non hanno appartenenza politica.
16 febbraio 2007 0:00 - Ciribiribì
Governo-Banche-Commercialisti sono una alleanza
indissolubile in CULO ai cittadini contribuenti.
E' una triplice alleanza con un'unico scopo IL
LUCRO!!
15 febbraio 2007 0:00 - LUIGI BOVE
15 febbraio 2007 I tributi ora si possono pagare solo
on line con gli F24 predisposti dalle banche. Accade
che con la banca CREDEM le persone fisiche, a differenza
delle aziende, non possono inserire la data di addebito in
conto coincidente con la data di scadenza di pagamento,
cosicché, se ci si vuole anticipare per non dovere
aspettare l'ultimo giorno, si è costretti a vedersi
addebitare l'importo versato con valuta coincidente con
quella dell'esecuzione dell'operazione, anzichè con
quella del termine di scadenza. A me sembra un palese
comportamento vessatorio da parte della banca. Sollecito le
associazioni dei consumatori ad intervenire in modo deciso e
risolutivo. Grazie per l'attenzione. Resto in attesa di
risposta da parte di chi intende prendere una iniziativa in
questa materia. Cordiali saluti. Luigi Bove
15 febbraio 2007 0:00 - Marco Zuppone
Negli UK il conto bancario e' completamente
gratuito. Assegni, carte di credito, bancomat (chiamato
DEBIT CARD), internet banking!!! TUTTO A GRATIS!!! E la
imposta di bollo non esiste! p.s.:su alcuni conti puoi
avere un interesse anche del 6% netto senza tasse di Stato
15 febbraio 2007 0:00 - alabrese stefano
ritengo che il comportamento scorretto e da
"usuraio" delle banche è autorizzato ,
implicitamente ,dal governo in quanto visto la norma,a loro
favorevole, che prevede il pagamento ONLINE del
"F24" con maggiori costi dei c/c bancari che vanno
dalle euro 21,00 alle 41,00 mensili.Il governo AMICO
evidentemente ha un interesse attraverso le banche.
15 febbraio 2007 0:00 - anna almiropulo
le banche hanno anche aumentato i costi motivando
l'aumento come effetto del decreto Bersani. Poichè non
prendono più le commissioni sui pagamenti con F24 dovevano
recuperare dai clienti? Per non parlare dei conti
"package" con i quali paghi una cifra fissa che è
conveniente fintanto che ci sono molti movimenti, ma quando
se ne fanno pochi, il costo è sproporzionato.
15 febbraio 2007 0:00 - Daniela
Purtroppo anche io come il Sig. Paolo sono stata vittima
delle spese di Banca Intesa, che dopo 20 anni di rapporto mi
ha cambiato di punto in bianco le condizioni del conto. Mi
ha applicato condizioni insostenibili e cosi' sono
fuggita verso quella che credo al momento una delle Banche
piu' efficienti sul mercato! L'unica su cui io abbia
mai sentito lamentele dai proprio correntisti, Fineco.
Peccato che io abbia scelto per andare via da Banca Intesa
la fine dell'anno, momento a quanto pare cruciale per la
Banca e cosi' nonostante io abbia firmato il foglio di
chiusura conto in Dicembre 2006, Banca Intesa mi ha
addebitato le spese di tenuta conto del primo trimestre del
2007, ben 33 euro! A quanto pare e' una prassi di questa
"onesta" Banca nei confronti di chi la abbandona e
pare ne approfittino visto che chi va via poi non vuole
piu' sentirli nominare ne' avere a che fare con
loro. Anche io non voglio piu' avere a che fare con
loro, ma quello che e' certo e' che faro il
"diavolo a quattro" per far valere il mio diritto
a riavere in dietro un importo che mi e' stato tolto in
modo totalmente ingiustificato. La questione e' aperta,
ci vorra' il tempo che ci vorra' ma io non saro'
serena fino a quando non avro' indietro i 33 euro. Non
e' una questione di soldi, ma piuttosto di principio!
Anche Banca Intesa deve sapere che se cerca di fregare il
prossimo ci sono delle conseguenze, anche se e' la
"Prima Banca d'Italia", anzi soprattutto per
questo! Saluti Daniela Del Rio
15 febbraio 2007 0:00 - Agostino Cacioppo
Vogliamo una volta per tutte presentare all'opinione
pubblica il "vero" volto delle Banche? Se lo
vogliamo - e le Associazione dei cittadini consumatori a
questo dovrebbero tendere - non parliamo dei singoli
"casi" uno alla volta per piacere, ma mettiamoli
tutti assime in un unico documento cui dare la massima
diffusione: - l'esoso costo dei CC/CC; -
l'anatocismo; - l'Argentina; - la
Parmalat; - la Cirio; ....e chi più ne ha più
ne metta, insomma proprio tutto quello che gli ingenui
risparmiatori non si sarebbero mai aspettati......forniamo
un quadro completo all'attenzione di tutti anche di chi
- per sua istituzionale vocazione - dovrebbe ma non vuol
sapere! Dovrebbe ma non sente il bisogno d'intervenire!
15 febbraio 2007 0:00 - Paolo
AVEVO UN'AZIENDA AVEVO UN CASA COMPERATA CON 35 ANNI DI
SACRIFICI Per avere un fido bancario per poter lavorare
mi era stata chiesta una fidejussione con tanto di di
garanzie.Un fido di 40.000 € con fidejussioni per 135.000
€. In marzo di 2006 per il salasso insopportabile
della Banca Intesa (13,75% di interessi trimestrali+ spese
di massimo scoperto.+ spese+ spese...)decido di chiudere
l'attività in quanto i sacrifici richiesti non erano in
nessun modo ripagati. Restava solo il debito dello
scoperto di conto corrente che mi apprestavo a ripagare con
un pagamento dilazionato. Ricevo una lettera da una
certa Castello a cui Banca Intesa ha ceduto il credito in
cui mi si chiedeva di proporre un piano di rientro
contattandoli telefonicamente per evitare le vie legali e
spese inutili. Telefono e propongo un piano di rientro
e mi sento dire che dovrà essere approvato. Una
settimana dopo ricevo un decreto ingiuntivo che era stato
depositato in Tribunale almeno 10 giorni prima della lettera
. Telefono facendo presente della mia proposta e il
disappunto del decreto. "Non si preoccupi,mandi
per lettera la proposta e il decreto non avrà
seguito" Mando per lettera la proposta.
Contatto il direttore della filiale presso cui avevo il
conto e mi sento ripetere la stessa identica cosa.
Rassicurato da ulteriori telefonate "il suo piano è
all'approvazione non consideri il decreto" non
faccio opposizione al decreto. Scadono i termini (40
giorni) per il ricorso e la banca presso cui ho un conto
personale mi telefona chiedendo il rientro di uno scoperto
di conto e al mio chiedere spiegazioni mi si informa che
Banca Intesa ha messo unipoteca giudiziaria sulla casa.
Ora nessuna banca mi darà un Euro di credito la casa andrà
all'asta per 4 soldi e mi ritrovo dopo 35 anni di
sacrifici sul lastrico. Avete qualche consiglio o
qualche banca a cui rivolgermi per avere un mutuo ipotecario
che contestualmente vada a chiudere la posizione debitoria
nei confronti di Banca Intesa? Il valore della casa è
ben più capiente del mutuo che servirebbe non superando il
7% del valore di mercato della casa. Questo il modo con
cui le Banche che pubblicano pubblicità sul credito facile
si comportano. Vi ringrazio anticipatamente
Cordialità Paolo Tripiciano