COMMENTI
  (Da 1 a 13 di 13)  
15 maggio 2007 0:00 - IMBOCCA-IMBOCCA
ho anch'io imboccato i MAGNA-MAGNA,prima con l'associazione,poi spese per fare causa al montepaschi e alla fine mi hanno offerto meno di quello che mi aveva offerto banca toscana,sconsigliandomi di continuare la causa in quanto date le mie condizioni finanziarie avrei perso la causa .poi con il nuovo direttore di banca toscana riuscivo a chiudare con il 75%del versato,xxxxxxxx mi aveva conciliato meno del 50%
in pratica dopo aver imboccato il montepaschi ho imboccato anche xxxxxxxx.
queste sono le associazioni dei consumatori.
SONO ASSOCIAZIONI A DELINQUERE ALTROCHE'!!!
15 maggio 2007 0:00 - Francesca Taccone
Avrei bisogno di sapere se, per fare causa contro l'Italgas, sia prima necessario esperire un tentativo di conciliazione.
Ho letto la legge n 481 del 1995 ma non riesco a reperire su internet il regolamento di attuazione!!!
Grazie
3 marzo 2007 0:00 - Codicillo
Anzi vi posto una lettera che viene dritta dritta dall'interno della sarabanda che sta venendo a causa delle
fantastiche idee delle ignorantissime o interessatissime associazioni dei consumatori ....leggete chi ciperde e chi
ci guadagna con l'indennizzo diretto .....
parola dei lavoratori Unipol :


COMUNICATO SINDACALE RSA GRUPPO UNIPOL ASSICURAZIONI
VERGOGNA!
Ieri, 19 febbraio alle ore 20, si è miseramente conclusa una storia di quasi mezzo secolo di rapporti sindacali e di "
impegno sociale " della nostra compagnia.
Ieri, nel corso di un'agghiacciante performance, l'Azienda si è spogliata delle vesti bonarie della correttezza, del
rispetto e dell'etica, per rivestire gli avidi panni di un imprenditoria senza scrupoli e votata al mero profitto.
Ieri, sia pur per mezzo dei suoi incerti, confusi e contraddittori rappresentanti, il nuovo Amministratore Delegato
ha inteso farci capire di voler gestire le Imprese con metodologie estranee al nostro settore e alla storia di questo
Gruppo e che hanno causato, dove applicate, danni incalcolabili ai lavoratori interessati.
Inutile nella mattinata l'ennesimo tentativo sindacale di far capire all'Azienda la gravità e l'insensatezza delle scelte
operate a Sertel, dando ogni disponibilità a trovare soluzioni interne al Gruppo per il superamento delle
temporanee difficoltà dovute alla nuova legge sull'indennizzo diretto.
La proposta dell'Impresa, nel tentativo di trasformare i propri errori e malefatte in una vittoria sulla carta, in quel
momento, prevedeva la rinuncia della esternalizzazione a Teleperformance nell'arco di un mese, a patto che si
concedesse la fungibilità delle Centrali Operative di tutto il Gruppo.
Le RSA responsabilmente hanno comunicato la disponibilità ad esaminare nel merito la proposta, che aveva il solo
pregio di fissare una scadenza certa per la sciagurata esperienza di Teleperformance: ma ciò non ci è stato
possibile nemmeno temporalmente!! Infatti nel pomeriggio, l'Azienda, dopo essersi impegnata di fornire un
proposta scritta da discutere, si è invece presentata con una formulazione peggiorativa dell'accordo, con la
previsione di bloccare l'esternalizzazione solo quando avesse giudicato adeguate le nuove misure interne adottate.
.Di fronte alle nostre vibrate proteste per questa involuzione e arretramento della posizione, i rappresentanti
dell'Impresa si sono ritirati nuovamente, per tornare con condizioni ancora più dure.
La dichiarazione finale è stata che pur cercando soluzioni "interne", l'Impresa avrebbe mantenuto
l'esternalizzazione per tutto il tempo ritenuto, a suo insindacabile giudizio, necessario a "garantire il livello di
servizio adeguato"!
Si è così palesato in tutta evidenza che l'accordo con il sindacato non aveva per loro più alcun interesse!
Gli scioperi e la massiccia adesione, il malcontento, la preoccupazione e sconcerto dei lavoratori, per questa gente
non contano nulla! Altro che dialogo sociale !!!
Non vale dunque proprio niente né una centrale che non riesce più a rispondere agli utenti, né il disagio
manifestato dalla clientela.
Parlano di etica ma sono sordi perfino alle loro stesse parole.
Parlano di servizio ma gli unici valori che li interessano sono quelli azionari .!
Parlano di relazioni sindacali delegittimando in un colpo solo sia il Sindacato sia i loro rappresentanti
aziendali,costretti a voltafaccia e mutamenti degni del miglior Fregoli.
Parlano di correttezza nascondendo la partita della riorganizzazione del gruppo (secondo punto all'ordine del
giorno) meglio di quanto potrebbe fare un professionista del giochino delle tre carte .Questa è la risposta della
nuova Unipol: nuovo marchio, nuovi nomi e nuove relazioni sindacali improntate sul vecchio stile da padrone delle
ferriere. Questo è lo stile Stefanini -Salvatori o anche Salvatori- Stefanini che mutando l'ordine dei fattori il
prodotto non cambia: la qualità delle relazioni industriali è sempre peggiore.
Quello che vogliono davvero è far capire ai lavoratori che da ora in poi faranno solo ciò che gli garba senza tenerli
più in alcun conto. Quello che vogliono è far intendere che il settore assicurativo, rispetto ad altri sfacciatamente
ricco, deve diventare ancor più ricco a spese di coloro che oggi ci lavorano
Il Sindacato è ben determinato affinché tutto questo non abbia il minimo spazio, perché venga stroncato sul nascere
.. Per questo vi annunciamo che tra pochi giorni terremo assemblee per decidere con tutti voi le forme più idonee e
decise di mobilitazione.
BOLOGNA 20 febbraio 2007 RSA
UNIPOL/AURORA/LINEAR/UNISALUTE/NAVALE

tratto da : http://www.aneis.it/COMUNICATO%20SINDACALE%20RSA%20GRUPPO%20 UNIPOL%20ASSICURAZIONI.pdf


www.aneis.it
3 marzo 2007 0:00 - Codicillo
Embe' che la conciliazione sia l'ennesima presa in giro per i cittadini per godere di
cio' che gli dovrebbe essere regolarmente dovuto tramite il codice civile e non solo
non e' certo una novita': Mi chiedo pero'
perche' vi lamentate qui?

Questo e' il sito di una delle associazioni per eccellenza che hanno promosso aberrazioni giuridiche come l'indennizzo diretto tutto a favore delle
compagnie assicurative.......

Qui non avete speranza .
2 marzo 2007 0:00 - Ricordate il Monte dei pacchi di Siena e
Nel caso scandalo rapina MY Way 4 You fu aperto un tavolo conciliativo tra le associazioni riconosciute e finanziate con i nostri soldi dallo stato,e che sono sempre pronte a chiederci una tassa d'iscrizione.
Risultato il Monte Paschi di siena dei DS Bersani,Visco,D'Alemuccio,Fassino e robetta varia continua a prendere milioni di interessi mensili da prodotti a perdere come i MY WAY 4 YOU , e le associazioni hanno banchettato lautamente sulla pelle dei risparmiatori.
Questa in sostanza è quello che sta cercando di fare il Liberalizzatore dei miei stivali una CLASS ACTION a tutto danno dei consumatori,dove questi ultimi sono costretti a rivolgersi alle associazioni di stato di stampo comunista,visto l'attuale governicchio che ci rifotteranno a tutto vantaggio di banche, assicurazioni,ed azienduccie varie.
Insomma la conciliazione di sinistra detta anche la TOMBA DEL DIRITTO.
I Diesse se li conosci li eviti,meglio la peste che questa cupola sinistroide.
2 marzo 2007 0:00 - Manfredo D'Angelo
Il cittadino paga: - Per le associazioni tutte che dovrebbero difenderlo e, invece, lo beffano soltanto; - Per tenere in vita un parlamento di 1000 elementi che sarebbero troppi comunque anche se il paese avesse un miliardo di elettori; - Per tenere in vita parlamenti comunali, provinciali e regionali che servono solo ad aumentare le tasse per pagarsi il proprio stipendio. Per tutto questo il cittadino cosa fa? e cosa riceve?
1 marzo 2007 0:00 - Avv. Alfredo Gaetano
Condivido in pieno l'articolo sulla conciliazione. E' evidente che i vari governi succedutisi hanno sempre cercato - attraverso l'istituto conciliativo - di ostacolare l'accesso alla giustizia del cittadino, soprattutto verso il giudice di Pace.
Cordialità.
1 marzo 2007 0:00 - Michele Capecchi
Quando agli inizi degli anni 80 negli Stati Uniti si cominciò a parlare di conciliazione, in tanti parlarono di giustizia di serie "B", a cui sarebbero ricorsi solo quei poveri cittadini che non potevano permettersi di pagare i salatissimi(lì davvero!) conti degli avvocati. Si criticò pensando che fosse l'ennesimo modo per privare i cittadini dei loro sacrosanti diritti costituzionali, del diritto a vedersi tutelati dallo Stato...
Poi un bel giorno, dalle Università di Harvard, Yale, cominciò ad uscire una nuova classe di professionisti, che cogliendo le necessità del mercato, e l'impossibilita' della giustizia ordinaria di far fronte a tutte le istanze dei cittadini, cominciò ad investire sulle cosiddette A.D.R. (alternative dispute resolutions), tecniche come la conciliazione e l'arbitrato, con incredibile vantaggio per i tempi della giustizia ordinaria e il risparmio di costi per imprese ed utenti.
Per farla breve, da noi il ricorso a strumenti alternativi di risoluzione delle controversie è un progetto veramente solo agli inizi.
Se ci sono ancora delle carenze e delle difficoltà nel far funzionare i sistemi di conciliazione (nonostante in Europa ed a livello internazionale nessuno ne contesti l’efficacia e l’economicita’), ciò dipende prima di tutti da chi dovrebbe contribuire a diffondere gli effetti positivi connessi a tali sistemi, oltre a metterne in evidenza i difetti.
A fronte dei danni paventati mi limito a presentare solo alcuni dati:
1) COSTO: attivare un tentativo di conciliazione presso la Camera di Commercio costa ZERO!
- Se la controparte rifiuta la conciliazione, non si paga nulla.
- Se si concilia si paga fino a max. 50 euro per cause del valore fino a 5.000,00 euro.
- NON occorre farsi difendere dall'avvocato
2) TEMPI: dalla domanda di conciliazione non dovrebbero passare piu' di 60 giorni.
- Trascorso tale tempo il tentativo si intende come fallito e si puo’ andare davanti al giudice senza vedersi pregiudicati o prescritti i propri diritti.
3) Dopo un tentativo di conciliazione andato male, quando il giudice decide sulla ripartizione delle spese legali, tende a farle gravare sulla parte che si e' rifiutata, senza motivi validi, di conciliare.

A fronte di tali e tanti (altri) benefici, forse può valere la pena correre il rischio di rimandare l'inizio di una causa davanti al giudice di 40/60 giorni, senza nel frattempo spendere niente.
Lo dico in qualità di avvocato e di cittadino che crede profondamente nella possibilità di vedere risolte con la conciliazione le controversie molto più in fretta ed a costi decisamente inferiori rispetto a quanto avviene davanti al giudice.
Quando si riuscirà a vedere nelle ADR un sistema non solo alternativo ma che affianca efficacemente la giustizia ordinaria, credo che allora i diritti costituzionali di tutti cittadini saranno meglio garantiti e tutelati.

Cordiali saluti,
Michele Capecchi, avvocato, Firenze


Michele Capecchi
1 marzo 2007 0:00 - gianni
pienamente d'accordo con Lei.

gianni
1 marzo 2007 0:00 - enzo
MAGNA_MAGNA....certo malgrado anche se di rreclami se ne fanno tanti a tutte le associazioni ed ai vari ganranti....risposte???? mai avuto la soddisfazione di una risposta....ed un seguito....a buon inteditore.....
1 marzo 2007 0:00 - Ciribiribì
Lo schifo è talmente forte che non si riesce neanche a trovare le giuste parole di commento.
1 marzo 2007 0:00 - Giancarlo Marroni
SONO DACCORDO CON VOI.
QUESTO E' IL PAESE...DEI FILTRI BUROCRATICI.
ANZICHE' COSTRINGERE (LE AZIENDE)...AD ESSERE RESPONSABILI...ED A PAGARE CONSEGUENTEMENTE...SI CREANO LE CONCILIAZIONI...ESTREMAMENTE DISAGGIATE ANCHE PERCHE' DISTACCATE IN TERMINI DI TERRITORIO...PER POI ARRIVARE...SE CI SI ARRIVA E QUANDO...AL GIUDICE DI PACE.
CHI HA IL DIRITTO...DEVE SEMPRE...PAGARE DUE VOLTE.
1 marzo 2007 0:00 - Giorgio
Per una tardata resa di un pacco celere 1 ho subito dei danni per 700 Euro, ho fatto ricorso alle Poste Italiane già da tre mesi, ma fin'ora nessuna risposta. Ora ho fatto domanda di conciliazione, ma sono stato preavvertito che potrebbero indennizzarmi solo metà del danno, cosa fare? Grazie. Giorgio.-
  COMMENTI
  (Da 1 a 13 di 13)