ho anch'io imboccato i MAGNA-MAGNA,prima con
l'associazione,poi spese per fare causa al montepaschi e
alla fine mi hanno offerto meno di quello che mi aveva
offerto banca toscana,sconsigliandomi di continuare la causa
in quanto date le mie condizioni finanziarie avrei perso la
causa .poi con il nuovo direttore di banca toscana riuscivo
a chiudare con il 75%del versato,xxxxxxxx mi aveva
conciliato meno del 50% in pratica dopo aver imboccato
il montepaschi ho imboccato anche xxxxxxxx. queste sono
le associazioni dei consumatori. SONO ASSOCIAZIONI A
DELINQUERE ALTROCHE'!!!
15 maggio 2007 0:00 - Francesca Taccone
Avrei bisogno di sapere se, per fare causa contro
l'Italgas, sia prima necessario esperire un tentativo di
conciliazione. Ho letto la legge n 481 del 1995 ma non
riesco a reperire su internet il regolamento di
attuazione!!! Grazie
3 marzo 2007 0:00 - Codicillo
Anzi vi posto una lettera che viene dritta dritta
dall'interno della sarabanda che sta venendo a causa
delle fantastiche idee delle ignorantissime o
interessatissime associazioni dei consumatori ....leggete
chi ciperde e chi ci guadagna con l'indennizzo
diretto ..... parola dei lavoratori Unipol :
COMUNICATO SINDACALE RSA GRUPPO UNIPOL
ASSICURAZIONI VERGOGNA! Ieri, 19 febbraio alle ore
20, si è miseramente conclusa una storia di quasi mezzo
secolo di rapporti sindacali e di " impegno
sociale " della nostra compagnia. Ieri, nel corso
di un'agghiacciante performance, l'Azienda si è
spogliata delle vesti bonarie della correttezza, del
rispetto e dell'etica, per rivestire gli avidi panni di
un imprenditoria senza scrupoli e votata al mero
profitto. Ieri, sia pur per mezzo dei suoi incerti,
confusi e contraddittori rappresentanti, il nuovo
Amministratore Delegato ha inteso farci capire di voler
gestire le Imprese con metodologie estranee al nostro
settore e alla storia di questo Gruppo e che hanno
causato, dove applicate, danni incalcolabili ai lavoratori
interessati. Inutile nella mattinata l'ennesimo
tentativo sindacale di far capire all'Azienda la
gravità e l'insensatezza delle scelte operate a
Sertel, dando ogni disponibilità a trovare soluzioni
interne al Gruppo per il superamento delle temporanee
difficoltà dovute alla nuova legge sull'indennizzo
diretto. La proposta dell'Impresa, nel tentativo di
trasformare i propri errori e malefatte in una vittoria
sulla carta, in quel momento, prevedeva la rinuncia
della esternalizzazione a Teleperformance nell'arco di
un mese, a patto che si concedesse la fungibilità
delle Centrali Operative di tutto il Gruppo. Le RSA
responsabilmente hanno comunicato la disponibilità ad
esaminare nel merito la proposta, che aveva il solo
pregio di fissare una scadenza certa per la sciagurata
esperienza di Teleperformance: ma ciò non ci è stato
possibile nemmeno temporalmente!! Infatti nel pomeriggio,
l'Azienda, dopo essersi impegnata di fornire un
proposta scritta da discutere, si è invece presentata con
una formulazione peggiorativa dell'accordo, con la
previsione di bloccare l'esternalizzazione solo quando
avesse giudicato adeguate le nuove misure interne
adottate. .Di fronte alle nostre vibrate proteste per
questa involuzione e arretramento della posizione, i
rappresentanti dell'Impresa si sono ritirati
nuovamente, per tornare con condizioni ancora più dure.
La dichiarazione finale è stata che pur cercando soluzioni
"interne", l'Impresa avrebbe mantenuto
l'esternalizzazione per tutto il tempo ritenuto, a suo
insindacabile giudizio, necessario a "garantire il
livello di servizio adeguato"! Si è così
palesato in tutta evidenza che l'accordo con il
sindacato non aveva per loro più alcun interesse! Gli
scioperi e la massiccia adesione, il malcontento, la
preoccupazione e sconcerto dei lavoratori, per questa
gente non contano nulla! Altro che dialogo sociale
!!! Non vale dunque proprio niente né una centrale che
non riesce più a rispondere agli utenti, né il disagio
manifestato dalla clientela. Parlano di etica ma sono
sordi perfino alle loro stesse parole. Parlano di
servizio ma gli unici valori che li interessano sono quelli
azionari .! Parlano di relazioni sindacali
delegittimando in un colpo solo sia il Sindacato sia i loro
rappresentanti aziendali,costretti a voltafaccia e
mutamenti degni del miglior Fregoli. Parlano di
correttezza nascondendo la partita della riorganizzazione
del gruppo (secondo punto all'ordine del giorno)
meglio di quanto potrebbe fare un professionista del
giochino delle tre carte .Questa è la risposta della
nuova Unipol: nuovo marchio, nuovi nomi e nuove relazioni
sindacali improntate sul vecchio stile da padrone delle
ferriere. Questo è lo stile Stefanini -Salvatori o anche
Salvatori- Stefanini che mutando l'ordine dei fattori
il prodotto non cambia: la qualità delle relazioni
industriali è sempre peggiore. Quello che vogliono
davvero è far capire ai lavoratori che da ora in poi
faranno solo ciò che gli garba senza tenerli più in
alcun conto. Quello che vogliono è far intendere che il
settore assicurativo, rispetto ad altri sfacciatamente
ricco, deve diventare ancor più ricco a spese di coloro che
oggi ci lavorano Il Sindacato è ben determinato
affinché tutto questo non abbia il minimo spazio, perché
venga stroncato sul nascere .. Per questo vi annunciamo
che tra pochi giorni terremo assemblee per decidere con
tutti voi le forme più idonee e decise di
mobilitazione. BOLOGNA 20 febbraio 2007 RSA
UNIPOL/AURORA/LINEAR/UNISALUTE/NAVALE
tratto da :
http://www.aneis.it/COMUNICATO%20SINDACALE%20RSA%20GRUPPO%20
UNIPOL%20ASSICURAZIONI.pdf
www.aneis.it
3 marzo 2007 0:00 - Codicillo
Embe' che la conciliazione sia l'ennesima presa in
giro per i cittadini per godere di cio' che gli
dovrebbe essere regolarmente dovuto tramite il codice civile
e non solo non e' certo una novita': Mi chiedo
pero' perche' vi lamentate qui?
Questo e' il sito di una delle associazioni per
eccellenza che hanno promosso aberrazioni giuridiche come
l'indennizzo diretto tutto a favore delle compagnie
assicurative.......
Qui non avete speranza .
2 marzo 2007 0:00 - Ricordate il Monte dei pacchi di Siena e
Nel caso scandalo rapina MY Way 4 You fu aperto un tavolo
conciliativo tra le associazioni riconosciute e finanziate
con i nostri soldi dallo stato,e che sono sempre pronte a
chiederci una tassa d'iscrizione. Risultato il
Monte Paschi di siena dei DS
Bersani,Visco,D'Alemuccio,Fassino e robetta varia
continua a prendere milioni di interessi mensili da prodotti
a perdere come i MY WAY 4 YOU , e le associazioni hanno
banchettato lautamente sulla pelle dei risparmiatori.
Questa in sostanza è quello che sta cercando di fare il
Liberalizzatore dei miei stivali una CLASS ACTION a tutto
danno dei consumatori,dove questi ultimi sono costretti a
rivolgersi alle associazioni di stato di stampo
comunista,visto l'attuale governicchio che ci
rifotteranno a tutto vantaggio di banche, assicurazioni,ed
azienduccie varie. Insomma la conciliazione di sinistra
detta anche la TOMBA DEL DIRITTO. I Diesse se li
conosci li eviti,meglio la peste che questa cupola
sinistroide.
2 marzo 2007 0:00 - Manfredo D'Angelo
Il cittadino paga: - Per le associazioni tutte che
dovrebbero difenderlo e, invece, lo beffano soltanto; - Per
tenere in vita un parlamento di 1000 elementi che sarebbero
troppi comunque anche se il paese avesse un miliardo di
elettori; - Per tenere in vita parlamenti comunali,
provinciali e regionali che servono solo ad aumentare le
tasse per pagarsi il proprio stipendio. Per tutto questo il
cittadino cosa fa? e cosa riceve?
1 marzo 2007 0:00 - Avv. Alfredo Gaetano
Condivido in pieno l'articolo sulla conciliazione.
E' evidente che i vari governi succedutisi hanno sempre
cercato - attraverso l'istituto conciliativo - di
ostacolare l'accesso alla giustizia del cittadino,
soprattutto verso il giudice di Pace. Cordialità.
1 marzo 2007 0:00 - Michele Capecchi
Quando agli inizi degli anni 80 negli Stati Uniti si
cominciò a parlare di conciliazione, in tanti parlarono di
giustizia di serie "B", a cui sarebbero ricorsi
solo quei poveri cittadini che non potevano permettersi di
pagare i salatissimi(lì davvero!) conti degli avvocati. Si
criticò pensando che fosse l'ennesimo modo per privare
i cittadini dei loro sacrosanti diritti costituzionali, del
diritto a vedersi tutelati dallo Stato... Poi un bel
giorno, dalle Università di Harvard, Yale, cominciò ad
uscire una nuova classe di professionisti, che cogliendo le
necessità del mercato, e l'impossibilita' della
giustizia ordinaria di far fronte a tutte le istanze dei
cittadini, cominciò ad investire sulle cosiddette A.D.R.
(alternative dispute resolutions), tecniche come la
conciliazione e l'arbitrato, con incredibile vantaggio
per i tempi della giustizia ordinaria e il risparmio di
costi per imprese ed utenti. Per farla breve, da noi il
ricorso a strumenti alternativi di risoluzione delle
controversie è un progetto veramente solo agli inizi.
Se ci sono ancora delle carenze e delle difficoltà nel far
funzionare i sistemi di conciliazione (nonostante in Europa
ed a livello internazionale nessuno ne contesti
l’efficacia e l’economicita’), ciò dipende prima di
tutti da chi dovrebbe contribuire a diffondere gli effetti
positivi connessi a tali sistemi, oltre a metterne in
evidenza i difetti. A fronte dei danni paventati mi
limito a presentare solo alcuni dati: 1) COSTO:
attivare un tentativo di conciliazione presso la Camera di
Commercio costa ZERO! - Se la controparte rifiuta la
conciliazione, non si paga nulla. - Se si concilia si
paga fino a max. 50 euro per cause del valore fino a
5.000,00 euro. - NON occorre farsi difendere
dall'avvocato 2) TEMPI: dalla domanda di
conciliazione non dovrebbero passare piu' di 60 giorni.
- Trascorso tale tempo il tentativo si intende come
fallito e si puo’ andare davanti al giudice senza vedersi
pregiudicati o prescritti i propri diritti. 3) Dopo un
tentativo di conciliazione andato male, quando il giudice
decide sulla ripartizione delle spese legali, tende a farle
gravare sulla parte che si e' rifiutata, senza motivi
validi, di conciliare.
A fronte di tali e tanti
(altri) benefici, forse può valere la pena correre il
rischio di rimandare l'inizio di una causa davanti al
giudice di 40/60 giorni, senza nel frattempo spendere
niente. Lo dico in qualità di avvocato e di cittadino
che crede profondamente nella possibilità di vedere risolte
con la conciliazione le controversie molto più in fretta ed
a costi decisamente inferiori rispetto a quanto avviene
davanti al giudice. Quando si riuscirà a vedere nelle
ADR un sistema non solo alternativo ma che affianca
efficacemente la giustizia ordinaria, credo che allora i
diritti costituzionali di tutti cittadini saranno meglio
garantiti e tutelati.
Cordiali saluti,
Michele Capecchi, avvocato, Firenze
Michele
Capecchi
1 marzo 2007 0:00 - gianni
pienamente d'accordo con Lei.
gianni
1 marzo 2007 0:00 - enzo
MAGNA_MAGNA....certo malgrado anche se di rreclami se ne
fanno tanti a tutte le associazioni ed ai vari
ganranti....risposte???? mai avuto la soddisfazione di una
risposta....ed un seguito....a buon inteditore.....
1 marzo 2007 0:00 - Ciribiribì
Lo schifo è talmente forte che non si riesce neanche a
trovare le giuste parole di commento.
1 marzo 2007 0:00 - Giancarlo Marroni
SONO DACCORDO CON VOI. QUESTO E' IL PAESE...DEI
FILTRI BUROCRATICI. ANZICHE' COSTRINGERE (LE
AZIENDE)...AD ESSERE RESPONSABILI...ED A PAGARE
CONSEGUENTEMENTE...SI CREANO LE CONCILIAZIONI...ESTREMAMENTE
DISAGGIATE ANCHE PERCHE' DISTACCATE IN TERMINI DI
TERRITORIO...PER POI ARRIVARE...SE CI SI ARRIVA E
QUANDO...AL GIUDICE DI PACE. CHI HA IL DIRITTO...DEVE
SEMPRE...PAGARE DUE VOLTE.
1 marzo 2007 0:00 - Giorgio
Per una tardata resa di un pacco celere 1 ho subito dei
danni per 700 Euro, ho fatto ricorso alle Poste Italiane
già da tre mesi, ma fin'ora nessuna risposta. Ora ho
fatto domanda di conciliazione, ma sono stato preavvertito
che potrebbero indennizzarmi solo metà del danno, cosa
fare? Grazie. Giorgio.-