Mi pare che qualcosa, l'autore di quest'articolo non l'abbia ben capito, o per lo meno ben spiegato. Tøger Seidenfaden, autore assieme allo scrittore danese Rune Engelbreth del forse unico libro che abbia studiato in profondità la vicenda originale delle caricature di Maometto, è una delle pochissime voci che abbia reagito con fermezza contro la loro pubblicazione e la seguente copertura mediatica, nonché politica, in quanto si poteva solo intendere come l'ultima provocazione in una tradizione decennale di demonizzazione dei musulmani e della loro religione. Seidefaden è un umanista, un intellettuale da quando questa parola ancora aveva qualche senso, ed anche, tra l'altro, uno dei pochi che si siano opposti alla partecipazione del governo danese all'invasione dell'Iraq nel 2003. La sua decisione di scusarsi dopo la ripubblicazione delle vignette è assolutamente in linea con le sue posizioni etiche. C'è anche una fonte interna, quindi inverificabile, al Politiken (in certo senso l'equivalente danese di Repubblica in Italia) che mi sussurra che la decisione di ripubblicarle sarebbe stata presa dalla corrente sionista del giornale (dietro il redattore Anders Jerichow) all'insaputa di Seidenfaden.