meglio tardi che mai. Ma chi ha sbagliato "diagnosi" per
decenni, non meriterebbe tanta attenzione, rispetto ad altri
che da decenni vanno sostenendo le tesi giuste.
In ogni caso va posto in evidenza che questa "conversione"
tardiva non è figlia di una approccio liberalista, ma di
mera necessità strategica nella lotta alla malavita ed allo
stesso traffico di droga.
Ho sempre avuto chiaro un punto: se la mafia è favorevole
al proibizionismo- e lo è al punto che chi si schiera per
la legalizzazione rischia la vita -, c'è qualche cosa di
sbagliato nel mio ragionamento, se mi trovo schierato dalla
stessa parte della mafia.
I proibizionisti, in buona o cattiva fede, si schierano di
fatto dalla parte dei trafficanti di droga.
Fausto