Sono invalida al 100%.Contro la mia volontà, dopo un
ricovero urgente per gravissima anemia, sono ststa portata
all'età 47 anni in una RSA dopo le dimissioni dall
ospedale. L'impatto psicologico verso una realtà
cruenta e da me ignorata mi ha seriamente turbata.Tutto
questo ha causato danni psicologici curati con psicofarmaci.
Vivo con la pensione l'accompagnamento e un figlio a
carico. Da quando sono venuta a conoscenza
dell'illegittimità della richiesta di rtta sulla mia
unica e sola entrara, ho compilato la modulistica ed
effettuato la lettera AR dove richiedevo il rimborso rette e
l'esonero. Non mi vogliono riconoscere il diritto
assistenziale gratuito. Tuttavia, ho sospeso dal 10/2005 i
pagamenti che avevano iniziato chiedere dal 10/2004. Chiedo
aiuto legale per un e/o eventuale atto contro di me. Grazie.