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16 aprile 2007 0:00 - Giuseppe Parisi
Gentile Signor Corrado Senior, Mastella e Casini, il giorno della prima udienza del Senatore Giulio Andreotti, erano nel medesimo albergo , ove aveva pernottato il Senatore, il famoso Albergo delle Palme, a Palermo.
Era il 1995.
Sarebbe stato il caso che, avessi avuto la possibilita’ di filmare tutto quello che avveniva nel raggio dei 100 metri da quell’albergo.
Fu un capolavoro della tragedia Siciliana, un melodramma consumato in pochi minuti.
Pensi che, avevano ( chi? Ci pensi bene…) ingaggiato una vecchietta , forse la stessa attrice che recito’ nel film dedicato al Generale Dalla Chiesa, dopo la sua eliminazione fisica.
Sa cosa diceva la vecchietta?…” meschinu…’Uu stanno mmazzannu… , tradotto dal siciliano, poterino, lo stanno uccidendo.
Era una messinscena che, solo ambienti oscuri come quelli potevano offrire
Pochi avevano compreso che, quello del Senatore Andreotti, era solo un processo politico montato sull’imbroglio agli Italiani.
In quel momento, la Palermo di Leoluca Orlando, faceva da gran contrabbasso, e forse … la vecchina era una brava jazzista.
Mastella e Casini, si muovevano nervosamente avanti ed indietro, forse con la speranza che qualche telecamera gli riprendesse, non so se cio’ avvenne.
Ero molto piu’ interessato in quello che stava accadendo, sono momenti meno che rari, rarissimi, e forse unici.
Fortunatamente il Senatore ebbe Giustizia.
Personalmente Casini e Mastella non gli ho citati, perche’ rappresentano una Democrazia Cristiana delle peggiori.
Concordo con Lei, su Di Pietro.
I fatti citati dall’altro lettore non gli conoscevo nemmeno.
Figuriamoci, se, l’orchestra di potenti media , non schiacciava quello che, supportava il peso storico che, ancora oggi si porta dietro:”mani pulite” .
Inoltre chiedere un prestito per poi ritornare quanto avuto, non mi sembra affatto un reato.
E, se un uomo della portata di Tonino, chiede un prestito di 100 milioni di lire, , significa che nella vita ha lavorato onestamente.
Berlusconi, tre settimane fa, ha comprato 1 miglione di euri di quadri d’autore.
Notizia apparsa sui giornali esteri, nessuno Italiano.
Berlusconi con 100 milioni di euri – non di lire - , si compra la birra per il suo sabato sera.
Altra natura e’ l’onestissimo Pannella, ma rimane un politico dell’era futuristica, siamo troppo primordiali per comprenderlo.
Lui, per mantenere le sue appassionate idee, ed il suo Partito Radicale, ha venduto anche la casa lasciateli dalla Madre.
Gli Italiani, per fortuna hanno la memoria corta, altrimenti prenderebbero piu’ fischi per fiaschi di quanti ne prendono odiernamente.
Cari saluti
Giuseppe Parisi


16 aprile 2007 0:00 - Corrado Senior
Non sono indulgente con i disonesti, ma giudico le persone e le cose globalmente e non mai per un singolo episodio (chi di noi è senza macchioline, scagli la pietra anche contro Di Pietro).
Circa Di Pietro considero che la sua vita, tutta la sua vita, è stata scandagliata al microscopio dai segugi assoldati dal Cavaliere e dal Tangentista. Se sono affiorate solo piccole macchiette, non considero l'uomo "sporco", ma solo .... poco esperto!
Errare umanum est, perseverare diabolicum!
Oggi, il Tonino Nazionale è certamente l'uomo politico meno disonesto ed anche il più affidabile per gli intendimenti e per la buona volontà nell'affrontare i suoi compiti.
Insomma, io gli darei 10 meno, posto che non darei 10 neanche a me stesso o al Padretermo!
16 aprile 2007 0:00 - Corrado Senior
Sono d'accordo e potrei sottoscrivere la quasi totalità delle opinioni, tuttavia troverei una corrispondenza anche per l'acchiappapoltrone tipo Mastella ed il c'entratore senza chiarezza di fondo tipo Casini. C'è qualche reminiscenza classica?
15 aprile 2007 0:00 - clge1
Un piccolo inciso, approvando molto, ma non tutto, sulla figura di Tonino Di Pietro, paragonato a Catone:
come giudicare un Giudice che, se è vero quel che le cronache ci riferiscono, chiese un prestito di oltre un centinaio di milioni di lire ad un inquisito, finalizzato all'acquisto di un Mercedes, e che restituì prontamente la cifra non appena la circostanza emerse?
Ingenuità? Errore di gioventù? Incidente di percorso? Ma non si tratta della stessa persona che aveva fondato mani pulite sul pricipio di una ben alta integrità morale? E come mai il passaggio alla politica proprio allora? E' un episodio davvero così "trascurabile"? Italia: paese di corta memoria.
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