Semplice significa che materiale hp a casa mia non sarà
più presente! e chiaramente farò sapere a tutti i miei
amici che sono stufi di usare quella sozzeria di sistema
operativo win, così hp forse ci penserà 2 volte la
prossima volta, di amici siamo in molti tutti della stessa
provincia, e almeno la metà usa linux e anche il resto si
vorrebbe affacciare a questo mondo, e la gente è stanca di
pagare oro per avere ottone...
18 aprile 2007 0:00 - Pippo
Credo che la Sig.ra Claudia Moretti dovrebbe rileggere
meglio le cose che scrive. Dove starebbe scritto sulla
licenza HP che uno che installa Linux su un notebook HP si
trova in posizione di illegalità? Non c'è scritto da
nessuna parte. Quel che c'è scritto (secondo quello che
si capisce dall'articolo) è che per ottenere il
rimborso del prezzo relativo al software non utilizzato
occorre anche riconsegnare il relativo hardware, cosa che
sembra essere in conflitto con le condizioni previste da
Microsoft per il rimborso del prezzo dei suoi prodotti
venduti unitamente all'hardware di terzi.
18 aprile 2007 0:00 - Francesco
Penso che non ci abbiate capito molto. Nel mio hardware
ci metto quello che voglio, salvi eventuali diritti di terzi
per quanto riguarda la licenza. Se desidero installare
Linux (e sarebbe una gran bella cosa) formatto l'hard
disk ed installo in nuovo sistema operativo senza renderne
conto a nessuno. Al limite, posso prendere il computer
e sbatterlo contro il muro senza HP abbia nulla da
ridire.
18 aprile 2007 0:00 - Andrea Turchi
Buongiorno, non capisco la frase sottostante che mi pare un
vostro commento alla cosa. Per quanto mi risulta HP
chiede la restituzione del pc per fare la formattazione del
disco e staccare dal case gli adesivi che certificano la
licenza del prodotto MS installato. SOlo così ovviamente
possono essere certi dell'esecuzione di tali operazioni
che equivalgono ad una restituzione del prodotto.
Certo che così si vanno ad aggiungere costi di spedizione
(a carico del cliente) che talvolta potrebbero rendere non
conveniente economicamente la richiesta di rimborso, in
aggiunta ai tempi tecnici necessari. ......basta non
comprare......
Andrea Turchi
=================== "Quindi se non si vuole
utilizzare il sistema operativo preinstallato, non sara'
possibile tenere il computer per installarci altro software.
La mancata osservanza di questa clausola, quindi, porterebbe
l'utente che installa un altro sistema operativo senza
restituire il PC, in una posizione di
illegalita'"
18 aprile 2007 0:00 - sandro
Non è la prima volta che HP, per quanto riguarda i Sistemi
Operativi installati sui suoi PC, si inventa regole tutte
sue. Non molto tempo fa mi ricordo di una polemica
realtiva all'impossibilità di installare XP
Professional su dei portatili venduti con XP Home, la
motivazione era stata pressapoco: "il PC è stato
studiato ed ottimizzato per tale versione e non sono
disponibili i driver per XP Professional". Per
quanto riguarda i tentativi di MS (et amici) di
"blindare" i PC in vari modi confido nel
"mercato". Anche in questo caso c'è un
precedente: nel "secolo scorso" IBM, allora era
lei in posizione dominante, tentò di imporre nuovi standard
proprietari nel mondo dei PC ma ottenne solamente di essere
pian piano emarginata dal mercato.
18 aprile 2007 0:00 - Giuseppe
Questa è una nuova dimostrazione di come Microsoft vuole
imporsi, in tutti i modi, sui "poveri" utenti.
Se si cerca in Internet, si possono trovare PC e Notebook
venduti senza alcun Sistema operativo installato. Questo è
il primo passo da fare nei confronti di chi vuole imporre le
cose, senza curarsi dell'utente. Certo che, se Microsoft
continua così, verrà ancora più odiata. Mi stupisce
la HP. Perchè invece non impara da Dell, che dopo un
sondaggio on-line, al quale hanno risposto in moltissimi,
circa l'eventuale vendita di PC/Notebook con Linux e
addirittura senza OS preinstallato, sta prendendo in
considerazione tale possibilità molto seriamente. Mah,
io dico che chi compra DEVE poter decidere/scegliere. Non
esiste essere costretti ad usare qualcosa che non si vuole.
18 aprile 2007 0:00 - Phyr0
é assolutamente assurdo! Quando io vado a comprare un
automobile è mia decisione se un modello comprarlo o
elettrico o benzina o diesel, con o senza navigatore, con o
senza cerchioni in lega. Trovo assurdo appioppare un
sistema operativo alla vendita del pc, sia per il fatto che
questo sistema potrebbe essere gia stato acquistato
dall'utente, e sopratutto non lasciare la libertà di
decisione all'utente finale. E' una vera e
propria violenza intellettuale alla libertà di scelta.
17 aprile 2007 0:00 - Sergio
Marco, forse sono stato frettoloso nel mio intervento ma
quel che emerge è che la mancata accettazione della licenza
software dovrebbe comportare esclusivamente che l'utente
non deve utilizzare quel software. Punto e basta. Non
può - a mio avviso - comportare l'obbligo della
restituzione e non può comportare l'inutilizzabilità
del PC. Se quest'ultima cosa avviene (cioè il PC
è inutilizzabile) allora a mio avviso bisogna fare causa al
venditore (e non al produttore) poiché non ha evidenziato
che il prodotto che ha venduto è un software con annesso
hardware inservibile senza quel software. Se invece il
software può essere disinstallato e si può procedere
all'installazione di nuovo software non vedo dove stia
il problema. Si tratta di software venduto in bundle con il
pc. Insomma la questione è: cosa ho comprato \ cosa mi
è stato venduto, un pc con del software o un software con
un pc? Se la risposta è un software con un pc allora
devo verificare se il venditore mi ha messo a conoscenza dei
termini della licenza che mi ha venduto e se mi ha informato
che stavo comprando del software o ha pubblicizzato un pc.
Infine, i contratti spesso contengono norme
contrarie al codice civile. Quello da voi segnalato mi
sembra un evidente caso di questa specie. O forse non
ho compreso i termini sostanziali della questione.
17 aprile 2007 0:00 - Marco Pieraccioli
Sergio, l'articolo che abbiamo pubblicato
nell'osservatorio legale dell'Aduc termina con un
link ad un articolo dell'avv. Piana. Se lo leggi vedrai
che la tua affermazione secondo cui si compra un PC con
dotazione di software sta per essere invertita dalla
Microsoft, la quale vuole imporre il fatto che il PC altro
non e' se non il contenitore del suo sistema operativo:
in questo modo l'eventuale restituzione del software non
puo' prescindere dalla restituzione del PC. La
situazione e' piu' grave di quanto si creda.
17 aprile 2007 0:00 - Non-mi-fregate!
C'è solo da chiedersi, molto semplicemente, come mai
non venga vietata la vendita di simili prodotti, che ledono
alla radice i sacrosanti diritti dell'utilizzatore e del
cittadino in generale; e il problema è sempre lo stesso,
quello di una classe politica totalmente asservita (in
quanto evidentemente ricattabile) al potere economico...
Democrazia? Non ti conosco!...
17 aprile 2007 0:00 - Dr. Kilder
Cappero!! Io sono fiducioso delle
associazioni dei consumatori americane, gia' in stato di
guerra......il Vecchio Bill questa volta
l'ha buttata di fuori. Tranquilli
ragazzi sara dura questa volta. Dr. Kilder
Via Santo Spirito 13 Firenze
17 aprile 2007 0:00 - Danilo
Ciao . Io purtroppo ho gia' risposto in altri argomenti
presentandomi come uno contro a tutto . Acquisti ON-LINE ,
decoder , sky , VISTA , PC originali . Preferisco fare da me
tutto . Purtroppo , quando si acquista un PC di marca , si
acquista un apparecchio OMOLOGATO COSI' COME E' ,
con tutte le storture burocratiche . Cosi' come non si
riesce ad uscire da INFOSTRADA , allo stesso modo ti
ingabbiano ad usare il sistema operativo che vogliono loro .
Ma questo e' niente . Aspetta che venga attivata la
tecnologia TCPA e poi non saranno loro a dirti no , ma
sara' la scheda madre a RIFIUTARSI di suonare un MP3 ,
vedere un DVX o accettare un componente Hardware non
certificato TCPA . Che naturalmente costa il doppio .
Secondo me , installa cio' che vuoi , ma sappi che poi
per la garanzia in caso di guasto , avrai problemi .
16 aprile 2007 0:00 - Sergio
Mi sembra una clausola totalmente priva di efficacia, senza
alcun valore in termini legali. In primo luogo va
notato che ogni consumatore è libero di acquistare quel che
vuole senza che l'acquisto possa in nessun caso
trasformarsi in "obbligo" all'utilizzo.
Nessuno può dunque imporre l'obbligo dell'utilizzo
del software fornito in dotazione con il PC. Quindi,
non mi curerei minimamente di questa ridicola clausola e
procederi con l'installazione del software che più mi
piace e con l'utilizzo di quel che voglio.
In
secondo luogo va ricordato che il consumatore compra un PC
con una dotazione software e non un software con annesso PC.
Nel caso HP intenda procedere alla vendita di software con
annesso PC allora il venditore deve comunicarlo a chiare
lettere. Ovvio che se io acqusito un PC con software
pre-installato che si rileva modificato ad arte per impedire
l'uso di altro software con identiche finalità (per
esempio un diverso sistema operativo) il venditore sarà
tenuto al rimborso dell'intero importo pagato e ai danni
conseguenti poiché ha venduto un arnese inidoneo a svolgere
le funzioni per le quali un PC è stato concepito:
l'utilizzo di ogni software compatibile con quei
requisiti hardware. Se HP intende vendere software con
annesso hardware deve solo comunicarlo.
Infine,
per divertirmi, se acquistassi un HP, utilizzerei il
software che voglio e comunicherei a HP che non utilizzo il
software che mi hanno fornito insieme al PC ma che non
intendo restituirlo e quindi chiedo la modifica delle
condizioni di licenza. Manderei la comunicazione anche al
venditore comunicandogli che lo citerò per danni sia nel
caso in cui HP acconsenta alla modifica della licenza sia in
caso opposto. Starei a vedere cosa mi rispondono. Poi
comincerei a divertirmi...
Per sdrammatizzare:
provate a immaginare la vendita di un frigorifero completo
di formaggi e salumi che voi siete obbligati a
utilizzare\consumare, diversamente dovete restituire il
tutto, frigorifero compreso... ma siamo matti?