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17 maggio 2007 0:00 - Non-mi-fregate!
LA D E M O C R A Z I A IN ITALIA . . .

Agli invalidi civili, lo stato italiano assicura un assegno mensile di circa 240 euro... Se per caso hanno un altro reddito superiore a 4000 euro annui (pari a meno di 350 euro mensili, naturalmente "lordi"), non ne hanno più diritto... Evidentemente, sono considerati dei "benestanti"!
Agli ultra 65 enni con redditi fino a 36.000 euro, la regione Lazio (e probabilmente anche le altre) concede di non pagare ticket per le prestazioni sanitarie: se però hanno familiari o altre persone a carico, questi ultimi devono pagare il ticket.
Dov'è la logica in tutto questo? E dove sono i reali diritti di questi poveracci, tutelati dagli articoli 3 e 38 della Costituzione?...
Qualcuno vorrà preparare e pubblicare una tabella comparativa degli assegni di invalidità civile previsti nei vari stati europei (o sarebbe troppo "imbarazzante" per l'Italia)?...
Prima di pensare al voto dei sedicenni, alla revisione del Concordato, alla modifica dell'art. 1 della Costituzione, ai diritti di cani e gatti, non sarebbe opportuno e doveroso occuparsi della "dignità" e della sopravvivenza di queste persone? Magari con qualche "interrogazione urgente" in Parlamento? Con una legge di iniziativa popolare? Con una manifestazione di piazza con tanto di "sciopero della fame e della sete" di qualche volenteroso parlamentare?
Dove sono i vari partiti popolari, quelli "di sinistra" e quello radicale?
Aspettiamo sconsolati pronta ed esauriente risposta!...
16 maggio 2007 0:00 - Non-mi-fregate!
A che serve ripetere le "discussioni"? Forse a nascondere commenti scomodi?...

Ripeto il mio, dello scorso 7 maggio:

''Abbassare a 16 anni l'età per votare migliorerebbe le cose? Ma non diciamo "corbellerie"!
O forse sì, ma solo per qualcuno, in questo senso: a quell'età le persone potrebbero anche essere così sceme da votare chi fa simili proposte!!!.....''
16 maggio 2007 0:00 - Scocciato
Attenzione a quell'età! Pensano a tutto fuorchè alla politica, agli appelli, alle idee. Non è questione di immaturità, ma proprio se ne fregano e pensano ai telefonini, al motorino, al gruppo, al sesso, al divertimento, e non sarebbero in grado di prendere sul serio la lordura della politica, del sindacato,delle associazioni, in quanto complicata, insulsa, incapace, voltagabbana, con ideali confusi e ottocenteschi, (difetti che riescono a capire anche loro)...ma a che pro? Ormai anche gli adulti sono ossessionati da questo castelletto di super pagati burattini che ne sparano una tutti i giorni tanto per far vedere che ci sono e poi regolarmente la smentiscono.
I giovani, adesso, sono ancor più giovani di quelli di una volta(che divenivano adulti molto prima dovendosi assumere delle responsabilità di sopravvivenza) alla stessa età anagrafica. Non possono più nemmeno lavorare, come si faceva noi anche a otto-dieci anni edevono solo far finta(o meno) di studiare obbligatoriamente e usare il telefonino per dirsi cento cazzate in sms al giorno o fare dei videogames o scorrazzare su e giù con la loro inerzia comportamentale.
Poi ci meravigliamo che si barcamenino alle superiori o all'università, che trovino un'occupazione almeno precaria a trentacinque, quarant'anni e che stiano in famiglia sempre di più!
Li vogliamo far votare? ma che senso ha il loro voto in una democrazia come questa?
Ammesso che ci vadano a votare, verranno strumentalizzati a banderuola.
Eppoi hanno un'altra mentalità.
Hanno altro cui pensare e mi seccherebbe dare in mano anche alla partecipazione di questi giovincelli ancora con il latte in bocca, le sorti già anche troppo precarie della nostra Nazione.
Chi parla di ringiovanimento di questo ammasso politico senza capo ne coda, senza riflessioni, con il solo scopo di inventarsi ogni giorno un modus vivendi, e di riscuotere compensi da nababbi, ammettendo anche a sedici anni questi diritti-(doveri) di voto, non sembra aver capito molto, anzi fa sospettare opportunismi ed interessi incogniti.
15 maggio 2007 0:00 - Luciano Mantegazza
Evidentemente il sig. Donvito non frequenta i sedicenni di oggi!
A me sembre che fossero più maturi quelli di 20 anni fa. Sarei anzi dell'idea di riportare la maggiore età a 21 anni!
L'idea di abbassarla a 16 mi sembra pura demagogia!
Cordiali saluti.
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