COMMENTI
  (Da 1 a 16 di 16)  
24 gennaio 2011 11:41 - missjasmine82
Salve, ho un figlio naturale di 5 anni e il padre del minore (non siamo sposati) vive altrove con la sua famiglia. Io ho l'affidamento esclusivo e il giudice stabilì 200 euro mensili di assegno di mantenimento, che includono spese scolastiche, vestiario, vitto e alloggio, e da suddividire al 50% le spese straordinarie, concordate.
Io ho dovuto mandare mio figlio al doposcuola, perchè lavoro e non posso guardarlo io nel pomeriggio...quindi lo mando al doposcuola per 4 ore al giorno per un totale di € 150 al mese...io ho riferito al padre, ma non è del tutto concorde e non vuole pagare la sua metà...può farlo?? Se non è concorde, può non pagare?? Spero mi rispondiate, grazie anticipatamente.
7 febbraio 2008 0:00 - carmen
si parla di affido condiviso, ma il padre viene sempre dopo la madre. ci sono padri che sono meglio delle madri. Potrei sapere cosa fare visto che un bimbo di 2 anni e mezzo vuole senpre stare con il papà e non cerca mai la madre? è madre per averlo partorito, ma la madre vera è suo padre.Mi dite perchè il piccolo deve essere costretto a tornare dalla madre nonostante le sue urla e pianti disperati perchè non vuole lasciare il padre? Perchè un bimbo di questa età rifiuta la madre dicendo che è brutta e che gli fa la bibi alla testa (gli fa del male alla testa dice il bimbo)? Certo le parole di un bimbo di 2 anni e mezzo non contano niente, sono solo capricci, si si proprio così dice la madre. Possibile che si parla di tutela dei minori e poi per tutelarli bisogna sempre aspettare che succeda loro qualcosa di brutto? Perchè la tutela è sempre per le madri anche se tali non sono? Signori che fate le leggi o che giudicate solo da ciò che appare, perchè non date più valore a quei papà che piangono nel vedere il proprio figlio piangere al momento del distacco,quei papà che piangono senza i loro bimbi che adorano.Se le madri non si comportano come tali, perchè lasciargli questo privilegio così grande ed esclusivo? Chi scrive è una nonna disgustata da tutto questo, una nonna che vede piangere suo figlio e suo nipote, una nonna disgustata da questo sistema che lascia andare alla deriva psicologica ed economica tutti quei papà che darebbero la vita per i loro figli. Ricordatevi che queste situazioni sono più di quante si possa pensare. Avrei molto da dire ancora, ma non so neanche se questo mio sfogo verrà riportato in questo forum, quindi mi fermo qui. ringrazio molto se lo vedrò pubblicato
1 novembre 2007 0:00 - carla
sono due anni che tra una udienza e l'altra mia figlia e' all'universita' mantenuta da me e fra un po' anche gli altri due.SE CE LA FARO'1 E intant il padre la tira quanto piu' puo' questa causa fino a che i ragazzi finiranno gli studi ed io mi saro' esaurita GRAZIE ANCHE ALLA LENTEZZA GIUDIZIARIA nonostante ci sia stata anche una prima risultanza a mio favore
4 ottobre 2007 0:00 - lilli
sono una mamma separata da 5 anni. il mio ex marito, pur avendo una sentenza di addebito di separazione per mancata assistenza passata in giudicato, avendo saputo che dopo tento tempo ho un compagno (lui convive con un'altra da quando nostra figlia aveva 1 mese..), ha presentato in basa alla nuova legge un ricorso di modifica condendolo con le ingiurie piu' terribili verso di me, con rapporti investigativi su du lui e chiedendo affido condiviso, riduzione assegno e casa. siamo nel mezzo di una ctudove si sta affermando il principio che il passato non conta e che e' oramai prassi dare il condiviso.Ma in questi 5 anni lui non ha mai fatto il padre, neanche ha rispettato il minimo fissato dalla sentenza.
Viva i padri che si occupano dei figli e sosteniamoli, ma questi???
CHE SENSO HA??
30 settembre 2007 0:00 - Lucio Musto
Il Vaticano Comodo

Già perché c’è anche questo.
L’esempio è nella dolorosa vicenda dell’agente del SISMI colpito a morte sul campo.

Si era scelto un lavoro pericoloso, ma di questo era cosciente.

E’ andato in zona calda, volontario o comandato non so, ma comunque in un posto di sua competenza.

E’ stato sfortunato. Non a tutti va male, fortunatamente, ma ad alcuni purtoppo si.

La sua Patria lo piange, e questo è giusto e doveroso.

Aveva una compagna, e tre figli. Una buonissima cosa.

Non si era sposato. Non sappiamo perché ma non vogliamo saperlo. E’ una sua decisione privata.

Ora che è fuori coscienza, ed in coma irreversibile, vengono celebrate le nozze “IN ARTICULO MORTIS” come dice il romanorum del codice canonico della Chiesa Cattolica.

“Perché lo desiderava tanto, e non ha mai potuto farlo”, ci riferisce il solerte giornalista televisivo, e poi ingenuamente aggiunge: “così questo matrimonio avrà anche effetti civili, e la vedova potrà percepire la pensione di guerra.”

Non ho giudizi da esprimere. I fatti sono questi. Queste le leggi, questa la realtà italiana.

Ma mi viene da pensare: “fortunatamente che qualcuno ha inventato il latino!... sennò la Patria condannava questi ragazzi a chiedere l’elemosina!”


Lucio Musto 30 settembre 2007
________________________________________
30 settembre 2007 0:00 - DE pravato
te invece che eri profondamente matura, te lo sei sposato vero?... perché ci aveva un cazzo bello come il mio o qualche quattrino il banca o un buon lavoro e miravi agli alimenti?...

Beh... hai sbagliato. E ora paga!

O a pagare devono essere sempre solo gli altri?

Facciamola una bella legge: chi ha voglia di fottere, fotte, paga il dovuto e chi si è visto si è visto!... Finito e punto!

E ai figli il cognome glielo facciamo mettere dal PRA
Esempio: PC-002-CN (PeCorina CazzoNegro alla seconda botta)
30 settembre 2007 0:00 - S.T.
Salve, sono separata giudizialmente da due mesi, ho due figlie e l'affidamento è stato sancito secondo le "nuove" norme. Non sono una accanita sostenitrice dell'affido esclusivo, però devo amaramente constatare sulla mia (e delle mie bimbe) pelle che nonostante le buone intenzioni del legislatore la realtà implica un effettiva complicazione anche delle vita dei minori, con maggiore esposizione a ricatti e stress da spostamenti, e non solo. La mia opinione è quindi che non si possa oggettivamente porre a priori una norma e basarsi solo su quella, ma che ogni caso è a sé stante e che va valutato, esaminato e trattato da questa prospettiva. Come nel mio caso, in cui il padre he dimostrato di essere un soggetto profondamente immaturo, quindi non sufficientemente responsabile e perciò non in grado di prendere decisioni adeguatamente ponderate, come pensare di applicare una legge che funzionerebbe, secondo me, solo nei casi di bassa conflittualità e grande maturità?
20 agosto 2007 0:00 - Eleonora
non avevo ben chiaro che cosa significasse nella vita di un padre separato il proprio figlio , anche perchè il padre separato di mio figlio non mi sembrava così assiduo e
voglioso di avere con sè il figlio , pur essendo l'affido super condiviso; purtroppo
ora che mio figlio ha ventotto anni ed ha avuto la disgrazia di innamorarsi di una donna che non vuole fargli nemmeno riconoscere la figlia appena avuta da lui,
ora capisco la profonda ingiustizia che sta dietro a questa legge che prevede che a
una madre venga riconosciuto tutto in virtù del fatto che partorisce il figlio e che al padre venga negato un riconoscimento
secondo me legittimo e doveroso sia nei suoi che nei confronti della figlia: prima diopinare su certe questioni bisognerebbe aver provato la sofferenza che sta dietro a
queste ingiustizie perchè le teste sono tante e bisogna obbligarle a ragionare!!!
2 agosto 2007 0:00 - matteo
Bernalda - Appello disperato di un papà:
«Fatemi rivedere la mia bambina»
È un'attesa che sembra protrarsi all'infinito, sono un papà che non vede da più di 8 mesi la mia bambina di sette anni, questa mia non voluta assenza era già avvenuta in passato, precisamente nel luglio 2004 fino a Luglio 2005. Lo stabile dove risiedevo costruito esclusivamente da me, con i miei sacrifici di una vita, è così composto: al piano terra abitano i miei ex suoceri, al 1° piano la mia ex moglie, al 2° piano l’ex cognato, è proprio questa l’assurdità, pur abitando nello stesso palazzo non sono riuscito a vedere mia figlia per 1 anno intero. Non è bastata la forza pubblica e nemmeno l'intervento degli assistenti sociali, per non parlare del parroco del paese che, pur vedendomi disperato e con le lacrime agli occhi, l’unica parola di conforto che mi ha saputo dire è stata “Purtroppo non posso fare niente, perchè contro il male non ci sono rimedi” questo è tutto quello che mi sono sentito dire di conforto da un rappresentante della chiesa di DIO. La situazione tra me e la mia ex moglie giorno dopo giorno si è fatta sempre più intricata, coinvolgendo anche la scuola, i medici, le rispettive famiglie oltre al tribunale dei minori. «Non so più a che santo rivolgermi sono sconsolato, mia figlia è sottoposta a subire una serie di plagi, causati in primis dalla madre, e poi da tutta la famiglia materna, che non le consentono di riallacciare alcuna relazione affettiva con me. Questo mi preoccupa ancora maggiormente. Ho tutti i diritti di sapere e di poter intervenire per il suo bene». I regali di Natale che mi aveva chiesto mia figlia con la letterina scritta di suo pugno, sono ancora incartati, come tutti i vestiti che le ho comprato, il tempo per me si è fermato al 4 dicembre. Da allora una sensazione di tristezza aleggia tra le vecchie mura della casa della mia anziana madre, dove ora risiedo, un'antica dimora ubicata nel centro storico di un piccolo paese del Salernitano, dopo essere stato letteralmente minacciato, denunciato e calunniato da tutta la famiglia della mia ex moglie, alla fine ho preferito per salvaguardare la salute psichica della bambina, che era costretta a vedere scene di insulti e minacce orribili rivoltemi, di lasciare il lavoro e la mia piccola casa, assegnatami dal giudice. È ora, lancio l'ennesimo appello alla madre: «Chiedo solamente e concludo che si rispetti la decisione del tribunale dei minori di Potenza e che le determinazioni dei giudici vengano accettate con serenità e con distensione. I figli hanno bisogno di entrambi i genitori e i genitori hanno l'obbligo morale, giuridico, civile e non soltanto affettivo di comportarsi nell'interesse esclusivo dei figli, soprattutto quando c'è di mezzo la disgregazione del nucleo familiare». La mia separazione è avvenuta in modo consensuale all’inizio del 2003, trasformandosi in giudiziale poco dopo, ma, affermo, «bisogna voltare pagina e ognuno si prenda le proprie responsabilità e chiudere con i conflitti personali e ricreare per il bene della bambina un clima collaborativo e protetto al fine di ripristinare una corretta relazione educativa».¬
ti sarei grato se potessi divulgare questo mio msg ai tuoi amici, basta anche 1, non sai che aiuto mi potresti dare. Grazie ancora Matteo. M.
La mia rincresciosa e umiliante vicenda a veramente dell’inverosimile, sarei felice di raccontarti una parte della mia storia, ma so che potrei essere noioso, non capisco perché ho deciso di inviare questi msg, all’inizio è stato solo uno sfogo, un piccolo segno di protesta, oggi stò riscontrando un notevole interesse dell’opinione pubblica, ed è proprio quello che mi sono prefisso, non so dove arriverò, posso solo dire che sono pochi giorni che ho divulgato questo msg di dolore e di ingiustizia, e già ci sono centinaia di persone, che vogliono essere messi al corrente degli eventuali sviluppi, molti mi sono vicino, dandomi un significativo sostegno morale,
credo che questa sfida alla fine, forse tra anni, la vincerò, soprattutto per dare un senso a questa mia vita.
Devo vincerla questa sfida, anch’io ho bisogno di trasmettere un pò di amore a mia figlia, anche se ormai sto perdendo tutta la sua adolescenza spero che il tempo mi dia ragione.
Vorrei tanto poter raccontarti la mia storia, sarei molto felice di poter avere un tuo punto di vista, un tuo suggerimento Ma soprattutto sarei felice di gridare il mio dolore a tutti. Spero che questa mia storia possa servire a qualcosa, o forse nn servirà a niente, ma sicuramente potrà far riflettere qualcuno a non commettere gli stessi errori o a subire gli stessi abusi quelli che ho subito io, pur di avere la possibilità di fare il padre.
Il compito che mi sono preposto potrebbe essere banale, ma e quello di entrare nel cuore delle donne, le madri di domani, a non commettere gli stessi errori della maggior parte delle mamme di oggi, che strumentalizzano i propri figli, pur di arrivare ai propri subdoli scopi.
Questo e chiedere soltanto giustizia e uguaglianza.
indirizzo msn [email protected], qui troverai anche il mio blog
grazie ancora
Matteo
24 giugno 2007 0:00 - OVVIO!
Attenti a parlare di diritti e doveri!...
o peggio ancora solo di diritti, o solo di doveri!

Perché dietro ogni diritto c'è un dovere, e dietro ogni soldo che si spende, c'è uno che lo sborsa!... E mica è sempre chiaro chi siano i "qualcuno"!... a volte si prendono brutte sgradevoli inculate!...

Si, si, sgradevoli anche per i culatoni e i segaioli!...

Ovvio, no?
24 giugno 2007 0:00 - Pierino
Io sono del parere che sono i figli ad avere il massimo DIRITTO ad avere i genitori
e non i genitori ad avere i figli
Come dice il trattato europeo sui "diritti dei bambini"
I genitori devono avere solo DOVERI al riguardo.
23 giugno 2007 0:00 - Dario de Judicibus
Credo sarebbe correto far presente come l'essere arrivari alla legge 54/2006 è il risultato dell'impegno di molte associazioni e non solo di quelle nominate nell'articolo, come la Federazione Nazionale per la Bigenitorialità (Fe.N.Bi.) che riunisce varie sigle storiche come Ex o Padri ad Ore, le varie associazioni di padri Separati, la Gesef, Figli Negati e molte altre ancora. La legge stessa in termini di contenuti è il risultato del lavoro preparatorio di molti presidenti e membri delle associazioni in oggetto. Inoltre è importante evidenziare come in alcune cittò, come ad esempio Roma, i giudici si rifiutano di applicare la legge.
20 giugno 2007 0:00 - francesca
condivido pienamente l'intervento di MG.l'affidamento condiviso è quanto di più normale dovrebbe accadere.
tra coniugi separati/divorziati in grado di avere rapporti civili per amore dei figli.
ma nella maggior parte dei casi non è così.
il padre dei mie figli è inesistente per qualsiasi tipo di responsabilità e li vede un giorno alla settimana quando capita.
la nuova normativa, a livello pratico, come tutela queste situazioni ?
a chi mi devo rivolgere ?
la mia impressione, dopo 3 anni di separazione e innumerevoli problemi, è che non esiste una tutela effettiva / veloce / pratica per i minori coinvolti in casi di separazioni "difficili".
ogni suggerimento è ben gradito
2 giugno 2007 0:00 - OVVIO!
Il fatto è che il diritto di famiglia è la classica coperta troppo piccola che ognuno tira dalla sua parte, secondo interessi propri o idee posticce del suo gruppo di appartenenza, senza che nessuno abbia il coraggio di farne una nuova e buttare la vecchia.

Ed è normale!... nemmeno si fa più cosa sia una famiglia!

E tirando tirando, la coperta s'è stracciata nel mezzo ed è diventata un cencio.
2 giugno 2007 0:00 - Anna D
Mi potete aiutare a scoprire le cifre esatte dei minori attualmente in fase di adozione, o istituzionalizzati??!dopo la costituzione delle cosiddette case-famiglia, non altro che un supplente della vecchia istituzionalizzazione del minore, non si sà più niente...non esiste oggigiorno una cifra esatta di quanti minori ospitati in qs case, quanti adottabili e dove...com'è possibile?!?Sono una delle tante mamme idonea all'adozione ma senza figlio...siamo un esercito, aiutateci a scoprire la verità. grazie per lo spazio!
1 giugno 2007 0:00 - MG
Illuminante il percorso diriforma tracciato dalla Dott.ssaMoretti, ma le perplessità circa la bontà innovativa dell'affido condiviso restano e sono parecchie. Di fatto l'affido condiviso è applicato solo sulla carta, nella realtà i figli sono di mammà, e il papà..... quello è e resta un opzional nella vita dei figli. Il senso di responsabilità dei padri non si accresce con una legge, bisognerebbe che la legge prevedesse anche delle forme di tutela e di verifica dell'applicazione del principio. Il padre dei miei figli ad esempio "vede" i figli solo chiamandoli al cellulare: è questo affido condiviso?
Ci voleva una legge per riconoscere questo diritto?
  COMMENTI
  (Da 1 a 16 di 16)