COMMENTI
  (Da 1 a 1 di 1)  
16 marzo 2011 16:29 - antonio4555
E' vero che un crocefisso ad una parete non dovrebbe recare alcun disturbo, anche in un ateo convinto (ed io lo sono). Pertanto, a rigore, le sentenze di CSM e Suprema Corte sarebbero giuste. E' anche vero, però, che qualsiasi altro simbolo religioso, diverso dal crocefisso, non dovrebbe recare disturbo; invece - in questo caso - l'affissione dovrebbe essere preventivamente autorizzata. Allora non ci sto più: lo Stato è o non è laico? Lo Stato è o non è succube della Chiesa Cattolica? Perchè un simbolo religioso è preferibile ad un altro? Chi lo ha detto che in l'Italia deve avere una cultura prevalentemente cattolica? E' questa una base del diritto? E' questo che la Cassazione dovrebbe spiegare. La Cassazione, che è sempre stata un esempio ed ha sempre costituito una base sulla quale fondare il diritto, sta ultimamente facendo acqua da tutte le parti. Mi piacerebbe però anche leggere altri commenti che si basassero sulla razionalità, sull'uguaglianza, sul rispetto reciproco.
  COMMENTI
  (Da 1 a 1 di 1)