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1 agosto 2007 0:00 - Gourry
Franco concordo con te ma non in tutto. E' vero che in Italia i giornalisti, nella maggior parte dei casi, sono schierati ma non sempre ciò accade perché sono costretti dai potenti editori ma anche perché in molti casi nel nostro paese si fa giornalismo in base a premesse ideologiche e relativi pregiudizi ed obiettivi.
1 agosto 2007 0:00 - Franco CUTTANO
A mio modesto parere, gli adeguamenti auspicati dal Consiglio d'Europa (libertà di espressione, depenalizzazioni della diffamazione a mezzo stampa etc.)almeno per l'ITALIA non potrà che peggiorare il nostro degenerato sistema informativo. Le TV e i giornali non sono testate libere ma strumenti subdoli di convinzione in mano ai soliti "Gruppi di Potere" nazionali e locali. Pertanto i giornalisti che ci lavorano tanto possono lavorare se sono bravi ma necessariamente "peones". Questi avendo più libertà... sapranno ancor meglio mettere a disposizione la loro professionalità subdola per fuorviare le loro uniche vittime: i telespettatori, i lettori, i cittadini elettori italiani. Oggi i giornalisti sono quasi tutti venduti (altrimenti non si spiegherebbe questo schifo di falsa democrazia). In questo contesto di palese genuflessione della categoria, dare a questi giornalisti maggiori garanzie di impunibilità è da pazzi! Bisogna liberare dalle Lobby tutte le testate e le TV (nessun politico, nessun personaggio potente proprietario...) e bisogna che i giornalisti italiani abbiano più certezza a poter espletare il proprio lavoro senza la paura di essere licenziati. Se questo non si farà non potranno MAI essere LIBERI!! Senza questo cambiamento, tutti lavoreranno pensando: "TENGO FAMIGLIA!!" e di sicuro non cambieranno la loro ATTUALE mansione abbinato a quel principio in forza del quale la stampa svolge il suo ruolo di cane da guardia, si, ma ai POTENTI non certo alla Società democratica da troppo tempo vittima".
Saluti
f.to Franco CUTTANO da Foggia
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