Ha ragione il presidente Donvito, il problema sta tutto nel
modo in cui si risolvono i problemi quotidiani della città
e dei cittadini. Ci vogliono capacità politica e buon
senso. Le prove di forza lasciamole agli americani che
sono dei maestri in questo. Il fatto è che i sindaci hanno
in mano un potere incontrollabile con le decretazioni
d'urgenza e spesso, molto spesso lo usano a sproposito.
Vi invito ad andare sul sito www.primadanoi.it, alla cronaca
di L'Aquila, a leggere cosa sta accadendo a Briciola, un
piccolo cane contro cui il sindaco di avezzano si sta
accanendo oltre misura.
5 settembre 2007 0:00 - CARLO
CI VORREBBERO SISTEMI DEFINITIVI E FARLI SPARIRE, NON SI
DEVE PENSARE SOLO A LORO PRIMA GLI ITALIANI POI SE RIMANE
QUALCOSA SI PUO COMINCIARE A PENSARE GLI STRANIERI BISOGNA
ESSERE PADRONI A CASA NOSTRA E CACCIARE VIA GLI INTRUSI
2 settembre 2007 0:00 - disilluso
Ora anche a Roma, come in quasi tutto il resto d'Italia,
c'è la gara a far vedere quanto sono bravi al Comune a
risolvere questa GRANDE MINACCIA. Peccato, però, che
il problema toccherà i cittadini comuni, non certo questi
GRANDI PENSATORI, che abitano in zone superpresidiate dalla
polizia oppure addirittura in abitazioni piantonate. Io
abito in una zona periferica di Roma, in una via dove almeno
un paio di volte a settimana, di notte, spaccano i vetri
delle macchine. La mattina quando usciamo di casa in
crociamo le dita. Dopo questi provvedimenti, MOLTO
INTELLIGENTI E LUNGIMIRANTI, la situazione migliorerà?
Signor Sindaco ha pensato a questo piccolo particolare?
1 settembre 2007 0:00 - Bruno
Egr.Presidente, ma lei dove vive? C'è una bella
frase sul suo articolo: "con la presenza delle forze
dell'ordine che garantiscono la sicurezza".Ma
secondo lei ci dovrebbe essere un vigile per ogni semaforo
quando non riusciamo neanche a arrestare la
delinquenza comune? Mi sembra che non abbia visto il
servizio delle 'Iene' nel quale si dimostrava
chiaramente che con un po' di intimidazioni questi
'signori' riescono a racimolare 900 euro al mese
netti !!!! Perchè non lo dice a chi lavora 12 ore al
giorno a 40 gradi per ottenere 700 euro al mese ? Non
c'è lavoro solo per chi non lo vuole trovare.
31 agosto 2007 0:00 - Passante
Semplice, chi delinque (e sfrutta i minori) sta in galera e
se la fa tutta... altro che indulto, patteggiamento,
riduzione della pena, permessi.... Non si può
tollerare l'illegalità!
31 agosto 2007 0:00 - Lucio Musto
Verissimo, Passante, tutto quello che dici, ed io lo accetto
senza remore!
Però se "OGGI" gli
togliamo quella briciola di sussistenza, illegale,
sbagliata, iniqua quanto vuoi, e non gli diamo nulla in
alternatia, queste persone "OGGI STESSO" avranno
fame e delinqueranno per mangiare e dar da mangiare alla
famiglia.
Esattamente come faresti tu, io, il
sindaco, l'onorevole ed il predidente della
repubblica.
E noi "società civile"
faremmo come il signore che per far dispetto alla moglie si
tagliò i testicoli!
31 agosto 2007 0:00 - Passante
Lucio Musto, piccolo particolare: non si tratta di
un'attività regolare, non pagano le tasse, sono
insistenti e maleducati, a volte anche pericolosi, spesso
sfruttano i minori. Scusa ma non possiamo farci anche
questi problemi, del resto che certe categorie di persone
vivano di espedienti nell'illegalità è cosa risaputa,
ma noi invece di condannarli gli facciamo i campi coi
servizi per parcheggiare il loro bel mercedes nuovo preso
chissà come e con soldi guadagnati chissà come.
Un pedone non puo' impegnare una corsia di marcia
di una strada urbana, e' consentito solo sugli appositi
passaggi pedonali, *** Ma che stiamo scherzando?
Questo vale solo se nelle immediate vicinanze ci sono le
strisce pedonali.
31 agosto 2007 0:00 - Lucio Musto
Vedo, amico Isaia che hai esattamente condiviso il concetto
da me esposto e lo hai riproposto in modo più diretto e
convincente.
E' perfettamente inutile privare
il lavavetri del suo povero lavoro senza dargli
contemporaneamente (cioè oggi stesso, non fra "X"
giorni o mesi o anni) di che vivere. Non farlo equivale a
spingerlo a delinquere, cioè arruolarlo per la
malavita.
Ecco perché sono operazioni solo di
facciata, e buffonate per abbagliare i gonzi i
"provvedimenti duri" che si vanno prendendo e le
alzate di scudi in difesa della "legalità a tolleranza
zero" del nostro ministro dell'interno.
Diteglielo all'Onorevole: Lucio Musto è una persona
perbene che vive della pensione che si è guadagnata secondo
le leggi italiane. Se voi questa pensione gliela
levate, e gli impedite di dare a vivere la famiglia, vi
troverete certamente con un mariuolo in più sul groppone,
perché Lucio Musto da galantuomo si trasforma in ladro.
31 agosto 2007 0:00 - disilluso
Che a Forza Italia l'indulto facesse comodo siamo
daccordo, ma il provvedimento lo ha firmato Mastella,
ministro dell'attuale governo. La responsabilità è
sua. Per cui quando sento parlare i ministri
dell'attuale governo di certezza della pena mi sembra
una presa in giro.
30 agosto 2007 0:00 - Topesio
Vorrei ricordarti che questo Governo l'indulto lo ha
fatto con l'AMPIO sostegno di Forza Italia, o sbaglio?
30 agosto 2007 0:00 - Isaia Kwick
Io credo che questa vicenda sia un segnale di una
societa' che non e' capace di garantire una
convivenza serena tra cittadini.Caro Lucio Musto e'
evidente che rompano il cazzo i lavavetri, i mendicanti
sudici e puzzolenti, ed e' anche evidente e del tutto
inutile metterli in galera. Prova caro Lucio Musto ad andare
oltre; queste persone non hanno da mangiare, vivono in una
ignoranza totale, credo che una societa' civile si debba
fare carico di tutto cio', il colto insegna
all'ignorante, il ricco aiuta il povero. Politiche
repressive non servono perche non risolvono il problema,
dobbiamo domandarci perche' essere umani, nel paese nono
industrializzato del mondo, per mangiare devono fare
questo! A me i lavavetri mi danno fastidio come a te,
tre anni fa ho fatto anche a botte con uno ubriaco che fece
piangere la mia bambina, si avvento' al vetro e mia
figlia si prese uno spavento grandissimo, la portai a casa,
chiamai il 113 mi disse con non averbbe mandato per questa
stupidaggine la volante, io mi ripresentai al semaforo e lo
cazzottai, dopo venne la polizia, un giornalista della
nazione...Un casino! Il giorno dopo il tipo era li di
nuovo, e io smisi di passare da quella strada. Isaia
Kwick Zingaro ROM
30 agosto 2007 0:00 - Isaia Kwick
Infatti non c'era bisogno di "decreti di
palazzo" del signorino Cioni, che della politica e'
diventato un attore meritevole,insieme al "nulla"
madrina di Venezia. Le telecamere puntate le preferisco su
un attore di teatro, le altre sceneggiate sono solo
mezzucci. Un pedone non puo' impegnare una corsia
di marcia di una strada urbana, e' consentito solo sugli
appositi passaggi pedonali, con questa norma e'
multabile il lavavetri che si avvicina alla macchina. Per
protesta andro' ad un incrocio e mi faro' arrestare.
Ricorrero' per evidenziare che questa norma e'
incostituzionale, ma piu' drammatico inutile politica,
segnale di un paese arretrato con una classe politica
ignorante e lontana dall'Europa. Isaia Kwick
Zingaro ROM
30 agosto 2007 0:00 - Louis
Parlo da operatore nel settore e per quanto condivita il
provvedimento (in virtù dell'effetto di vedere sparire
i lavavetri), non condivido il modo ed i termini nei qualisi
è realizzata. E' indubbiamente una mossa di indubbia
valenza politica, condivisa dall'opposizione che da anni
chiede un intervento e da quella sinistra più centrista
(che definirei cattocomunistabuonistaveltroniana), che
stavolta ha messo da parte il suo buonismo. E'
certo che non ho mai visto mandare in galera qualcuno ai
sensi dell'Art. 650 del C.P., tuttavia ricordo benissimo
quando un certo vigile Riccardo Palagi anni addietro, si
fece 5 giorni di galera per avere "tirato dei
calci" ai secchi dei lavavetri, motivazione
"violenza privata" (io definirei privata di
senso). Ma la memoria di tanti rispetto a questo episodio si
è assopita. Si sarebbe piuttosto dovuto intervenire nei
confronti di quei lavavetri arroganti e violenti, che non
rispettano le donne (in quanto tali) e che con atti violenti
impongono la loro logica con l'intimidazione.
E' indubbio che con siffatto precedente storico la
"blasonata" polizia locale, si guarda bene
dall'essere incisiva, senza alle spalle qualcuno non si
assume la responsabilità di un provvedimento simile.
Per cui ben vengano provvedimenti come questi. Ai politici
l'incombenza di investirsi del dopo provvedimento. per
ora la città gode di una invidiabile assenza che pochi
lamentano.
30 agosto 2007 0:00 - disilluso
Certezza della pena? Mi sembra di ricordare che questo
governo appena insediato ha pensato bene di fare un indulto
con cui sono stati rimessi in libertà circa 25.000 detenuti
(veri, non lavavetri), parte dei quali sono rientrati subito
dopo per lo stesso reato. Vorrei fare una domanda a
questi scienziati dell'ordine pubblico: come credete che
sopravviveranno gli ex lavavetri?
30 agosto 2007 0:00 - Lucio Musto
Parabrezza pulito
IF Lavavetri in galera
Certe volte mi avvilisco. O mi sento umiliato. O
tutte e due le cose insieme.
Come è possibile,
mi dico, che certe cose evidenti, squillanti di riflessi
abbaglianti, le vedo solo io? Sono i miei occhi malati
e queste evidenze non esistono, o sono gli altri che mi
pigliano per il culo aspettandosi che io gli applauda?
“Lavaggio dei parabrezza ai semafori”.
L’esempio di oggi, argomento principe di tutti i
Tiggì!
Rottura di scatole per tutti noi
automobilisti… e chi lo può negare? segno del
disagio sociale di una non indifferente fetta di
popolazione… e chi non lo nota? indizio preoccupante
di uno sfruttamento certo non proprio cristallino… e chi
ne dubita? e se fosse la punta di un iceberg malavitoso
di ben più ampie proporzioni?... e chi non lo teme?
“Tolleranza zero contro la criminalità diffusa!”
Tuona il “Professor Sottile” nostro Ministro degli
interni. Multe e carcere promesse ad i “lavavetri dei
semafori” in varie città italiane, scudisciate
defenestrazioni, tuonano i più accesi gruppi di
cittadini. Giusto!... sono dei rompiscatole!... e noi
le scatole non vogliamo esserle rotte!... e poi?...
«E poi basta!... che vorremmo di più?»
I
giornalisti a caccia di scoop valutano in migliaia questi
igienisti prezzolati che sostano con spazzolone ed acqua
sporca agli incroci delle nostre città. Ci informano che
“forse” incassano duemila euro al mese di cui forse
“un terzo” rimane nelle loro tasche, perché il resto se
ne va in pizzi e “diritti di posteggia”, tal quale
quelli dell’ex contrabbando di sigarette e dei
parcheggiatori abusivi [Fonte: TG2 di oggi 30/8/2007 ore
13.00].
Se lo dicono i giornalisti, ci crediamo
senz’altro. Loro, sono uomini d’onore!
Ma è
proprio a questo punto che mi sento umiliato e mi
avvilisco.
Quei settecento euro o meno che vanno
in tasca al lavavetri semaforico che sta tutto il giorno in
strada a fare quel “mestiere”… sono quello di cui
vive, e forse dà a campare ad una compagna, ad un figlio…
E’ uno schifo di retribuzione, è un furto al cittadino,
uno schiaffo al decoro urbano… ma è il suo pane!
Il “Professor Sottile” glielo toglie?... il Signor
Sindaco lo grava di una multa?... Giusto!... è
illegale!
E come reagirà, il forzato della
lucina rossa e verde?... morirà di fame e farà morire di
fame la sua compagna e suo figlio per la buona faccia del
Ministro e la Fascia tricolore del Primo cittadino di quella
città?... ma cazzo!... ci vuole tanto a capirlo?...
cercherà da qualche altra parte quel minimo di
sopravvivenza per se e per i suoi!... e se con un
(limitatissimo) rischio in più gli sarà offerto un
compenso “alquanto” più sostanzioso… indugerà molto
a saltare il fosso?
Ma perché vogliamo
pretendere che l’intero peso della “Moralità
Pubblica” debba gravare sulle spalle dei più
disagiati?
Perché vogliamo violentare coloro che
hanno fatto una scelta di onestà nella povertà a finire
nel circuito della criminalità?
Perché
semplicemente non abbiamo come aiutarli? Perché nessun
prezzo è troppo basso per lucidare la nostra immagine
pubblica? Perché stiamo facendo reclutamento?
Io questo non lo so.
Ma mi ci tormento nel
pensiero, mi ci avvilisco, e mi sento umiliato. Devo
farlo per forza, per continuare a sentirmi persona
civile.
Grazie di avermi letto.
Lucio Musto 30 agosto 2007 parole 536
________________________________________
gentile signor Fani, le rispondo volentieri
evidenziando come lei abbia letto il comunicato con dei
paraocchi. Infatti io non ho parlato di tolleranza e
integrazione, concetti e pratiche che non mi appartengono,
soprattutto nei confronti di chi viola le leggi. Ho
solo evidenziato che si tratta di una trovata pubblicitaria,
perhe' gli stessi risultati si potevano ottenere senza
mostrare la "mascella penale" e senza stravolgere
la possibilita'/capacita' normativa di una
amministrazione comunale, inventandosi funzioni che non
spettano e sostituendosi al legislatore e ai codici.
Questo significa certezza del diritto e della pena, non
certo mostrarsi arroganti come ha fatto il Comune di
Firenze. Inoltre, come avviene per la prostituzione e per la
droga, quando si colpisce una zona ripulendola, sa cosa
succede? che i reietti si spostano altrove. E' di oggi
la notizia che i Comuni dell'area metropolitna
fiorentina sono pieni di "vu lava'". Non
ripulire, quindi? No, al contrario, farlo con le norme che
ci sono, che' lo consentono e attivarsi, piuttosto che
in sceneggiate per strada col codazzo di telecamere, per
cercare di farsi meno male possibile. Il problema degli
"zingari" (in senso generico/comune) non si
risolve solo allontanandoli dal nostro territorio, ma vanno
create opportunita', come per chiunque altro, ma sapendo
di avere a che fare con un interlocutore
"difficile". Ma questa e' una questione che
qui, nello specifico, c'entra poco. Qui si discute del
decoro e della sicurezza urbana, che tutti vogliamo e che
l'autorita' ci deve garantire. Anche allontanando i
"vu lava'", ma non prendendoci per i fondelli
come hanno fatto gli assesori fiorentini, che il 1 novrembre
(l'ordinanza scade il 30 ottore) siamo punto e da capo.
E siccome questo l'ho gia' visto per i venditori
ambulanti che sono ovunque a Firenze nonostante ordinanze
permanenti contro il commercio clandestino, tutto questo
parapiglia degli assessori indigeni e' solo una trovata
(ben riuscita) per trovarsi un primo posto al sole
dell'informazione.
30 agosto 2007 0:00 - Niccolò Fani
Mi sembra molto demagogico parlare di un'amministrazione
che deve spendere ulteriori risorse per l'integrazione.
Con le nostre tasse e questa stessa amministrazione abbiamo
pagato acqua, luce, iniziative di vario genere e persino
case per zingari e immigrati. Che deve fare ulteriormente
un'amministrazione quando attorno ai semafori della sua
città i "meno fortunati" prevaricano, assumono
atteggiamenti di sfida o sporcano i vetri dei "cattivi
italiani" solo perchè si sono azzardati a dire di no o
hanno dato pochi centesimi? Mi farebbe molto piacere
sapere qual è la sua proposta senza utilizzare concetti
tanto profondi quanto generici come "tolleranza" o
"integrazione". In concreto cosa farebbe?
30 agosto 2007 0:00 - Passante
Sicuramente nessuna delle 3 azioni singolarmente può
risolvere i problemi. Ma prevenzione, repressione e
certezza della pena, tutte insieme, sono il metodo più
efficace per combattere l'illegalità.
Gli
zingari sono esseri umani deboli? No, sono esseri umani che
hanno fatto una scelta diversa di mancata integrazione per
vivere di espedienti e nell'illegalità. Non
contribuiscono in maniera attiva alla nostra società e
quindi non vedo perchè dovrebbero usufruirne dei servizi
(cosa che invece fanno sulle nostre spalle che dobbiamo
invece pagarci tutto). Rendere ospitale la città agli
zingari non vuol dire accettare lavavetri invadenti e
borseggiatori o sfruttatori di bambini. Vorrei vedere se un
cittadino italiano sfruttasse un bambino che succede, loro
possono permettersi di farlo.