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14 settembre 2007 0:00 - Simona
Ha ragione il presidente Donvito, il problema sta tutto nel modo in cui si risolvono i problemi quotidiani della città e dei cittadini. Ci vogliono capacità
politica e buon senso. Le prove di forza
lasciamole agli americani che sono dei maestri in questo. Il fatto è che i sindaci hanno in mano un potere incontrollabile con le decretazioni d'urgenza e spesso, molto spesso lo usano a sproposito. Vi invito ad andare sul sito www.primadanoi.it, alla cronaca di L'Aquila, a leggere cosa sta accadendo a Briciola, un piccolo cane contro cui il sindaco di avezzano si sta accanendo oltre misura.
5 settembre 2007 0:00 - CARLO
CI VORREBBERO SISTEMI DEFINITIVI E FARLI SPARIRE, NON SI DEVE PENSARE SOLO A LORO PRIMA GLI ITALIANI POI SE RIMANE QUALCOSA SI PUO COMINCIARE A PENSARE GLI STRANIERI BISOGNA ESSERE PADRONI A CASA NOSTRA E CACCIARE VIA GLI INTRUSI
2 settembre 2007 0:00 - disilluso
Ora anche a Roma, come in quasi tutto il resto d'Italia, c'è la gara a far vedere quanto sono bravi al Comune a risolvere questa GRANDE MINACCIA.
Peccato, però, che il problema toccherà i cittadini comuni, non certo questi GRANDI PENSATORI, che abitano in zone superpresidiate dalla polizia oppure addirittura in abitazioni piantonate.
Io abito in una zona periferica di Roma, in una via dove almeno un paio di volte a settimana, di notte, spaccano i vetri delle macchine.
La mattina quando usciamo di casa in crociamo le dita.
Dopo questi provvedimenti, MOLTO INTELLIGENTI E LUNGIMIRANTI, la situazione migliorerà?
Signor Sindaco ha pensato a questo piccolo particolare?
1 settembre 2007 0:00 - Bruno
Egr.Presidente,
ma lei dove vive? C'è una bella frase sul suo articolo: "con la presenza delle forze dell'ordine che garantiscono la sicurezza".Ma secondo lei ci dovrebbe essere un vigile per ogni semaforo quando non riusciamo neanche a
arrestare la delinquenza comune? Mi sembra che non abbia visto il servizio delle 'Iene' nel quale si dimostrava chiaramente che con un po' di intimidazioni questi 'signori' riescono a racimolare 900 euro al mese netti !!!!
Perchè non lo dice a chi lavora 12 ore al giorno a 40 gradi per ottenere 700 euro al mese ? Non c'è lavoro solo per chi non lo vuole trovare.
31 agosto 2007 0:00 - Passante
Semplice, chi delinque (e sfrutta i minori) sta in galera e se la fa tutta... altro che indulto, patteggiamento, riduzione della pena, permessi....
Non si può tollerare l'illegalità!
31 agosto 2007 0:00 - Lucio Musto
Verissimo, Passante, tutto quello che dici, ed io lo accetto senza remore!

Però se "OGGI" gli togliamo quella briciola di sussistenza, illegale, sbagliata, iniqua quanto vuoi, e non gli diamo nulla in alternatia, queste persone "OGGI STESSO" avranno fame e delinqueranno per mangiare e dar da mangiare alla famiglia.

Esattamente come faresti tu, io, il sindaco, l'onorevole ed il predidente della repubblica.

E noi "società civile" faremmo come il signore che per far dispetto alla moglie si tagliò i testicoli!
31 agosto 2007 0:00 - Passante
Lucio Musto, piccolo particolare: non si tratta di un'attività regolare, non pagano le tasse, sono insistenti e maleducati, a volte anche pericolosi, spesso sfruttano i minori.
Scusa ma non possiamo farci anche questi problemi, del resto che certe categorie di persone vivano di espedienti nell'illegalità è cosa risaputa, ma noi invece di condannarli gli facciamo i campi coi servizi per parcheggiare il loro bel mercedes nuovo preso chissà come e con soldi guadagnati chissà come.


Un pedone non puo' impegnare una corsia di marcia di una strada urbana, e' consentito solo sugli appositi passaggi pedonali,
***
Ma che stiamo scherzando? Questo vale solo se nelle immediate vicinanze ci sono le strisce pedonali.
31 agosto 2007 0:00 - Lucio Musto
Vedo, amico Isaia che hai esattamente condiviso il concetto da me esposto e lo hai riproposto in modo più diretto e convincente.

E' perfettamente inutile privare il lavavetri del suo povero lavoro senza dargli contemporaneamente (cioè oggi stesso, non fra "X" giorni o mesi o anni) di che vivere. Non farlo equivale a spingerlo a delinquere, cioè arruolarlo per la malavita.

Ecco perché sono operazioni solo di facciata, e buffonate per abbagliare i gonzi i "provvedimenti duri" che si vanno prendendo e le alzate di scudi in difesa della "legalità a tolleranza zero" del nostro ministro dell'interno.

Diteglielo all'Onorevole: Lucio Musto è una persona perbene che vive della pensione che si è guadagnata secondo le leggi italiane.
Se voi questa pensione gliela levate, e gli impedite di dare a vivere la famiglia, vi troverete certamente con un mariuolo in più sul groppone, perché Lucio Musto da galantuomo si trasforma in ladro.
31 agosto 2007 0:00 - disilluso
Che a Forza Italia l'indulto facesse comodo siamo daccordo, ma il provvedimento lo ha firmato Mastella, ministro dell'attuale governo. La responsabilità è sua.
Per cui quando sento parlare i ministri dell'attuale governo di certezza della pena mi sembra una presa in giro.
30 agosto 2007 0:00 - Topesio
Vorrei ricordarti che questo Governo l'indulto lo ha fatto con l'AMPIO sostegno di Forza Italia, o sbaglio?
30 agosto 2007 0:00 - Isaia Kwick
Io credo che questa vicenda sia un segnale di una societa' che non e' capace di garantire una convivenza serena tra cittadini.Caro Lucio Musto e' evidente che rompano il cazzo i lavavetri, i mendicanti sudici e puzzolenti, ed e' anche evidente e del tutto inutile metterli in galera. Prova caro Lucio Musto ad andare oltre; queste persone non hanno da mangiare, vivono in una ignoranza totale, credo che una societa' civile si debba fare carico di tutto cio', il colto insegna all'ignorante, il ricco aiuta il povero. Politiche repressive non servono perche non risolvono il problema, dobbiamo domandarci perche' essere umani, nel paese nono industrializzato del mondo, per mangiare devono fare questo!
A me i lavavetri mi danno fastidio come a te, tre anni fa ho fatto anche a botte con uno ubriaco che fece piangere la mia bambina, si avvento' al vetro e mia figlia si prese uno spavento grandissimo, la portai a casa, chiamai il 113 mi disse con non averbbe mandato per questa stupidaggine la volante, io mi ripresentai al semaforo e lo cazzottai, dopo venne la polizia, un giornalista della nazione...Un casino!
Il giorno dopo il tipo era li di nuovo, e io smisi di passare da quella strada.
Isaia Kwick Zingaro ROM
30 agosto 2007 0:00 - Isaia Kwick
Infatti non c'era bisogno di "decreti di palazzo" del signorino Cioni, che della politica e' diventato un attore meritevole,insieme al "nulla" madrina di Venezia. Le telecamere puntate le preferisco su un attore di teatro, le altre sceneggiate sono solo mezzucci.
Un pedone non puo' impegnare una corsia di marcia di una strada urbana, e' consentito solo sugli appositi passaggi pedonali, con questa norma e' multabile il lavavetri che si avvicina alla macchina. Per protesta andro' ad un incrocio e mi faro' arrestare. Ricorrero' per evidenziare che questa norma e' incostituzionale, ma piu' drammatico inutile politica, segnale di un paese arretrato con una classe politica ignorante e lontana dall'Europa.
Isaia Kwick Zingaro ROM
30 agosto 2007 0:00 - Louis
Parlo da operatore nel settore e per quanto condivita il provvedimento (in virtù dell'effetto di vedere sparire i lavavetri), non condivido il modo ed i termini nei qualisi è realizzata. E' indubbiamente una mossa di indubbia valenza politica, condivisa dall'opposizione che da anni chiede un intervento e da quella sinistra più centrista (che definirei cattocomunistabuonistaveltroniana), che stavolta ha messo da parte il suo buonismo.
E' certo che non ho mai visto mandare in galera qualcuno ai sensi dell'Art. 650 del C.P., tuttavia ricordo benissimo quando un certo vigile Riccardo Palagi anni addietro, si fece 5 giorni di galera per avere "tirato dei calci" ai secchi dei lavavetri, motivazione "violenza privata" (io definirei privata di senso). Ma la memoria di tanti rispetto a questo episodio si è assopita. Si sarebbe piuttosto dovuto intervenire nei confronti di quei lavavetri arroganti e violenti, che non rispettano le donne (in quanto tali) e che con atti violenti impongono la loro logica con l'intimidazione.
E' indubbio che con siffatto precedente storico la "blasonata" polizia locale, si guarda bene dall'essere incisiva, senza alle spalle qualcuno non si assume la responsabilità di un provvedimento simile.
Per cui ben vengano provvedimenti come questi. Ai politici l'incombenza di investirsi del dopo provvedimento. per ora la città gode di una invidiabile assenza che pochi lamentano.
30 agosto 2007 0:00 - disilluso
Certezza della pena?
Mi sembra di ricordare che questo governo appena insediato ha pensato bene di fare un indulto con cui sono stati rimessi in libertà circa 25.000 detenuti (veri, non lavavetri), parte dei quali sono rientrati subito dopo per lo stesso reato.
Vorrei fare una domanda a questi scienziati dell'ordine pubblico: come credete che sopravviveranno gli ex lavavetri?
30 agosto 2007 0:00 - Lucio Musto
Parabrezza pulito

IF Lavavetri in galera

Certe volte mi avvilisco. O mi sento umiliato. O tutte e due le cose insieme.

Come è possibile, mi dico, che certe cose evidenti, squillanti di riflessi abbaglianti, le vedo solo io?
Sono i miei occhi malati e queste evidenze non esistono, o sono gli altri che mi pigliano per il culo aspettandosi che io gli applauda?

“Lavaggio dei parabrezza ai semafori”. L’esempio di oggi, argomento principe di tutti i Tiggì!

Rottura di scatole per tutti noi automobilisti… e chi lo può negare?
segno del disagio sociale di una non indifferente fetta di popolazione… e chi non lo nota?
indizio preoccupante di uno sfruttamento certo non proprio cristallino… e chi ne dubita?
e se fosse la punta di un iceberg malavitoso di ben più ampie proporzioni?... e chi non lo teme?

“Tolleranza zero contro la criminalità diffusa!” Tuona il “Professor Sottile” nostro Ministro degli interni. Multe e carcere promesse ad i “lavavetri dei semafori” in varie città italiane, scudisciate defenestrazioni, tuonano i più accesi gruppi di cittadini.
Giusto!... sono dei rompiscatole!... e noi le scatole non vogliamo esserle rotte!... e poi?...

«E poi basta!... che vorremmo di più?»

I giornalisti a caccia di scoop valutano in migliaia questi igienisti prezzolati che sostano con spazzolone ed acqua sporca agli incroci delle nostre città. Ci informano che “forse” incassano duemila euro al mese di cui forse “un terzo” rimane nelle loro tasche, perché il resto se ne va in pizzi e “diritti di posteggia”, tal quale quelli dell’ex contrabbando di sigarette e dei parcheggiatori abusivi [Fonte: TG2 di oggi 30/8/2007 ore 13.00].

Se lo dicono i giornalisti, ci crediamo senz’altro. Loro, sono uomini d’onore!

Ma è proprio a questo punto che mi sento umiliato e mi avvilisco.

Quei settecento euro o meno che vanno in tasca al lavavetri semaforico che sta tutto il giorno in strada a fare quel “mestiere”… sono quello di cui vive, e forse dà a campare ad una compagna, ad un figlio… E’ uno schifo di retribuzione, è un furto al cittadino, uno schiaffo al decoro urbano… ma è il suo pane!

Il “Professor Sottile” glielo toglie?... il Signor Sindaco lo grava di una multa?... Giusto!... è illegale!

E come reagirà, il forzato della lucina rossa e verde?... morirà di fame e farà morire di fame la sua compagna e suo figlio per la buona faccia del Ministro e la Fascia tricolore del Primo cittadino di quella città?... ma cazzo!...
ci vuole tanto a capirlo?...
cercherà da qualche altra parte quel minimo di sopravvivenza per se e per i suoi!...
e se con un (limitatissimo) rischio in più gli sarà offerto un compenso “alquanto” più sostanzioso… indugerà molto a saltare il fosso?

Ma perché vogliamo pretendere che l’intero peso della “Moralità Pubblica” debba gravare sulle spalle dei più disagiati?

Perché vogliamo violentare coloro che hanno fatto una scelta di onestà nella povertà a finire nel circuito della criminalità?

Perché semplicemente non abbiamo come aiutarli?
Perché nessun prezzo è troppo basso per lucidare la nostra immagine pubblica?
Perché stiamo facendo reclutamento?

Io questo non lo so.

Ma mi ci tormento nel pensiero, mi ci avvilisco, e mi sento umiliato.
Devo farlo per forza, per continuare a sentirmi persona civile.

Grazie di avermi letto.


Lucio Musto 30 agosto 2007 parole 536
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30 agosto 2007 0:00 - [email protected]
gentile signor Fani,
le rispondo volentieri evidenziando come lei abbia letto il comunicato con dei paraocchi. Infatti io non ho parlato di tolleranza e integrazione, concetti e pratiche che non mi appartengono, soprattutto nei confronti di chi viola le leggi.
Ho solo evidenziato che si tratta di una trovata pubblicitaria, perhe' gli stessi risultati si potevano ottenere senza mostrare la "mascella penale" e senza stravolgere la possibilita'/capacita' normativa di una amministrazione comunale, inventandosi funzioni che non spettano e sostituendosi al legislatore e ai codici.
Questo significa certezza del diritto e della pena, non certo mostrarsi arroganti come ha fatto il Comune di Firenze. Inoltre, come avviene per la prostituzione e per la droga, quando si colpisce una zona ripulendola, sa cosa succede? che i reietti si spostano altrove. E' di oggi la notizia che i Comuni dell'area metropolitna fiorentina sono pieni di "vu lava'". Non ripulire, quindi? No, al contrario, farlo con le norme che ci sono, che' lo consentono e attivarsi, piuttosto che in sceneggiate per strada col codazzo di telecamere, per cercare di farsi meno male possibile. Il problema degli "zingari" (in senso generico/comune) non si risolve solo allontanandoli dal nostro territorio, ma vanno create opportunita', come per chiunque altro, ma sapendo di avere a che fare con un interlocutore "difficile". Ma questa e' una questione che qui, nello specifico, c'entra poco. Qui si discute del decoro e della sicurezza urbana, che tutti vogliamo e che l'autorita' ci deve garantire. Anche allontanando i "vu lava'", ma non prendendoci per i fondelli come hanno fatto gli assesori fiorentini, che il 1 novrembre (l'ordinanza scade il 30 ottore) siamo punto e da capo. E siccome questo l'ho gia' visto per i venditori ambulanti che sono ovunque a Firenze nonostante ordinanze permanenti contro il commercio clandestino, tutto questo parapiglia degli assessori indigeni e' solo una trovata (ben riuscita) per trovarsi un primo posto al sole dell'informazione.
30 agosto 2007 0:00 - Niccolò Fani
Mi sembra molto demagogico parlare di un'amministrazione che deve spendere ulteriori risorse per l'integrazione. Con le nostre tasse e questa stessa amministrazione abbiamo pagato acqua, luce, iniziative di vario genere e persino case per zingari e immigrati. Che deve fare ulteriormente un'amministrazione quando attorno ai semafori della sua città i "meno fortunati" prevaricano, assumono atteggiamenti di sfida o sporcano i vetri dei "cattivi italiani" solo perchè si sono azzardati a dire di no o hanno dato pochi centesimi?
Mi farebbe molto piacere sapere qual è la sua proposta senza utilizzare concetti tanto profondi quanto generici come "tolleranza" o "integrazione". In concreto cosa farebbe?
30 agosto 2007 0:00 - Passante
Sicuramente nessuna delle 3 azioni singolarmente può risolvere i problemi.
Ma prevenzione, repressione e certezza della pena, tutte insieme, sono il metodo più efficace per combattere l'illegalità.

Gli zingari sono esseri umani deboli? No, sono esseri umani che hanno fatto una scelta diversa di mancata integrazione per vivere di espedienti e nell'illegalità. Non contribuiscono in maniera attiva alla nostra società e quindi non vedo perchè dovrebbero usufruirne dei servizi (cosa che invece fanno sulle nostre spalle che dobbiamo invece pagarci tutto).
Rendere ospitale la città agli zingari non vuol dire accettare lavavetri invadenti e borseggiatori o sfruttatori di bambini. Vorrei vedere se un cittadino italiano sfruttasse un bambino che succede, loro possono permettersi di farlo.
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