Ho sentito dire che alcuni sindaci, per risolvere il
problema dei lavavetri ai semafori, hanno proposto di creare
aree attrezzate per lavavatri dove gli automobilisti
potranno recarsi per farseli pulire !!!!
Naturalmente per attrezzare queste aree (dove non andrà
nessuno) si spenderanno soldi dei contribuenti, si
metteranno allacci per l'acqua (pagati da noi) si
crereanno piazzole attrezzate, ecc. ecc.ecc.
Povera Italia !!!
4 settembre 2007 0:00 - Jonathan
Approvo in pieno la "provocazione" di Poretti e
Donvito. Non si può negare che in certi casi fenomeni
come quello dei lavavetri o l'accattonaggio diventano
molesti. Ma per le molestie, come sottolinea il Sig.
Piero, che secondo me ha COLTO IN PIENO il nocciolo della
questione, esistono già leggi a difesa dei molestati.
Il problema è che facendo applicare quelle leggi NON SI
FINISCE SUI GIORNALI E IN TELEVISIONE. Questa è la
triste realtà: molti amministratori locali italiani (molti
dei quali cosiddetti "di sinistra") in cerca di
facili consensi "di pancia" stanno letteralmente
andando fuori di testa con questa storia della
"tolleranza zero" e della sicurezza come presunto
primo problema del Paese. Per inciso, sicurezza
"che non è nè di destra nè di sinistra", come a
sinistra ci si affanna a proclamare: verissimo, ma avete mai
sentito un esponente di destra dire che "i problemi del
lavoro dipendente non sono nè di destra nè di
sinistra"? No, ovviamente, nonostante la metà dei
dipendenti italiani voti per il centrodestra: a destra mica
sono SCEMI a fare da quotidiana grancassa agli SLOGAN DELLA
PARTE OPPOSTA! :-D Tornando alle ordinanze, chi, come
il sottoscritto, si occupa da anni degli aspetti sociali e
legislativi legati alla prostituzione ha già visto da tempo
comportamenti come quelli degli amministratori
fiorentini. Le ordinanze ILLEGALI contro i lavavetri
seguono le ordinanze ILLEGALI contro le prostitute e i
clienti delle prostitute, da tempo già dichiarate come tali
dalla Cassazione (proprio come l'ordinanza
anti-lavavetri). Ultima più clamorosa quella del
"genio" padovano Zanonato che cacciando via un pò
di prostitute dalle strade, con un'ordinanza che aspetta
solo di essere ri-cassata dalla Cassazione, le ha indotte a
spostarsi in normali condominii di ex-tranquilli (ed ora
incazzatissimi cittadini), cercare in rete "Padova Via
Manara" per leggere il brillante risultato del
"genio" ... Ma qui non si tratta di
prostitute o di lavavetri: qui IL PROBLEMA SONO QUESTI
"SINDACI ILLEGALI", che per cercare consensi SONO
I PRIMI A VIOLARE QUELLA LEGGE CHE AFFERMANO DI VOLER
DIFENDERE. Cosa che è 1) inaccettabile in uno stato di
diritto, soprattutto da parte di pubblici aministratori 2)
altamente diseducativo per i cittadini 3) causa oltretutto
di demenziale perdita di tempo, anche perchè i problemi
connessi non vengono così affrontati in ottica razionale e
complessiva ma solo con temporanei atteggiamenti da
"sceriffo"
Jonathan
http://jonathanx.altervista.org/
4 settembre 2007 0:00 - Passante
e se proprio non siamo interessati alle loro offerte, basta
che diciamo no grazie e chiudiamo la chiamata. ***
Tutto bene, Fabrizio, ma c'è una piccola cosa da tenere
in considerazione: la legge sulla privacy!!! Spesso queste
telefonate vengono fatte senza aver alcun consenso
preventivo ed acquisendo i numeri da chiamare dalle pagine
bianche.. peccato che insieme a quei numeri le persone hanno
anche espresso il loro consenso, o meno (quasi tutti), ad
essere contattati per offerte commerciali. E' casa
mia, se dico NO è NO! E non devo dire grazie a nessuno
se mi rompono le balle! (visto che ho già "detto"
no a priori) Le leggi vanno rispettate. Detto
questo, concordo che vadano più tutelati i lavoratori del
call center piuttosto di chi fa attività illecite ma che
possono fare cassa di risonanza per questioni politiche ed
elettorali.
4 settembre 2007 0:00 - Topesio
Il paragone che FABRIZIO fa tra lavavetri e call center lo
trovo appropriato ed illuminante.
4 settembre 2007 0:00 - FABRIZIO
Il SIG. Piero SCRIVE CHE:
L'iniziativa
di Poretti non è, chiaramente, tesa a giustificare o
difendere le azioni a volte anche violente dei
lavavetri. Quello che stanno provocatoriamente facendo,
è un tentativo di far tornare con i piedi per terra i vari
assessoretti italiani: e ce n'è bisogno, per più
motivi
****************************************
Gentile
sig. Piero, la signora Poretti, se voleva far tornare
gli assessori a miti consigli, aveva mille occasioni senza
disturbare i lavavetri e gli automobilisti vessati
giornalmente tante volte quanti sono i semafori cui sono
costretti a fermarsi.
Di atti illegali o al
limite della decenza, le ammministrazioni ne commettono a
iosa, solo che non scandalizza nessuno e non se ne parla e
sa perché ?
Perché non fa audience elettorale o
non sposta voti nell'urna !
Ad esempio le
pare corretto che una amministrazione espropri di fatto con
atto unilaterale e senza corrispondere alcun indennizzo
un'area privata solo perché ritiene che sia giusto e
sopratutto ignorando atti di proprietà e registrazioni
regolarmente depositate, dichiarando di non ritenerli
validi nel nome di una presunta "usucapione
sociale" in nome delle pubblica utilità ?
Usucapione di cui non esiste nessun atto e che mai é stata
fatta valere ?
Mi riferisco ad una strada privata
ed allegata area il cui proprietario, in buona fede, ha
ritenuto di non dover mai chiudere lasciandola in utilizzo a
chiunque ne avesse bisogno.
"Doveva
recintarla quando l'ha comprata" é stata la
gisutificazione dell'amministrazione, "dopo
20 anni che l'ha lasciata aperta a tutti, é diventata
pubblica e adesso non può più chiuderla" !
Roba da galera, da codice penale, altro che rispetto del
diritto !
Già, ma questo come dicevo non fa
audience !
Per quanto riguarda i lavavetri sto
leggendo ovunque levate di scudi in loro difesa. Anche
Tornatore dice che lavare i vetri é legittimo !
Certo, e chi dice di no ? Ma perché se io tengo una
colf in nero, a casa mia a lavare vetri e tutto il resto, mi
becco 10 mila euto di multa e una denuncia ?
E a
proposito di disturbo e petulanza: Tutte le volte che
leggo su questo forum dei call center da cui vi telefonano a
casa per chiedervi se volete la tal cosa o la tal altra,
leggo solo condanne, insulti, maledizioni ecc. e non ho mai
letto di nessun onorevole che difenda questi poveri cristi
di operatori di call center !
In fin dei conti
costoro sono (di solito) regolartmente assunti, anche se
precari, fanno un lavoro regolare, e se proprio non siamo
interessati alle loro offerte, basta che diciamo no grazie e
chiudiamo la chiamata.
Non minacciano nessuno, e
non vi danno scarpate nella portiera dell'auto, eppure
tutti addosso ai call center. Certo anche a me da
fastidio che mi si telefoni a ora di cena per chiedermi se
voglio cambiare gestore telefonico, ma limito a dire no,
grazie e chiudo.
Invece, una mia amica che ha
detto no grazie, si é beccata una scarpata in una portiera
e ha visto bene di lasciar perdere se non ne voleva una
seconda !! Già, ma la colpa delle scarpate é del
rachet !!!!
Però, se si parla di lavavetri, di
accattonaggio, di nomadi, ecco che tutti i partiti di una
certa parte si mobilitano a difenderli. La colpa é
sempre la nostra, occorre parlare a questa gente, occorre il
dialogo, la concertazione, mobilitiamo sociologi, psicologi,
ecc. ecc.
Mi viene un dubbio, forse che forse
sperano un giorno di averli come elettori ?
E a
proposito di legalità, per rispondere al sig. Lucio che
ringrazio, l'azienda dove lavoro, a seguito di un
controllo dell'ASL appunto sulla 626, ha ricevuto un bel
verbale con tanto di sanzione solo perché un lavoratore é
stato visto mentre faceva un buco con un trapano a mano e
non indossava...... le scarpe antinfortunistiche !!!
3 settembre 2007 0:00 - Isaia Kwick
PIERO quoto appieno il tuo intervento
2 settembre 2007 0:00 - Lucio Musto
Grazie signor FABRIZIO,
Vedo che ha colto appieno
l’essenza ironicamente provocatoria del mio messaggio
e con molto buon gusto l’ha esaltata fino al
tragicomico ed al grottesco.
Già, è proprio
così! In questa nostra nazione dei compromessi, dove
esaltiamo il legalitarismo estremo spinto fino alla più
ridicola pignoleria insieme al permissivismo più
incredibile ed alla negazione delle più ovvie regole di
comportamento sociale, che la “libertà” non è
altro che un insieme casuale di lettere estratte a sorte
dell’alfabeto, la realtà è proprio quella che dicevo
io, e che lei assai meglio di me ha descritto.
Siamo usi ad avere un doppio concetto di
“legge”, uno doppio di “diritto” e
nessuno di “dovere”, e così diamo poi un bel
da fare agli “azzeccagarbugli di turno” (quelli
ormai innominabili); e fra leggi, codicilli e
distinguo… nessuno ha torto, nessuno ha ragione…
e qualsiasi cosa finisce a tarallucci e vino!... cioè
all’italiana! come ormai unanimamente ci sbeffeggiano
all’estero
Siamo tutti furbetti infatti,
più degli altri, oltre che poeti, navigatori…
eccetera eccetera. E ci va bene così.
Non
cambierà nulla. Se il lavavetri si butterà sulla nostra
macchina, continueremo a starnazzare… inutilmente.
Se gli passeremo con la ruota sul piede starnazzerà lui,
inutilmente.
A meno che… come fa di cognome
lei?... Ah!... lei non sa chi sono io!
Cordialità, signor Fabrizio, e cin! cin! con un frizzante
vinello, prodotto da noi, esportato in Francia per
l’aggiunta dello zucchero (ché li si può, e qui no)
e presto tornato a casa con nuovi blasoni: Champagne!
Lucio Musto 2 settembre 2007 parole 248
________________________________________
2 settembre 2007 0:00 - Piero
L'iniziativa di Poretti non è, chiaramente, tesa a
giustificare o difendere le azioni a volte anche violente
dei lavavetri.
Quello che stanno
provocatoriamente facendo, è un tentativo di far tornare
con i piedi per terra i vari assessoretti italiani: e ce
n'è bisogno, per più motivi:
1) gli atti
delle Amministrazioni devono rispettare la Legge: è inutile
fare ordinanze illegittime, perché non risolvono il
problema e servono solo a intasare le aule dei tribunali (e
a farsi pubblicità sui giornali, proprio come il fiorentino
Cioni)
2) le leggi per evitare che gli
automobilisti siano insultati, minacciati o comunque
intimoriti ESISTONO GIA', e gli assessoretti lo sanno
bene. MA poiché non riescono a farle applicare,
preferiscono "urlare" ordinanze idiote. Così il
problema non viene risolto, ma l'assessoretto ha
mostrato i muscoli, il cittadino applaude, e
l'assessoretto tira a campare fino alle prossime
elezioni.
3) i lavavetri rompono le palle, è
vero. E vivono nella totale illegalità, dato che anche per
il loro "posto" al semaforo devono pagare il
pizzo. Ma fare un'ordinanza "ferragostana" che
scade a Novembre, risolve il problema del degrado di
Firenze? secondo me non ci mette neanche una pezza. E'
un segno della politica fallimentare dell'assessoretto
di centrosinistra. Ma lo stesso vale per mosti altri
assessoretti (sx o dx che si voglia) sparsi per
l'Italia: semplicemente, NON SANNO LAVORARE.
4) ma davvero vogliamo andare avanti a suon di "grida
manzoniane" che prevedono "pene detentive
pesanti"? - L'indulto è stato approvato
l'anno scorso - le carceri sono già tornate allo
stesso livello di sovraffollamento - nel frattempo
nessun nuovo carcere è stato costruito eppure non
c'è politico che non faccia la sua "boutade"
con una proposta di legge "severissima":
l'ultima è del ministro Bianchi, per gli ubriachi al
volante: pene detentive... ma nel frattempo non si fanno i
controlli con gli etilometri... io in TRE MESI in Francia ho
soffiato nel palloncino QUATTRO VOLTE. In trenta anni in
Italia, MAI!!!
Siamo davvero un popolo
vergognoso, arretrato e caciarone.
2 settembre 2007 0:00 - FABRIZIO
Dimenticavo di dire...
la signora PORETTI e il
suo collega DONVITO, non hanno di meglio da fare ???
2 settembre 2007 0:00 - FABRIZIO
Lucio Musto scrive:
.....Naturalmente
occorre stabilire adeguata normativa per la tutela dei
diritti di tutti. Farò l’esempio di alcuni punti che mi
vengono in mente così, a spaglio:
- Il costo
della prestazione deve essere esposto e ben visibile dal
cliente - La prestazione deve avere carattere di
offerta e non di imposizione - Le prestazioni devono
essere tassate secondo le norme di ogni analoga attività
commerciale. - Ovviamente ci devono essere garanzie,
controlli e verifiche contro ogni possibile
sfruttamento. - Sia comunque garantita dalla legge la
copertura assicurativa dell’operatore. - Sia
trasparente l’assegnazione del “posto di lavoro”.
- ….....
- Il committente (cioé l'automobilista), prima che
l'appaltatore (cioé il lavavetri) inizi a lavare il
vetro, gli dovrà sottopporre il "documento di
valutazione del rischio" relativo alla sua auto,
compilato a norma di legge 626 che dovrà sempre avere a
bordo per eventuali ispezioni della ASL di competenza.
-Qualora l'automobilista non abbia ancora il
"documento della valutazione dei richi" egli
dovrà farlo compilare da un patronato o da un
professionista abilitato.
- All'atto della
prestazione e prima che questa si attui, come prevede la
legge, l'automobilista dovrà "informare" il
lavavetri e costui, una volta letta l'informativa,
rilascerà regolare firma per ricevuta.
- inolte
l'automobilista dovrà fornire al lavavetri i D.P.I.
(dispositivi di protezione individuali) necessari quali:
Guanti, occhiali, elmetto, mascherina, ecc.
-
l'appalatatore (cioé il lavavetri) potrà eventualmente
utilizzare D.P.I. di sua proprietà a patto che questi siano
conformi alla norma 626 e omologati secondo la circolare CE
176-ter e riconoscibili dalla etichetta.
Sono
accettate anche normative precedenti purché riconosciute in
altri paesi dell'unione e/o conformi alle seguenti
norme: TUV, Apave, UL-CSA, CSQ, S+, ecc.
- Una
volta verificato tutto ciò, dovrà essere stilato il
"contratto d'appalto" riportante i dati delle
parti, la durata presunta della prestazione, il nome degli
operai e/o tecnici che comunque dovranno essre dotati di
tesserino di riconoscimento (con foto).
- Al
termine della prestazione l'appaltatore rilascerà
regolare fattura con IVA al 20%, mentre e il committente a
sua volta dovrà emettere la ritenuta di acconto del 4% con
successiva comunicazione all'agenzia delle entrate
mediante il modello 770 della prestazione con indicati gli
estremi della ditta, codice fiscale, importi pagati e
ritenute operate.
.........
Questo é
quello che la legge obbliga ad esempio ad un amministratore
di condominio che fa pulire il vetro del portone da un
addetto di una impresa di pulizia !!!
Sempre di
vetro si tratta !!!
2 settembre 2007 0:00 - Passante
Intelligentissimo e provocatorio al punto giusto
l'intervento di Lucio. In effetti... non si può
"tollerare tutto" in quanto non vietato. O si
regolamente per bene, riconoscendo e parificando il
"mestiere" a tutti gli altri, oppure rimarremo
comunque nell'illegalità.
1 settembre 2007 0:00 - stefano
Siamo oramai sopraffatti da questi prepotenti politici che
credono di essere onnipotenti questi mafiosi stanno
riducendo il nostro paese in un posto dove la libertà e la
democrazia è un ricordo molto lontano sarebbe ora che noi
consumatori cominciassimo a riprendercela manifestando nelle
piazze e sulle strade prima che sia troppo tardi e non si
possa più neanche manifestare . In italia dal
dopoguerra il fascismo non è mai morto.Un saluto a tutti
voi.
31 agosto 2007 0:00 - Lucio Musto
Questa volta sposo pienamente la proposta della
signora Poretti e del nostro Presidente Donvito circa il
legalizzare il mestiere di "Lavavetri Automobilistico
Rossosemaforico" e dargli la dignità che merita: di
attività utile a migliorare la sicurezza della circolazione
stradale.
Naturalmente occorre stabilire adeguata
normativa per la tutela dei diritti di tutti. Farò
l’esempio di alcuni punti che mi vengono in mente così, a
spaglio:
- Il costo della prestazione deve essere
esposto e ben visibile dal cliente - La prestazione
deve avere carattere di offerta e non di imposizione -
Le prestazioni devono essere tassate secondo le norme di
ogni analoga attività commerciale. - Ovviamente ci
devono essere garanzie, controlli e verifiche contro ogni
possibile sfruttamento. - Sia comunque garantita dalla
legge la copertura assicurativa dell’operatore. - Sia
trasparente l’assegnazione del “posto di lavoro”.
- … - Varie ed eventuali… come si dice nelle
riunioni di ogni condominio umano…
E’ bello
e giusto proporre e fare le leggi giuste e belle.
E’ perlomeno sospetto proporre e fare leggi che guardano
solo una faccia del problema scordando le altre.
Grazie
31 agosto 2007 0:00 - Passante
Lavorare? Imporsi con arroganza e, a volte, persino violenza
è voler lavorare? No, è cercare soldi facili facendo leva
sulla paura delle persone. E senza pagare le tasse; già per
questo motivo l'attività non è legale, oppure qualcuno
le tasse non le deve pagare come non deve pagare nessuna
autorizzazione nè sottostare ad alcuna legge?
Sicuramente ci vuole più chiarezza nella disciplina, ma
dalla parte della legalità e non del lassismo e delle fette
di salame sugli occhi. Qui parliamo di "lavavetri
disoccupati" come fosse davvero un'attività in
regola! Loro fanno i soldi e gli dobbiamo dare pure i
servizi sempre a carico nostro! Mah!