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5 settembre 2007 0:00 - FABRIZIO
Ho sentito dire che alcuni sindaci, per risolvere il problema dei lavavetri ai semafori, hanno proposto di creare aree attrezzate per lavavatri dove gli automobilisti potranno recarsi per farseli pulire !!!!

Naturalmente per attrezzare queste aree (dove non andrà nessuno) si spenderanno soldi dei contribuenti, si metteranno allacci per l'acqua (pagati da noi) si crereanno piazzole attrezzate, ecc. ecc.ecc.

Povera Italia !!!
4 settembre 2007 0:00 - Jonathan
Approvo in pieno la "provocazione" di Poretti e Donvito.
Non si può negare che in certi casi fenomeni come quello dei lavavetri o l'accattonaggio diventano molesti.
Ma per le molestie, come sottolinea il Sig. Piero, che secondo me ha COLTO IN PIENO il nocciolo della questione, esistono già leggi a difesa dei molestati.
Il problema è che facendo applicare quelle leggi NON SI FINISCE SUI GIORNALI E IN TELEVISIONE.
Questa è la triste realtà: molti amministratori locali italiani (molti dei quali cosiddetti "di sinistra") in cerca di facili consensi "di pancia" stanno letteralmente andando fuori di testa con questa storia della "tolleranza zero" e della sicurezza come presunto primo problema del Paese.
Per inciso, sicurezza "che non è nè di destra nè di sinistra", come a sinistra ci si affanna a proclamare: verissimo, ma avete mai sentito un esponente di destra dire che "i problemi del lavoro dipendente non sono nè di destra nè di sinistra"?
No, ovviamente, nonostante la metà dei dipendenti italiani voti per il centrodestra: a destra mica sono SCEMI a fare da quotidiana grancassa agli SLOGAN DELLA PARTE OPPOSTA! :-D
Tornando alle ordinanze, chi, come il sottoscritto, si occupa da anni degli aspetti sociali e legislativi legati alla prostituzione ha già visto da tempo comportamenti come quelli degli amministratori fiorentini.
Le ordinanze ILLEGALI contro i lavavetri seguono le ordinanze ILLEGALI contro le prostitute e i clienti delle prostitute, da tempo già dichiarate come tali dalla Cassazione (proprio come l'ordinanza anti-lavavetri).
Ultima più clamorosa quella del "genio" padovano Zanonato che cacciando via un pò di prostitute dalle strade, con un'ordinanza che aspetta solo di essere ri-cassata dalla Cassazione, le ha indotte a spostarsi in normali condominii di ex-tranquilli (ed ora incazzatissimi cittadini), cercare in rete "Padova Via Manara" per leggere il brillante risultato del "genio" ...
Ma qui non si tratta di prostitute o di lavavetri: qui IL PROBLEMA SONO QUESTI "SINDACI ILLEGALI", che per cercare consensi SONO I PRIMI A VIOLARE QUELLA LEGGE CHE AFFERMANO DI VOLER DIFENDERE.
Cosa che è 1) inaccettabile in uno stato di diritto, soprattutto da parte di pubblici aministratori 2) altamente diseducativo per i cittadini 3) causa oltretutto di demenziale perdita di tempo, anche perchè i problemi connessi non vengono così affrontati in ottica razionale e complessiva ma solo con temporanei atteggiamenti da "sceriffo"


Jonathan

http://jonathanx.altervista.org/



4 settembre 2007 0:00 - Passante
e se proprio non siamo interessati alle loro offerte, basta che diciamo no grazie e chiudiamo la chiamata.
***
Tutto bene, Fabrizio, ma c'è una piccola cosa da tenere in considerazione: la legge sulla privacy!!! Spesso queste telefonate vengono fatte senza aver alcun consenso preventivo ed acquisendo i numeri da chiamare dalle pagine bianche.. peccato che insieme a quei numeri le persone hanno anche espresso il loro consenso, o meno (quasi tutti), ad essere contattati per offerte commerciali.
E' casa mia, se dico NO è NO!
E non devo dire grazie a nessuno se mi rompono le balle! (visto che ho già "detto" no a priori)
Le leggi vanno rispettate.
Detto questo, concordo che vadano più tutelati i lavoratori del call center piuttosto di chi fa attività illecite ma che possono fare cassa di risonanza per questioni politiche ed elettorali.
4 settembre 2007 0:00 - Topesio
Il paragone che FABRIZIO fa tra lavavetri e call center lo trovo appropriato ed illuminante.
4 settembre 2007 0:00 - FABRIZIO
Il SIG. Piero
SCRIVE CHE:

L'iniziativa di Poretti non è, chiaramente, tesa a giustificare o difendere le azioni a volte anche violente dei lavavetri.
Quello che stanno provocatoriamente facendo, è un tentativo di far tornare con i piedi per terra i vari assessoretti italiani: e ce n'è bisogno, per più motivi

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Gentile sig. Piero,
la signora Poretti, se voleva far tornare gli assessori a miti consigli, aveva mille occasioni senza disturbare i lavavetri e gli automobilisti vessati giornalmente tante volte quanti sono i semafori cui sono costretti a fermarsi.

Di atti illegali o al limite della decenza, le ammministrazioni ne commettono a iosa, solo che non scandalizza nessuno e non se ne parla e sa perché ?

Perché non fa audience elettorale o non sposta voti nell'urna !

Ad esempio le pare corretto che una amministrazione espropri di fatto con atto unilaterale e senza corrispondere alcun indennizzo un'area privata solo perché ritiene che sia giusto e sopratutto ignorando atti di proprietà e registrazioni regolarmente depositate, dichiarando di non ritenerli validi nel nome di una presunta "usucapione sociale" in nome delle pubblica utilità ?
Usucapione di cui non esiste nessun atto e che mai é stata fatta valere ?

Mi riferisco ad una strada privata ed allegata area il cui proprietario, in buona fede, ha ritenuto di non dover mai chiudere lasciandola in utilizzo a chiunque ne avesse bisogno.

"Doveva recintarla quando l'ha comprata" é stata la gisutificazione dell'amministrazione,
"dopo 20 anni che l'ha lasciata aperta a tutti, é diventata pubblica e adesso non può più chiuderla" !

Roba da galera, da codice penale, altro che rispetto del diritto !

Già, ma questo come dicevo non fa audience !

Per quanto riguarda i lavavetri sto leggendo ovunque levate di scudi in loro difesa. Anche Tornatore dice che lavare i vetri é legittimo !

Certo, e chi dice di no ?
Ma perché se io tengo una colf in nero, a casa mia a lavare vetri e tutto il resto, mi becco 10 mila euto di multa e una denuncia ?

E a proposito di disturbo e petulanza:
Tutte le volte che leggo su questo forum dei call center da cui vi telefonano a casa per chiedervi se volete la tal cosa o la tal altra, leggo solo condanne, insulti, maledizioni ecc. e non ho mai letto di nessun onorevole che difenda questi poveri cristi di operatori di call center !

In fin dei conti costoro sono (di solito) regolartmente assunti, anche se precari, fanno un lavoro regolare, e se proprio non siamo interessati alle loro offerte, basta che diciamo no grazie e chiudiamo la chiamata.

Non minacciano nessuno, e non vi danno scarpate nella portiera dell'auto, eppure tutti addosso ai call center.
Certo anche a me da fastidio che mi si telefoni a ora di cena per chiedermi se voglio cambiare gestore telefonico, ma limito a dire no, grazie e chiudo.

Invece, una mia amica che ha detto no grazie, si é beccata una scarpata in una portiera e ha visto bene di lasciar perdere se non ne voleva una seconda !!
Già, ma la colpa delle scarpate é del rachet !!!!

Però, se si parla di lavavetri, di accattonaggio, di nomadi, ecco che tutti i partiti di una certa parte si mobilitano a difenderli.
La colpa é sempre la nostra, occorre parlare a questa gente, occorre il dialogo, la concertazione, mobilitiamo sociologi, psicologi, ecc. ecc.

Mi viene un dubbio, forse che forse sperano un giorno di averli come elettori ?

E a proposito di legalità, per rispondere al sig. Lucio che ringrazio, l'azienda dove lavoro, a seguito di un controllo dell'ASL appunto sulla 626, ha ricevuto un bel verbale con tanto di sanzione solo perché un lavoratore é stato visto mentre faceva un buco con un trapano a mano e non indossava...... le scarpe antinfortunistiche !!!

3 settembre 2007 0:00 - Isaia Kwick
PIERO quoto appieno il tuo intervento
2 settembre 2007 0:00 - Lucio Musto
Grazie signor FABRIZIO,

Vedo che ha colto appieno l’essenza ironicamente provocatoria del mio messaggio e con molto buon gusto l’ha esaltata fino al tragicomico ed al grottesco.

Già, è proprio così! In questa nostra nazione dei compromessi, dove esaltiamo il legalitarismo estremo spinto fino alla più ridicola pignoleria insieme al permissivismo più incredibile ed alla negazione delle più ovvie regole di comportamento sociale, che la “libertà” non è altro che un insieme casuale di lettere estratte a sorte dell’alfabeto, la realtà è proprio quella che dicevo io, e che lei assai meglio di me ha descritto.

Siamo usi ad avere un doppio concetto di “legge”, uno doppio di “diritto” e nessuno di “dovere”, e così diamo poi un bel da fare agli “azzeccagarbugli di turno” (quelli ormai innominabili); e fra leggi, codicilli e distinguo… nessuno ha torto, nessuno ha ragione… e qualsiasi cosa finisce a tarallucci e vino!... cioè all’italiana! come ormai unanimamente ci sbeffeggiano all’estero

Siamo tutti furbetti infatti, più degli altri, oltre che poeti, navigatori… eccetera eccetera.
E ci va bene così.

Non cambierà nulla. Se il lavavetri si butterà sulla nostra macchina, continueremo a starnazzare… inutilmente.
Se gli passeremo con la ruota sul piede starnazzerà lui, inutilmente.

A meno che… come fa di cognome lei?... Ah!... lei non sa chi sono io!

Cordialità, signor Fabrizio, e cin! cin! con un frizzante vinello, prodotto da noi, esportato in Francia per l’aggiunta dello zucchero (ché li si può, e qui no) e presto tornato a casa con nuovi blasoni: Champagne!

Lucio Musto 2 settembre 2007 parole 248
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2 settembre 2007 0:00 - Piero
L'iniziativa di Poretti non è, chiaramente, tesa a giustificare o difendere le azioni a volte anche violente dei lavavetri.

Quello che stanno provocatoriamente facendo, è un tentativo di far tornare con i piedi per terra i vari assessoretti italiani: e ce n'è bisogno, per più motivi:

1) gli atti delle Amministrazioni devono rispettare la Legge: è inutile fare ordinanze illegittime, perché non risolvono il problema e servono solo a intasare le aule dei tribunali (e a farsi pubblicità sui giornali, proprio come il fiorentino Cioni)

2) le leggi per evitare che gli automobilisti siano insultati, minacciati o comunque intimoriti ESISTONO GIA', e gli assessoretti lo sanno bene. MA poiché non riescono a farle applicare, preferiscono "urlare" ordinanze idiote. Così il problema non viene risolto, ma l'assessoretto ha mostrato i muscoli, il cittadino applaude, e l'assessoretto tira a campare fino alle prossime elezioni.

3) i lavavetri rompono le palle, è vero. E vivono nella totale illegalità, dato che anche per il loro "posto" al semaforo devono pagare il pizzo. Ma fare un'ordinanza "ferragostana" che scade a Novembre, risolve il problema del degrado di Firenze? secondo me non ci mette neanche una pezza. E' un segno della politica fallimentare dell'assessoretto di centrosinistra. Ma lo stesso vale per mosti altri assessoretti (sx o dx che si voglia) sparsi per l'Italia: semplicemente, NON SANNO LAVORARE.

4) ma davvero vogliamo andare avanti a suon di "grida manzoniane" che prevedono "pene detentive pesanti"?
- L'indulto è stato approvato l'anno scorso
- le carceri sono già tornate allo stesso livello di sovraffollamento
- nel frattempo nessun nuovo carcere è stato costruito
eppure non c'è politico che non faccia la sua "boutade" con una proposta di legge "severissima": l'ultima è del ministro Bianchi, per gli ubriachi al volante: pene detentive... ma nel frattempo non si fanno i controlli con gli etilometri... io in TRE MESI in Francia ho soffiato nel palloncino QUATTRO VOLTE. In trenta anni in Italia, MAI!!!

Siamo davvero un popolo vergognoso, arretrato e caciarone.
2 settembre 2007 0:00 - FABRIZIO
Dimenticavo di dire...

la signora PORETTI e il suo collega DONVITO, non hanno di meglio da fare ???
2 settembre 2007 0:00 - FABRIZIO
Lucio Musto
scrive:

.....Naturalmente occorre stabilire adeguata normativa per la tutela dei diritti di tutti. Farò l’esempio di alcuni punti che mi vengono in mente così, a spaglio:

- Il costo della prestazione deve essere esposto e ben visibile dal cliente
- La prestazione deve avere carattere di offerta e non di imposizione
- Le prestazioni devono essere tassate secondo le norme di ogni analoga attività commerciale.
- Ovviamente ci devono essere garanzie, controlli e verifiche contro ogni possibile sfruttamento.
- Sia comunque garantita dalla legge la copertura assicurativa dell’operatore.
- Sia trasparente l’assegnazione del “posto di lavoro”.
- ….....

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Io sono d'accordissimo con Lucio ed aggiungerei:

- Il committente (cioé l'automobilista), prima che l'appaltatore (cioé il lavavetri) inizi a lavare il vetro, gli dovrà sottopporre il "documento di valutazione del rischio" relativo alla sua auto, compilato a norma di legge 626 che dovrà sempre avere a bordo per eventuali ispezioni della ASL di competenza.

-Qualora l'automobilista non abbia ancora il "documento della valutazione dei richi" egli dovrà farlo compilare da un patronato o da un professionista abilitato.

- All'atto della prestazione e prima che questa si attui, come prevede la legge, l'automobilista dovrà "informare" il lavavetri e costui, una volta letta l'informativa, rilascerà regolare firma per ricevuta.

- inolte l'automobilista dovrà fornire al lavavetri i D.P.I. (dispositivi di protezione individuali) necessari quali:
Guanti, occhiali, elmetto, mascherina, ecc.

- l'appalatatore (cioé il lavavetri) potrà eventualmente utilizzare D.P.I. di sua proprietà a patto che questi siano conformi alla norma 626 e omologati secondo la circolare CE 176-ter e riconoscibili dalla etichetta.

Sono accettate anche normative precedenti purché riconosciute in altri paesi dell'unione e/o conformi alle seguenti norme: TUV, Apave, UL-CSA, CSQ, S+, ecc.

- Una volta verificato tutto ciò, dovrà essere stilato il "contratto d'appalto" riportante i dati delle parti, la durata presunta della prestazione, il nome degli operai e/o tecnici che comunque dovranno essre dotati di tesserino di riconoscimento (con foto).

- Al termine della prestazione l'appaltatore rilascerà regolare fattura con IVA al 20%, mentre e il committente a sua volta dovrà emettere la ritenuta di acconto del 4% con successiva comunicazione all'agenzia delle entrate mediante il modello 770 della prestazione con indicati gli estremi della ditta, codice fiscale, importi pagati e ritenute operate.

.........

Questo é quello che la legge obbliga ad esempio ad un amministratore di condominio che fa pulire il vetro del portone da un addetto di una impresa di pulizia !!!

Sempre di vetro si tratta !!!
2 settembre 2007 0:00 - Passante
Intelligentissimo e provocatorio al punto giusto l'intervento di Lucio.
In effetti... non si può "tollerare tutto" in quanto non vietato. O si regolamente per bene, riconoscendo e parificando il "mestiere" a tutti gli altri, oppure rimarremo comunque nell'illegalità.
1 settembre 2007 0:00 - stefano
Siamo oramai sopraffatti da questi prepotenti politici che credono di essere onnipotenti questi mafiosi stanno riducendo il nostro paese in un posto dove la libertà e la democrazia è un ricordo molto lontano sarebbe ora che noi consumatori cominciassimo a riprendercela manifestando nelle piazze e sulle strade prima che sia troppo tardi e non si possa più neanche manifestare .
In italia dal dopoguerra il fascismo non è mai morto.Un saluto a tutti voi.
31 agosto 2007 0:00 - Lucio Musto

Questa volta sposo pienamente la proposta della signora Poretti e del nostro Presidente Donvito circa il legalizzare il mestiere di "Lavavetri Automobilistico Rossosemaforico" e dargli la dignità che merita: di attività utile a migliorare la sicurezza della circolazione stradale.

Naturalmente occorre stabilire adeguata normativa per la tutela dei diritti di tutti. Farò l’esempio di alcuni punti che mi vengono in mente così, a spaglio:

- Il costo della prestazione deve essere esposto e ben visibile dal cliente
- La prestazione deve avere carattere di offerta e non di imposizione
- Le prestazioni devono essere tassate secondo le norme di ogni analoga attività commerciale.
- Ovviamente ci devono essere garanzie, controlli e verifiche contro ogni possibile sfruttamento.
- Sia comunque garantita dalla legge la copertura assicurativa dell’operatore.
- Sia trasparente l’assegnazione del “posto di lavoro”.
- …
- Varie ed eventuali… come si dice nelle riunioni di ogni condominio umano…

E’ bello e giusto proporre e fare le leggi giuste e belle.
E’ perlomeno sospetto proporre e fare leggi che guardano solo una faccia del problema scordando le altre.

Grazie
31 agosto 2007 0:00 - Passante
Lavorare? Imporsi con arroganza e, a volte, persino violenza è voler lavorare? No, è cercare soldi facili facendo leva sulla paura delle persone. E senza pagare le tasse; già per questo motivo l'attività non è legale, oppure qualcuno le tasse non le deve pagare come non deve pagare nessuna autorizzazione nè sottostare ad alcuna legge?

Sicuramente ci vuole più chiarezza nella disciplina, ma dalla parte della legalità e non del lassismo e delle fette di salame sugli occhi.
Qui parliamo di "lavavetri disoccupati" come fosse davvero un'attività in regola! Loro fanno i soldi e gli dobbiamo dare pure i servizi sempre a carico nostro! Mah!
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