Dobbiamo domandarci quanti interessi girano intorno al DPA,
alle comunità di recupero cattoliche e alle politiche
antidroga dell'ex governo Berlusconi.
I milioni di euro che ricevono le comunità di recupero:
"Solo San Patrignano ha un fatturato di 30 milioni di euro e
può contare su denaro pubblico, enormi donazioni e la
manodopera gratuita fornita dagli ospiti".
Quand'è che cambiamo scenario, o dobbiamo aspettare il 2013
con il cambiamento di un'altro Governo.
Oltre 25.000 detenuti all'anno, in Italia, sono in prigione
per reati inerenti alla droga, molti di loro sono soltanto
dei tossicodipendenti, altri sono imprigionati per la
detenzione di quantità minime di cannabis, mentre la
malavita organizzata ha a disposizione i migliori avvocati e
risorse illimitate e di solito fanno nessuno o pochissimi
giorni di carcere.
Praticamente in Italia, con i nostri 90.000 detenuti
"rispetto ai 45.000 posti disponibili nelle carceri
italiane, una popolazione quasi doppia rispetto alla media
europea del 107,6%", viviamo in uno stato di polizia, in una
dittatura della carcerazione preventiva, dove le prigioni
"luoghi di privazione dei diritti umani" sono diventate dei
lazzaretti, dove segregare "come dei lebbrosi" dei giovani
uomini che spesso hanno fatto un solo errore, per loro
scelta e danneggiando solo se stessi "l'aver usato delle
sostanze illecite o coltivato cannabis per uso
personale".
Non cambia molto, chiamare questi luoghi carceri o comunità
di recupero, quando si priva della libertà per dei reati
minimi o che non sussistono (poiché riguardano la libertà
personale del cittadino) e questi cittadini non creano altri
problemi di ordine pubblico.
(Carceri italiane: sovraffollamento, suicidi, stupri e
violenze. Un inferno) - http://goo.gl/uh7ZM
10 maggio 2012 4:50 - simonstar
Ho letto nei diversi articoli pubblicati qui i commenti più
disparati riguardo alle sostanze e a quel mondo.Quello che
nessuno dice però,con mia forte delusione è che il sistema
oo meglio la legge sulla droga è ampiamente difesa e
sostenuta dai lobbisti delle comunità terapeutiche e dai
vari tirapiedi di turno.Ma pensateci un attimo:nemmeno in
Cina o in Laos hanno la possibilità di disporre di
manodopera illimitata a costo zero.Fatevi queste domande:1
Perchè San Patrignano è una S.P.A.? Perchè quando si
tocca il discorso economico questi paladini della legge
hanno un'improvvisa metamorfosi e di colpo diventano più
omertosi dei mafiosi incalliti?Perchè chi chiede
trasparenza presso i sert e strutture riabilitative viene
malvisto e fatto accomodare alla porta? Domande ne avrei
molte....intanto vi invito a riflettere su queste.Saluti
10 maggio 2012 4:36 - simonstar
Non ho ancora letto l'articolo,ma mi limito a dire soltanto
questo:sono stato arrestato l'8 ottobre 2009 in seguito a un
ordine di carcerazione per una sentenza passata in
giudicato.Residuo pena di 1 anno e 4 mesi.Feci a su temp
richiesta di misure alternative,sono stato mandato in un
carcere e sono stato violentato.(non mi sto inventando
nulla,ho le carte in mano)
9 maggio 2012 23:21 - glacial68
Se domani l'insulina costasse come alcune delle sostanze
vietate in breve si riempirebbero le carceri di diabetici
... stesso discorso per l'alcol ... che differenza c'e tra
un anoressico o abulimico che si rimpizza di dolci e un
tossicodipendente ? Il corto circuito nel cervello e molto
simile ma i primi non vengono messi in condizione di
commettere reati mentre i secondi vengono perseguitati ...
questo e puro razzismo ! Ma non vi rendete conto di essere
al di fuori della logica e della razionalità ... il
proibizionismo non fa altro che ottenere l'opposto di ciò
che si prefigge facendo aumentare i consumatori,rendendo la
situazione endemica e generando una carneficina che nulla a
che vedere con l'uso di sostanze ma bensi solo per la
gestione e il controllo delle stesse poi vogliamo ricordare
a questi signori che proprio tra i detenuti e i casi più
problematici dilaga epatite c e Aids che uccideranno molto
prime delle stesse sostanze e tutto perchè non si vuole
affrontare il problema principalmente in maniera sanitaria
la quale permetta subito di azzerare le overdosi e contenere
drasticamente le malattie infettive che altrimenti
prosperano uccidendo molte più persone apportando una spesa
sanitaria per le cure notevole e impedendo il recupero di
molte persone che gravati anche da quest'altra problematica
vedono sempre di più allontanarsi la possibilità di avere
la forza interiore per cambiare ! Quando si dice che il
proibizionismo e un serial KILLER e che chi lo sostiene e un
criminale e la pura verità !
9 maggio 2012 22:14 - glacial68
Sicuramente meglio pene alternative che il carcere, ma il
vero problema e che le persone non devono proprio arrivare
ad essere messe in condizioni di compiere reati e calpestare
principi e valori per colpa di una malattia e di leggi
assurde che non servono proprio a nulla... in fondo si sa
che le comunità e misure alternative non risolveranno il
problema e la magior parte delle persone e destinata a
ritornare a compiere reati e ad uscire ed entrare dal
carcere e comunità ... l'unica cosa che può risolvere il
problema in maniera definitiva e cambiare le leggi sulle
droghe senza nascondersi dietro paliativi che fanno vivere
vite infernali a chi già vive situazioni molto complicate !
Per millenni l'uomo a convissuto con tutte le sostanze
senza problemi ... chi dobbiamo ringrazziare per l'inutile
guerra della droga che a permesso di vietare la coltivazione
di vegetali che non costavano nulla facendoli divenire la
terza economia mondiale basata su una carneficina costante e
chi ne paga le conseguenze più criminali sono la minoranza
che ne dipende infatti sappiamo molto bene che la stragrande
maggioranza di chi le usa non risentirà di nessun grave
problema derivato dal loro uso sempre che non incappino in
qualche legge proibizionistica !Quando finirà questa
sistematica mattanza pur di mantenere in piedi la terza
economia mondiale e il dominio su buona parte della
popolazione ?
9 maggio 2012 22:06 - shugar
regolamentare ne basta se non liberalizzare e fare
istruzione a scuola sin da bambini circa il settore, quello
che e' deleterio e no, scientificamente e via le grinfie da
poveri dipendenti, altro che carcere o misure alternative.
Misure alternative tra Muccioli & Co., ritiro di patente,
passaporto, permesso di soggiorno, patria e potesta',
soggiorno obbligatorio, osservanza degli orari in cui uscire
o rimanere a casa, ce ne sono gia' troppe, sorci di m...
9 maggio 2012 21:35 - chinaski
Dott. Serpelloni, i tossicodipendenti vanno in galera a
causa del proibizionismo. Se commettono reati, è perchè
l'eroina costa. Lei ha mai visto per caso un
tossicodipendente miliardario in carcere?