COMMENTI
  (Da 1 a 6 di 6)  
24 febbraio 2010 18:21 - danilo8428
cari amici ho letto un pò di sentenze riguardo le rsa,ma navigando nei siti delle rsa milanesi mi sono accorto che hanno in modo arrogante,preso le contromisure .
il pio albergo trivulzio cita l'art.433 del c.c.e non contento ti fa stipulare un contratto di solvenza.
altri istituti religiosi e non chiedono addiritura la fidejussone bancaria .avremo scampo? saluti danilo
15 giugno 2009 0:00 - Rita
PER VACCARO CARLO

Come è andata a finire?
Grazie per la risposta, ho un problema simile
15 giugno 2009 0:00 - RITA
Ma è mai possibile che non si riesca a far modificare questa assurda "legge"?
Non sarebbe estremamente semplice, far concorrere tutti in base al proprio reddito ISEE (senza fasce o scaglioni di sorta che confondono le idee e sono errati ed ingiusti) e lasciare la cifra pari all'assegno sociale o circa (facciamo 300,00 euro?) al ricoverato, per le varie esigenze extra.
TUTTI TRATTATI NELLA STESSA MISURA in base ai propri averi, FACILISSIMO MI PARE.
PERCHE' NON SI PROPONE UNA COSA TANTO SEMPLICE? ED I COMUNI O CHI AL POSTO LORO, non dovrebbero fare tante storie, se son loro tenuti a partecipare, che partecipino o facciano loro richieste di modifica a chi gliela ha imposta, questa partecipazione. COSA DOBBIAMO FARE PER FARCI ASCOLTARE?
2 marzo 2008 0:00 - Antonio De Sandoli
Di recente, due importantissime sentenze del TAR Lombardia pongono una pietra miliare sulla questione della compartecipazione alle rette di degenza in istituti gestiti ai fini dell'assistenza sociale che potete trovare sul sito www.informahandicap.it Mi sembra doveroso darne la massima pubblicità per quanti in difficoltà, oltre ad essere mal'assistiti devono farsi carico di oneri che competono allo stato. www.informahandicap.it/_allegati/documenti/TAR%20MILANO%2029 1-2008.pdf
www.informahandicap.it/_allegati/documenti/Tar%20MILANO%2030 3-2008.pdf
23 gennaio 2008 0:00 - VACCARO CARLO
Ho letto della vittoria avanti al TAR della Toscana in relazione alla richiesta di quel Comune del pagamento da parte dei familiari della diaria dell'assistito.
Io mi trovo in analoga situazione, Mia suocera è ospite da alcuni anni presso una RSA.
Dopo la delibera della Regione Lazio 98/2007, il Comune di Trevignano Romano, dove mia suocera è residente, pretendeva, stante il fatto che ella ha un ISEE di poco più di 5000 euro, anche l'ISEE dei figli.Dopo un lungo scambio sia verbale che epistolare, finalmente si attenevano alla delibera Regionale e quindi accettavano il solo ISEE di mia suocera contribuendo, quindi, al pagamento della diaria.
Questo fino a qualche giorno fa, quando mia moglie ha ricevuto una lettera raccomandata con la quale si chiedeva, dal momento che i fondi della Regione Lazio non erano sufficienti a coprire i costi, di presentare entro dieci giorni l'ISEE dei figli, in assenza avrebbero applicato il contributo massimo.
Questo a fronte della delibera Comunale dell'11/9/2007 n°30 con la quale si applicava l'art. 433 del CC obbligo degli alimenti.
Ora Vi chiedo di poter sentire un legale che possa darmi una consulenza e se si ravvisano gli estremi un ricorso al TAR del Lazio.
Nell'attesa della Vostra risposta, porgo cordiali saluti.
Carlo Vaccaro
tel cell. 3200327516
abit. 0641227743 ore pasti
14 novembre 2007 0:00 - marisa
brave,siete due avvocati in gamba,poichè ho capito,pur essendo ignorante in materia,tutto ciò che avete scritto.In bocca al lupo
  COMMENTI
  (Da 1 a 6 di 6)