Finalmente mi rendo conto che grazie ad idioti
proibizionisti quale io sono, in italia succedono tragedie
come quella di Desiree.
Per questo andrò a mettere la testa nel cesso di un bagno
pubblico della metro, quello che trovo piu' sporco di
merda.
E tirerò l'acqua.
Purtroppo cari amici, devo con un po di rammarico, ammettere
di non avere mai capito un cazzo, mi rimangio le tonnellate
di cazzate che ho scritto fin'ora e la ganja sarà il mio
verbo, la mia lotta il mio credo. la mia vita sarà
unicamente votata alla lotta per la legalizzazione della
marijuana a scopo ricreativo.
Chi vuole vedere unicamente un tipo di cosa fa di tutto per
vedere solo quella. Io porto dati che dimostrano
l'insensatezza della proibizione della cannabis, in quanto
sostanza non completamente innocua (pare sia meglio non
utilizzarla prima dei 17 anni:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/29682999/) ma comunque
meno pericolosa di buona parte delle sostanze illegali e
legali e per tutta risposta mi viene ricitato uno studio (di
tutto rispetto, pure negli studi linkati da me c'era un
riferimento a Hall) che, come esplicitamente espresso, 'si
concentra solo sugli effetti negativi'. Mi chiedo se chi
cita di continuo questi studi abbia mai letto anche le
statistiche dopo la legalizzazione in vari stati, gli studi
che dimostrano invece gli effetti positivi o, perlomeno, gli
effetti che altre sostanze, legali e non, provocano al
cervello (tanto per citarne uno sul tabacco:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/29682999/, N.B. questo
non significa che l'utente MarioRossiDiTurno sia contro il
tabacco, essendo un usufruitore occasionale di tale sostanza
ed antiproibizionista convinto). Lo studio citato nel
terzultimo post inoltre usa il condizionale: 'può causare
dipendenza'. Per fare un confronto fra la dipendenza da
cannabis e quella da altre sostanze andare
qui:https://www.drugscience.org/dl/dl_comparison.html.
Secondo la logica dell'avere a cuore la salute dei cittadini
se una cosa è psicoattiva o può causare dipendenza
bisognerebbe vietarla. Questo significa che bisognerebbe
vietare buona parte della tecnologia di uso comune
(videogiochi ed internet solo per fare un esempio) oltre che
a bevande che fanno parte della nostra cultura e sono parte
integrante anche della nostra economia (vino soprattutto ma
anche birra,grappa ed il nostro amatissimo caffè, come
faremmo al lavoro senza il nostro espresso? Con cosa faremmo
il brindisi di capodanno senza spumante? ) oltre che a
piante coltivate nella nostra nazione e in buona parte del
mondo (il nostro amato pomodoro, così come tutto il resto
delle Solanacee, che contengono nicotina, sostanza che causa
elevata dipendenza e che pare possa uccidere se assunta
oltre i 1000mg, contro i 21kg di cannabis all'1% di THC, che
andrebbero consumati nel giro di pochi minuti per uccidere,
ed è una stima non empirica ma teorica, in quanto nessuna
quantità arbitraria assunta da un umano ha mai ucciso
finora). Inoltre viene scritto che citare altri stati che
hanno legalizzato è ridicolo. Ok, la California ha la pena
di morte ancora in vigore, così come il Colorado, l'Oregon,
Washington ed il Nevada. Errore mio, cito ora tutti gli
altri stati nel mondo ad aver legalizzato, chi più e chi
meno, la cannabis per uso ricreativo che non hanno la pena
di morte: Vermont, Alaska, Distretto di Columbia,
Massachussets, Maine, Uruguay, Canada, Georgia (ex URSS),
Sud Africa, Spagna, Olanda ed anche nei cantoni di Zurigo e
Lucerna. Può darsi che questi posti siano composti
maggiormente da persone sprovvedute, stupide e senza
saggezza. Infatti è da saggi e lungimiranti continuare a
spendere una modesta quantità di denaro pubblico e non (2,5
miliardi di euro all'anno solo in italia, contro i 20
miliardi guadagnati da chi la commercia in larga scala) per
la repressione di una pianta, in maniera totalmente
infruttuosa, dato che i consumatori e la produzione sono in
aumento in tutto il mondo, dove più e dove meno.
22 ottobre 2018 8:18 - ennius1
Le più recenti ricerche specialistiche ci dicono che
....
Da Aduc
USA - Cannabis legalizzata. In Colorado raddoppiati i
ragazzi al pronto socc 5 maggio 2017
Nel 2016, l'anno dopo la legalizzazione della marijuana in
Colorado anche ad uso ricreativo, il numero di ragazzi nei
Pronto Soccorso locali per malori psichiatrici legati alla
cannabis e' raddoppiato rispetto all'anno precedente. La
meta' di loro ha inoltre evidenziato la presenza nel sangue
o nelle urine di altre droghe, tipo anfetaminici, o di
alcol.
In generale, tra il 2005 ed il 2015, il numero dei ragazzi
finiti sempre alle Emergency Room dello Stato e'
quadruplicato. Ma dopo la legalizzazione della cannabis in
Colorado - nel 2010 per motivi di salute e nel 2015 per
'piacere' - le ospedalizzazioni per malesseri legati al suo
uso sono aumentate nettamente anche tra i turisti in
visita.
I dati emergono da una analisi condotta da George Wang
dell'universita' del Colorado sulla base delle cifre delle
visite alle emergency room...
Cannabis in gravidanza influenza sviluppo cervello figli.
Washington - L'uso della cannabis durante la gravidanza
potrebbe influenzare lo sviluppo del cervello del nascituro.
Uno studio dell'University Medical Center, nei Paesi Bassi,
ha scoperto che i bambini esposti prima della nascita alla
cannabis hanno una piu' spessa corteccia prefrontale, una
regione del cervello coinvolta nella cognizione complessa,
nel processo decisionale e nella memoria di lavoro.
I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Biological
Psychiatry. "Questo studio e' importante - ha detto Hanan El
Marroun, una delle autrici - perche' l'uso della cannabis
durante la gravidanza e' relativamente comune e sappiamo
molto poco circa le possibili conseguenze sullo sviluppo del
cervello". Si stima che dal 2 al 13 per cento delle donne di
tutto il mondo facciano uso di cannabis quando sono
incinte.
Precedenti studi hanno identificato conseguenze
comportamentali a breve e lungo termine dell'esposizione
prenatale alla cannabis, ma gli effetti sulla morfologia del
cervello erano sconosciuti. Nel nuovo studio i ricercatori
hanno sottoposto a risonanza magnetica per imaging il
cervello di 54 bambini, dai 6 agli 8 anni d'eta', esposti
alla cannabis prima della nascita. La maggior parte di essi
sono stati esposti anche al tabacco I ricercatori hanno poi
confrontato i risultati con quelli di 96 bambini esposti
prima della nascita solo al tabacco e con 113 bambini di un
gruppo di controllo, cioe' non esposti ne' a tabacco e ne' a
cannabis.
Ebbene dai risultati e' emerso che i bambini esposti solo al
tabacco e quelli esposti al tabacco e alla cannabis
presentano differenze nello spessore corticale, suggerendo
che l'esposizione alla cannabis ha effetti diversi rispetto
al tabacco. Inoltre, non sono state riscontrate differenze
nel volume complessivo del cervello dei bambini esposti alla
cannabis.
21 ottobre 2018 22:50 - enius4531
Purtroppo cari amici, devo con un po di rammarico, ammettere
di non avere mai capito un cazzo, mi rimangio le tonnellate
di cazzate che ho scritto fin'ora e la ganja sarà il mio
verbo, la mia lotta il mio credo. la mia vita sarà
unicamente votata alla lotta per la legalizzazione della
marijuana a scopo ricreativo.
Chi vuole vedere unicamente un tipo di cosa fa di tutto per
vedere solo quella. Io porto dati che dimostrano
l'insensatezza della proibizione della cannabis, in quanto
sostanza non completamente innocua (pare sia meglio non
utilizzarla prima dei 17 anni:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/29682999/) ma comunque
meno pericolosa di buona parte delle sostanze illegali e
legali e per tutta risposta mi viene ricitato uno studio (di
tutto rispetto, pure negli studi linkati da me c'era un
riferimento a Hall) che, come esplicitamente espresso, 'si
concentra solo sugli effetti negativi'. Mi chiedo se chi
cita di continuo questi studi abbia mai letto anche le
statistiche dopo la legalizzazione in vari stati, gli studi
che dimostrano invece gli effetti positivi o, perlomeno, gli
effetti che altre sostanze, legali e non, provocano al
cervello (tanto per citarne uno sul tabacco:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/29682999/, N.B. questo
non significa che l'utente MarioRossiDiTurno sia contro il
tabacco, essendo un usufruitore occasionale di tale sostanza
ed antiproibizionista convinto). Lo studio citato nel
terzultimo post inoltre usa il condizionale: 'può causare
dipendenza'. Per fare un confronto fra la dipendenza da
cannabis e quella da altre sostanze andare
qui:https://www.drugscience.org/dl/dl_comparison.html.
Secondo la logica dell'avere a cuore la salute dei cittadini
se una cosa è psicoattiva o può causare dipendenza
bisognerebbe vietarla. Questo significa che bisognerebbe
vietare buona parte della tecnologia di uso comune
(videogiochi ed internet solo per fare un esempio) oltre che
a bevande che fanno parte della nostra cultura e sono parte
integrante anche della nostra economia (vino soprattutto ma
anche birra,grappa ed il nostro amatissimo caffè, come
faremmo al lavoro senza il nostro espresso? Con cosa faremmo
il brindisi di capodanno senza spumante? ) oltre che a
piante coltivate nella nostra nazione e in buona parte del
mondo (il nostro amato pomodoro, così come tutto il resto
delle Solanacee, che contengono nicotina, sostanza che causa
elevata dipendenza e che pare possa uccidere se assunta
oltre i 1000mg, contro i 21kg di cannabis all'1% di THC, che
andrebbero consumati nel giro di pochi minuti per uccidere,
ed è una stima non empirica ma teorica, in quanto nessuna
quantità arbitraria assunta da un umano ha mai ucciso
finora). Inoltre viene scritto che citare altri stati che
hanno legalizzato è ridicolo. Ok, la California ha la pena
di morte ancora in vigore, così come il Colorado, l'Oregon,
Washington ed il Nevada. Errore mio, cito ora tutti gli
altri stati nel mondo ad aver legalizzato, chi più e chi
meno, la cannabis per uso ricreativo che non hanno la pena
di morte: Vermont, Alaska, Distretto di Columbia,
Massachussets, Maine, Uruguay, Canada, Georgia (ex URSS),
Sud Africa, Spagna, Olanda ed anche nei cantoni di Zurigo e
Lucerna. Può darsi che questi posti siano composti
maggiormente da persone sprovvedute, stupide e senza
saggezza. Infatti è da saggi e lungimiranti continuare a
spendere una modesta quantità di denaro pubblico e non (2,5
miliardi di euro all'anno solo in italia, contro i 20
miliardi guadagnati da chi la commercia in larga scala) per
la repressione di una pianta, in maniera totalmente
infruttuosa, dato che i consumatori e la produzione sono in
aumento in tutto il mondo, dove più e dove meno.
16 ottobre 2018 17:33 - enius4531
ma l'ennio nazione è convinta che queste cazzate abbiano un
senso.
meicojoni.
3 ottobre 2018 20:07 - savpg8801
Ma che c'entra lo spaccio di droga- Sui marciapiedi
(marcia-dei-piedi) non possono circolare le biciclette che
sono "veicoli". C'è bisogno della scusa dello spaccio? Gli
spacciatori andranno da un'altra parte che tutti i
consumatori conoscono dopo un minuto.