Eroi i partigiani? Rubagalline che razziavano le case dei
contadini gia' affamati dalla guerra e che rubavano in
nome di quella Italia che poi hanno rovinato nei 60 anni
successivi prendendo saldamente il bastone del comando
portandoci alla rovina che adesso stiamo pagando! Assassini
che mettevano bombe in via rasella a Roma per ammazzare 33
musicanti della banda delle SS di Bolzano (....e quindi
"italiani" che come armi di distruzione di massa
usavano pifferi e grancasse....) che poi furono
"vendicati" dai nazi con la famosa legge di guerra
della rappresaglia 10 a 1 e fecero inaugurare le fosse
ardeatine dove i krukki del kazzo ammazzarono 335 cittadini
italiani! Ci sono migliaia di esempi di partigiani
"coraggiosi" che ammazzavano per goliardia i
krukki in ritirata provocando decine di rappresaglie e
migliaia di morti nei paesi di transito.... Partigiani che
aiutarono i titini a riempire le foibe con nostri italiani
dell'Istria e della Dalmazia.... Partigiani assassini
che grazie al buon togliatti aiutarono loro colleghi
albanesi, greci etc.. a sterminare Carabinieri, Alpini e
Bersaglieri in ritirata dopo l'armistizio.... Partigiani
eroi che per fare un regalo di matrimonio al capo partigiano
hanno massacrato sul Piave centinaia di ragazzini orfani di
guerra iscritti alla Scuola di Guerra che avevano il
"torto" di essere figli di combattenti del regime
fascista (bambini che marciavano col moschetto di
legno!)...... Eroi? Gli eroi che hanno ammazzato Mussolini e
la sua amante e li hanno appesi per i piedi in piazzale
loreto a Milano? I veri Eroi secondo me sono stati i
militari Americani che hanno dato la vita per liberarci!
Eroi sono stati i nostri militari che hanno cambiato sponda
e hanno deciso che il fascismo e il nazismo erano ideologie
sbagliate..... Partigiani eroi? NO PARTIGIANI VIGLIACCHI....
Ho letto centinaia di libri scritti "dall'altra
parte" e devo dire che mi sono rotto i coglioni di
sentire che il 25 aprile e' la FESTA DELLA LIBERAZIONE e
vedere migliaia di assassini italiani con il fazzoletto al
collo che si credono eroi.....
26 aprile 2009 0:00 - danilo
... e anche l'ultima Festa della Liberazione è andata:
dall'anno prossimo si chiamerà " Festa della
Libertà ". lo ha deciso ... il popolo.
danilo.
25 aprile 2009 0:00 - Gloria
Ho sentito in radio leggere il testo di Calamandrei e mi
sono commossa. E' davvero intenso.
24 aprile 2009 0:00 - pensoso
bene richiamare queste riflessioni per domani 25 aprile.
29 aprile 2008 0:00 - maria angela calonici
Gentile Annapaola Laldi, grazie per l'attenzione
che ha dedicato al mio commento. Ribadisco la
necessità di prendere in considerazione ancora per un
po' di tempo per i più giovani e per le persone prive
di alternative all' intrattenimento televisivo,
l'influenza del mezzo, non ancora completamente
soppiantato da internet. Il pubblico televisivo è
ancora molto vasto ed è generalmente un pubblico che
utilizza questo mezzo per trarre informazioni e modelli di
vita senza poter disporre degli strumenti critici necessari
per decodificare i messaggi che passano attraverso programmi
come il "grande fratello", "amici" ,
filmetti sciocchi e violenti e soprattutto dosi massicce di
spot pubblicitari. I messaggi della pubblicità sono sempre
gli stessi e sono volti ad incentivare i consumi per
"far girare l'economia":acquisire oggetti per
essere felici, bellezza e perenne gioventu'da conseguire
con tutti i mezzi, donne ed ora anche uomini ,ridotti a
"cose" da possedere. La tv e il sistema
formativo sono, a partire dall'avvento della tv del
biscione in poi, le due principali agenzie a cui è ormai
delegata, nel nostro paese, la funzione educativa. Le
famiglie sono esautorate per tanti motivi che sarebbe lungo
elencare qui. La tv è un disastro e la scuola pubblica
una desolazione. La resistenza deve ri-partire
dall'informazione libera e plurale, dall'educazione
e dall'istruzione. La buona istruzione non deve
essere un privilegio di pochi poichè è questa (la
conoscenza, l'istruzione) la vera ricchezza degli esseri
umani. Il ventennio berlusconiano ha agito in modo
scientifico proprio nell'ambito dell'informazione e
della formazione occupando e destrutturando la mente delle
giovani generazioni ed è questa che ora va liberata.Per
questo occorre una nuova resistenza.
17 aprile 2008 0:00 - per giulia
si, quella del "emigro, vado all'estero" è
una storiella che di tanto in tanto viene raccontata da
molti, politici compresi; la realtà è che nessuno muove il
suo culo pigro da quì, perchè lamentarvi è la sua unica
ragione di vita; altro che resistenza...pestare i piedi,
frignare, dimenarsi come i bambini quando non gli compri il
giocattolo...questo volete solo fare! perchè, mi chiedo?
questo non lo sapete nemmeno voi...è semplicemente la
vostra natura!
17 aprile 2008 0:00 - giulia
e sono 80 anni che avete il cervello annebbiato,
c'e' poco da fare.io ho solo internet e mi basta , e
quando posso vado a respirare aria pulita all'estero.
17 aprile 2008 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
Per la signora Maria Angela. La ringrazio
dell'attenzione. Giustamente Lei ha interpretato e
applicato ciò che ha letto a quanto Le sta più a cuore, e
ha messo in evidenza un problema davvero grande come un
grattacielo. Ma, per amore di precisione, devo dire che
la questione della televisione non mi era neppure passata
per l'anticamera del cervello. Sarà forse perché
ho risolto individualmente il problema alla radice: dal 1995
non ho il televisore. O forse anche perché, tutto sommato,
ritengo il mio prossimo non del tutto sprovveduto.
Inoltre ribadisco che, secondo me, le situazioni in cui è
necessario fare resistenza sono davvero molte e si
incontrano anche nella nostra vita personale, nei rapporti
familiari, di amicizia, e così via. Cioè dovunque vi sia
da parte degli altri il tentativo di prevaricare (anche con
le migliori intenzioni, s'intende). Il che
naturalmente ci impegna a fare molta attenzione al momento
in cui noi, a nostra volta, magari senza volerlo o sempre
con le migliori intenzioni, diventiamo invasori della vita
altrui. Un altro punto che mi sta particolarmente a
cuore e mi fa piacere richiamare qui è che questa
resistenza va fatta, come scrive Calamandrei, "per
dignità non per odio". Il che non è diverso dal
motto dei cattolici che parteciparono alla resistenza del
1943-45 che si proclamarono ribelli per amore.
Alla persona che si firma germanicamente "Halt
den Mund", che in italiano significa "tieni la
bocca chiusa", ringraziando anche lei per
l'attenzione, ricordo che il motto scelto è molto
impegnativo in primo luogo per chi lo adotta, che dovrebbe
di conseguenza tenere per primo la bocca chiusa. Altrimenti,
è un po' come chi pretende di fare a parole
l'elogio del silenzio. L'elogio del silenzio, è
ovvio, si può fare solo osservando il silenzio.
17 aprile 2008 0:00 - giulia
vogliamo fondarlo il partito della resistenza? puo'
essere un'idea, e via internet non e' molto
difficile.
17 aprile 2008 0:00 - giulia
loro non penzoleranno a testa in giu, semplicemente
scapperanno in artatide.
16 aprile 2008 0:00 - Halt den Mund
aaaaaahhhh....la televisioneeeee.... la televisione è
pericolosaaaaaa c'è il demonio lì dentro!!
veleni che annebbiano le menti.... a chi la guarda viene
rubata l'anima! Ma svegliatevi, la TV esiste da
quasi 80 anni, ma dove vivi? ah, certo, state ancora a
parlare di "resistenza".... E' proprio
vero, il comunismo è come lo scaldabagno: privo di
resistenza è solo un BIDONE DI ACQUA FRESCA!
16 aprile 2008 0:00 - calonici maria angela
Bravissima Annapaola Laldi! Sono in perfetta sintonia
con il tuo pensiero, è esattamete anche il mio.
Sappiamo bene chi, da circa un ventennio, sta invadendo le
anime dei cittadini che accendono un piccolo schermo, in
apparenza innocuo, perchè promette solo evasione mentre da
tempo, in realtà, propaga sottili veleni che hanno ormai
annebbiato le menti. Ogni giorno disinformazione e messaggi
negativi contribuiscono a modellare i comportamenti sociali
dei più giovani e di chi non ha altre fonti e altri mezzi
per decifrare il presente. Faccio mio il tuo bel lavoro
e soprattutto faccio mio il motto di quel grande Cittadino
prima che giurista ed avvocato, padre della nostra splendida
Costituzione che è Piero Calamandrei. ORA E SEMPRE
RESISTENZA Maria Angela Calonici