COMMENTI
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9 maggio 2008 0:00 - IVAN
Caro Viva li Taglia, così non ci siamo. O giochi lealmente, o giochi da solo.
Torniamo a giocare su campo neutro, ti va?

9 maggio 2008 0:00 - Viva li Taglia!
Ero intenzionato a replicare in ben altro modo, ma poi mi son reso conto che sarebbe stato puro tempo perso...
Mi limito quindi a segnalare un link di wikipedia, così chi è interessato all'argomento può rendersi conto che l'insegnamento della religione nelle scuole non è certo un'anomalia tipicamente italiana...
Se non sbaglio, questa materia-"scocciatura" nel nostro paese è già facoltativa (come del resto sapevo) ma forse mi sfugge qualcosa...
Soltanto un pensierino per gli anticlericali del forum: tutto sommato, possono ritenersi fortunati ad avere come interlocutore questo popolo di (pseudo?) cattolici - che sposano in chiesa, ma votano pro-divorzio ed aborto - e forse farebbero bene a non tirar troppo la corda; se al posto di questi pericolosi sovversivi ci fossero certi fondamentalisti che in Italia non si sono mai visti, per molti furbacchioni sarebbero veramente "cavoli amari"!...
Non so se ho reso il concetto...
(multinick)

http://it.wikipedia.org/wiki/Insegnamento_della_religione_ca ttolica
8 maggio 2008 0:00 - IVAN
Caro Viva li Taglia (o “ЛЕНИВЕЦ ЛЕНЬ”? La butto lì...), spiacente di deludere, per usare parole tue...

Ma forse, sempre parafrasando, anch'io ho dovuto “mascherarmi”: non sei l'unico che può giocare con un “personaggio”, e devi mettere in conto che la tua “missione talebana” può anche ritorcertisi contro...Niet?

Ho il beneficio del dubbio che tu non abbia letto il mio SECONDO post, prima di inviare il tuo. Forse il primo messaggio sarebbe risultato più chiaro.

In ogni caso, attento a ritorcere i miei argomenti contro di me: considera che mi stavo rivolgendo ad un ALTRO interlocutore, e quindi NON ho usato le stesse argomentazioni che invece avrei usato parlando direttamente con te (se sei chi penso, abbiamo già discusso dei limiti comunicativi dei forum; non torniamoci sopra).
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Esempio 1):
<< Preoccupato per eventuali sensi di colpa indotti da recondite paure e obsolete nozioni di peccato? Ma guarda che la parola "peccato" significa "trasgressione", e i trasgressori vengono puniti anche dalle leggi del laicissimo stato italiano, con tanto di rimorsi, sensi di colpa e relativi pentimenti! E poi senza sensi di colpa e rimorsi non ti pare che si finisca tutti per diventare quei mansueti ed inibiti "automi" che tanto paventi?! >>

A te personalmente (e quindi adattandomi alla capacità di comprensione che ti attribuisco) avrei magari specificato che ci sono differenti accezioni di “senso di colpa”: uno naturale, e l'altro artificiale (da cui, gli “automi”). Idem per “peccato”, “rimorso”, “punizione” & C.
Per ora non dettaglio oltre, ma hai capito il concetto.
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Esempio 2):
<< Anche se a qualcuno può sembrare soltanto perdita di tempo, non è detto che altri non possano considerare l'attuale "ora di religione" utile e perfino indispensabile per l'educazione dei propri figli... Perché non provi a spiegarci come, secondo te, dovrebbe finalmente essere messo in pratica il tanto fastidioso insegnamento? >>

Mai contestato l'esistenza IN SÉ dell'ora di religione: solo, se qualcuno la ritiene “utile e indispensabile”, ne usufruisca pure liberamente, ma lasci libero chi pensa il contrario di NON essere costretto a farne partecipare i propri pargoletti.
Chiedi a me (?) come mettere in pratica queste cose? (come se la decisione stesse a me, sì...)
D'accordo, sto al gioco. Eccoti una possibile soluzione:

Lasciamo SCELTA FACOLTATIVA dell'ora di religione.

Teniamo buone DUE opzioni per quell'ora:
1) Chi VUOLE, avalla che i suoi figli in quest'ora usufruiscano dell'insegnamento cattolico.
2) Chi NON VUOLE, avalla che in quella STESSA ora i suoi figli frequentino...un'altra materia (da definire, non importa quale).

That is. Semplice e chiaro. (e non mi stuzzicare mai più, Товарищ, altrimenti ti dico anche come sistemare il PIL...)

Ivan

8 maggio 2008 0:00 - Viva li Taglia!
Esimio Dottore,
Noto con un certo compiacimento che Lei conferma in pieno la diagnosi che, pur da profano, avevo intuito: all'origine del Suo dotto intervento sui mali della scuola italiana, c'era dunque un attacco di quel malessere che sembra assai diffuso tra gli utenti di questo forum: il... "Mal di Vaticano"!... Perché non provare a lenirlo con qualche fiore di Bach?...
Purtroppo, non credo di poter spiegare l'utilità dell'ora di religione a chi, avendo raggiunto la maturità, dovrebbe averla capita da un pezzo: potrebbe comunque chiedere a qualche Suo conoscente, a quel Suo amico filosofo per esempio (sempreché non sia un novello Marx!...), o meglio ancora rivolgersi direttamente all'insegnante della materia, ma sono certo che sarebbe inutile insistere con chi è affetto dal morbo anticlericale, del resto tutti sanno che non c'è peggior sordo di chi non vuole capire, e credo che io non riuscirei a spiegarmi neanche se ragliassi da quel somaro che mi fa essere!...
Posso però qui confermarLe i Suoi peggiori timori: in mancanza di dati più certi, continuerò anche in futuro a preferire il biblico "fango" allo scientifico "brodo primordiale", la mitica "polvere" infarcita d'alito divino al moderno minestrone di cui ignoro ingredienti e sapore ma che così, "a naso", m'appare un poco indigesto, benché garantito da mille pifferai... In altre parole, trovo molto più adeguato agli uomini del tempo il poetico raccontino proposto dal Genesi di quanto possa essere utile a quelli d'oggi la riveduta elucubrazione post-darwiniana: quando si confondono i piani, spacciando per acclamata "verità scientifica" quella che - forse un tempo - poteva al massimo servire come ipotesi di ricerca (e oggi trama per un simpatico film di fantascienza), non solo si danneggiano il senso critico e le capacità di valutazione dei futuri studiosi, e quindi il vero progresso della scienza, ma pian piano si instaurano nella società autentici deliri collettivi, e può succedere di tutto: per esempio, rivolgersi al medico di base ed essere accolti da un ago-puntore, cercare sostegno in una legge "per la tutela della maternità" e ritrovarsi in fila per abortire, o magari illudersi di essersi sottoposti a una radiografia e vederci consegnare una lastra di Kirlian-camera!...
No, per ora terrò per buono, ma sempre pronto a ricredermi di fronte a prove veramente scientifiche, la semplice narrazione tramandataci dal Genesi (non dai Vangeli, caro Signore, vede cosa significhi trascurare l'ora di religione?...), che non vuole essere, come pretenderebbero i suoi detrattori, un testo "scientifico" da prendere alla lettera, ma semmai, come dovrebbe essere evidente a chiunque fosse dotato di un minimo di buon senso, la succinta trasposizione letteraria di una verità religiosa e di un evento anche "naturale", che vede nell'uomo (e in tutti gli altri esseri viventi) non lo "zingaro" frutto "del caso e della necessità" (sto citando il parere di un noto evoluzionista...), ma la prova di una presenza intelligente e soprannaturale.
Spero con questo di aver esaudito fino in fondo la Sua curiosità, Signor Parisi, anche se temo di avere nel contempo nuovamente alimentato i Suoi istinti suicidi...
Da buon catto-comunista, come Lei mi definisce, prego il Signore di preservarLa dall'insano proposito, tuttavia, se proprio suicidio dovesse esserci, voglia perlomeno assicurarsi che, per il bene del Partito e il progresso della Nuova Umanità, la Sua prematura dipartita sia adeguatamente reclamizzata ed ovviamente scientificamente "assistita"!...

P.S. - Ma veramente Lei è uomo di molteplici risorse! Oltre che (para)psicologo s'improvvisa anche chiaroveggente: senza neppure conoscermi già mi ritiene incapace di scrivere il mio stesso nome di battesimo! Un po' d'umiltà, Signor mio (e che diamine!), dopotutto il Suo italiano non è poi tanto migliore del mio! Per favore, lasci senz'altro stare il suicidio, non Le viene richiesto, ma perlomeno finisca di rendersi ridicolo!...
7 maggio 2008 0:00 - Giuseppe Parisi
Cara Fiorenza
Grazie.Lei mette il dito sulla piaga, e, l’unico modo, davvero l’unico di tentare di risolvere questa incredibile situazione tutta Italica, e’ quella di indebolire il Vaticano.
L’unico modo di indebolirlo, e’ quello di danneggiarlo economicamente.
Le vere risorse , garantite anche da una normativa legislativa sporca, e’ quella di evitare di lasciare nella dichiarazione dei redditi lo spazio bianco, perche’ i soldi andrebbero comunque al Vaticano.
Se non si ha un’altra idea, si dia alla Chiesa Valdese.
Indeboliremo il nostro male Italico, quello che fa finta di essere fuori dai confini, ma che e’ un fungo insiediatosi nel Parlamento e nelle Istituzioni.
Senza risorse economiche saranno meno forti.
Avremo una scuola piu’ libera , ed uno Stato piu’ laico.
Cari saluti.

7 maggio 2008 0:00 - Giuseppe Parisi
Gentile Ivan,
se un tizio che non riesce a scrivere nemmeno il nome di battesimo, mi dice che si ricorda le parabole Cristiane e non l’aritmetica delle elementari, io perche’ mai non dovrei credere?
Seppoi gioca a far il dispettoso, io cosa c’entro?
Ho solo chiesto, di cosa si parla in un’ora di religione alle elementari, perche’ in effetti io non riesco ad immaginare l’utilita’ di questa ora.
Il Signor Viva li Taglia non ha risposto alla domanda, eclissandola e soffocandola in una marea di parole.
Facevano – e fanno – cosi i cattolici di colore rosso, quelli che in Italia abbiamo chiamato i catto-comunisti.
Ma c’e’ di piu’ se Lei valuta minuziosamente lo scritto del Signor Viva li Taglia, potra’ notare, come traspare( essenza della personalita’ di Viva li Taglia ) quel miscelare il peccato ed il reato ….

Quello che sinceramente mi sfugge, piu’ per delicatezza,imbarazzo, se questo Signore, sia intimamente convinto , nel 2008, che l’evoluzione e la creazione umana sia quella narrata nei Vangeli, dal fango.
Ebbene, si, desidererei che il Signor Viva li Taglia, mi confermasse questa sua consapevolezza.
Se non reiterero’ altre risposte nel forum in seguito , significhera’ che appresa la notizia, mi saro’ suicidato! .
Scusatemi.

7 maggio 2008 0:00 - fiorenza
Egregio dott. Parisi,
sono molte le categorie professionali accanto a quella delle(degli) insegnanti che dovrebbero sentire la necessità di formazione,dell'aggiornamento continuo.
La categoria professionale dei medici è senza dubbio una di queste.
Pensi ai disastri che può combinare il medico che non si aggiorna nella sua professione!pensi se nello stesso tempo pretende anche di indicare ad altri professionisti come risolvere i loro problemi !
Non sto parlando di Lei, mi riferisco all'ormai ex ministro dell'Istruzione,Fioroni,ex margheritino ora pidino, medico ed ex boy scout.Non ha fatto nulla di concreto per la scuola, solo parole, sul recupero debiti ma la traduzione nei fatti è sempre "all'italiana": corsi di recupero "burla".
Caro Parisi, il problema della scuola italiana parte dall'alto, dal piano normativo,c'è infatti una palese violazione della Costituzione nel momento in cui si danno soldi alle private ovvero alle scuole confessionali, (il TAR dell'Emilia Romagna ha di recente stabilito la non manifesta infondatezza della questione di legittimità relativa alle leggi sulla parità),c'è una palese violazione della Costituzione nel modo di reclutamento degli insegnanti di religione nel momento in cui persone indicate dalla Curia vengono poi pagate dallo stato.
Inoltre, sul piano fisico, materiale, il problema della scuola è anche un problema di edifici, infatti è rilevantissima la percentuale di edifici scolastici non in regola con la normativa sulla sicurezza e nelle scuole, non solo non ci sono laboratori, ma manca spesso anche la carta igienica nei bagni.
Tra queste due problematiche, normativa e di strutture materiali, stanno altre due questioni importanti: 1) il problema organizzativo del personale scolastico,nella scuola, infatti, gli insegnanti sono equiparati per importanza ai bidelli, senza voler mancare di rispetto alla categoria dei bidelli o...personale ATA! e 2)il problema metodologico relativo alla trasmissione dei saperi. Le riforme degli anni novanta hanno introdotto nella scuola un'infinità di informazioni preconfezionate da acquisire in modo a-critico, e da questa necessità le case editrici producono ormai solo libri di testo scandalosi per superficialità e peso in kg.Per non parlare dei progetti calati dall'alto per i quali il dirigente e i prof che li seguono prendono qualche euro in più a fine mese. Questo mix di eccesso di informazioni e di progetti "inconcludenti"ha come conseguenza che i nostri poveri fanciulli, tristi, perchè consapevoli dello spreco di tempo che si attua sui banchi di scuola, hanno zaini sempre più pesanti e teste sempre più vuote.
Non preoccuparsi dell'istruzione significa essere miopi e i nostri politici lo sono sicuramente.Pensano alla traduzione in voti delle loro sciocche politiche che accontentano gli studenti promuovendoli con facilità e al tempo stesso accontentano i genitori fornendo loro un servizio di baby sitting a prezzi davvero convenienti.
Chiedo il rispetto della legge delle leggi,la Costituzione,i pochi mezzi finanziari non devono essere distratti dalla scuola pubblica, chiedo un'istruzione che abitui alla considerazione critica di ogni questione, nella consapevolezza che il progresso dell'Umanità di mazziniana memoria si attua in modo graduale per acquisizioni successive, ma occorre vigilare e agire affinchè non si torni indietro, alle crociate, vanificando il percorso fatto fin qui.
Gentile dott. Parisi
grazie per l'attenzione. Saluti



7 maggio 2008 0:00 - Viva li Taglia!

Caro Ivan,
Mi deludi non poco, dov'è finito il tuo spirito libertario?... Anche se a qualcuno può sembrare soltanto perdita di tempo, non è detto che altri non possano considerare l'attuale "ora di religione" utile e perfino indispensabile per l'educazione dei propri figli, a partire dalle elementari: fino a prova contraria, gli italiani continuano - liberamente - a battezzarsi e sposarsi nelle chiese cattoliche (e come il caso Welby insegna, anche chi ha tanto da criticare pretenderebbe poi un cattolicissimo funerale...) e quindi mi sembra giusto che, se lo desiderano, possano usufruire gratuitamente di quell'insegnamento: mica tutti hanno i soldi per le scuole private!... D'altra parte, nella civilissima e progredita Inghilterra, la religione - quella anglicana - è ancora stimata e "di stato"...
Preoccupato per eventuali sensi di colpa indotti da recondite paure e obsolete nozioni di peccato?... Ma guarda che la parola "peccato" significa "trasgressione", e i trasgressori vengono puniti - hic et nunc - anche dalle leggi del laicissimo stato italiano, con tanto di rimorsi, sensi di colpa e relativi... pentimenti!
E poi senza sensi di colpa e rimorsi non ti pare che si finisca tutti per diventare quei mansueti ed inibiti "automi" che tanto paventi?!...Per cui, visto che sai come sicuramente NON deve essere "inculcato", perché non fai un piccolo sforzo e provi invece anche a spiegarci come, secondo te, dovrebbe finalmente essere messo in pratica il tanto fastidioso insegnamento? Parlo ovviamente dell'ora di religione cattolica, non della "storia delle religioni", che sarebbe materia storica facilmente rifilabile...

Egregio dottor Parisi,
Ebbene sì, devo proprio ammettere che ho dovuto mascherarmi da "bruto" tutto urla e stupore come quelli vichiani per portare a termine la mia missione talebana: mostrare quale fosse il reale significato del Suo forbito intervento, quello cioè di addebitare alla povera ora di religione cattolica insegnata nelle scuole elementari il presunto deficit di cultura scientifica del sistema-paese Italia...
Ma anche Lei ha alla fine reso piena confessione, rendendoci partecipi di cosa veramente turbi i Suoi sonni di studioso e terapeuta: la famigerata ora di "catechesi cattolica" che, pur facoltativa, sottrarrebbe tempo e risorse meglio impiegabili per l'aggiornamento di docenti e l'allestimento di laboratori scientifici, un'ora di cui, a quanto pare, Lei non sa trovare l'utilità ("Cosa è sta ora di Religione alle elementari?", mi chiede...), e che, a Suo dire, ci renderebbe per di più tutti "brutti", ignoranti, inesperti del mondo, ma... col Corano in mano...
Dal mio punto di vista ho pertanto raggiunto lo scopo che mi ero prefissato e posso ritenermi soddisfatto, anche se nel frattempo mi ritrovo da Lei declassato da "gentile" interlocutore ad "annientato" somaro dalle orecchie lunghissime!...
Tuttavia devo farLe notare che io non ho mai affermato che quella del medico sia una "pseudo-scienza" (anche se con la benemerita professione continuano spesso a vivacchiare totali incapaci e moderni ciarlatani...), ho invece sostenuto che mentre l'ora di religione mi può sicuramente insegnare (a differenza di quella di matematica, fisica e scienze naturali) cosa sia giusto o non giusto fare, l'attitudine alla logica e all'indagine scientifica delle future leve della ricerca è più probabilmente messa in pericolo, se non addirittura minata alle fondamenta, dal fatto che si continuino a spacciare per teorie scientifiche ipotesi ottocentesche come l'evoluzionismo darwiniano, elucubrazione che potrebbe al massimo servire come mito di fondazione per qualche credo di stampo "laico-scientista". Tutto qui...
Sono pertanto a mia volta costretto a restituirLe l'invito che mi aveva ingenerosamente rivolto in prima istanza: per favore, cerchi di leggere con più attenzione e possibilmente capire quello che scrivono gli altri, forse non sono poi tutti così sciocchi e abbrutiti come Lei pensa, anche se per anni hanno avuto "tra le scatole" l'ora di religione: eviterà brutte figure e darà prova di quella serietà così necessaria alla Sua professione!...









6 maggio 2008 0:00 - IVAN
Grazie per la risposta, caro Giuseppe.

Tuttavia non sarei così impietoso verso Viva li Taglia (e gli altri “Viva li Taglia”); mi pare semplicemente che in lui traspaia una comprensibile RABBIA verso un sistema educativo che può essere contestato solo col senno di poi, e non – ovviamente – mentre lo si frequenta.

Ricordarsi le parabole meglio delle tabelline è solo un fatto meccanico quanto inevitabile.
Non ci sarebbe nulla da obiettare al Catechismo, se invece del termine “insegnare” usasse il più appropriato “ammaestrare”.
Questo vale per l'anno Zero come nel 2008...e, temo, sarà valido persino nel 3000 d.c.

La soluzione della “malattia” della scuola non sta nel debellare il VIRUS (lo pseudo-cattolicesimo), bensì nel rinforzare i suoi ANTICORPI (la vera cultura formativa).
Purtroppo attualmente sui “malati” ci campano in troppi (Chiesa e Ministero della P.I. in primis...)

Ivan

6 maggio 2008 0:00 - Giuseppe Parisi
Caro Ivan,
grazie,
in poche battute ha espresso quanto in un libro.
Tuttavia, una societa’ in evoluzione come la nostra, ha necessita’ di uno standard di verifica e controllo, mai abbassare la guardia.
E noi, mai l’abbasseremo.
Come puo’ ben osservare da se, caro Ivan, l’Italia ha paura di riscattarsi e di reagire.
Piena di “annientati” alla Viva li Taglia, finiscono per auto-confessarsi , mostrando tutta la bruttura della “brutta Italia” , una totale ignoranza scolastica, da autentici somari con le orecchie lunghissime , con l’unica eccezione delle parabole del Vangelo , le uniche cose che ricordano e che sanno bene.
C’e’ un popolo che assomiglia tantissimo ai tanti Viva li Taglia, sono i giovani Talebani.
Questi poveri ragazzi, non sanno nulla del mondo, nemmeno un minimo di storia, ne un minimo di aritmetica, non sanno fare 7X8, ma, l’unica cosa che conoscono bene, a memoria perche’ non sanno leggere ne scrivere, sono i versetti del Corano.
Ed io che da medico sono un uomo di pseudo-scienza, mi guardo intorno attonito, credendo di non trovarmi nel 2008.
6 maggio 2008 0:00 - IVAN
Caro Giuseppe Parisi, pur da profano in materia provo ad offrire il mio piccolo contributo al suo scritto.

Credo che la questione fondamentale stia nella differenza tra la Scuola Ideale (formativa della persona in sé) e la scuola attualmente in essere (formativa del cittadino “comodo”, quello mansueto o manipolabile che dir si voglia).

Parliamo di Scuola Ideale. Questa riguarda l'apprendimento di conoscenze (teoriche e pratiche) dosate in base all'età e le esigenze individuali del singolo alunno.
Conoscenze trasmesse tramite un corpo insegnanti preparato e disinteressato da secondi fini che non siano il semplice forgiare l'individualità e l'autosufficienza dei propri allievi.
Questo è grossomodo anche lo spirito che traspare dal suo post.

Purtroppo la scuola attualmente in essere non rispetta questo modello, ed è superfluo fare qui il suo interminabile elenco di lacune ed eccessi.

A mio avviso, il nodo gordiano della scuola attuale è che non si distanzia da una Scuola Ideale per un “errore” in buonafede, bensì per una scelta deliberata dei vari ministeri della P.I. che si sono avvicendati in più di 50 anni.
Troppi interessi collaterali in gioco rispetto alla Scuola Ideale.
Si va dai bilanci interni, al favoreggiamento di questa o quella facoltà; dalla mancanza di selezione “meritocratica” degli insegnanti, all'inadeguatezza delle infrastrutture...Eccetera.

Ma più di tutti, come premesso, pesa il fatto di VOLER formare un allievo come un automa programmabile a comando dalle Istituzioni.
Rispettoso delle leggi, lavoratore produttivo, consumatore, moderato...in breve, socialmente inquadrabile come “cittadino medio” (salvo poi gettare in strada i “pezzi” difettosi o di indole poco malleabile).

Non è un caso che l'inutile ora di religione sia così ostinatamente difesa: nulla come i fondamenti religiosi inculcati in QUEL modo e a QUELLA età possono predisporre l'individuo a divenire un mansueto animaletto sociale, il poliziotto di se stesso, inibito da fantomatici “sensi di colpa” e timoroso di “peccati e punizioni”.
Tutte cose che non basta scoprire poi di avere in sé, per estirparle a comando.

Per questo, signor Giuseppe, temo che stia un po' lottando contro i mulini a vento: il personale a cui presenterà le sue riforme è già perfettamente consapevole che sarebbero buone cose, ma la direzione che si è SCELTO di imporre alla scuola va da tutt'altra parte rispetto a quella di una Scuola Ideale.

Tuttavia fa bene a provarci lo stesso: infatti quello che ho descritto è un quadro solo PARZIALE della scuola...anche se l'attuale stato di cose non incoraggia previsioni ottimistiche.

Con apprezzamento,
Ivan

5 maggio 2008 0:00 - Viva li Taglia!
Spiacente di deludere, ma al momento rimango "cattolico" solo per l'anagrafe di non so più quale parrocchia, e quindi sto alla finestra a guardare, sia la chiesa romana che i molti altri cristianismi, sui quali avrei parecchio da ridire, ma non nel modo maramaldo dei tanti sciacalli e sciacalletti che popolano il forum...
Dell'ora di religione - quella un tempo obbligatoria delle elementari, delle medie e, se non ricordo male, anche del liceo - anche se spesso "imprestata" all'insegnante d'italiano o matematica per finire il compito in classe - ho tutto sommato un ricordo positivo: nel peggiore dei casi si doveva confessare soltanto la nostra totale ignoranza in fatto di sacramenti, precetti e... "virtù", mentre ancora ricordo con un certo terrore le interrogazioni a tradimento di tutte le altre materie...
A distanza di decenni ho dimenticato gran parte di quanto faticosamente appreso in centinaia di ore di materie "utilissime": leggi fisiche, regole sintattiche, nomi di eroi e capitali, perfino i più semplici teoremi della geometria e le "tabelline" così care ai maestri delle elementari, ma ricordo ancora perfettamente l'argomento e il significato di tutte le parabole evangeliche, pertanto, almeno per me, quell'ora di religione è servita, e ancora serve, più di tutti gli altri preziosi e indispensabili insegnamenti e preferisco che le cose stiano cosi e non al contrario: cosa sia giusto fare o non fare non me l'ha certo insegnato lo studio comparato delle religioni, né l'ora di storia, e tantomeno quella di scienze naturali con tutto il suo creazionismo "secondo ragione"...
5 maggio 2008 0:00 - Giuseppe Parisi
Gentile Viva li Taglia!,
Lei intende fare il dispettoso….
Un po parla di apprezzabile etica, un po di parabole Cristiane….
Ma Le chiedo, cosa e’ sta ora di Religione alle elementari?
Mi vuole Lei, da ottimo conoscitore a quanto sembra , spiegare cosa e’ e di cosa si parla in una ora intera ai bambini ?
Grazie.
Quanto il fatto che continua a chiamare le acquisizioni scientifiche con la terminologia di “pseudo-scienza”, Le rammento che Benedetto XVI , tanti anni fa, disse che il processo a Galileo Galilei fu giusto.
Certamente Lei ed il Santo Padre, siete sulla frequenza di onda medesima, spero che per questo, Lei ne sia felice.
Cari saluti.
Giuseppe Parisi
5 maggio 2008 0:00 - Viva li Taglia!
Rispondo al Signor Parisi...

Effettivamente, chi si fosse sorbìto anni di elucubrazioni pseudoscientifiche fino a convincersi di essere il risultato di un'interminabile serie di fortunate coincidenze, potrebbe anche essere così malridotto da non poter comprendere il senso di alcune Sue frasi...
A quelli invece che, pur non trovandovi niente di particolarmente avvincente, dell'insegnamento religioso scolastico hanno almeno apprezzato il tentativo di trasmettere, pur nel generale marasma della scuola moderna, un qualche apprezzabile valore etico, il Suo intervento deve essere senz'altro parso leggermente critico nei confronti dell'insegnamento della religione cattolica nelle scuole italiane, specialmente in quelle di grado inferiore (come è noto, gli scolaretti apprendono molto più facilmente le formule scientifiche che le parabole cristiane...)
Ma per fortuna Lei ha voluto soccorrerci chiarendo definitivamente quale sia uno dei Suoi auspìci: "togliere dalle scatole" - dei pargoli e delle persone dabbene - quella tanto fastidiosa "ora di catechesi"!...
4 maggio 2008 0:00 - Giuseppe Parisi
Gentile fiorenza,
mi permetta di dirLe che la penso come Lei, investire in questa tipologia di scuola e’ una autentica follia.
Io investirei sulla capacita’ formativa , ma delle insegnanti, che hanno certamente numerose lacune e non solo scolastiche
Inoltre, quando parlavo di razionalizzazione, intendevo semplificazione.

Intendo rispondere al Signor Viva li Taglia!
Non ho scritto che l’Italia e’ fanalino di coda nella preparazione degli studenti ,perche’ si insegna la catechesi , questo non l’ho detto!
Dovremmo tutti imparare a leggere bene, a saper cogliere dentro le righe, a cominciare dai quotidiani alla mattina.
Tra l’altro, non ho nemmeno detto che bisognerebbe – come Lei sembra trarre - eliminare la filosofia-astratta….
Se avessi detto e scritto questo , un mio carissimo amico, stimato filosofo a livello Internazionale,studioso,traduttore e ricercatore, non mi avrebbe creduto, ed avrebbe fatto bene.
Ho scritto ben altra cosa.
Ho scritto che, di fatto la materia filosofia, che per me rimane la scienza di tutte le scienze, non viene intrapresa ne nelle elementari ne nelle scuole medie, un motivo ci sara, non crede signore?
Bene, perche’ non togliere dalle scatole questa ora di catechesi ? seppur con annesse possibilita’ di essere passati per pecore nere con la scusa di renderla facoltativa?
Concordo con Lei infine, l’apertura della Teologia ed affini insegnamenti filosofici , nella Universita’ Italiana , anche questo e’ civilta’.
Per favore, legga molto piu’ attentamente….
Al Signor Chissa’, rispondo che concordo con Lui, e’ il duopolio Mediaset-Rai che crea una televisione con contenuti cosi bassi ed di tale stupidita’ che, servono solo a rimbecillire i nostri ragazzi, l’antidodo sarebbe dovuto essere una buona scuola, ma cosi non e’. Comprensibile che su questo piano,il nuovo governo nulla fara’….




4 maggio 2008 0:00 - chissa'?
figli cresciuti a pubblicita', marie de filippis e grandi fratelli con genitori impegnati a non invecchiare e a sperare che i loro figli diventino totti o del piero saranno adulti vuoti cosi' come il sistema pseudo-liberale li vuole.
4 maggio 2008 0:00 - Viva li Taglia!
Eh sì, se l'Italia è fanalino di coda in Europa è proprio perché nelle scuole si insegna ancora - peraltro facoltativamente - il catechismo cattolico!...
Non sarà invece che l'attitudine alla logica e all'indagine scientifica dei nostri pargoli sia messa duramente in pericolo, anzi minata alla base, dallo spacciare per verità scientifiche elucubrazioni ottocentesche come l'evoluzionismo, teoria (presentata come inoppugnabile verità fin dalle scuole elementari) secondo la quale quello che di più complesso conosciamo - gli esseri viventi - è soltanto il risultato di una lunga ma fortunata serie di coincidenze?...
Chiediamoci: una volta tarati da simili corbellerie, come potranno i futuri "ricercatori" distinguere tra finzione e realtà, tanto più se privati anche di quello che il ragionamento filosofico potrebbe insegnare loro?
Piuttosto, a quando consentire l'insegnamento della teologia anche nelle pubbliche università italiane, come avviene nei tanto decantati "paesi civili" faro dell'umanità?!...
Che futuro può avere un paese in cui si esibiscono ipocrisie di questo calibro?...
(Per la... "Storia delle Religioni"... si può benissimo utilizzare quello che una volta era l'insegnamento di "Storia ed Educazione Civica", ma forse anche questa materia potrebbe sembrare a qualcuno troppo "astratta" e magari anche un po' "moralistica", quindi da eliminare come la filosofia, per non compromettere le "risorse educative" e la futura "competitività" del "sistema Italia"!...)
3 maggio 2008 0:00 - fiorenza
E' ormai noto che la situazione del sistema formativo italiano è drammatica e il prof. Luigi Berlinguer ha qualche responsabilità in tutto ciò.
E' riconducibile alla sua gestione del ministero della pubblica istruzione l'idea che a qualsiasi età si possa imparare tutto, l'importante è l'acquisizione del metodo di studio.
Il metodo di studio è di certo fondamentale ma l'istruzione non può ridursi a "tecnicismi", la cultura è prima di tutto amore per la conoscenza e non si apprende solo in virtù di un metodo, la molla non scatta se non c'è passione in chi insegna e se non c'è curiosità in chi deve apprendere.
Il nostro sistema scolastico va interamente ripensato perchè sta producendo danni incalcolabili dovuti allo spreco di intelligenze che attua. Va gettata alle ortiche la logica della scuola azienda dove al centro c'è la soddifazione del cliente/studente.Questa idea ispiratrice della riforma ha prodotto un sistema in cui lo studente massimizza la sua soddisfazione quando a pochissimo studio corrisponde un grande risultato, ossia un bel voto. Inoltre
con il sistema dei debiti e dei crediti si forgia lo studente "furbetto" che sceglie di non studiare alcune materie tanto sa che potrà recuperare le insufficienze con i corsi di recupero che altro non sono che sciocche formalità, spreco di tempo, di carta, di soldi, di energie.
Infine, prima di parlare di scienza, materie scientifiche, verifichiamo che gli studenti abbiano appreso almeno le tabelline. Nella scuola italiana succede che si esca alla maturità con 100 su 100 e non si conosca il risultato della moltiplicazione 7X8.
Dunque i problemi della scuola italiana sono molti e molto profondi e buttare altri soldi in questo modello di scuola è davvero una pazzia, un puro spreco.
Il sistema va ripensato nel suo complesso, ma è fuor di ogni dubbio che lo Stato dovrebbe preoccuparsi di far conseguire a tutti una solida formazione di base puntando sulle discipline fondamentali:italiano,storia,geografia,matematica, senza sconti a nessuno, con la massima serietà, quindi una scuola pubblica fondamentale uguale per tutti, severa e selettiva e per il resto ognuno faccia un pò come crede. La parola d'ordine dovrebbe essere "semplificare", per una scuola di qualità.


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