Mio figlio ha 17 anni quattro anni fa' ha avuto un
incidente e il nervo ottico e' stato danneggiato, ma non
reciso,ovviamente ha perso la vista dell'occhio
sinistro. Subito dopo l'incidente ci siamo recati
presso l'ospedale San Raffaele di Milano, e ci hanno
detto che solo attraverso le cellule staminali avrebbe
potuto riacquistare la vista, ma ancora i tempi di ricerca
erano lontani. Come ogni madre, vivo di speranza e
spero di scoprire un giorno che sperare ne e' valsa la
pena.Per quel po' che ho capito il nervo ottico
trasmette degli impulsi nervosi, e'veramente possibile
che attraverso le cellule staminali che mio figlio possa
riacquistare la vista?
20 maggio 2008 0:00 - anita
Mi sento di intervenire in quanto i miei genitori si sono
ammalati di malattie degenerativa mio padre parkinson e
alzheimer e mia madre di alzheimer. Quando mia madre è
morta ho fatto una raccolta in denaro da devolvere alla
ricerca scientifica per le malattie degenerative e
nonostante la mia determinazione ci sono voluti due mesi di
telefonate, lettere ed e-mail per avere il nome e dove fare
il versamento per la donazione e sono approdata alla
Fondazione EBRI e per informazione di tutti inoltro i dati
che ho trovato con tanta fatica.
Versamento
Bancario: intestato a Fondazione EBRI c/c n.
18743 Banca Nazionale del Lavoro Ag. 24 Via
Cristoforo Colombo 279 00147 ROMA IBAN:
IT44Z0100503224000000018743
Versamento
Postale: ccp n. 000088085014 intestato a Fondazione
EBRI
Presso i nostri
Uffici: (dal Lunedì al venerdi ore 9:00/12:00)
via del Fosso di Fiorano 64 - 00143 Roma e-mail
[email protected]
Cordialita Anita
11 maggio 2008 0:00 - Willy
Leggo che gli scienziati affermano come sia necessario
ancora del tempo prima che possano essere utilizzate
tecniche con cellule staminali per la cura sull'uomo di
malattie neurodegenerative, quali il Parkinson. Non mi é
chiaro se questa attesa sia da attribuirsi agli inevitabili
tempi che la ricerca scientifica richiede, o invece agli
esiti di coloro che intendono impegnarsi per la salvezza
dell'anima, ostacolando la resurrezione del corpo.
Eppure, almeno una volta, il Caposcuola di questa corrente
pare aver dato concreto esempio del Suo divino pensiero in
merito. Senza parlare poi di quell'umana propensione al
compromesso allorché Pio dodicesimo ebbe a dire : "
tra scoperte scientifiche e verità di fede non esiste
contraddizione ".