mi risulta strano questa cosa deL reinvio della DOMANDA AL
CATASTO. ma forse mi sono persa io qualche cambiamento
legislativo...?
per come intendevo il Catasto non rilascia
l'abitabilità.
ci chiarite ?
30 aprile 2009 0:00 - Diego
Buongiorno a tutti ha acquistato circa un anno fa un
vilino a schiera di nuova costruzione. IL costruttore non mi
ha rilasciato l'abitabilità al momento del passaggio ma
si impegnava a farmi avere l'abitabilità entro il 31
dicembre 2008 firmando un addendum al contratto preliminare
di comprvendita del 14/03/08. Quest'ultimo definiva che
il sottoscritto si sarbbe impegnato a pagare con determinate
tempistiche i lavori extra effettuati dal costruttore e il
costruttore si impegnava a rilasciare l'abitabilità
oltre che il completamento a regola d'arte di tutti i
lavori. Ad oggi non ho ancora ricevuto nessuna notizia e
vorrei chiedere se è possibile citare in giudizio il
costruttore o quantomeno intimarlo con una lettera ad
ok.
Nel ringraziarVi in anticipo per la vostra
attenzione invio cordiali saluti.
Diego
22 aprile 2009 0:00 - Alberto
Vai, Francesco.... vai pure in America, dove si compra e si
vende senza avere i soldi (tutto a credito), dove un dollaro
lo si spende 5 volte, lo si dematerializza,
rimaterializza... e alla fine ci si ritrova senza nulla in
mano.
24 gennaio 2009 0:00 - Luca
Chi si accolla un mutuo e relativi sacrifici, il tutto alla
luce del sole, viene tartassato in maniera indegna da una
burocrazia invadente ed è sempre piu' vulnerabile di
chi occupa o costruisce abusivamente. E' una vergogna !
22 agosto 2008 0:00 - Antonio Del prete
vorrei precisare quando esposto dal sig. vincenzo liguori,
ma cosa intende dire con area industriale dismessa? secondo
me si considera area industriale dismessa un'area
abbandonata e priva dell'attivita' della
societa' penultima proprietaria. Mi va di capire che la
zona interessata sia Frattamaggiore e precisamente ex Licana
sud oggi Mec Dab Group, ti ricordo che esiste agibilita'
rilasciata nell'anno 2004 alla licana spa e la stessa
licana spa ha esercitato attivita' fino a qualche mese
prima che tu venivi ad effettuare il sopralluogo in veste di
tnente dei vigili urbani. Confrontiamoci.
8 agosto 2008 0:00 - antonio bosco
Salve a tutti, in merito al certificato di agibilità e
abitabilità volevo chiedere quanto segue: nel marzo
del 2006 ho stipulato un atto notorio per l'acuisto del
mio attuale appartamento, dove al momento della
compravendita non si era ancora formalizzato il prefato
certificato! successivamente in costruttore mi rilascia
una sua dichiarazione con la quale affermava che trascorsi i
60gg dalla richiesta da parte sua di tale certificato lo
stabile intero risultava essere agibile ed abitabile!
Il problema però è che a tutt'oggi non abbiamo ancora
l'energia elettrica in quanto non esiste una cabina dove
l'ente Enel ci possa allacciare il servizio! Quindi
è considerabile agibile ed abitabile un edificio e quindi
il mio appartamento senza un servizio primario come
l'energia elettrica? sussistono responsabilità del
costruttore? ed eventualmente del comune che non ha
effettuato tutti i controlli in merito per il rilascio del
certificato? Un saluto e spero che mi possiate
delucitare sulla situazione perchè ormai sono quasi
trascorsi tre anni dalla compravendita con il verificarsi di
tante conseguenze negative che tale situazione puo'
provocarmi!
23 luglio 2008 0:00 - clotilde pilia
nel 2003 abbiamo acquistato la casa dei miei suoceri pagando
le quote ai fratelli e alla suocera ancora in vita.
specifico che al piano superiore hanno sempre vissuto i miei
suoceri e noi abbiamo realizzato il piano terra dove
esisteva il rustico. Acconsentendo alla richiesta di una
cognata al momento della stipula abbiamo acconsentito alla
sola abitabilità x mia suocera, praticamente non ci ha mai
vissuto e sta sempre a casa di un figlio. di fatto noi
avremmo necessità di poter trarre dei benefici economici
dall'immobile su cui paghiamo un mutuo piuttosto alto.
abbiamo la proprietà ma è come se non l'avessimo. cosa
si può fare, potremmo proporre a mia suocera quando vuole
di venire a casa nostra dove c'è una camera libera e
affittare l'appartamento? insomma col passare del tempo
accresce il senso di impotenza....e di rabbia nel
complesso la famiglia di mio marito è improntata alla
correttezza, si però.... come conciliare ?grazie mille
23 maggio 2008 0:00 - caso particolare
Ad un mio parente è capito a riguardo un caso particolare:
nel Luglio 2001 ha acquistato un'immobile,
originariamente costruito nel 1994, per il quale il
venditore ha rilasciato copia del certificato di agibilità
per cui tutto appariva regolare, senonchè solo casualmente
nel 2005 il parente ha scoperto che nel mese di Febbraio
2001 il dirigente dell'ufficio tecnico del comune ove è
radicato l'immobile aveva formalmente avviato un
procedimento di revoca dell'agibilità che non è mai
stato nè finalizzato nè interrotto. Nello stesso 2005 il
parente ha fatto inviare una racc. A/R dal suo avvocato alla
persona che gli aveva venduto l'immobile, per
contestargli la responsabilità di aver taciuto su questo
procedimento di revoca ma l'avvocato del venditore ha
risposto che il suo cliente non ne era al corrente e non
può essere considerato responsabile, la cosa non è
proseguita oltre. Leggendo ora questo articolo mi domando se
invece non era contestabile l' "aliud pro
alio" al venditore ed in caso affermativo se sia
tuttora contestabile o siano nel frattempo intercorse
prescrizioni. La cosa più assurda è che il nuovo
dirigente dell'uff. tec. comunale si rifiuta di
formalizzare l'archiviazione del procedimento di revoca
dell'agibilità, iniziato nel Feb. 2001 e di fatto
rimasto nel "limbo". Ci possono essere anche
responsabilità del comune o comunque può ritenersi
decaduta l'azione amministrativa di revoca
dell'agibilità? Grazie
15 maggio 2008 0:00 - Vincenzo Liguori
Un complesso industriale, dismesso, viene acquistato da una
società che per ragioni legate alla propria attività,
affitta i capannoni, suddivisi in più locali indipendenti,a
ditte terze (artigianali, industriali, per uso deposito,
ecc.). Avendosi dunque un cambio di destinazione
d'uso (da industriale a complesso artigianale o deposito
con riparazione sui prodotti, ecc), con lavori edili a mezzo
DIA in diversi locali, si può parlare di locali privi di
agibilità in quanto l'attività industriale della
precedente ditta, proprietaria dell'area, è stata
trasformata, dalla nuova società, in area per insediamento
di attività artigianali in gran parte dei locali tutte
condotte da terze ditte? Quali sono i riferimenti
normativi?
15 maggio 2008 0:00 - salvatore ticli
la rispondenza degli impianti alle normative vigenti vale,
nella fase di compravendita, anche per gli immobili datati?
o vale l'affermazione che all'atto
dell'edificazione l'immobile rispondeva
all'allora vigente normativa? e se esiste
l'obbligo, l'eventuale inquilino è tenuto a mettere
a disposizione i locali per l'adeguamento? e chi
sono gli Enti a cui rivolgersi per controllarne
l'adeguatezza? grazie
15 maggio 2008 0:00 - Francesco Martin
BASTA CON QUESTA BUROCRAZIA BIZANTINA, SOFFOCANTE, E CHE FA
PERDERE TEMPO, DENARO E PAZIEDNZA AL CONTRIBUENTE! VIENE
PROPRIO PROPRIO VOGLIA DI ANDARSENE A VIVERE IN PIU'
MODERNI, LIBERI E ACCOGLIENTI PAESI ESTERI.