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7 giugno 2008 0:00 - revelli antonio
un testo settario e insolente, che richia di far naufragare le cose buone che dice nella retorica delle "parole forti". Mi torna in mente una espressione cara a Salvador Allende: "quando manca la forza della ragione, si ricorre alle ragioni della forza": Lui fu vittima delle "ragioni della forza". E "ragioni della forza" sono anche i modi insolenti e arroganti di affrontare problemi e tamatiche che richiederebbero maggior senso di responsabilità, per far passare le "buone ragioni della debolezza" che mi pare si intenda difendere. e su questo mi troverei in perfetta sintonia. cos+ mi pare totalmente assurdo l'attacco a un diritto fondamentale: il diritto all'obiezione di coscienza, che non può essere ad intermittenza, secondo le "lune" dei legislatori o di altri. toni revelli
6 giugno 2008 0:00 - Marinella
Non ne posso veramente più di questa commedia all'italiana.
Un referendum ha stabilito, con ampio consenso, che in Italia (che si spera diventi uno stato indipendente da quello Vaticano) è possibile abortire.
BASTA IPOCRISIA!!!!!!!!!
Le donne hanno sempre abortito, credo nessuna essendo felice di farlo, continueranno ad abortire. Perchè mai dovremmo tornare nel medioevo?
Vuole davvero l'eminente Ratzinger che si cada nuovamente preda delle mammane e che ad abortire nelle cliniche private ci vadano solo le signore "bene"?
...ma tant'è, la speranza è poca, quando vedo i nostri politici-politcanti, sempre nascosti dietro qualche tonaca,(inaugurazioni,elezioni, presentazioni...) mi meraviglio che in questo stato, si possa ancora abortitre.....
6 giugno 2008 0:00 - carmen campus
... un articolo che sento mio dalla prima parola sino all'ultima!!!!!....esiste la possibilita' di inviarlo a TUTTI ( ma proprio tutti tutti!!!!)gli indirizzi email d'Italia almeno due volte al giorno ???? ...come si fa con l'antibiotico quando stai male, perche' di questo stiamo parlando ...stiamo tutti male malissimo, ci si deve curare!!!!!!
4 giugno 2008 0:00 - Renzo
L'ingerenza della Chiesa, anzi, la prepotenza, da quando abbiamo finalmente raggiunto un livello culturale forse appena decente, ci appare completamente svelata. Sappiamo ora che l'istituzione ecclesiastica ha continuato ad indottrinare i bambini e gli adulti per secoli, non solo per diffondere la Filosofia del Cristianesimo, ma anche per inculcare in tutti gli individui quello che ha ritenuto necessario allo scopo di CONTROLLARE LE COSCIENZE.
Così facendo, essa stessa è stata ed è lontana dal Cristianesimo. Anche se al suo interno ha accolto persone meravigliose che hanno fatto e fanno il bene degli altri, come istituzione si palesa ormai chiaramente resposabile di essere solo un gigantesco potentato, (come nei millenni passati, ancora la Casta dei Sacerdoti), il quale, allo scopo di conservare questo suo potere, purtroppo complice la "connivenza" di altri poteri che pure tarlano lo Stato Laico, non rinuncia mai ad instillare negli individui il proprio "verbo". L'attuale papa, definito da qualcuno per l'appunto "pastore tedesco", incarna uno Stato della Chiesa il quale, attraverso regole morali che talvolta trovo del tutto immorali, continua ad esercitare l'oscurantismo, l'ipocrisia.
In questo contesto si trova perfettamente calata la posizione della Chiesa rispetto al problema dell' I.V.G. Sarebbe molto più semplice che il Vaticano dicesse: " Il nostro è un gruppo, un'associazione di persone. Le regole sono queste. Chi vuol farne parte vi si deve attenere ".
Senza poi che tutti i giorni ci si debba sorbire dai telegiornali dello Stato Laico il tormento di cosa dice dalla finestra di piazza San Pietro. Non fa più notizia.
Ah, ovviamente il Cristianesimo è ben altro.
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