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18 giugno 2008 0:00 - Elisabetta
Ho seri dubbi sulla schedatura SANITARIA (e la riservatezza dove la mettiamo? Contro le intercettazioni...sì e noi comuni mortali no?)ai fini della riduzione delle spese.
Basta leggere sui giornali che cosa è successo alla Santa Rita...
Chi doveva controllare?
Spero non sia la solita operazione di marketing! E come si sentono i medici? Impiegati addetti al PC!
17 giugno 2008 0:00 - Stefano
Buongiorno a tutti.
Ho letto su vari siti il dibattito sulle ricette online. Mi chiedo se la rivoluzione riguarderà solo le ricette a carico del SSN oppure anche quelle redatte su carta bianca intestata del medico, a totale carico del paziente.
Grazie se sapete qualcosa in merito
Stefano
11 giugno 2008 0:00 - MILLY
Il momento della "ricetta", in particolare quelle ripetitive per i malati cronici, sarà una perdita di tempo per il medico ma a volte è anche un'opportunità di incontro col paziente (almeno per quelli che vanno personalmente a farsi fare le ricette) e un'opportunità che l'occhio clinico del medico o un suo controllo possano far sospettare la necessità di variare la terapia o l'insorgenza di qualche problema. Con le ricette online si correrà il rischio che il medico non veda più il paziente per lunghi periodi o almeno finchè non subentra un fatto acuto. Quindi io credo che questa iniziativa sia positiva per ridurre la spesa sanitaria, risparmiare tempo ai medici ma potrebbe diventare un'ennesima scelta a discapito del paziente.
10 giugno 2008 0:00 - Paolo 1
Ho seri dubbi sulla fondatezza delle preoccupazioni espresse dal dottor Parisi, e' gia' accaduto piu' volte a dei medici di essere messi "sotto inchiesta" per aver prescritto troppi medicinali, e non c'e' stato bisogno delle ricette online, i controlli con il computer li fanno da tempo. E i medici in genere hanno potuto dimostrare che se avevano fatto troppe prescrizioni di un certo tipo era perche' avevano una clientela di gente vecchia e malandata con parecchi accacchi. Non conosco il testo della proposta del Ministro (alla faccia della trasparenza della PA e della partecipazione democratica certa roba la pubblicano solo a giochi fatti), ma mi sembra strano che per obbligo di visita si intenda anche l'obbligo di fare costosi esami di laboratorio. Nel caso della gastrite se uno torna dal medico e dice che l'acidita' non e' passata, dovrebbe bastare. Quanto alla privacy, con o senza Web cambia poco. Utile forse il fascicolo sanitario online consultabile da qualsiasi pronto soccorso in caso di emergenza. E sarebbe una gran bella cosa se una volta collegati tutti i medici di famiglia a Internet si facesse loro carico quando rilasciano il certificato di malattia ai lavoratori di inviare subito per EMail una copia del certificato di malattia all'INPS, senza che un povero malato debba provvedervi di persona entro tre giorni pena la perdita dell'indennita' di malattia.
Paolo
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