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15 giugno 2008 0:00 - Pippo
Ddu palle!
15 giugno 2008 0:00 - Giuseppe Parisi
Carissima Anna Paola,

sovente mi accorgo che, la vita che si sprigiona dal narrare del tuo “profondo ”, si incrocia in un “crocevia dei venti” , dove molti di Noi lettori, ci ritroviamo.

Cosi’, respiriamo le emozioni che esprimi, avvertendole nostre.

Anche io come te, ricordo pochissimo dell’ultimo giorno di scuola media , medesimamente il Liceo. Forse, perche’ proiettati nel futuro, l’essere “sente” che non e’ l’ultimo giorno, l’ultimo esame,l’ultimo istante, e’ la forza della gioventu’, e’ la forza della vita che brucia dentro.

forse perche’ da ragazzi ci si pensa poco a “vivere” ogni istante della propria esistenza, che non torna mai piu’.

Tuttavia, ricordo l’ultimo esame all’universita’, ma, anche li, proiettato nel futuro, perche’ ormai “maturo” e conscio che , in effetti nella vita, gli esami - come dice un mio carissimo fraterno amico di nome Vincenzo – “ non finiscono mai” .

Ogni giorno, la vita ci impone gli “esami”, sovente a superargli non con voti bassi, figuriamoci se fossimo impreparati!.

La vita non e’ di anni, e’ di istanti, e’ un film, fotogramma dopo fotogramma, istante dopo istante, millesimo dopo millesimo, fino quell’ultimo, alla quale arriviamo tutti, sovente senza la memoria degli istanti trascorsi, istanti di vita, dimenticati quasi tutti, questo e’ la condizione umana, e ci differenza dalle macchine ( fortuna! ) , memorizziamo le espressioni delle nostre anime, che da dentro si muovono, e, come te, si evolvono in un delinearsi sonoro e vibrante, come tu poetessa sai fare.

Vibrante anche il tuo calarti nella dimensione storica, con la viva speranza, che, parimenti al tuo grande maestro di lettere, i docenti delle scuole di oggi, abbiano ad apprezzarti, per migliorare il nostro prossimo.



Un affettuoso abbraccio.

Giuseppe Parisi

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