Buonasera , ho da poco preso in locazione locazione un
negozio di 100 mq con riscaldamento autonomo,il problema che
ci sono pochi elementi per riscaldare tale metratura ,
premetto che non c'è l'amministratore di stabile essendo
solo io al piano terra e il proprietario sopra di me. Gli ho
fatto presente il fatto che ci sarebbe da aumentare il
numero di elementi sotto consiglio di un idraulico , ma lui
niente mi ha risposto che se non bastano devo aggiungerli a
mie spese e una volta che me ne andrò potrò portarmi via i
termosifoni assurdo. Quello che ci chiedo c'è una normativa
da far vedere a questo signore prima di andare per via
legale? Vi ringrazio per l'attenzione.
28 maggio 2013 10:28 - JIO62
salve, sono un condomino di un alloggio delle case popolari
da circa 16 anni,l'impianto del riscaldamento è
centralizzato ma nel mio alloggio,in parte non funziona le
valvole di sfiato non si aprono ed i rubinetti sono bloccati
dalla ruggine ,allora io volevo sapere:siccome l'alloggio mi
è stato consegnato già usato da altri inquilini, senza
essere stato ristrutturato dallo I.A.C.P.nonostante le mie
continue richieste di manutenzione,sono stato sempre
ignorato. Allora io ho deciso di non pagare la mia
quota.risultato l'amministratore tramite lo i.a.c.p.manda
tutto ad equitalia,intanto io per scaldarmi l'inverno
utilizzo le stufe elettriche
19 settembre 2012 15:59 - ivan49
Vivo in un appartamento di mq.70 in semiperiferia a Milano.
l'impianto è centralizzato dalla centrale gratosoglio.
Possibile che debba pagare €.1200.00 per avere al massimo
18°C.non riesco a trovare tabelle. Chi può aiutarmi?
22 dicembre 2009 13:30 - Massimiliano71
Mi sono appena trasferito in un condominio con riscaldamento
centralizzato. La temperatura massima, alle 22:30 quando i
termosifoni sono rimasti caldi (si fa per dire) per 7 ore
consecutive sfiora, ma spesso non raggiunge, i 18 gradi.
Immaginatevi la temperatura durante il giorno, in
particolare a pranzo, quando i termosifoni sono spenti dalla
mattina alle 9:30.
Come posso far sì che il mio appartamento sia riscaldato a
dovere? Tengo a precisare che il proprietario ha fatto
ricontrollare tutti i temosifoni al fine di escludere che la
bassa temperatura fosse dovuta a presenza di aria negli
elementi e l'idraulico ha accertato che il problema deriva
dalla caldaia (peraltro nuovissima).
Se non viene posto rimedio al problema devo minacciare il
condominio di azioni legali visto che pago un salasso di
spese condominiali? Oppure devo minacciare di risoluzione
anticipata il proprietario dell'appartamento anche se lui ha
fatto tutto ciò che era nelle sue possibilità per
risolvere il problema? Sinceramente non so che pesci
prendere, ma non volgio vivere in una ghiacciaia. Grazie a
chi vorrà consigliarmi per il meglio.
9 aprile 2009 0:00 - Paolo 1
No, una volta qualunque condomino era libero di staccarsi,
bastava che prima facesse fare una perizia a sue spese che
diceva in pratica quanto avrebbe danneggiato gli altri
condomini, nel senso che un appartamento al freddo potrebbe
succhiare calore da quelli vicini (e' un po' una
cavolata, ma era cosi' la legge) e poi pagare una di
spese condominiali (in pieno) e di riscaldamento (ridotta in
base alla perizia). Di recente pero' pare sia uscita una
legge, non so quale, secondo cui ci si puo' staccare
solo con il consenso di tutti gli altri condomini.
Paolo
8 aprile 2009 0:00 - Salvina
Buongiorno abito in un condominio con riscaldamento
centralizzato volevo staccarmi dal riscaldamento
centralizzato posso farlo autonomamente o devo avere il
consenso unanime del condominio? un mio amico fiorario
l'ha fatto in base ad una legge, forse la 11 del?, e mi
ha detto che partecipa al pagamento di interventi di
manutenzione o guasti sulla caldaia, per il resto non paga
altro. c'è del vero? vi prego aiutatemi a liberarmi dal
condominio. grazie Salvina
22 marzo 2009 0:00 - olimpia
desidero sapere che tipo di maggioranza è richiesta in
assemblea condominiale per l'installazione di bombolone
gas e impianto relativo in condominio di 11 appartamenti,
sprovvisto di riscaldamento centralizzato. i condomini
interessati al contratto con la ditta di fornitura del gas
(privata poichè nel ns comune non c'è la rete pubblica
del gas) sono 4. grazie
15 marzo 2009 0:00 - Ted
Desidererei sapere che cosa è necessario fare perché sia
possibile che in un condominio (tre scale, sette piani e
un'unica caldaia centralizzata) l'impianto di
riscaldamento (a gas) possa venire trasformato in un
impianto autonomo per i singoli appartamenti, con contatore
di calore e annesse valvole termostatiche. Quale
maggioranza è richiesta in assemblea per rendere fattibile
la trasformazione(cioè semplice, due terzi o
l'unanimità) e che affidabilità danno, a
tutt'oggi, questi contatori di calore. Grazie per la
risposta... Ted (Milano)
5 marzo 2009 0:00 - Domenico Rifino
Sono un amministratore di condominio di 19 appartamenti. Un
condomino affitta il suo ad un inquilino. Lappartamento era
dismesso da parecchio tempo. L'inquilino prendendo
possesso dell'appartamento si accorge che i termosifoni
perdono, si mette daccordo con il proprietario e li toglie
mettendo dei tappi alle conduture, si isola all'mpianto
centralizzato. A questo punto partecipa ad una assemblea e
comunica che è sua intenzione non pagare le spese per il
riscaldamento. Leggendo la pubblicazione del Sig. Alessandro
Gallucci ho avuto l'impressione che si sia dimenticato
la sentenza della CASSAZIONE CIVILE sez. II, 30/06/2006 n°
15079 in cui oltre a non comportare alcun danno
all'impianto comune, quindi uno squilibrio termico, non
deve apportare nessun aggravio di spese per i condomini che
continuano a servirsi dell'impianto. La mia domanda è:
come mi devo comportare con l'inquilino?come mi devo
comportare con il proprietario? Grazie infinite D.
Rifino
22 gennaio 2009 0:00 - ornella
sono la proprietaria di un appartamento sfito con impianto
di riscaldamewnto centralizzato. a prescindere dalla
relazione tecnica per l'eventuale sovradimensionamento
della caldaia, per distacco dall'impianto si può
intendere la chiusura dei termosifoni con eventale
piombatura e naturalmente l'inacessibilitò ai locali o
bisogna proprio tagliare i tubi? grazie e cordiali saluti
17 dicembre 2008 0:00 - stefania
se la caldaia é stata distaccata rispetto alle altre,e
posizionata sotto una zona notte.Potrei chiedere la
rimozione della stessa,poichè potrebbe arrecare un danno
allamia salute?
11 dicembre 2008 0:00 - roberto malesci
il mio appartamento, situato in un condominio di circa 30
appartamenti, è tra quelli più freddi per lontananza dalla
caldaia e per esposizione con tre lati esterni. in questi
giorni ho temperature di 17-17,5 la mattina e nel mezzo del
giorno, per arrivare solo alla sera a 18-19, il che non
garantisce ovviamente una situazione gradevole.
l'amministratore non vuole alzare la temperatura
pressato dagli appartamenti vicini alla caldaia che hanno
5-7 gradi in più (spese suddivise in base a tabelle
millesimali - a parte il disagio pago per avere freddo e per
lo spreco che viene fatto in altri appartamenti). come si
può intervenire? grazie
6 novembre 2008 0:00 - santagata giancarlo
Posso porre un quesito? Dal momento in cui è possibile
attivare l'impianto (delibere comunali)ed in presenza di
condizioni atmosferiche molto miti, è sufficiente la
richiesta di un "solo" condomino (anziano,
malato, ecc.) per attuare l'accenzione? Oppure è
necessaria la maggioranza?. Grazie.
2 novembre 2008 0:00 - daniela
buongiorno a tutti, in particolare a patrizia (commento del
15/10) con cui condivido la situazione di temperatura
costantemente eccessiva. ovviamnte, negli anni tutto ciò
che si è detto e ridetto in sede di assemblee condominiali
è risultato lettera morta. oltre allo spreco e alla spesa
esorbitante, comincio ad avere (questo è per me il settimo
anno in questo condominio) problemi di salute ascrivibili al
riscaldamento sconsiderato. voglio fare una ricerca presso
assessorati e ARPA per capire se si possa far intervenire
l'ASL. qualcuno ha precedenti in merito? grazie.
2 novembre 2008 0:00 - giancarlo
abito da 22anni in una casetta bifamigliare ,fino al 2007 ho
pagato il riscaldamento a meta con il propietario. ora il
propietario è morto e hanno ereditato i figli, ora mi
dicono che loro non abitandoci hanno chiuso i termosifoni e
che quindi aspetta a me accollarmi tutta la spesa vorrei
sapere i miei diritti e i dovere grazie
21 ottobre 2008 0:00 - maria
Salve,
per cortesia potreste dimrmi quale e'
la percentuale della quota minima da pagare in caso di
distacco dal riscaldamento centralizzato. Io sono anni che
mi sono distaccata e l'amministratore dello stabile mi
sta facendo pagare il 40% di quella che doveva essere la mia
quota effettiva, e' esatto? Grazie
15 ottobre 2008 0:00 - Paolo 1
Una domanda, visto che a Parma e altrove premono per il
teleriscaldamento, come funziona, chi decide quando e quanto
calore fornire, si e' liberi di staccarsi dal
teleriscaldamento o no, si e' liberi di far venire
quanto calore si vuole, sia come temperatura che come
orario, o viceversa non prelevare nemmeno una cloria e
quindi non pagare nulla (esistono gia' i cosidetti
contatori di calore, si paga quel che si consuma, e non di
piu', se non ho soldi chiudo il rubinetto del calore e
mi copro con due o tre coperte)? Paolo
15 ottobre 2008 0:00 - Davide
Gira voce che in Emilia-Romagna ci sarà obbligo per le
nuove costruzioni con più di 4 unità abitative, di
utilizzare l'impianto centralizato. Ma è vero??? non
sarebbe un gigantesco passo indietro??
15 ottobre 2008 0:00 - patrizia
nel mio condominio il riscaldamento è centralizzato ma la
temperatura all'interno dell'appartamento sito al
2° piano raggiunge i 26° gradi ed è eccessivo. ho
già parlato con l'amminastratore ma non c'è stato
nessun cambiamento! Non sò cosa devo fare per non
continuare a pagare rate riscaldamento eccessive come ora!!
15 ottobre 2008 0:00 - lea
Salve, il servizio di info condominiali gratuite presso
il mio Municipio, mi ha informata sulla legge D.Lgs. 29
dicembre 2006 n. 311 (da quello che so è legge dal 2006)
che impedisce il distacco dall'impianto centralizzato a
meno che non si crei nocumento a livello ambientale e quindi
nn agli altri condomini. E che ciò va
"confermato" da un tecnico specializzato super
partes e non del singolo condomino. Vi risulta? grazie.