Claudia/Monica,
la tua è una “deduzione” superficiale e approssimativa, tipica di chi confonde il termine “legalizzazione” con “liberalizzazione” (cosa ben diversa).

Il Proibizionismo è fallimentare per definizione: il consumo di stupefacenti non diminuisce, si ottiene solo che venga gestito dal mercato criminale, che così può comodamente stabilirne
1) La produzione
2) I prezzi
3) La composizione chimica (il fattore più grave)

L'unica soluzione possibile è una sensata riscrittura delle normative in materia, a cominciare da una rigorosa DISTINZIONE del generico termine “droga” in CATEGORIE DI PERICOLOSITÀ.

Naturalmente, finché gli addetti ai lavori hanno la “competenza” di un Giovanardi, non si caverà mai un ragno dal buco. E nemmeno una siringa.

Che la droga faccia male, non mi pare ci voglia una laurea per capirlo.
A parte il fatto che questo articolo è un vero rebus (come ha già detto qualcuno, esso parte da alcuni concetti di base che si danno per scontati, e che al lettore che nn ne sa nulla interesserebbe certo approfondire per una più agevole lettura), quello che ne ho dedotto io, almeno, è che sembra che quasi quasi incoraggi la gente a drogarsi, dicendo che lo scanning è incomprensibile e la politica del proibizionismo un fallimento. Bah!

...forse anche tu hai bisogno di un po' di chiarezza.
Ti invito a leggere questo articolo: http://droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=18848

Ciao.

non ci sono commenti poichè questo documento è incommentabile.
mi meraviglio che un sito così utile al consumatore che però vorrei chiamare più che altro cittadino, ospiti un articolo così insignificante intrinsecamente( non si capisce il significato di quello che dice questa comunità, che cosa va dicendo e forse anche facendo) spara bordate quali i sert privatizzati, platealmente falsi ( sarà privata questa comunità di GENOVA e probabilmente convenzionata si che succhiasoldi allo Stato) propagandando idee contrarie al fatto che la droga fa male e il resto sono palle. Punto.