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30 gennaio 2009 0:00 - Alberto
Nel mio palazzo esistono due contatori per la corrente elettrica. Uno serve per la luce delle scale e per il funzionameno degli ascensori e della caldaia; all'altro sono collegate le luci dei box e due pompe per scaricare l'acqua piovana nella rete fognaria.
Sino all'anno scorso le due bollete venivano inserite nelle spese generali del condomino scalando il 19% per il funzionamento dgli ascensori e il 33% per il funzionameno della caldaia che venivano addebitati, giustamente, solo ai proprietari degli appartamenti.
Da quest'anno la nuova amministratrice, con la scusa che non è possibile stabilire l'effettivo consumo degli ascensori e della caldaia ha proposto di far pagare a tutti, in base ai millesimi, la prima bolletta (quindi anche ai box, che non usano nè gli ascensori nè la caldaia), mentre la seconda bolletta (luci box e pompe acqua piovana che proviene dai cortili delle due palazzine) viene addebitata solo ai box.
In assemblea è stata approvata tale proposta, essendo i proprietari degli appartamenti in maggioranza e questo in contrasto con il regolamento che prevede ad esempio: "le spese di manutenzione e funzionamento degli ascensori si dividono tra i piani serviti....".
Come mi consigliate di comportarmi? Grazie
21 dicembre 2008 0:00 - romana barba
ho lo studio, un capannone industriale in affitto all'interno di un condomio, sono entrato nel 2005 e fino ad oggi non ho visto MAI un rendiconto delle spese di condominio, che mi trovo regolarmente in fattura a ogni trimestre. Ho sollecitato piu' volte il propietario il quale ha sempre promesso di farmelo pervenire aggiungendo che erano molte fotocopie da fare e con questa scusa siamo arrivati ad oggi , se io pagassi in ritardo il canome di locazione , scatterebbero immeditamente gl'interessi di mora.
Vorrei sapere cosa devi fare per entrare in possesso della docuemntazione delle spese perche' sono un po stufa di questa situazione
Grazie
24 novembre 2008 0:00 - Maria B.Vichi
L'anno amministrativo del condominio in cui vivo si chiude il 31 maggio di ogni anno. L'amministratrice ha il "brutto vizio " di fare l'assemblea per approvazione consuntivo e preventivo a ottobre/novembre (quest'anno il 20 novembre)
Io pago regolarmente le quote fino il 31 maggio e poi aspetto l'assemblea per l'approvazione del consuntivo. L'amministratice mi ha mandato 2 solleciti, da maggio in poi, dicendo che si devono pagare le stesse quote dell'esercicio passato (quello finito a maggio scorso)tanto dopo si farà il congualgio. Io, per principio , preferisco pagare 2/3 quote insieme piuttosto che pagare senza che sia stato approvato sia il consuntivo che il preventivo futuro. Ora, siccome si devono pagare 15 euro a sollecito, io non intendo pagare i solleciti dato che ho pagato le quote dell'anno regolarmente. Secondo me deve fare l'assemblea ordinaria subito dopo la fine dell'anno amministrativo e cioè subito dopo maggio e non a novembre. Sbaglio a non voler pagare le spese di sollecito ?
Grazie
17 novembre 2008 0:00 - Nerio Natalini
Gentili Signori,

da circa 35 anni abito in un appartamento di mia proprietà in un condominio.Ho sempre avuto il dubbio che l'appartamento del mio confinante fosse più grande.L'acquisto di questo è stato fatto sulla carta in fase di costruzione, il mio invece dopo circa 5 anni.
Ho chiesto e richiesto all'Amministratore notizie in merito ma mi è sempre stato risposto che era più piccolo del mio che ho fatto misurare ma non sono mai stato in grado di farlo per l'altro.
E' notizia recentissima che vengo a sapere, in quanto l'appartamento in questione è stato messo in vendita, effettivamente risulta di circa 10 mq più grande del mio.
La cosa che ci aveva fatto insospettire è che nel salotto del mio appartamento esiste una tacca dove è inserito l'ascensore mentre in quello del vicino non esiste.Preciso inoltre che il mio garage è la metà.
Le spese condominiali sono sempre state maggiori ed a questo punto Vi chiedo gentilmente cosa potrei fare?
Un cordiale saluto.
Nerio Natalini
16 novembre 2008 0:00 - FABRIZIO
Per Rosario;


...Articolo 1126 Lastrici solari di uso esclusivo
Quando l'uso dei lastrici solari o di una parte di essi non è comune a tutti i condomini, quelli che ne hanno l'uso esclusivo sono tenuti a contribuire per un terzo nella spesa delle riparazioni o ricostruzioni del lastrico.
Gli altri due terzi sono a carico di TUTTI i condomini dell'edificio o della parte di questo a cui il lastrico solare serve, in proporzione del valore del piano o della porzione di piano di ciascuno (att. 68 e seguenti).

*************************************
Quindi, "di TUTTI" e non "dei restanti" condomini.

Dica al suo amministratore di farsi un corso di aggiornamento !!!!

Per Franco,
la suddivisione luce scale pro-capite é una soluzione equa che dovrebbe accontentare tutti.
Purtroppo però, spesso, i regolamenti contrattuali imposti dal costruttore, prevedono che tutte le spese vengano suddivise in base ai millesimi in quanto questi ultimi non variano mentre le persone, si sa, spesso sfuggono.... !

Nel mio palazzo c'é una nuova famiglia di equadoregni che dice di essre in 3 ma che invece abbiamo contato essere almeno in 6 !!!
In questo caso chi paga i consumi esagerati di luce e sopratutto acqua ????

Sull'acqua si può anche mettere un contatore split ma sulla luce e sull'uso dell'ascensore....... ??
15 novembre 2008 0:00 - rosario
riguardo la ripartizione delle spese di riparazioni del lastrico solare ho una disputa con l'amministratore riguardo la interpretazione dell'art.1126 C.C. per le parole..... i restanti due terzi sono a carico di tutti i condomini ....
a mio avviso ciò significa che il condomino unico utilizzatore del lastrico solare oltre al terzo deve partecipare con i suoi millesimi per i suddetti 2/3.
l'amministratore lo ha invece escluso ed io ho contestato il suo criterio di ripartizione perciò ho sospeso il pagamento della quota errata a me attribuita. qual'è il vostro parere? grazie
15 novembre 2008 0:00 - franco
Nel nostro condominio la luce delle scale viene pagate in base al numero di componenti delle famiglie, nell'assunzione che i consumi familiari di questo servizio sono proporzionali alle persone che compongono ogni nucleo.
Mi sembra una soluzione più equa che non il ricorso alle quote millesimali; ci sono motivi per considerarla invece peggiore?
grazie
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