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5 dicembre 2008 0:00 - v.donvito
gentile Gfranco,
mi dispiace per la sua negativa esperienza con gli anziani, ma se pensa di applicarla alle vicende del comunicato che ha commentato... non ha capito di cosa si parla. Perche' le sue riflessioni sull'amore verso i propri cari non sono l'alternativa ma, oltre ad essere una realta' (come immagino nel suo caso), spesso sono solo l'alibi perche' amministratori delinquenti applichino le leggi solo per far tornare i propri conti e garantirsi le poltrone alle prossime scadenze. Ed e' di questo che si sta parlando e contro cui e' bene che la legge sia rispettata e non sia giustificata la violazione della stessa in nome di un solidarismo familiare di facciata.
5 dicembre 2008 0:00 - Gfranco
Penso che la malattia e di conseguenza anche l'assistenza di un familiare non sia solo un probema da demandare alle istituzioni, ma sia anche un dovere morale dei parenti più stretti e di coloro che hanno usufruito dei frutti che questa persona a costruito quando era sana -Se lo stato elargisse 2000 euro al mese ad ognuno di questi pazienti solo se tenuti a casa, Lei direttore vedrebbe quanti parenti premurosi (almeno in apparenza) salterebbero fuori !!!
Vada egregio direttore a visitare qualche casa di riposo, solitamente, il 20 - 30 % delle persone ivi residenti sono autosufficienti e potrebbero vivere tranquillamente a casa con i loro figli, ma oggi, in questa società, è meglio tenere in casa un gatto od un cane, l'anziano è un qualcosa di cui vergognarsi e da nascondere.
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