Se secondo qualcuno ci sono 70000 attacchi di cani,tanto
meglio possono essere crepati centinaia di migliaia di
uccelli!Anzi..la cosa è ben più probabile!
16 gennaio 2009 0:00 - De Pravato
Centinaia di migliaia?????????????
Ma se non si
becca un tordo, in Italia. E dove ve li eravate
nascosti tutti questi uccelli, nelle mutande di P....?
(il nome è omesso per prudenza; chi capisce, capisce.
Chi non capisce... può andare a votare.)
14 gennaio 2009 0:00 - ??
Anche da me sparano ancora! Evidentemente stanno male se
vedono che nel freezer c'è un buco,e naturalmente lo
vogliono riempire,anche cacciando quando non si può!E poi i
cacciatori vogliono venire a dire che sono amanti della
natura!Si,certo!Come i gatti amano l'acqua!
13 gennaio 2009 0:00 - danilo
se la data di chiusura è quella che dice AV, chi è che
sparava ininterrottamente nelle campagne intorno a casa mia
in questi giorni? (sto in ferie, non mi sono inventato
niente.)
danilo.
13 gennaio 2009 0:00 - AV
...per quanto ne so' io la caccia si chiude il 31
dicembre! Di quale caccia stiamo parlando.
11 gennaio 2009 0:00 - ??
Certo che siamo sempre messi peggio in italia! Complimenti
al "ministro dell'ambiente"e alla sua
intelligenza da nocciolina!Va a finire che tra un
po'sarà legale anche sparare alle galline nei
pollai!(come se non lo facessero già)!
10 gennaio 2009 0:00 - Mirko Paderni
Condivido pienamente quanto espresso nel documento,ma
nell'immediato occorre far passare sui principali mezzi
di informazione articoli pratici su come aiutare gli animali
in difficoltà come il seguente:
Alcuni consigli sul come essere utili nella vita quotidiana
I Lombardi soffrono nella morsa del
gelo, ma gli animali muoiono in gran numero. Soprattutto
gli uccelli, che devono nutrirsi di continuo e non riescono
a farlo quando la neve ricopre il terreno. È questo
l’allarme lanciato dalla Lac, la Lega per l’abolizione
della caccia, su tutto il territorio regionale lombardo. Per
questo la Lac suggerisce qualche accorgimento per aiutare la
fauna selvatica a sopravvivere fino al disgelo.
«I proprietari e i curatori di giardini o spazi verdi -dice
la Lac- possono spalare via la neve non solo dai vialetti e
dai passaggi per le persone, ma anche da tratti di aiuole e
prati, così da permettere ai merli e ai pettirossi di
accedere alla terra in cui trovano il cibo. Tutti possono
offrire cibo sotto forma di granaglie, pane, frutta, semi
nei luoghi dove gli uccelli si concentrano, per esempio nei
parchi cittadini e suburbani, nei laghetti con anatre, ma
anche ognuno sul proprio terrazzo, balcone, cortile o
persino davanzale»
«In questi giorni -dice
Paola Verganti, della Lega anticaccia- ai centri recupero
fauna selvatica giungono per lo più animali stremati dal
gelo e dalla fame, è urgente mettere in atto i piccoli
accorgimenti che, in un ambiente profondamente trasformato
dall’uomo come quello lombardo, possono significare la
vita o la morte per molte specie».