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2 marzo 2009 0:00 - G.Parisi
Gentile ernesto ameglio,

la ringrazio delle informazioni, provero’ a significarLe che non ho mai avuto una educazione cattolica, nemmeno quando bambino, in quanto profondamente disinteressato e lontano dai concetti avvertiti come astratti.

Pertanto alla parabola, ho dato una interpretazione che nel contesto dell’articolo vuole proprio essere non-assolutista, difatti Lei stesso dice, che ognuno puo’ darne una interpretazione che vuole, e cosi’ e’ accaduto.

Concordo inoltre su tutto quanto lei ha sostenuto in seguito.

Cordialita’.

Giuseppe Parisi

1 marzo 2009 0:00 - ernesto ameglio
L'articolo di Parisi è molto bello, ma soverchiamente tecnico. Comunque non sa sfuggire all'educazione cattolica ricevuta, altrimenti avrebbe interpretato la parabola del buon Samaritano in altro modo.I Samaritani, molti dei quali erano discendenti di Abramo, per motivi dovuti all' alienante particolarismo giudaico, odiavano gli Ebrei, sentimento nato alla morte di Salomone, e continuato dei secoli posteriori. Gésu stesso disse alla donna Samaritana: voi non sapete chi adorate, la verità viene dagli Ebrei. Il ferito poteva essere un samaritano. Quasi tutti gli aforismi prestati a Gesù, sono interpretabili secondo i propri gusti, ma privi di vera logica.Il Vaticano vive attualmmente una profonda crisi, le troppe aperture sul mondo hanno messo in luce la sua vera natura - religione che ha rinnegato le sue origini ebraiche, gli insegnamrnti dei vangeli, e infine il Gesù inventato da Paolo in seguito ad un colpo di sole. Ora è la religione dei papi, suprema abberrazione mentale.
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