la ringrazio delle
informazioni, provero’ a significarLe che non ho mai
avuto una educazione cattolica, nemmeno quando bambino, in
quanto profondamente disinteressato e lontano dai concetti
avvertiti come astratti.
Pertanto alla parabola,
ho dato una interpretazione che nel contesto dell’articolo
vuole proprio essere non-assolutista, difatti Lei stesso
dice, che ognuno puo’ darne una interpretazione che vuole,
e cosi’ e’ accaduto.
Concordo inoltre su
tutto quanto lei ha sostenuto in seguito.
Cordialita’.
Giuseppe Parisi
1 marzo 2009 0:00 - ernesto ameglio
L'articolo di Parisi è molto bello, ma soverchiamente
tecnico. Comunque non sa sfuggire all'educazione
cattolica ricevuta, altrimenti avrebbe interpretato la
parabola del buon Samaritano in altro modo.I Samaritani,
molti dei quali erano discendenti di Abramo, per motivi
dovuti all' alienante particolarismo giudaico, odiavano
gli Ebrei, sentimento nato alla morte di Salomone, e
continuato dei secoli posteriori. Gésu stesso disse alla
donna Samaritana: voi non sapete chi adorate, la verità
viene dagli Ebrei. Il ferito poteva essere un samaritano.
Quasi tutti gli aforismi prestati a Gesù, sono
interpretabili secondo i propri gusti, ma privi di vera
logica.Il Vaticano vive attualmmente una profonda crisi, le
troppe aperture sul mondo hanno messo in luce la sua vera
natura - religione che ha rinnegato le sue origini ebraiche,
gli insegnamrnti dei vangeli, e infine il Gesù inventato da
Paolo in seguito ad un colpo di sole. Ora è la religione
dei papi, suprema abberrazione mentale.