Non sono d'accordo sulla conservazione autologa del
sangue cordonale,ma vorrei essere a conoscenza dell'uso
dei fondi ministeriali per le biobanche del cordone
ombelicale Noi a Piacenza,per primi in Emilia Romagna
abbiamo avuto, col fattivo e sostanziale contributo
dell'associazione Nuova Vita,la prima banca deposito in
rete con Bologna ,(ma già dal 1998 si raccoglievano sacche
che venivano consegnate al centro trasfusionale di
Milano) Non sono stati dati alle ostetriche o al Centro
Trasfusionale, che operno in questo progetto ,i
riconoscimenti dovuti. Vi sono ora, per il progredire
delle donazioni,problemi relativi all'informazione
specie alle donne straniere che non solo necessitano di
traduzioni ,che per altro noi come associazione ci siamo
presi il carico inutilmente purtroppo di fare eseguire,ma di
mediatori culturali che spieghino alle gravide il
significato di quello che viene proposto nei questionari
tradotti e il percorso necessario per arrivare alla
donazione. inoltre, per mancanza di personale,non si
effettuano le raccolte di sabato e domenica. A tutto
questo dovrebbe supplire il contributo di 15 milioni di euro
perriorganizzare le biobanche per il cordone ombelicale
Vorrei tanto poter interloquire direttamente con
l'Onorevole Sottosegretario alWelfare Eugenia
Roccella,ma una privata cittadina come può fare ? E un
peccato perchè penso che chi conosce il problema
concretamente dal suo esordio potrebbe dare un contributo
alla soluzione pratica dello stesso cordialmente
Enrichetta Paltrinieri Colli pres. ass.Nuova Vita Onlus
Piacenza