(da HARAKIRI - 1 aprile:)
"Bisognerà attendere le decisioni della Camera,
dove sembra qualcosa si stia mettendo in moto anche in
conseguenza delle parole del compagno Fini (anche lui adesso
è un pericoloso comunista)."
______________
Sinceramente, del "compagno
Fini" non mi fido per nulla. Un camaleonte
ideologico, sempre pronto a cambiare colore a seconda di
quel che più gli conviene al momento.
Mi ricorda
troppo Ferrer, quello che nei Promessi Sposi finge di
mettersi dalla parte del popolo durante l'Assalto ai
Forni.
Così anche ora dice: "Avete ragione
di protestare, ma state buoni e lasciate fare tutto a me,
che sono un potente che sta dalla vostra parte".
Morale: i "vicari di provvigione" del caso
se la cavano con una finta strigliata, e la reazione di
malcontento viene incanalata in una direzione inerte.
Mi fa piacere constatare che dopo due secoli i metodi
per farsi beffe dell'incazzatura popolare siano rimasti
sempre gli stessi.
2 aprile 2009 0:00 - IndoVinAuNpo'
PER IL FRATELLO INTELLIGENTE DI SILVIO
CRETINO: *****
Orsù, Paolo, non essere
così crudele col tuo sfortunato consanguineo.
Lo
sai che è tutta colpa delle ostriche avariate che Luigi e
Rosa avevano mangiato quella famosa notte. Infatti,
dopo averne visti gli effetti genetici, prima del prossimo
coito ci sono andati un po' più cauti, sulla scelta del
cibo. Anguria salmistrata fritta nell'aceto.
Così tu sei nato quel tantinello più intelligente da
capire i vantaggi di passare per cretino. Infatti
nessuno penserebbe che un cretino possa aver pianificato
tutti i reati di cui ti hanno accusato.
Così gli
inquirenti ti hanno lasciato pietosamente stare per mettersi
a cercare il tuo manipolatore. E indovina a chi sono
arrivati? Al fratello cretino che vuole farsi passare per
intelligente.
E per un po' ti è andata bene.
Ma adesso il tuo fratello cretino sta cominciando a
passare DAVVERO per cretino, rischiando così di rovinare la
tua intelligente copertura. Dove lo trovi un altro
paravento sui cui scaricare le tue malefatte da finto
cretino?
Ti conviene ordinargli subito di fare
qualcosa di intelligente. Tipo dire che questa legge
cretina sul Testicolamento Bioillogico era solo un pesce
d'aprile.
Ma fai in fretta: il tuo fratello
cretino sta facendo troppe cose cretine. E di questo
passo rischi che possa essere preso per intelligente solo da
un cretino.
I.
2 aprile 2009 0:00 - IVAN
(da HARAKIRI:)
1) "Lo
spiraglio giuridico tra le incongruenze di questa legge del
cazzo scritta con coerente...inchiostro forse esiste, e
potrebbe comportare la subordinazione del ricovero
all'accettazione preventiva da parte dei medici di
attenersi scrupolosamente alle volontà del paziente: un
vero e proprio contratto privato che impegna il medico e la
struttura sanitaria ad agire solo ed esclusivamente nel
rispetto delle volontà del paziente."
Semplicemente inaudito. Neanche in Congo si è costretti a
ricorrere a simili scappatoie per NON farsi mettere le zampe
addosso. Ho nostalgia delle cure-inculata di Wanna
Marchi; almeno quelle restavi libero di cercartele TU.
----------------
2) "Ci sono
altre cosette che forse sarà possibile fare. Unico
problema: bisognerà avere un po' di tempo a
disposizione e qualche spicciolo da spendere."
Dejà vù. Dobbiamo tornarci sopra, prima o poi.
----------------
3) "Non è
tanto utile chiedersi Cui Prodest (ricordi "Chi tira i
fili"?), essendo già chiare le opportunistiche ragioni
politiche di tanto pestare sul non-testamento
biologico."
Forse non è utile per te
(che hai già superato questa fase) e per i Tontoloni (che
neanche si porranno mai la questione), tuttavia considera
che ci sono anche coloro che stanno-nel-mezzo, ed
aspettano solo l'imbeccata giusta per venirne a capo, e
passare così al passo successivo. Questo è anche il
(presunto) scopo di threads come "CHI TIRA I
FILI", altrimenti rimane uno sterile colloquio privato
fra Cassandre (a proposito, non male l'idea del
Tontolone di scambiarci i recapiti...Vedi che qualche
barlume di speranza c'è anche per quelli come lui?)
----------------
4)
"Avrebbero dovuto respingere l'emendamento UDC e
avrebbero conservato un minimo di decoro caratterizzandosi
come forza moderata in grado di contenere i pericolosi
comunisti ma anche gli integralisti papalini. Così
invece sono in pieno coma da delirio da
onnipotenza."
Infatti. Così
com'è, lo vede anche un bambino che questa legge è
una presa per il culo. Potevano fare qualcosa di più
DISCRETO, che creasse un po' di contrasto fra
"tifosi" PRO o CONTRO...invece così se li sono
messi TUTTI contro. Un incomprensibile autogol.
----------------
5) "E chi lo
ferma più Casini se parte su questa strada."
Ma dai, pensa a un TG che apre sempre così:
"BUONASERA...ANCHE OGGI CASINI IN
PARLAMENTO..."
(pardon, mi è
sfuggita...)
3 aprile 2009 0:00 - Harakiri
Caro Ivan, hai ragione: sono stato poco chiaro.
Quando ho scritto che non è utile interrogarsi sul “cui
prodest” perché sono chiare le ragioni di opportunismo
politico che generano determinate scelte legislative volevo
in realtà scrivere che queste ragioni sono ancora chiare a
pochi. Insomma, ho scritto “essendo già chiare”
ma volevo dire “non essendo ancora chiare”.
Inutile allora occuparsi del cui prodest se ancora i più
sono convinti che ci sia realmente un conflitto etico in
corso, uno scontro di civiltà. Sto quindi cercando con
i miei modestissimi mezzi di smascherare l’ipocrita
opportunismo di tanto vociare sull’etica. Da qui, il
mio sforzo di evidenziare, anche attraverso le affermazioni
desunte dai testi fondamentali della dottrina cattolica, le
tante contraddizioni della predicazione cattolica e dei
provvedimenti legislativi voluti anche dal mondo cattolico
(la legge n. 6 del 2004, per esempio).
Riguardo
alle iniziative da assumere per arrivare presto a un
pronunciamento della Corte Costituzionale, bisognerà
attendere l’approvazione della legge per valutare gli
effettivi spazi di manovra. Non si tratta di sotterfugi
o scappatoie, ma di una necessità imposta dal fatto che non
esiste un automatismo di valutazione costituzionale di una
legge prima della sua entrata in vigore. Una legge è
tale quando è approvata dal parlamento e pubblicata sulla
gazzetta ufficiale. Poi, nel caso siano sollevate specifiche
eccezioni di costituzionalità entra in gioco la Corte
Costituzionale.
All’indirizzo
http://www.fondazioneveronesi.it/testamento_biologico.html
si trovano interessanti consigli sul come redigere un
testamento biologico basato sul principio che “nessuno
deve scegliere per noi”. L’utilità di procedere
in tale direzione risiede tutta nella convinzione che in
caso di necessità un bravo avvocato saprà far valere in
giudizio le volontà espresse dall’interessato, anche se
in contrasto con la norma di legge che si profila
all’orizzonte. Con un gruppo di avvocati sto
iniziando a studiare la possibilità di non attendere il
momento della "necessità" per attivare il
percorso giudiziario ma farlo iniziare già al momento della
scrittura delle DAT che, secondo quanto previsto dal DDL in
discussione, devono essere raccolte esclusivamente dal
medico che contestualmente le sottoscrive. Il rifiuto
del medico di sottoscrivere dichiarazioni contrarie alla
legge, nell’ipotesi che la legge riconfermi gli
orientamenti approvati dal senato, può essere
un’occasione per avviare l’iter giudiziario senza
attendere il momento della necessità. Solo dopo
l’approvazione della legge potrà essere valutata la
strada più efficace da percorrere. Se quanto al
momento intravisto come spazio giuridico di movimento sarà
confermato… basterà che anche in Italia tanti presentino
una DAT come quella prevista in Germania, e già
sottoscritta da circa 3milioni di cattolici, per provocare
una valanga di cause giudiziarie, nella speranza di arrivare
a un giudizio prima che l’operatività delle DAT si renda
necessaria; diversamente, se attenderemo il momento di
necessità, avremo tantissimi casi come quello che i
legislatori dicono di voler evitare.
1 aprile 2009 0:00 - Sergio
Pubblico anche qui un intervento proposto su altra
discussione sullo stesso tema (vedo che le discussioni sul
testamento biologico aumentano ogni giorno). ********
Proviamo ad analizzare alcuni aspetti
significativi del DDL, appena approvato dal Senato, sulle
“Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di
consenso informato e di dichiarazioni anticipate di
trattamento”.
L’art. 1 (tutela della vita e
della salute) esordisce riconfermando gli articoli 2, 13 e
32 della Costituzione e procede alla lettera a) affermando
che la vita umana è un “diritto inviolabile ed
indisponibile”.
L’art. 2 è dedicato al
“consenso informato” riconfermando che è su di esso che
si fonda la legittimità di ogni trattamento sanitario
(comma 1); al comma 3 questo consenso diviene il cemento
della “alleanza terapeutica” costituitasi all’interno
della relazione fra medico e paziente.
L’art. 3
(contenuti e limiti della dichiarazione anticipata di
trattamento) al comma 4 (in realtà 3 perché il terzo è
stato soppresso) prevede la possibilità di rinunciare a un
trattamento sanitario sproporzionato o sperimentale; al
comma 6 (ovvero 5) si richiama la Convenzione delle Nazioni
Unite sui diritti delle persone con disabilità per
affermare che alimentazione e idratazione “sono forme di
sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare
le sofferenze” e quindi non possono essere oggetto di
dichiarazione anticipata di trattamento.
L’art.
6 (fiduciario) prevede che il soggetto che sottoscrive la
DAT possa nominare un fiduciario.
L’art. 7
(ruolo del medico) prevede che il medico annoti nella
“cartella clinica le motivazioni per le quali ritiene di
seguire o meno” le volontà espresse dal soggetto nella
sua dichiarazione anticipata di trattamento. Le indicazioni
sono valutate dal medico, sentito il fiduciario, in
applicazione del principio dell’inviolabilità della vita
umana e della tutela della salute, secondo i principi di
precauzione. In caso di controversia tra il fiduciario ed il
medico curante, la questione è sottoposta a un collegio
medico designato dalla direzione sanitaria della struttura
di ricovero.
L’art. 8 (autorizzazione
giudiziaria) prevede che in caso di assenza del fiduciario e
contrasto tra soggetti legittimati ad esprimere il consenso
al trattamento sanitario la decisione sia autorizzata dal
giudice tutelare, su parere del collegio medico di cui
all’art. 7.
Le novità di questo DDL sono
essenzialmente racchiuse in poche parole: >
inviolabilità e indisponibilità della vita umana; >
alleanza terapeutica > qualificazione di alcuni
trattamenti sanitari come “sostegno vitale” >
valore non vincolante per il medico delle volontà espresse
nella DAT > controversie risolte tramite un collegio
medico o il ricorso all’autorità giudiziaria in assenza
di fiduciario.
Partiamo dall’ultimo punto e
procediamo a ritroso.
Le controversie Se
c’è controversia tra fiduciario e medico, la questione
diviene competenza di un collegio medico in cui il
fiduciario non ha più alcun ruolo. La Costituzione è
così violata in quanto si priva di tutela la persona non
più in grado di decidere per sé. E’ violata anche
la Convenzione Onu sulla disabilità, impropriamente
richiamata dal DDL, perché il disabile diviene un oggetto
nelle mani di un collegio medico. Se manca il
fiduciario, cosa probabile dato che non è obbligatorio
sottoscrivere la DAT, della questione può essere investita
l’autorità giudiziaria. Prevedo moltissimi casi
giudiziari che continueranno a occupare le cronache
quotidiane.
Sostegno vitale Così sono
definiti alcuni trattamenti (nutrizione e idratazione) la
cui funzione sarebbe quella di alleviare le sofferenze.
Bisogna quindi che esista una “sofferenza” clinicamente
accertata; chi è in stato vegetativo permanente è in
sofferenza clinicamente accertabile? Chi ha un cancro
ai polmoni in fase terminale deve essere sottoposto a
idratazione? Così lo facciamo soffrire riempiendogli i
polmoni di liquidi? Può una legge stabilire erga
omnes cosa sia “un sostegno vitale”? O questa
valutazione compete caso per caso al personale medico e al
soggetto interessato o a chi ne ha la rappresentanza legale?
Perché non stabiliamo per legge anche quanta aspirina
debba essere somministrata? La respirazione forzata non
è un “sostegno vitale”? Non solo i legislatori,
tutti premi Nobel della medicina, decidono che idratazione e
nutrizione sono “fisiologicamente finalizzate ad alleviare
la sofferenza fino alla fine della vita” (qualsiasi medico
potrà citarvi casi in cui così non è), non solo escludono
la respirazione tra le necessità vitali, non solo non
ammettono eccezioni mediche e cliniche a questa perentoria
affermazione che suona come un nuovo “sole fermati!”, ma
ovviamente si tratta di trattamenti sui quali un soggetto
non può esprimersi nel rilasciare le sue volontà.
Anche questo è in aperta violazione della Costituzione la
quale afferma che i “trattamenti sanitari” non possono
essere imposti (se non in casi specifici nei quali vi sia
pericolo per la collettività). Ora, possiamo definire
come vogliamo l’idratazione e la nutrizione ma, salvo
sovvertire ogni regola della logica, si tratta pur sempre di
trattamenti sanitari anche se affibbiamo ad essi la
qualifica di sostegno vitale. I trattamenti sanitari
sono un insieme più vasto che comprende le terapie e anche
i sostegni vitali. Se invece vogliamo sottrarre i
sostegni vitali al più ampio insieme dei trattamenti
sanitari, allora è necessario definire puntualmente cosa
siano, chi è autorizzato a somministrarli, quali i
protocolli da seguire. Sul piano giuridico non si
comprende cosa sia il “sostegno vitale”: per una persona
con insufficienza renale la dialisi rappresenta un sostegno
vitale o no. E i farmaci salva-vita sono sostegno vitale o
no. E in tanti altri casi potrebbe essere un semplice
antibiotico un sostegno vitale. Una legge che
introduce una formula magica, sostegno vitale, senza darne
una puntuale definizione è fonte solo di infiniti
contenziosi giudiziari. La Convenzione ONU,
ovviamente, non c’entra nulla, trattandosi di un testo che
ha la finalità di non discriminare i disabili
nell’accesso alle cure (come ha già sottolineato
pacatamente il TAR della Lombardia).
Alleanza
terapeutica Ecco ancora una formula magica contenuta
già nel titolo dato a questa legge: deve esserci alleanza
terapeutica tra medico e paziente. Questo è senza dubbio
auspicabile, ma questa alleanza non c’è ogniqualvolta un
paziente cambia medico o struttura sanitaria. Il rapporto
con il medico è di tipo fiduciario come possiamo per legge
imporre l’alleanza? L’alleanza terapeutica diventa
la panacea in cui si sostanzia il consenso informato, dato
dopo essere stati accuratamente informati su diagnosi,
prognosi, finalità dei trattamenti… L’art. 3 prevede
che si possa rifiutare un trattamento se sproporzionato; ma
sproporzionato rispetto a che? Se la prognosi è
infausta e un trattamento serve solo a mantenere in vita
artificialmente una persona senza alcuna possibilità di
guarigione, quel trattamento è o non è sproporzionato?
Sì, è sproporzionato ma di tale sproporzione non si
tiene conto se il trattamento consiste in semplice
nutrizione e idratazione perché altro non c’è
clinicamente da fare. Ecco che si realizza una nuova
forma di discriminazione. Se un trattamento è
sproporzionato a causa della prognosi infausta ma non è
necessaria la nutrizione o l’idratazione allora puoi
andartene in pace; se invece hai la sfiga di una prognosi
infausta ma con nutrizione e\o idratazione forzata puoi
essere mantenuto in vita allora ti tocca vivere e il tuo
corpo diviene un oggetto nella disponibilità dei medici
anche se tu di quella vita non sai cosa fartene.
Inviolabilità e indisponibilità della vita umana
Questo è il punto cruciale: un bel proclama ideologico
assolutista degno della Repubblica degli Ayatollah. Se
mi dite “inviolabilità e indisponibilità della vita
altrui” mi trovate pienamente d’accordo ma se affermate
sic et simpliciter “inviolabilità e indisponibilità
della vita” allora non ci siamo. Che la vita sia
violabile e disponibile è sotto gli occhi di tutti.
Dovremmo trasformare il suicidio in reato punendo per
esempio il suicida con la confisca di tutti i suoi beni ed
eliminare la reversibilità della pensione per i
suicidi. Viola la vita e ne dispone eccome chi abusa di
alcol, di droga o chi svolge sport estremi. Dovremmo abolire
il pugilato e le gare automobilistiche in cui si mette a
rischio la vita per un po’ di gloria e denaro. A
livello giuridico questa affermazione è discutibile, ma
anche a livello etico conosce mille eccezioni quando per
esempio si preferisce la morte al subire violenza. Gesto
eroico, estrema difesa della propria dignità fino appunto a
disporre della vita pur di non piegarsi. Pensate alla
donna che accetta di morire per dare la vita. La vita
è un dono, nella migliore delle ipotesi, e poiché chi ce
ne ha fatto dono non è uno schizofrenico lascia a ciascun
individuo la scelta di come farne uso. A livello
giuridico la vita diviene disponibile e violabile in
occasione di guerre o quando si prevede la pena capitale
(per inciso, ritenuta ancora lecita dalla Chiesa
Cattolica). Indisponibilità della vita è un concetto
etico che non rappresenta un parametro oggettivo, è un
concetto frutto di una determinata concezione della vita,
assolutamente lecito ma > irrilevante sul piano
giuridico perché assente nella nostra Costituzione, nel
nostro ordinamento e nella dottrina giuridica che sul punto
si è espressa con chiarezza già nel 1990 (Corte
Costituzionale sentenza n. 471 del 1990); > valido per
scelta individuale e non erga omnes; > culturalmente,
eticamente e filosoficamente discutibile perché assume come
assoluto un punto di vista relativo; > arbitrario
perché sul piano logico e materiale è privo di valore:
bisognerebbe almeno aggiungere il termine “altrui”;
indisponibilità della vita altrui.
La vita è un
diritto e in quanto tale va tutelata, perché premessa per
il godimento di ogni ulteriore diritto, ma come per ogni
diritto se ne dispone. I termini “diritto” e
“indisponibilità” sono inconciliabili: diritto
indisponibile è una contraddizione in termini. Posso
negare un diritto perché esso è disponibile. Non
posso parlare di diritto di morire perché la morte non può
essere negata (nel senso che nessuno può garantire che non
morirai). Posso parlare di diritto allo studio perché
l’accesso all’istruzione può essere negato. Una
legge dovrebbe valutare molto accuratamente ciò che
definisce diritto. Le leggi non dovrebbero essere
manifesti ideologici.
Senza alcuna pretesa di
essere stato esaustivo e di essere nel “giusto”, queste
considerazioni mi portano a qualche conclusione: >
questa legge non è conforme alla nostra Costituzione,
> questa legge nega i principi del pluralismo culturale che
caratterizza il nostro ordinamento, > questa legge è
un manifesto ideologico che provocherà contenziosi e
molteplici problemi applicativi, > questa legge è
zeppa di contraddizioni.
Infine, visto che viene
citata a vanvera una Convenzione ONU, come si concilia
questa legge con la Convenzione di Oviedo, con la Carta dei
diritti fondamentali dell’Unione Europea, con la
Costituzione Italiana che viene richiamata per violarne gli
articoli 3, 13 e 32?
1 aprile 2009 0:00 - Harakiri
Certo Ivan, bisognerà attendere le decisioni della Camera,
dove sembra qualcosa si stia mettendo in moto anche in
conseguenza delle parole del compagno Fini (anche lui adesso
è un pericoloso comunista).
Solo dopo potremo
valutare l'intervento del presidente Napolitano.
Non è tanto utile chiedersi cui prodest (ricordi Chi
tira i fili?), essendo già chiare le opportunistiche
ragioni politiche di tanto pestare sul non-testamento
biologico.
Le ragioni erano e rimangono: >
mettere in difficoltà la presidenza della repubblica >
creare scompiglio nel PD > entrare in competizione con
l'UDC (cazzo quanto rompe sto' Casini cresce a ogni
partita del gioco dell'oca elettorale).
La
reazione dell'UDC non si è fatta attendere; approvando
il loro emendamento che ha tolto ogni residuo significato a
una legge che doveva dare vita al testamento biologico, la
maggioranza è andata in delirio di onnipotenza.
Nel centrodestra cominciano a comprendere che si sono messi
in una situazione difficile facendosi ingabbiare
nell'onnipotenza integralista. Avrebbero dovuto
respingere l'emendamento UDC e avrebbero conservato un
minimo di decoro caratterizzandosi come forza moderata in
grado di contenere i pericolosi comunisti ma anche gli
integralisti papalini. Così invece sono in pieno coma
da delirio da onnipotenza.
La Camera potrà
modificare le cose e mitigare il rischio di una colossale
sconfitta in sede costituzionale e\o nel paese. Ma non
potrà apportare significative modifiche se non lasciando
decantare la discussione per qualche mese. Questa
scelta sarebbe già una parziale sconfitta per il
centrodestra e offrirebbe all'UDC la possibilità di
andare alle elezioni europee accusando il centrodestra di
inciuciare con il PD usando il testamento biologico come
merce di scambio. L'accusa dell'UDC sarebbe che il
centrodestra non è un buon paladino dei valori della
civiltà cristiana. E chi lo ferma più il Casini se parte
su questa strada.
Se invece premono perchè la
Camera approvi così com'è la legge, allora rischiano
di andare subito a uno scontro con il Quirinale... e di
creare scompiglio in casa propria. Ti assicuro che in
AN, nella Lega e in alcuni settori di Forza Italia questa
legge ha molti contestatori. Pessime prospettive con le
elezioni europee in vista e ottimo favore all'UDC che sa
presentarsi come il partito della moderazione e del bon ton
istituzionale.
Come vedi l'onnipotenza li sta
conducendo in un cul de sac... e intanto i vescovi insistono
affermando che la legge va approvata in fretta... chissà
cosa ne pensa Fini di questi strani vescovi-deputati che
vogliono anche scrivere il calendario dei lavori
parlamentari.
Il PD dovrebbe a questo punto
alzare la posta... ma ne avranno il coraggio con le elezioni
alle porte? E' pronto il PD a rinegoziare con gli
integralisti di casa propria i principi della laicità e del
pluralismo? L'alleanza con i cattolici è infatti
benefica solo se si fonda su obiettivi precisi e ben
individuati, lasciando a ciascuno libertà di azione sui
fronti che non costituiscono programma di governo ma senza
alcuna abnegazione sui valori della laicità. In altre
parole, i cattolici possono trovare posto nel PD solo se
accettano che sulle questioni "eticamente
sensibili", come le chiamano loro, prevale il principio
della laicità e non quello dell'etica di stato.
L'alleanza in chiave anti-berlusconi, a 360 gradi, senza
definire una base culturale e identitaria trasforma il PD in
una aggregazione plebiscitaria al pari del PDL. E la
componente laica e di sinistra o accetta il potere
d'interdizione dei cattolici o rischia di sfasciare
l'alleanza andando allo scontro con la componente
cattolica. Questo è l'aspetto su cui sta puntando
il PDL: sfasciare il PD facendo esplodere le contraddizioni
interne al PD che non ha basi culturali condivise ma solo un
fragile antiberlusconismo. Forse non riuscirà a
provocare un chiarimento necessario all'interno del PD
ma in ogni caso questo impedirà al PD il rilancio di se
stesso... e il PD sarà costretto a un nuovo insuccesso;
mentre l'UDC uscirà in ogni caso vittorioso. Il
PDL rischia su tutti i fronti: se va avanti come un treno o
se frena, in ogni caso si è portato in casa un bel
problema.
Il delirio di onnipotenza sarà la
causa del loro primo scacco.
1 aprile 2009 0:00 - Supervik
per Silvio detto il Nano: non ci ho capito un cazzo dal
tuo post pero' ho capito che sei contrario
all'assassinio per legge e all'eutanasia. Sei anche
contrario all'accompagno verso la morte del cosiddetto
terminale effettuata da un'ospedale (...che dovrebbe
guarire e non uccidere...) e qui ti do' perfettamente
ragione. Pero' se uno vuole per forza morire che ci vuoi
fare? Se uno scrive che in caso di semi morte vuole morire e
non gliene fraga un cazzo di mangiare o bere attraverso un
sondino e non gli interessa la probabilita' che ha di
ritorno in vita lasciamolo morire! Cmq la percentuale degli
eutanisicisti sta calando: appena successo il fattaccio
dell'assassinio di Eluana tutti volevano morire adesso
invece hanno modificato il loro testamento biologico non
lasciando la decisione al medico ma .....ai propri
famigliari! Ti pare che una moglie o un marito o un padre
non ci pensi un milione di volte prima di sfilare il sondino
naso gastrico al famigliare che magari ha il 5% di
probabilita' di tornare di qua? A differenza del
medicastro da strapazzo che non ci pensa neanche una volta a
sradicare la sonda: per lui il malato e' solo una
rompitura di coglioni! Poi credo di aver capito il discorso
dell'eredita': se una babbiona miliardaria sta in
coma vegetativo la sua famigliola sbava dalla voglia di
sotterrare il cadavere, perche' aspettare mesi,
anni..... Una leggina permetterebbe a tutti di incassare la
"taglia" e magari sono stati proprio loro ad
organizzare la cosa.... Forse vedo troppi Colombo.... O
forse quelli che vogliono l'assassinio per legge non ne
vedono proprio..... Comunque IO NON VOLGIO ESSERE
ASSASSINATO! SE DOVESSI PER SFIGA FINIRE IN COME VEGETATIVO
VOGLIO CHE IL MIO CORPO SIA USATO PER SPERIMENTARE OGNI
FORMA DI CURA CHE RICERCHI IL MIO SALVATAGGIO E QUELLO DI
ALTRI POVERACCI! VOGLIO ESSERE DI AIUTO ANCHE IN PUNTO DI
MEZZA-MORTE! Poi io sono di quelli che vedono il bicchiere
mezzo pieno e quindi per me un paziente in coma vegetativo
e' MEZZO VIVO e NON MEZZO MORTO!
31 marzo 2009 0:00 - IVAN
Beh, Haki, direi che è inutile sprecare un'altra
replica per il Gasparri, visto il suo livello di
comprensione della precedente.
Passiamo
pietosamente oltre. La prospettiva che Napolitano avalli
questa legge-mostro dovrebbe avere implicazioni non solo
sulla Costituzione, ma (cito Sergio) "anche sul Codice
Civile e sulla legge istitutiva del Servizio Sanitario
Nazionale (per non parlare delle disposizioni UE e ONU).
Si aprirebbe un contenzioso infinito in ambito nazionale ed
europeo", prospettando una saturazione
dell'apparato burocratico a più livelli. Ed è
anche inutile mettersi a calcolarla, in quanto finché la
legge non viene aggiornata delle (eventuali, se viene
rinviata al vaglio delle Camere) modifiche, non è possibile
conoscerne i dettagli ufficiali (articoli e relative
implicazioni).
Inoltre, la prospettiva che venga
poi abrogata da un eventuale Referendum è pressochè
SCONTATA, dato il suo livello di impopolarità. Pare
che riscontri approvazione solo da quelli che l'hanno
votata e qualche Tontolone isolato.
A questo
punto è d'obbligo porsi la domanda sempre valida:
Qui Prodest? Chi ne trae vantaggio, da questo scempio
premeditato?
Un paio di ipotesi potrebbero farle
anche i bambini. - La Chiesa, che vedrebbe confermato
il suo potere d'ingerenza negli affari di Stato...
- Le strutture sanitarie private, dato l'inevitabile
moltiplicarsi di altri "casi-Eluana"... - La
sedicente "Maggioranza", che avrebbe l'innesco
d'apertura per mettere finalmente le mani sulla
Costituzione (cosa mai negata dal Silvio, fin
dall'inizio)... ...E tutta una serie di altre
entità più o meno scoperte, ma fra le quali PER CERTO non
rientra il Popolo italiano.
30 marzo 2009 0:00 - Fratello intelligente di Silvio cretino
Silvio, fratello mio tanto carino quanto cretino, sta zitto
che combini guai. Eluana mica poteva andarsene a casa e
se sei in ospedale e poi subentrano delle complicazioni e
hai bisogno dei sostegni vitali con questa legge mica puoi
andartene a casa. Abbiamo organizzato un sequestro di
persona perfetto.
Prima di scrivere prova a
strizzarti i coglioni così la smetti di pestare sulla
tastiera.
Che fratello cretino che tengo, li
mortacci tui. Sei proprio un minchione.
30 marzo 2009 0:00 - Harakiri
No, Ivan quel "se non per disposizioni di
legge" è per unanime interpretazione
costituzionale e consolidata giurisprudenza riferito ai casi
in cui c'è pericolo o rischio per la collettività. La
corte costituzionale sul punto si è già espressa più
volte.
Il TSO (trattamento sanitario
obbligatorio) è previsto dalla legge 180\1978 per soggetti
con gravi disagi psichici che non sono nelle condizioni di
valutare e quindi esprimere un consenso informato.
Non a caso si ricorre al trucco di definire idratazione e
nutrizione come "sostegno vitale" pensando in
questo modo di aggirare la definizione di "trattamento
sanitario". Evidente che si tratta di una farsa
perchè vitale o non vitale sempre trattamento sanitario
è... tranne il caso si disponga che nutrizione e
idratazione possano essere dispensate anche dai distributori
di carburanti. Ciò sarebbe compatibile con
l'essere degli incendiari della Costituzione.
E' solo una tattica politica. Se il Presidente
rinvierà alle camere la legge, come dovrebbe se a lui
arriverà come è passata al senato, sarà una nuova
occasione per sparare a zero su una costituzione cattivona e
antidiluviana che non consente ai nostri illuminati di
governare e con la grancassa mediatica fatta di veline,
reggitori di moccoli-microfonici e suonatori di campane...
l'adunata di milioni di analfabeti di ritorno è
assicurata. Se il Presidente lascerà passare per
evitare un nuovo conflitto... a mio avviso non farebbe il
suo dovere (tranne il caso provvedesse a motivare con
argomentazioni convincenti la sua firma, eventualità
improbabile perchè non rientra nella prassi presidenziale)
e sarebbe una nuova vittoria per il centrodestra e per
l'UDC che si è distinto per rendere questa ipotesi di
legge del cazzo più gradita ai porporati.
A
questo punto la frittata passerebbe alla prima occasione
alla Corte Costituzionale che come si sa è un covo di
terroristi e di senza-dio che non ha accolto nemmeno il
ricorso per conflitto di potere tra parlamento e ordine
giudiziario. Brutti cattivoni questi giudici! Andranno
all'inferno! Anche in questo caso sarà una bella
occasione per scuotere il sistema costituzionale... insomma
il leader deve poter agire senza tutti questi insulsi
legacci istituzionali.
C'è poi l'arma
del referendum; arma spuntata e lotta impari.
C'è poi uno strumento che sto valutando con amici
avvocati. Ricorrere all'autorità giudiziaria per
rendere legali anche le volontà riguardanti
nutrizione\idratazione e impossibile al medico agire in
violazione delle dichiarazioni anticipate di
trattamento. Lo spiraglio giuridico tra le incongruenze
di questa legge del cazzo scritta con coerente ...inchiostro
forse esiste e potrebbe comportare la subordinazione del
ricovero all'accettazione preventiva da parte dei medici
di attenersi scrupolosamente alle volontà del paziente: un
vero e proprio contratto privato che impegna il medico e la
struttura sanitaria ad agire solo ed esclusivamente nel
rispetto delle volontà del paziente. Ci sono altre
cosette che forse sarà possibile fare. Unico
problema: bisognerà avere un po' di tempo a
disposizione e qualche spicciolo da spendere.
30 marzo 2009 0:00 - Silvio Berlusconi*
Cazzo ma che personcine colte! Gente che se la moglie o il
marito gli fa lo scherzetto del bell'incidente per
accaparrarsi l'eredita' o per fottere
l'amichetta e per sfiga rimanete in mezza vita il
medicastro vi pratica l'eutanasia per fare un favore
alla ereditiera o al cornutastro..... Comunque per me potete
schiattare anche subito, io farei una leggina solo per
voi..... Soprattutto per IVAN e per il Harakiri (..che
gia' il nome prevede una fine da suicidio....). Anzi,
scambiatevi il numero di telefono, magari potete farvi il
piacere a vicenda.... Uno ammazza l'altro in caso di
necessita'... Anche se respirate senza senza
respiratore, anche se il vostro cuore batte senza elettrodi,
anche se la vista ancora non vi abbandona, anche se aprite e
chiudete le mani ad una sollecitazione, anche se sentite una
musica a voi cara e una lacrima vi scende sul viso, anche se
i vostri parenti stretti non vogliono ammazzarvi, anche
se.... FATEVI AMMAZZARE, CREPATE! Ma non in ospedale! A casa
vostra o direttamente in obitorio! Come ho gia' detto in
ospedale si va per guarire, almeno per provare a vivere non
per morire! Lasciate scritto che vi portino a casa vostra!
Ed ora continuate ad offendere chi non la pensa come voi
CAPRONI.... Questa e' la vostra DEMOCRAZIA.... E meno
male che il vostro partito e' DEMOCRATICO....
30 marzo 2009 0:00 - IVAN
In effetti, Haki, il Tontolone è intervenuto solo per
dire: "Non me ne frega niente di questa
discussione. Cazzo minchia merda e vaffanculo.".
Un genio. Secondo me è Gasparri in persona.
Torniamo alle cose serie. Mi era venuto un dubbio sulla
tua definizione di "anticostituzionale" della
legge-mostro; provo a spiegarmi.
L'art.32
della Costituzione recita testualmente: «La
Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
dell'individuo e interesse della collettività, e
garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può
essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se
non per disposizione di legge. La legge non può in
nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della
persona umana».
L'UNICA scappatoia è
l'interpretazione in modo grottesco e arbitrario di quel
"...se non per disposizione di legge."
Vorrei quindi chiedere un parere a te o a qualche altro
espertone: È possibile che il Governo si attacchi al
suddetto punto, per far passare la sua legge del ciufolo
come "perfettamente costituzionale"?
Grazie.
30 marzo 2009 0:00 - Harakiri
Al tontolone che si firma Silvio Berlusconi faccio
presente che il suicidio sarà suo: suicidio politico.
Il tontolone di cui sopra afferma un mare di cazzate
dimostrando che un’anguria è più intelligente di
lui.
Trattamento sanitario è qualsiasi pratica
che può essere praticata solo da personale sanitario
autorizzato: l’endovenosa come il sondino. Poi se volete,
acefali tontoloni, riscrivete il dizionario ma intanto
rispettatelo, diversamente non c’è più alcuna
possibilità di comunicazione.
Secondo il
tontolone, se una persona si reca in ospedale è tenuto ad
accettare qualsiasi trattamento, consigliato alla maniera
del Padrino: gli farò una proposta alla quale non potrà
dire di no.
Siamo ormai al delirio più totale.
Chi ha mai affermato, acefalo tontolone, che il
medico debba essere costretto a fare qualcosa? Qui nel
caso si chiede al medico di NON FARE ciò che non è
richiesto. Quindi, non c’è alcuna necessità di obiezione
di coscienza. Se volete invece dare al medico il potere di
fare ciò che il paziente non vuole, allora prendetevela con
i Padri costituenti e con quella pericolosa terrorista della
Tina Anselmi che ha introdotto il consenso informato.
Certo che siamo in buone mani se tanti tontoloni hanno
impiegato diversi decenni per rendersi conto che l’Italia
è fondata sull’eutanasia.
Dubito che il tuo
analfabetismo ti consenta di comprendere concetti così
elementari… vista la tua incapacità di mettere insieme
qualche parola per comporre qualcosa che possa avere la
sembianza di un pensiero.
29 marzo 2009 0:00 - Silvio Berlusconi*
per Harakiri: non ti rimane che il suicidio!
Per la Poretti: nessuno si fa' cosi'
spudoratamente pubblicita' in queste pagine! Donatella
se io scrivo qua sopra un post e mi firmo Silvio Berlusconi
tu ci credi? Credo comunque che la radicale dimentica che il
Parlamento fa' le leggi e la magistratura le deve fare
rispettare e non il contrario! Non si puo' obbligare un
medico a praticare l'eutanasia se non vuole perche'
obiettore! Bisogna dare ai medici l'ultima parola!
Alimentazione e idratazione non sono trattamenti sanitari!
Se volete suicidarvi lasciate scritto che volete essere
dimessi dall'ospedale in caso di coma profondo e fatevi
portare direttamente all'obitorio in attesa di
schiattare! In ospedale non si va per morire ma per tentare
di vivere! L'ospedale e' un posto per chi vuole
VIVERE non per chi vuole MORIRE!!!! E non me frega un cazzo
dei pretastri che la pensano come me, io non sono un papa
boys: della chiesa me ne frego! Per me il papa puo'
anche schiattare subito: morto un papa se ne fa
un'altro! Il papa di prima e' morto nel suo
letto.... Basta sparare cagate su sto cazzo di testamento
biologico! Avete rotto i coglioni!
* Presidente
del Consiglio dei Ministri
28 marzo 2009 0:00 - Harakiri
Certo, dobbiamo sfruttare questo immenso regalo che il PDL
ci ha donato per avviare una grande stagione di lotta
democratica per l'affermazione dei diritti civili.
Il delirio di onnipotenza di Berlusconi provocherà la
più grande sconfitta che un politico possa immaginare.
Al confronto quella di Fanfani e Almirante apparirà come
una cosuccia da nulla.
Bisognerà affrontare gli
ipocriti cattolici, politici e chierici, che mascherano con
ragioni etiche quelle che sono in realtà solo sporche
manovre tattiche.
La debolezza etica,
l'ipocrisia e la disonestà intelettuale dei politici
cattolici e dei gerarchi cattolici è evidente: basterà
diffondere davanti alle chiese il testamento biologico
approvato dai vescovi tedeschi per smascherare
l'ipocrita relativismo etico dei tanti Bagnasco.
Basterà far notare agli ipocriti Rutelli e
Franceschini che non c'è alcuna questione di coscienza
in gioco perchè se ci fosse una questione di coscienza
questa si affermerebbe solo in un modo: lasciare che ciscuno
decida con la propria coscienza.
Che cazzo di
democrazia è quella in cui poche persone nominate da
qualche capopartito affermano la loro coscienza calpestando
quella altrui?
A me della coscienza di Rutelli,
Franceschini, Napolitano, Bagnasco, Benedetto XVI,
Berlusconi... non me frega una benedetta mazza se loro non
rispettano la mia libertà di coscienza!
Che
cazzo di democrazia è quella in cui la loro libertà di
coscienza si traduce in oppressione della mia coscienza.
Chiunque pretenda di affermare per legge un principio
etico non è credibile proprio sul piano etico. Dove
c'è costrizione non c'è etica; un comportamento
etico necessita di libertà di scelta. Questo è
l'insegnamento cristiano.
Tra poco sarà
Pasqua, preghiamo perchè Cristo illumini l'animo di
tanti prelati che ogni giorno offendono e bestemmiano
Cristo.
La Chiesa cattolica e i politici
sedicenti cattolici sono perdenti sul piano etico: la loro
fragilità e debolezza etica è evidente nei miseri
comportamenti e nelle ipocrite parole che pronunciano.
Dobbiamo sconfiggerli sul piano etico: quello che
hanno preteso che fosse il loro esclusivo orticello in cui
hanno fatto crescere i frutti dell'immoralità.
28 marzo 2009 0:00 - mah
basta proporre un referendum, così vedremo cosa pensa
veramente la gente. per una volta da tanti anni a
questa parte forse avremo davvero un referendum degno di
esistere. ma poi il giudizio sarà inappellabile.
27 marzo 2009 0:00 - tomtom ponzy
Abbiamo già visto che possiamo fare a meno degli avvocati!
Ci organizzeremo per fare a meno dei medici! Quando gli
"esculapisti" cinquantenni di adesso saranno fuori
"causa" saremo alla mercé di ignoranti
incompetenti laureati all'isola.ke.non.cè!!!! Allora
copiamo-incolliamo i principi attivi che troviamo sulle
scatole dei medicinali (per esempio) e ce li facciamo
ri-fare da erbo-bio-chi mico-logi di fiducia!!! Voilà
rien ne va plus!!! Faisons nos jeux!!!
27 marzo 2009 0:00 - Daniele
Dopo tutto ciò che è accaduto...dal caso englaro
all'obrobrio di questa legge, ho capito realmente cosa
significa il forte POTERE della chiesa e soprattutto che lo
stato italiano non è affatto laico. Se avevo dei dubbi
sulla chiesa...oggi sono ormai convinto che dobbiamo
allontanarci in maniera radicale da una setta così potente
che manovra persino la nostra...morte.....NO ALLA
CHIESA...in quanto non si riconosce più nella PIETA' ma
solo nel POTERE.