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11 aprile 2009 0:00 - IVAN


(da HARAKIRI - 1 aprile:)
"Bisognerà attendere le decisioni della Camera, dove sembra qualcosa si stia mettendo in moto anche in conseguenza delle parole del compagno Fini (anche lui adesso è un pericoloso comunista)."
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Sinceramente, del "compagno Fini" non mi fido per nulla.
Un camaleonte ideologico, sempre pronto a cambiare colore a seconda di quel che più gli conviene al momento.

Mi ricorda troppo Ferrer, quello che nei Promessi Sposi finge di mettersi dalla parte del popolo durante l'Assalto ai Forni.

Così anche ora dice: "Avete ragione di protestare, ma state buoni e lasciate fare tutto a me, che sono un potente che sta dalla vostra parte".

Morale: i "vicari di provvigione" del caso se la cavano con una finta strigliata, e la reazione di malcontento viene incanalata in una direzione inerte.

Mi fa piacere constatare che dopo due secoli i metodi per farsi beffe dell'incazzatura popolare siano rimasti sempre gli stessi.


2 aprile 2009 0:00 - IndoVinAuNpo'

PER IL FRATELLO INTELLIGENTE DI SILVIO CRETINO:
*****

Orsù, Paolo, non essere così crudele col tuo sfortunato consanguineo.

Lo sai che è tutta colpa delle ostriche avariate che Luigi e Rosa avevano mangiato quella famosa notte.
Infatti, dopo averne visti gli effetti genetici, prima del prossimo coito ci sono andati un po' più cauti, sulla scelta del cibo.
Anguria salmistrata fritta nell'aceto.

Così tu sei nato quel tantinello più intelligente da capire i vantaggi di passare per cretino.
Infatti nessuno penserebbe che un cretino possa aver pianificato tutti i reati di cui ti hanno accusato.

Così gli inquirenti ti hanno lasciato pietosamente stare per mettersi a cercare il tuo manipolatore.
E indovina a chi sono arrivati? Al fratello cretino che vuole farsi passare per intelligente.

E per un po' ti è andata bene.
Ma adesso il tuo fratello cretino sta cominciando a passare DAVVERO per cretino, rischiando così di rovinare la tua intelligente copertura.
Dove lo trovi un altro paravento sui cui scaricare le tue malefatte da finto cretino?

Ti conviene ordinargli subito di fare qualcosa di intelligente.
Tipo dire che questa legge cretina sul Testicolamento Bioillogico era solo un pesce d'aprile.

Ma fai in fretta: il tuo fratello cretino sta facendo troppe cose cretine.
E di questo passo rischi che possa essere preso per intelligente solo da un cretino.

I.

2 aprile 2009 0:00 - IVAN

(da HARAKIRI:)

1) "Lo spiraglio giuridico tra le incongruenze di questa legge del cazzo scritta con coerente...inchiostro forse esiste, e potrebbe comportare la subordinazione del ricovero all'accettazione preventiva da parte dei medici di attenersi scrupolosamente alle volontà del paziente: un vero e proprio contratto privato che impegna il medico e la struttura sanitaria ad agire solo ed esclusivamente nel rispetto delle volontà del paziente."

Semplicemente inaudito. Neanche in Congo si è costretti a ricorrere a simili scappatoie per NON farsi mettere le zampe addosso.
Ho nostalgia delle cure-inculata di Wanna Marchi; almeno quelle restavi libero di cercartele TU.

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2) "Ci sono altre cosette che forse sarà possibile fare. Unico problema: bisognerà avere un po' di tempo a disposizione e qualche spicciolo da spendere."

Dejà vù. Dobbiamo tornarci sopra, prima o poi.

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3) "Non è tanto utile chiedersi Cui Prodest (ricordi "Chi tira i fili"?), essendo già chiare le opportunistiche ragioni politiche di tanto pestare sul non-testamento biologico."

Forse non è utile per te (che hai già superato questa fase) e per i Tontoloni (che neanche si porranno mai la questione), tuttavia considera che ci sono anche coloro che stanno-nel-mezzo, ed aspettano solo l'imbeccata giusta per venirne a capo, e passare così al passo successivo.
Questo è anche il (presunto) scopo di threads come "CHI TIRA I FILI", altrimenti rimane uno sterile colloquio privato fra Cassandre (a proposito, non male l'idea del Tontolone di scambiarci i recapiti...Vedi che qualche barlume di speranza c'è anche per quelli come lui?)

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4) "Avrebbero dovuto respingere l'emendamento UDC e avrebbero conservato un minimo di decoro caratterizzandosi come forza moderata in grado di contenere i pericolosi comunisti ma anche gli integralisti papalini.
Così invece sono in pieno coma da delirio da onnipotenza.
"

Infatti. Così com'è, lo vede anche un bambino che questa legge è una presa per il culo.
Potevano fare qualcosa di più DISCRETO, che creasse un po' di contrasto fra "tifosi" PRO o CONTRO...invece così se li sono messi TUTTI contro. Un incomprensibile autogol.

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5) "E chi lo ferma più Casini se parte su questa strada."

Ma dai, pensa a un TG che apre sempre così:
"BUONASERA...ANCHE OGGI CASINI IN PARLAMENTO..."

(pardon, mi è sfuggita...)

3 aprile 2009 0:00 - Harakiri

Caro Ivan, hai ragione: sono stato poco chiaro.
Quando ho scritto che non è utile interrogarsi sul “cui prodest” perché sono chiare le ragioni di opportunismo politico che generano determinate scelte legislative volevo in realtà scrivere che queste ragioni sono ancora chiare a pochi.
Insomma, ho scritto “essendo già chiare” ma volevo dire “non essendo ancora chiare”.

Inutile allora occuparsi del cui prodest se ancora i più sono convinti che ci sia realmente un conflitto etico in corso, uno scontro di civiltà.
Sto quindi cercando con i miei modestissimi mezzi di smascherare l’ipocrita opportunismo di tanto vociare sull’etica.
Da qui, il mio sforzo di evidenziare, anche attraverso le affermazioni desunte dai testi fondamentali della dottrina cattolica, le tante contraddizioni della predicazione cattolica e dei provvedimenti legislativi voluti anche dal mondo cattolico (la legge n. 6 del 2004, per esempio).

Riguardo alle iniziative da assumere per arrivare presto a un pronunciamento della Corte Costituzionale, bisognerà attendere l’approvazione della legge per valutare gli effettivi spazi di manovra.
Non si tratta di sotterfugi o scappatoie, ma di una necessità imposta dal fatto che non esiste un automatismo di valutazione costituzionale di una legge prima della sua entrata in vigore.
Una legge è tale quando è approvata dal parlamento e pubblicata sulla gazzetta ufficiale. Poi, nel caso siano sollevate specifiche eccezioni di costituzionalità entra in gioco la Corte Costituzionale.

All’indirizzo http://www.fondazioneveronesi.it/testamento_biologico.html si trovano interessanti consigli sul come redigere un testamento biologico basato sul principio che “nessuno deve scegliere per noi”.
L’utilità di procedere in tale direzione risiede tutta nella convinzione che in caso di necessità un bravo avvocato saprà far valere in giudizio le volontà espresse dall’interessato, anche se in contrasto con la norma di legge che si profila all’orizzonte.
Con un gruppo di avvocati sto iniziando a studiare la possibilità di non attendere il momento della "necessità" per attivare il percorso giudiziario ma farlo iniziare già al momento della scrittura delle DAT che, secondo quanto previsto dal DDL in discussione, devono essere raccolte esclusivamente dal medico che contestualmente le sottoscrive.
Il rifiuto del medico di sottoscrivere dichiarazioni contrarie alla legge, nell’ipotesi che la legge riconfermi gli orientamenti approvati dal senato, può essere un’occasione per avviare l’iter giudiziario senza attendere il momento della necessità.
Solo dopo l’approvazione della legge potrà essere valutata la strada più efficace da percorrere.
Se quanto al momento intravisto come spazio giuridico di movimento sarà confermato… basterà che anche in Italia tanti presentino una DAT come quella prevista in Germania, e già sottoscritta da circa 3milioni di cattolici, per provocare una valanga di cause giudiziarie, nella speranza di arrivare a un giudizio prima che l’operatività delle DAT si renda necessaria; diversamente, se attenderemo il momento di necessità, avremo tantissimi casi come quello che i legislatori dicono di voler evitare.
1 aprile 2009 0:00 - Sergio
Pubblico anche qui un intervento proposto su altra discussione sullo stesso tema (vedo che le discussioni sul testamento biologico aumentano ogni giorno).
********

Proviamo ad analizzare alcuni aspetti significativi del DDL, appena approvato dal Senato, sulle “Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento”.

L’art. 1 (tutela della vita e della salute) esordisce riconfermando gli articoli 2, 13 e 32 della Costituzione e procede alla lettera a) affermando che la vita umana è un “diritto inviolabile ed indisponibile”.

L’art. 2 è dedicato al “consenso informato” riconfermando che è su di esso che si fonda la legittimità di ogni trattamento sanitario (comma 1); al comma 3 questo consenso diviene il cemento della “alleanza terapeutica” costituitasi all’interno della relazione fra medico e paziente.

L’art. 3 (contenuti e limiti della dichiarazione anticipata di trattamento) al comma 4 (in realtà 3 perché il terzo è stato soppresso) prevede la possibilità di rinunciare a un trattamento sanitario sproporzionato o sperimentale; al comma 6 (ovvero 5) si richiama la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità per affermare che alimentazione e idratazione “sono forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze” e quindi non possono essere oggetto di dichiarazione anticipata di trattamento.

L’art. 6 (fiduciario) prevede che il soggetto che sottoscrive la DAT possa nominare un fiduciario.

L’art. 7 (ruolo del medico) prevede che il medico annoti nella “cartella clinica le motivazioni per le quali ritiene di seguire o meno” le volontà espresse dal soggetto nella sua dichiarazione anticipata di trattamento. Le indicazioni sono valutate dal medico, sentito il fiduciario, in applicazione del principio dell’inviolabilità della vita umana e della tutela della salute, secondo i principi di precauzione. In caso di controversia tra il fiduciario ed il medico curante, la questione è sottoposta a un collegio medico designato dalla direzione sanitaria della struttura di ricovero.

L’art. 8 (autorizzazione giudiziaria) prevede che in caso di assenza del fiduciario e contrasto tra soggetti legittimati ad esprimere il consenso al trattamento sanitario la decisione sia autorizzata dal giudice tutelare, su parere del collegio medico di cui all’art. 7.

Le novità di questo DDL sono essenzialmente racchiuse in poche parole:
> inviolabilità e indisponibilità della vita umana;
> alleanza terapeutica
> qualificazione di alcuni trattamenti sanitari come “sostegno vitale”
> valore non vincolante per il medico delle volontà espresse nella DAT
> controversie risolte tramite un collegio medico o il ricorso all’autorità giudiziaria in assenza di fiduciario.

Partiamo dall’ultimo punto e procediamo a ritroso.

Le controversie
Se c’è controversia tra fiduciario e medico, la questione diviene competenza di un collegio medico in cui il fiduciario non ha più alcun ruolo.
La Costituzione è così violata in quanto si priva di tutela la persona non più in grado di decidere per sé.
E’ violata anche la Convenzione Onu sulla disabilità, impropriamente richiamata dal DDL, perché il disabile diviene un oggetto nelle mani di un collegio medico.
Se manca il fiduciario, cosa probabile dato che non è obbligatorio sottoscrivere la DAT, della questione può essere investita l’autorità giudiziaria.
Prevedo moltissimi casi giudiziari che continueranno a occupare le cronache quotidiane.

Sostegno vitale
Così sono definiti alcuni trattamenti (nutrizione e idratazione) la cui funzione sarebbe quella di alleviare le sofferenze.
Bisogna quindi che esista una “sofferenza” clinicamente accertata; chi è in stato vegetativo permanente è in sofferenza clinicamente accertabile?
Chi ha un cancro ai polmoni in fase terminale deve essere sottoposto a idratazione? Così lo facciamo soffrire riempiendogli i polmoni di liquidi?
Può una legge stabilire erga omnes cosa sia “un sostegno vitale”?
O questa valutazione compete caso per caso al personale medico e al soggetto interessato o a chi ne ha la rappresentanza legale?
Perché non stabiliamo per legge anche quanta aspirina debba essere somministrata?
La respirazione forzata non è un “sostegno vitale”?
Non solo i legislatori, tutti premi Nobel della medicina, decidono che idratazione e nutrizione sono “fisiologicamente finalizzate ad alleviare la sofferenza fino alla fine della vita” (qualsiasi medico potrà citarvi casi in cui così non è), non solo escludono la respirazione tra le necessità vitali, non solo non ammettono eccezioni mediche e cliniche a questa perentoria affermazione che suona come un nuovo “sole fermati!”, ma ovviamente si tratta di trattamenti sui quali un soggetto non può esprimersi nel rilasciare le sue volontà.
Anche questo è in aperta violazione della Costituzione la quale afferma che i “trattamenti sanitari” non possono essere imposti (se non in casi specifici nei quali vi sia pericolo per la collettività).
Ora, possiamo definire come vogliamo l’idratazione e la nutrizione ma, salvo sovvertire ogni regola della logica, si tratta pur sempre di trattamenti sanitari anche se affibbiamo ad essi la qualifica di sostegno vitale.
I trattamenti sanitari sono un insieme più vasto che comprende le terapie e anche i sostegni vitali.
Se invece vogliamo sottrarre i sostegni vitali al più ampio insieme dei trattamenti sanitari, allora è necessario definire puntualmente cosa siano, chi è autorizzato a somministrarli, quali i protocolli da seguire.
Sul piano giuridico non si comprende cosa sia il “sostegno vitale”: per una persona con insufficienza renale la dialisi rappresenta un sostegno vitale o no. E i farmaci salva-vita sono sostegno vitale o no. E in tanti altri casi potrebbe essere un semplice antibiotico un sostegno vitale.
Una legge che introduce una formula magica, sostegno vitale, senza darne una puntuale definizione è fonte solo di infiniti contenziosi giudiziari.
La Convenzione ONU, ovviamente, non c’entra nulla, trattandosi di un testo che ha la finalità di non discriminare i disabili nell’accesso alle cure (come ha già sottolineato pacatamente il TAR della Lombardia).

Alleanza terapeutica
Ecco ancora una formula magica contenuta già nel titolo dato a questa legge: deve esserci alleanza terapeutica tra medico e paziente. Questo è senza dubbio auspicabile, ma questa alleanza non c’è ogniqualvolta un paziente cambia medico o struttura sanitaria. Il rapporto con il medico è di tipo fiduciario come possiamo per legge imporre l’alleanza?
L’alleanza terapeutica diventa la panacea in cui si sostanzia il consenso informato, dato dopo essere stati accuratamente informati su diagnosi, prognosi, finalità dei trattamenti… L’art. 3 prevede che si possa rifiutare un trattamento se sproporzionato; ma sproporzionato rispetto a che?
Se la prognosi è infausta e un trattamento serve solo a mantenere in vita artificialmente una persona senza alcuna possibilità di guarigione, quel trattamento è o non è sproporzionato?
Sì, è sproporzionato ma di tale sproporzione non si tiene conto se il trattamento consiste in semplice nutrizione e idratazione perché altro non c’è clinicamente da fare.
Ecco che si realizza una nuova forma di discriminazione.
Se un trattamento è sproporzionato a causa della prognosi infausta ma non è necessaria la nutrizione o l’idratazione allora puoi andartene in pace; se invece hai la sfiga di una prognosi infausta ma con nutrizione e\o idratazione forzata puoi essere mantenuto in vita allora ti tocca vivere e il tuo corpo diviene un oggetto nella disponibilità dei medici anche se tu di quella vita non sai cosa fartene.

Inviolabilità e indisponibilità della vita umana
Questo è il punto cruciale: un bel proclama ideologico assolutista degno della Repubblica degli Ayatollah.
Se mi dite “inviolabilità e indisponibilità della vita altrui” mi trovate pienamente d’accordo ma se affermate sic et simpliciter “inviolabilità e indisponibilità della vita” allora non ci siamo.
Che la vita sia violabile e disponibile è sotto gli occhi di tutti.
Dovremmo trasformare il suicidio in reato punendo per esempio il suicida con la confisca di tutti i suoi beni ed eliminare la reversibilità della pensione per i suicidi.
Viola la vita e ne dispone eccome chi abusa di alcol, di droga o chi svolge sport estremi. Dovremmo abolire il pugilato e le gare automobilistiche in cui si mette a rischio la vita per un po’ di gloria e denaro.
A livello giuridico questa affermazione è discutibile, ma anche a livello etico conosce mille eccezioni quando per esempio si preferisce la morte al subire violenza. Gesto eroico, estrema difesa della propria dignità fino appunto a disporre della vita pur di non piegarsi.
Pensate alla donna che accetta di morire per dare la vita.
La vita è un dono, nella migliore delle ipotesi, e poiché chi ce ne ha fatto dono non è uno schizofrenico lascia a ciascun individuo la scelta di come farne uso.
A livello giuridico la vita diviene disponibile e violabile in occasione di guerre o quando si prevede la pena capitale (per inciso, ritenuta ancora lecita dalla Chiesa Cattolica).
Indisponibilità della vita è un concetto etico che non rappresenta un parametro oggettivo, è un concetto frutto di una determinata concezione della vita, assolutamente lecito ma
> irrilevante sul piano giuridico perché assente nella nostra Costituzione, nel nostro ordinamento e nella dottrina giuridica che sul punto si è espressa con chiarezza già nel 1990 (Corte Costituzionale sentenza n. 471 del 1990);
> valido per scelta individuale e non erga omnes;
> culturalmente, eticamente e filosoficamente discutibile perché assume come assoluto un punto di vista relativo;
> arbitrario perché sul piano logico e materiale è privo di valore: bisognerebbe almeno aggiungere il termine “altrui”; indisponibilità della vita altrui.

La vita è un diritto e in quanto tale va tutelata, perché premessa per il godimento di ogni ulteriore diritto, ma come per ogni diritto se ne dispone.
I termini “diritto” e “indisponibilità” sono inconciliabili: diritto indisponibile è una contraddizione in termini.
Posso negare un diritto perché esso è disponibile.
Non posso parlare di diritto di morire perché la morte non può essere negata (nel senso che nessuno può garantire che non morirai).
Posso parlare di diritto allo studio perché l’accesso all’istruzione può essere negato.
Una legge dovrebbe valutare molto accuratamente ciò che definisce diritto.
Le leggi non dovrebbero essere manifesti ideologici.

Senza alcuna pretesa di essere stato esaustivo e di essere nel “giusto”, queste considerazioni mi portano a qualche conclusione:
> questa legge non è conforme alla nostra Costituzione,
> questa legge nega i principi del pluralismo culturale che caratterizza il nostro ordinamento,
> questa legge è un manifesto ideologico che provocherà contenziosi e molteplici problemi applicativi,
> questa legge è zeppa di contraddizioni.

Infine, visto che viene citata a vanvera una Convenzione ONU, come si concilia questa legge con la Convenzione di Oviedo, con la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, con la Costituzione Italiana che viene richiamata per violarne gli articoli 3, 13 e 32?
1 aprile 2009 0:00 - Harakiri
Certo Ivan, bisognerà attendere le decisioni della Camera, dove sembra qualcosa si stia mettendo in moto anche in conseguenza delle parole del compagno Fini (anche lui adesso è un pericoloso comunista).

Solo dopo potremo valutare l'intervento del presidente Napolitano.

Non è tanto utile chiedersi cui prodest (ricordi Chi tira i fili?), essendo già chiare le opportunistiche ragioni politiche di tanto pestare sul non-testamento biologico.

Le ragioni erano e rimangono:
> mettere in difficoltà la presidenza della repubblica
> creare scompiglio nel PD
> entrare in competizione con l'UDC (cazzo quanto rompe sto' Casini cresce a ogni partita del gioco dell'oca elettorale).

La reazione dell'UDC non si è fatta attendere; approvando il loro emendamento che ha tolto ogni residuo significato a una legge che doveva dare vita al testamento biologico, la maggioranza è andata in delirio di onnipotenza.

Nel centrodestra cominciano a comprendere che si sono messi in una situazione difficile facendosi ingabbiare nell'onnipotenza integralista.
Avrebbero dovuto respingere l'emendamento UDC e avrebbero conservato un minimo di decoro caratterizzandosi come forza moderata in grado di contenere i pericolosi comunisti ma anche gli integralisti papalini.
Così invece sono in pieno coma da delirio da onnipotenza.

La Camera potrà modificare le cose e mitigare il rischio di una colossale sconfitta in sede costituzionale e\o nel paese.
Ma non potrà apportare significative modifiche se non lasciando decantare la discussione per qualche mese.
Questa scelta sarebbe già una parziale sconfitta per il centrodestra e offrirebbe all'UDC la possibilità di andare alle elezioni europee accusando il centrodestra di inciuciare con il PD usando il testamento biologico come merce di scambio. L'accusa dell'UDC sarebbe che il centrodestra non è un buon paladino dei valori della civiltà cristiana. E chi lo ferma più il Casini se parte su questa strada.

Se invece premono perchè la Camera approvi così com'è la legge, allora rischiano di andare subito a uno scontro con il Quirinale... e di creare scompiglio in casa propria.
Ti assicuro che in AN, nella Lega e in alcuni settori di Forza Italia questa legge ha molti contestatori.
Pessime prospettive con le elezioni europee in vista e ottimo favore all'UDC che sa presentarsi come il partito della moderazione e del bon ton istituzionale.

Come vedi l'onnipotenza li sta conducendo in un cul de sac... e intanto i vescovi insistono affermando che la legge va approvata in fretta... chissà cosa ne pensa Fini di questi strani vescovi-deputati che vogliono anche scrivere il calendario dei lavori parlamentari.

Il PD dovrebbe a questo punto alzare la posta... ma ne avranno il coraggio con le elezioni alle porte? E' pronto il PD a rinegoziare con gli integralisti di casa propria i principi della laicità e del pluralismo?
L'alleanza con i cattolici è infatti benefica solo se si fonda su obiettivi precisi e ben individuati, lasciando a ciascuno libertà di azione sui fronti che non costituiscono programma di governo ma senza alcuna abnegazione sui valori della laicità. In altre parole, i cattolici possono trovare posto nel PD solo se accettano che sulle questioni "eticamente sensibili", come le chiamano loro, prevale il principio della laicità e non quello dell'etica di stato.
L'alleanza in chiave anti-berlusconi, a 360 gradi, senza definire una base culturale e identitaria trasforma il PD in una aggregazione plebiscitaria al pari del PDL. E la componente laica e di sinistra o accetta il potere d'interdizione dei cattolici o rischia di sfasciare l'alleanza andando allo scontro con la componente cattolica.
Questo è l'aspetto su cui sta puntando il PDL: sfasciare il PD facendo esplodere le contraddizioni interne al PD che non ha basi culturali condivise ma solo un fragile antiberlusconismo.
Forse non riuscirà a provocare un chiarimento necessario all'interno del PD ma in ogni caso questo impedirà al PD il rilancio di se stesso... e il PD sarà costretto a un nuovo insuccesso; mentre l'UDC uscirà in ogni caso vittorioso.
Il PDL rischia su tutti i fronti: se va avanti come un treno o se frena, in ogni caso si è portato in casa un bel problema.

Il delirio di onnipotenza sarà la causa del loro primo scacco.
1 aprile 2009 0:00 - Supervik
per Silvio detto il Nano:
non ci ho capito un cazzo dal tuo post pero' ho capito che sei contrario all'assassinio per legge e all'eutanasia. Sei anche contrario all'accompagno verso la morte del cosiddetto terminale effettuata da un'ospedale (...che dovrebbe guarire e non uccidere...) e qui ti do' perfettamente ragione. Pero' se uno vuole per forza morire che ci vuoi fare? Se uno scrive che in caso di semi morte vuole morire e non gliene fraga un cazzo di mangiare o bere attraverso un sondino e non gli interessa la probabilita' che ha di ritorno in vita lasciamolo morire! Cmq la percentuale degli eutanisicisti sta calando: appena successo il fattaccio dell'assassinio di Eluana tutti volevano morire adesso invece hanno modificato il loro testamento biologico non lasciando la decisione al medico ma .....ai propri famigliari! Ti pare che una moglie o un marito o un padre non ci pensi un milione di volte prima di sfilare il sondino naso gastrico al famigliare che magari ha il 5% di probabilita' di tornare di qua? A differenza del medicastro da strapazzo che non ci pensa neanche una volta a sradicare la sonda: per lui il malato e' solo una rompitura di coglioni! Poi credo di aver capito il discorso dell'eredita': se una babbiona miliardaria sta in coma vegetativo la sua famigliola sbava dalla voglia di sotterrare il cadavere, perche' aspettare mesi, anni..... Una leggina permetterebbe a tutti di incassare la "taglia" e magari sono stati proprio loro ad organizzare la cosa.... Forse vedo troppi Colombo.... O forse quelli che vogliono l'assassinio per legge non ne vedono proprio..... Comunque IO NON VOLGIO ESSERE ASSASSINATO! SE DOVESSI PER SFIGA FINIRE IN COME VEGETATIVO VOGLIO CHE IL MIO CORPO SIA USATO PER SPERIMENTARE OGNI FORMA DI CURA CHE RICERCHI IL MIO SALVATAGGIO E QUELLO DI ALTRI POVERACCI! VOGLIO ESSERE DI AIUTO ANCHE IN PUNTO DI MEZZA-MORTE! Poi io sono di quelli che vedono il bicchiere mezzo pieno e quindi per me un paziente in coma vegetativo e' MEZZO VIVO e NON MEZZO MORTO!
31 marzo 2009 0:00 - IVAN

Beh, Haki, direi che è inutile sprecare un'altra replica per il Gasparri, visto il suo livello di comprensione della precedente.

Passiamo pietosamente oltre. La prospettiva che Napolitano avalli questa legge-mostro dovrebbe avere implicazioni non solo sulla Costituzione, ma (cito Sergio) "anche sul Codice Civile e sulla legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale (per non parlare delle disposizioni UE e ONU).
Si aprirebbe un contenzioso infinito in ambito nazionale ed europeo", prospettando una saturazione dell'apparato burocratico a più livelli.
Ed è anche inutile mettersi a calcolarla, in quanto finché la legge non viene aggiornata delle (eventuali, se viene rinviata al vaglio delle Camere) modifiche, non è possibile conoscerne i dettagli ufficiali (articoli e relative implicazioni).

Inoltre, la prospettiva che venga poi abrogata da un eventuale Referendum è pressochè SCONTATA, dato il suo livello di impopolarità.
Pare che riscontri approvazione solo da quelli che l'hanno votata e qualche Tontolone isolato.

A questo punto è d'obbligo porsi la domanda sempre valida: Qui Prodest? Chi ne trae vantaggio, da questo scempio premeditato?

Un paio di ipotesi potrebbero farle anche i bambini.
- La Chiesa, che vedrebbe confermato il suo potere d'ingerenza negli affari di Stato...
- Le strutture sanitarie private, dato l'inevitabile moltiplicarsi di altri "casi-Eluana"...
- La sedicente "Maggioranza", che avrebbe l'innesco d'apertura per mettere finalmente le mani sulla Costituzione (cosa mai negata dal Silvio, fin dall'inizio)...
...E tutta una serie di altre entità più o meno scoperte, ma fra le quali PER CERTO non rientra il Popolo italiano.

30 marzo 2009 0:00 - Fratello intelligente di Silvio cretino
Silvio, fratello mio tanto carino quanto cretino, sta zitto che combini guai.
Eluana mica poteva andarsene a casa e se sei in ospedale e poi subentrano delle complicazioni e hai bisogno dei sostegni vitali con questa legge mica puoi andartene a casa.
Abbiamo organizzato un sequestro di persona perfetto.

Prima di scrivere prova a strizzarti i coglioni così la smetti di pestare sulla tastiera.

Che fratello cretino che tengo, li mortacci tui. Sei proprio un minchione.
30 marzo 2009 0:00 - Harakiri
No, Ivan quel
"se non per disposizioni di legge"
è per unanime interpretazione costituzionale e consolidata giurisprudenza riferito ai casi in cui c'è pericolo o rischio per la collettività. La corte costituzionale sul punto si è già espressa più volte.

Il TSO (trattamento sanitario obbligatorio) è previsto dalla legge 180\1978 per soggetti con gravi disagi psichici che non sono nelle condizioni di valutare e quindi esprimere un consenso informato.

Non a caso si ricorre al trucco di definire idratazione e nutrizione come "sostegno vitale" pensando in questo modo di aggirare la definizione di "trattamento sanitario".
Evidente che si tratta di una farsa perchè vitale o non vitale sempre trattamento sanitario è... tranne il caso si disponga che nutrizione e idratazione possano essere dispensate anche dai distributori di carburanti.
Ciò sarebbe compatibile con l'essere degli incendiari della Costituzione.

E' solo una tattica politica.
Se il Presidente rinvierà alle camere la legge, come dovrebbe se a lui arriverà come è passata al senato, sarà una nuova occasione per sparare a zero su una costituzione cattivona e antidiluviana che non consente ai nostri illuminati di governare e con la grancassa mediatica fatta di veline, reggitori di moccoli-microfonici e suonatori di campane... l'adunata di milioni di analfabeti di ritorno è assicurata.
Se il Presidente lascerà passare per evitare un nuovo conflitto... a mio avviso non farebbe il suo dovere (tranne il caso provvedesse a motivare con argomentazioni convincenti la sua firma, eventualità improbabile perchè non rientra nella prassi presidenziale) e sarebbe una nuova vittoria per il centrodestra e per l'UDC che si è distinto per rendere questa ipotesi di legge del cazzo più gradita ai porporati.

A questo punto la frittata passerebbe alla prima occasione alla Corte Costituzionale che come si sa è un covo di terroristi e di senza-dio che non ha accolto nemmeno il ricorso per conflitto di potere tra parlamento e ordine giudiziario. Brutti cattivoni questi giudici! Andranno all'inferno!
Anche in questo caso sarà una bella occasione per scuotere il sistema costituzionale... insomma il leader deve poter agire senza tutti questi insulsi legacci istituzionali.

C'è poi l'arma del referendum; arma spuntata e lotta impari.

C'è poi uno strumento che sto valutando con amici avvocati. Ricorrere all'autorità giudiziaria per rendere legali anche le volontà riguardanti nutrizione\idratazione e impossibile al medico agire in violazione delle dichiarazioni anticipate di trattamento.
Lo spiraglio giuridico tra le incongruenze di questa legge del cazzo scritta con coerente ...inchiostro forse esiste e potrebbe comportare la subordinazione del ricovero all'accettazione preventiva da parte dei medici di attenersi scrupolosamente alle volontà del paziente: un vero e proprio contratto privato che impegna il medico e la struttura sanitaria ad agire solo ed esclusivamente nel rispetto delle volontà del paziente.
Ci sono altre cosette che forse sarà possibile fare.
Unico problema: bisognerà avere un po' di tempo a disposizione e qualche spicciolo da spendere.
30 marzo 2009 0:00 - Silvio Berlusconi*
Cazzo ma che personcine colte! Gente che se la moglie o il marito gli fa lo scherzetto del bell'incidente per accaparrarsi l'eredita' o per fottere l'amichetta e per sfiga rimanete in mezza vita il medicastro vi pratica l'eutanasia per fare un favore alla ereditiera o al cornutastro..... Comunque per me potete schiattare anche subito, io farei una leggina solo per voi..... Soprattutto per IVAN e per il Harakiri (..che gia' il nome prevede una fine da suicidio....). Anzi, scambiatevi il numero di telefono, magari potete farvi il piacere a vicenda.... Uno ammazza l'altro in caso di necessita'... Anche se respirate senza senza respiratore, anche se il vostro cuore batte senza elettrodi, anche se la vista ancora non vi abbandona, anche se aprite e chiudete le mani ad una sollecitazione, anche se sentite una musica a voi cara e una lacrima vi scende sul viso, anche se i vostri parenti stretti non vogliono ammazzarvi, anche se.... FATEVI AMMAZZARE, CREPATE! Ma non in ospedale! A casa vostra o direttamente in obitorio! Come ho gia' detto in ospedale si va per guarire, almeno per provare a vivere non per morire! Lasciate scritto che vi portino a casa vostra! Ed ora continuate ad offendere chi non la pensa come voi CAPRONI.... Questa e' la vostra DEMOCRAZIA.... E meno male che il vostro partito e' DEMOCRATICO....
30 marzo 2009 0:00 - IVAN

In effetti, Haki, il Tontolone è intervenuto solo per dire:
"Non me ne frega niente di questa discussione. Cazzo minchia merda e vaffanculo.".
Un genio. Secondo me è Gasparri in persona.

Torniamo alle cose serie.
Mi era venuto un dubbio sulla tua definizione di "anticostituzionale" della legge-mostro; provo a spiegarmi.

L'art.32 della Costituzione recita testualmente:
«La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.
La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana
».

L'UNICA scappatoia è l'interpretazione in modo grottesco e arbitrario di quel "...se non per disposizione di legge."
Vorrei quindi chiedere un parere a te o a qualche altro espertone:
È possibile che il Governo si attacchi al suddetto punto, per far passare la sua legge del ciufolo come "perfettamente costituzionale"?
Grazie.

30 marzo 2009 0:00 - Harakiri

Al tontolone che si firma Silvio Berlusconi faccio presente che il suicidio sarà suo: suicidio politico.

Il tontolone di cui sopra afferma un mare di cazzate dimostrando che un’anguria è più intelligente di lui.

Trattamento sanitario è qualsiasi pratica che può essere praticata solo da personale sanitario autorizzato: l’endovenosa come il sondino. Poi se volete, acefali tontoloni, riscrivete il dizionario ma intanto rispettatelo, diversamente non c’è più alcuna possibilità di comunicazione.

Secondo il tontolone, se una persona si reca in ospedale è tenuto ad accettare qualsiasi trattamento, consigliato alla maniera del Padrino: gli farò una proposta alla quale non potrà dire di no.

Siamo ormai al delirio più totale.

Chi ha mai affermato, acefalo tontolone, che il medico debba essere costretto a fare qualcosa?
Qui nel caso si chiede al medico di NON FARE ciò che non è richiesto. Quindi, non c’è alcuna necessità di obiezione di coscienza. Se volete invece dare al medico il potere di fare ciò che il paziente non vuole, allora prendetevela con i Padri costituenti e con quella pericolosa terrorista della Tina Anselmi che ha introdotto il consenso informato.

Certo che siamo in buone mani se tanti tontoloni hanno impiegato diversi decenni per rendersi conto che l’Italia è fondata sull’eutanasia.

Dubito che il tuo analfabetismo ti consenta di comprendere concetti così elementari… vista la tua incapacità di mettere insieme qualche parola per comporre qualcosa che possa avere la sembianza di un pensiero.
29 marzo 2009 0:00 - Silvio Berlusconi*
per Harakiri:
non ti rimane che il suicidio!

Per la Poretti:
nessuno si fa' cosi' spudoratamente pubblicita' in queste pagine! Donatella se io scrivo qua sopra un post e mi firmo Silvio Berlusconi tu ci credi? Credo comunque che la radicale dimentica che il Parlamento fa' le leggi e la magistratura le deve fare rispettare e non il contrario! Non si puo' obbligare un medico a praticare l'eutanasia se non vuole perche' obiettore! Bisogna dare ai medici l'ultima parola! Alimentazione e idratazione non sono trattamenti sanitari! Se volete suicidarvi lasciate scritto che volete essere dimessi dall'ospedale in caso di coma profondo e fatevi portare direttamente all'obitorio in attesa di schiattare! In ospedale non si va per morire ma per tentare di vivere! L'ospedale e' un posto per chi vuole VIVERE non per chi vuole MORIRE!!!! E non me frega un cazzo dei pretastri che la pensano come me, io non sono un papa boys: della chiesa me ne frego! Per me il papa puo' anche schiattare subito: morto un papa se ne fa un'altro! Il papa di prima e' morto nel suo letto.... Basta sparare cagate su sto cazzo di testamento biologico! Avete rotto i coglioni!

* Presidente del Consiglio dei Ministri
28 marzo 2009 0:00 - Harakiri
Certo, dobbiamo sfruttare questo immenso regalo che il PDL ci ha donato per avviare una grande stagione di lotta democratica per l'affermazione dei diritti civili.

Il delirio di onnipotenza di Berlusconi provocherà la più grande sconfitta che un politico possa immaginare.
Al confronto quella di Fanfani e Almirante apparirà come una cosuccia da nulla.

Bisognerà affrontare gli ipocriti cattolici, politici e chierici, che mascherano con ragioni etiche quelle che sono in realtà solo sporche manovre tattiche.

La debolezza etica, l'ipocrisia e la disonestà intelettuale dei politici cattolici e dei gerarchi cattolici è evidente: basterà diffondere davanti alle chiese il testamento biologico approvato dai vescovi tedeschi per smascherare l'ipocrita relativismo etico dei tanti Bagnasco.

Basterà far notare agli ipocriti Rutelli e Franceschini che non c'è alcuna questione di coscienza in gioco perchè se ci fosse una questione di coscienza questa si affermerebbe solo in un modo: lasciare che ciscuno decida con la propria coscienza.

Che cazzo di democrazia è quella in cui poche persone nominate da qualche capopartito affermano la loro coscienza calpestando quella altrui?

A me della coscienza di Rutelli, Franceschini, Napolitano, Bagnasco, Benedetto XVI, Berlusconi... non me frega una benedetta mazza se loro non rispettano la mia libertà di coscienza!

Che cazzo di democrazia è quella in cui la loro libertà di coscienza si traduce in oppressione della mia coscienza.

Chiunque pretenda di affermare per legge un principio etico non è credibile proprio sul piano etico.
Dove c'è costrizione non c'è etica; un comportamento etico necessita di libertà di scelta.
Questo è l'insegnamento cristiano.

Tra poco sarà Pasqua, preghiamo perchè Cristo illumini l'animo di tanti prelati che ogni giorno offendono e bestemmiano Cristo.

La Chiesa cattolica e i politici sedicenti cattolici sono perdenti sul piano etico: la loro fragilità e debolezza etica è evidente nei miseri comportamenti e nelle ipocrite parole che pronunciano.

Dobbiamo sconfiggerli sul piano etico: quello che hanno preteso che fosse il loro esclusivo orticello in cui hanno fatto crescere i frutti dell'immoralità.
28 marzo 2009 0:00 - mah
basta proporre un referendum, così vedremo cosa pensa veramente la gente.
per una volta da tanti anni a questa parte forse avremo davvero un referendum degno di esistere.
ma poi il giudizio sarà inappellabile.
27 marzo 2009 0:00 - tomtom ponzy
Abbiamo già visto che possiamo fare a meno degli avvocati! Ci organizzeremo per fare a meno dei medici! Quando gli "esculapisti" cinquantenni di adesso saranno fuori "causa" saremo alla mercé di ignoranti incompetenti laureati all'isola.ke.non.cè!!!! Allora copiamo-incolliamo i principi attivi che troviamo sulle scatole dei medicinali (per esempio) e ce li facciamo ri-fare da erbo-bio-chi
mico-logi di fiducia!!! Voilà rien ne va plus!!! Faisons nos jeux!!!
27 marzo 2009 0:00 - Daniele
Dopo tutto ciò che è accaduto...dal caso englaro all'obrobrio di questa legge, ho capito realmente cosa significa il forte POTERE della chiesa e soprattutto che lo stato italiano non è affatto laico.
Se avevo dei dubbi sulla chiesa...oggi sono ormai convinto che dobbiamo allontanarci in maniera radicale da una setta così potente che manovra persino la nostra...morte.....NO ALLA CHIESA...in quanto non si riconosce più nella PIETA' ma solo nel POTERE.
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