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4 agosto 2018 1:07 - Cristina Ciccarelli
La famiglia anagrafica esiste dal 1989 anno in cui cadde il muro di Berlino, tutto il resto è caos di emozioni fuori controllo. Di questa famiglia hanno scritto parole molto belle ovvero legata da vincoli affettivi che è opposto della mera convenienza sulla quale molte famiglie soprattutto cattoliche si reggono e dentro le quali serpeggiano scheletri e fantasmi di ogni tipo, doppie vite, omosessualità mascherata e chi più ne ha più ne metta. Usano il nucleo familiare come scudo per le loro vergogne e paure. Li ho sempre considerati doppiogiochisti/te perché da queste tipologie di famiglie escono i cd giudizi col martello verso chi fa scelte diverse, opposte e sta gente passa giornate intere a dare giudizi non richiesti ed a fare illazioni ficcanasando nella vita di persone opposte a loro.

La cultura italiana è farsi i cazzi degli altri oppure -usando termini diversi- fare ingerenze nella vita di chi ha fatto scelte opposte.

Non c'è niente di normale neanche in questi comportamenti che li rendono asociali e insopportabili perché MOLESTE.
31 luglio 2009 0:00 - alessio
In materia di convivenza more uxorio (prolungata nel tempo e dimostrabile per un periodo superiore ad 1 anno), la legge, ATTUALMENTE(31 LUGLIO2009), in tema di proprieta' dei beni tanto immobili quanto mobili, fra i due prevede , ove non ci sia nulla di scritto da parte loro,l' acquisizione,per il fatto stesso di convivere, del diritto a reciproco e pieno usufrutto? Nel caso di separazione fra due conviventi more oxorio,uno dei due soggetti in che MISURA(decimi del totale) acquisice il diritto,ove non ci sia nulla di scritto nel merito fra i due, di proprieta' esclusiva di eventuali beni immobili gia' appartenenti , avanti l'inizio del rapporto,all' altro?
4 maggio 2009 0:00 - x luisa
beh,succede anche che la moglie tardona perda la testa per il garzone del fornaio,sempre di noi maschi dev'essere la colpa?
4 maggio 2009 0:00 - noè
Concordo con mio caro amico Matusalemme,pure io stò benissimo con russa di 30!
4 maggio 2009 0:00 - Karmen
Cara Luisa, la sua è la voce di tante donne illuse che con il matrimonio, si sono sistemate a vita!!! RIDICOLO!! Fatevi un esame di coscenza ... perchè l'uomo dopo anni di matrimonio...cerca un'altra PIU' GENTILE, MENO ACIDA, DISPONBILE, SENZA MAL DI TESTA INESISTENTE, MENO SCLEROTICA, MENO TANTE e TANTE cose che una donna come te è diventata dopo il matrimonio.
16 aprile 2009 0:00 - Topesio
Luisa è solo uno dei tanti esempi di arretratezza culturale di casa nostra.
Ricordo che anche ai tempi della battaglia sul divorzio c'era chi urlava ai quattro venti che, con la possibilità di divorziare, le mogli sarebbero scappate con l'idraulico ed i mariti con non si con chi: semplicemente RIDICOLO, no?
Pensiamo inoltre ai diritti degli omosessuali: riconoscerli, non necessariamente implica che tutti diventino omosessuali!
Ad ogni modo, persiste il vizietto di farsi sempre i cazzi degli altri e cercare di imporre i propri convincimenti, come del resto la Chiesa da millenni ci insegna.
15 aprile 2009 0:00 - Matusalemme
Sclerotico? Ma che dici?! Io a 50 anni sto così bene con una cubana di venticinque!!
E che, solo Pavarotti e Wilbur Smith?!...
15 aprile 2009 0:00 - Lavinia
Sig Luisa, mi permetta, ma cosa dovrebbe voler dire che la convivenza va "contro alla famiglia originaria e relativi figli che si vedono diseredati dalla nuova arrivata solo perchè il padre sclerotico ha perso la testa per la giovincella.."? I figli, sia legittimi che naturali, hanno già gli stessi diritti daventi alle legge. Quindi, anche se un padre sclerotico sposato avesse un figlio con la giovincella nell'ambito di un rapporto extra-coniugale bene, quel figlio avrebbe nei confronti del padre gli stessi diritti dei figli nati all'interno del matrimonio giusto.
E oltretutto, nessuno "diserederebbe" la famiglia originaria, che rimane comunque titolare di alcuni diritti.(vedesi le quote di legittima all'atto della successione) E poi, se il padre sclerotico sposasse la giovincella? cambierebbe qualcosa?non è che quando finisce un matrimonio basta, la vita sentimentale deve finire e la parte che se ne è andata di casa debba vivere solo ed esclusivamente per la famiglia originaria(che deve comunque ricoprire un ruolo di primo piano, ma non condizionare la vita degli ex-coniugi al punto di non permettergli di rifarsi una vita propria e vivere in funzione di una cosa che non esiste più)
15 aprile 2009 0:00 - Luisa
La famiglia nasce dal matrimonio e chi non si sposa è perchè non lo vuole e preferisce una convivenza. Solo se ci sono dei figli in comune credo sia importante che qualche piccolo diritto di tutela sia trasferito al convivente. Se si disciplina la convivenza si va contro alla famiglia originaria e relativi figli che si vedono diseredati dalla nuova arrivata solo perchè il padre sclerotico ha perso la testa per la giovincella..
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