Cara Donatella, la circolare dell'agenzia delle
entrate è un punto di vista, autorevole, ma pur sempre un
punto di vista in quanto nulla vieta che si porti ugualmente
in detrazione dall'IRPEF il costo di questa prestazione,
salvo poi impugnare la eventuale contestazione
del'autorità fiscale, che credo farà molta difficoltà
a difendere questa posizione, considerando che attualmente
consente la detrazione delle spese sostenute per analisi
predittive e check-up periodici (la cosidetta medicina
preventiva incoraggiata anche dal ministero della salute);
tutte spese sanitarie che vengono effettuate non in presenza
di una patologia, bensì in prevenzione e ricerca di
essa. Cordiali saluti. Paolo Rubini