Grazie alla proroga cartacea della Cie, mi sono sentita
rifiutare l'imbarco sull'aereo che avrebbe dovuto
condurmi in Turchia, per le mie vacanze. Lì non riconoscono
quel documento. A chi devo dire grazie? Al Comune di Biella?
Al Ministero? I quali non si preoccupano di tutelare i loro
cittadini, ma neppure sanno informarli dei rischi a cui
vanno incontro. Chi mi ripagherà il costo della vacanza ed
il danno morale?!
2 luglio 2009 0:00 - Ezio Paglia
La CIE presenta dei vantaggi rispetto alla CI cartacea:
presenta una elevata resistenza alla contraffazione e
permette ad Enti Locali (Province, Comuni, Regioni) o
Amministrazioni Periferiche dello Stato di realizzare
servizi web ai cittadini verso le loro basi di dato: servizi
sicuri perché basati sulla strong authentication.
Quindi non avrei molto da obiettare riguardo ai costi,
specie considerando che lo Stato riceve per ogni Cie emessa
20 (non 25 Euro) mentre sono i comuni emittenti i
destinatari della quota eccedente i 20 Euro. Possiamo
calcolare la cifra di 20 Euro come la sommatoria dei costi
per il documento cartaceo e il chip.
Dato che la
Cie è a pagamento solo da poco tempo, da quando ha superato
le fasi di sperimentazione, è possibile che la proroga
abbia riguardato soprattutto emissioni avvenute a costo 0
per i cittadini.
La scadenza ai 10 anni non parte
per le carte emesse dal momento del decreto, ma per carte
che erano in corso di validità al momento del decreto
(credo estate 2008)
Dato che non è possibile
apporre timbri sulla CIE, come viene fatto nella CI, il
"lenzuolo" è sembrata l'unica soluzione che
però forse mette un po' in imbarazzo l'apparato
burocratico degli stati esteri.
Altra
preoccupazione viene dai comuni che emettono servizi e dai
cittadini che usufruiscono di questa Cie per i servizi per
via delle problematiche che il processo di proroga ha
generato sul documento elettronico.
Per decreto
vecchie carte Cie che avrebbero dovuto essere invalidate
sono rese valide, ma esistono elementi concreti che fanno
pensare che il processo di proroga non operi sulla data di
scadenza imposta sul chip e sul certificato della Cie del
cittadino, cosicché programmi standard di navigazione e
server web di fatto blocchino l'accesso al cittadino cui
solo in teoria o in basi da dato esterne ma non nel chip è
stata estesa la proroga.
Cioè elettronicamente,
per gestioni standard (Mozilla Firefox - IE, Apache SSL), la
carta non è prorogata ma è scaduta: il documento
elettronicamente non è valido o meglio, gli enti locali non
sanno come renderlo tale senza costi.
Inoltre se
il cittadino, fruitore di servizi web, desiderasse avere una
Cie in sostituzione di quella prorogata, dovrebbe pagare,
senza colpa, 40 Euro (20 di penale) come nelle ipotesi di
smarrimento, perché tenta di rifare una carta in corso di
validità.
Per questo e per i problemi alle
frontiere penso che una proroga intesa come rifacimento
completo e gratuito della Cie sarebbe stata una soluzione.
2 luglio 2009 0:00 - Annapaola Laldi
Beh, io, tanto per son sapere né leggere né scrivere, mi
porto dietro il passaporto anche quando vado a Mentone o a
Innsbruck.
2 luglio 2009 0:00 - elisa
ma veramentr??? non ci posso credere!!! ma siamo matti?
ladri privi di ogni criterio logico! ok essere ladri...ok
essere stupidi...ma ladri e stupidi...dobbiamo davvero
tollerare queste pazzie???
1 luglio 2009 0:00 - Vincenzo
Come al solito i "sudditi" devono solo chinare la
testa: si passa da una vessazione all'altra.
Perchè la carta d'identità elettronica costa di
più? Perchè per rinnovarla si devono rispendere
soldi? Non basterebbe pigiare un bottone per
aggiornarla? Fino a quando continueranno a mungere i
sudditi? E' ora di dire BASTA!!