Buongiorno a tutti, mi chiamo Paolo Rubini e sono il
Vice President della società StemWay Biotech, una delle
società di conservazione autologa che il dr.Licino Contu
definisce "truffatori", affermazione che qualifica
chi la fa piuttosto che coloro ai quali è riferita.
Infatti, è agevole per tutti verificare che, non le imprese
di conservazione autologa, bensì i ministeri della salute
di altri e numerosi paesi industrializzati (USA; UK; Belgio;
Austria; Germania; Spagna; Danimarca ed altri), la pensano
in modo molto differente rispetto al Dr.Contu e, purtroppo,
anche rispetto al Ministero della Salute
nazionale.Fortunatamente siamo in europa e la ricerca è un
argomento di rilevanza internazionale dove è difficile fare
affermazioni "nazionalistiche". Volevo, poi,
formulare alcune domande al nostro forum ed alle nostre
autorità sanitarie: - quale sarebbe l'utilizzo
auspicabile delle cellule cordonali di circa 550.000 parti
annui in Italia, tra donazioni e conservazioni
autologhe? - stanti le attuali limitazioni esistenti
nella capacità di conservazione delle banche pubbliche,
anche per esigenza di fondi pubblici destinati a questo e
sottratti ad altri utilizzi in ambito sanitari, quale
dovrebbe essere il destino dei campioni cordonali eccedenti
la capacità di conservazione delle banche pubbliche? E'
preferibile la conservazione privata o è meglio che vengano
ditrutti o gettati via? - per quale motivo le strutture
che ricevono i campioni delle donazioni devono essere banche
pubbliche? Non sarebbe possibile utilizzare anche banche
private convenzionate che rispettano i requisiti qualitativi
stabiliti dal Ministero della Salute e sono soggette al
controllo del Ministero della Salute? Questo già accade in
numerosi altri paesi europei ed è anche più coerente con
la normativa europea in materia di abolizione dei monopoli
pubblici? - per quale motivo nel mondo esistono circa
100 banche pubbliche e solo in Italia ne sono state fatte
circa 20? E' un modo efficiente di utilizzare le risorse
pubbliche o si tratta di uno dei numerosi
"localismi" fatti con risorse pubbliche? - in
Italia la Costituzione tutela la libertà di iniziativa
economica e la libertà di informazione. Come, tutto questo,
è coerente con il divieto di istituire in Italia biobanche
private e con il divieto di informare i cittadini italiani
dei loro diritto a conservare le cellule staminali cordonali
presso le biobanche estere? Le domande potrebbero
proseguire ancora ma l'obiettivo è quello di avviare un
dibattito civile e trasparente sull'argomento, anche se
non esaustivo. Spero che questo possa essere possibile,
nonostante atteggiamenti quali quelli diffamatori del
dr.Contu. Paolo Rubini
3 luglio 2009 0:00 - VDonvito
gentile signora Bertini, il link alla notizia di questa
campagna, cosi' come lanciata dai promotori, lo trova
alla fine dell'articolo. E in quella notizia
trovera' anche commenti di varia natura. Per la
campagna nei minimi particolari puo' andare sul sito del
ministero della Salute.
3 luglio 2009 0:00 - marta bertini
leggo sempre i vostri articoli.vi chiedo di mettere in rete
la campagna informativa sulla donazione del sangue cordonale
di cui parlate su questo articolo. Questo a beneficio
dei vostri lettori.Grazie. Marta Bertini
3 luglio 2009 0:00 - roberta destro
Gentile senatrice Poretti,
sono la responsabile
della Banca del Sangue di Cordone di Padova (PDCBB). Leggo
spesso i suoi commenti relativi alle banche pubbliche e
private e mi sono sempre ripromessa di risponderle
offrendole la possibilità di passare una giornata presso la
nostra Banca. La PDCBB ha sede presso l'Oncoematologia
Pediatrica ed è nata qui (1992) perchè inizialmente
offivamo alle mamme dei nostri pazienti la possibilità di
raccogliere e conservare il sangue di cordone alla nascita
di altri figli. Successivamente abbiamo iniziato ad
accettare anche donazioni provenienti da parti di mamme
donatrici. Noi non facciamo nessuna distinzione tra
"mamme buone o cattive", ma purtroppo, nella
carenza cronica di risorse economiche, dobbiamo spendere i
soldi in maniera molto oculata. Sono perfettamente
d'accordo con lei, che le numerose banche distribuite
sul territorio nazionale sono uno spreco di denaro, ne
sarebbero bastate meno se si fossero organizzati meglio i
trasporti. Assieme a tutti i miei collaboratori (molti
precari!!!) la invito a passare una giornata con noi, tra le
unità che arrivano, le mamme che chiedono informazioni, e
l'emozione che proviamo quando una delle nostre unità
viene selezionata e inviata ad un Centro Trapianti in
qualche città del mondo. Vorremmo poter unire il suo
impegno costante per un aumento delle raccolte, alla
passione che noi mettiamo nel nostro lavoro. Sono certa che
potrebbero nascere idee e spunti interessanti di
crescita.
Spero accetterà il nostro invito,
sarà inoltre con grande piacere che le faremo conoscere
alcuni scorci della nostra bellissima città.