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3 luglio 2009 0:00 - Paolo Rubini
Buongiorno a tutti,
mi chiamo Paolo Rubini e sono il Vice President della società StemWay Biotech, una delle società di conservazione autologa che il dr.Licino Contu definisce "truffatori", affermazione che qualifica chi la fa piuttosto che coloro ai quali è riferita. Infatti, è agevole per tutti verificare che, non le imprese di conservazione autologa, bensì i ministeri della salute di altri e numerosi paesi industrializzati (USA; UK; Belgio; Austria; Germania; Spagna; Danimarca ed altri), la pensano in modo molto differente rispetto al Dr.Contu e, purtroppo, anche rispetto al Ministero della Salute nazionale.Fortunatamente siamo in europa e la ricerca è un argomento di rilevanza internazionale dove è difficile fare affermazioni "nazionalistiche".
Volevo, poi, formulare alcune domande al nostro forum ed alle nostre autorità sanitarie:
- quale sarebbe l'utilizzo auspicabile delle cellule cordonali di circa 550.000 parti annui in Italia, tra donazioni e conservazioni autologhe?
- stanti le attuali limitazioni esistenti nella capacità di conservazione delle banche pubbliche, anche per esigenza di fondi pubblici destinati a questo e sottratti ad altri utilizzi in ambito sanitari, quale dovrebbe essere il destino dei campioni cordonali eccedenti la capacità di conservazione delle banche pubbliche? E' preferibile la conservazione privata o è meglio che vengano ditrutti o gettati via?
- per quale motivo le strutture che ricevono i campioni delle donazioni devono essere banche pubbliche? Non sarebbe possibile utilizzare anche banche private convenzionate che rispettano i requisiti qualitativi stabiliti dal Ministero della Salute e sono soggette al controllo del Ministero della Salute? Questo già accade in numerosi altri paesi europei ed è anche più coerente con la normativa europea in materia di abolizione dei monopoli pubblici?
- per quale motivo nel mondo esistono circa 100 banche pubbliche e solo in Italia ne sono state fatte circa 20? E' un modo efficiente di utilizzare le risorse pubbliche o si tratta di uno dei numerosi "localismi" fatti con risorse pubbliche?
- in Italia la Costituzione tutela la libertà di iniziativa economica e la libertà di informazione. Come, tutto questo, è coerente con il divieto di istituire in Italia biobanche private e con il divieto di informare i cittadini italiani dei loro diritto a conservare le cellule staminali cordonali presso le biobanche estere?
Le domande potrebbero proseguire ancora ma l'obiettivo è quello di avviare un dibattito civile e trasparente sull'argomento, anche se non esaustivo.
Spero che questo possa essere possibile, nonostante atteggiamenti quali quelli diffamatori del dr.Contu.
Paolo Rubini
3 luglio 2009 0:00 - VDonvito
gentile signora Bertini,
il link alla notizia di questa campagna, cosi' come lanciata dai promotori, lo trova alla fine dell'articolo. E in quella notizia trovera' anche commenti di varia natura.
Per la campagna nei minimi particolari puo' andare sul sito del ministero della Salute.
3 luglio 2009 0:00 - marta bertini
leggo sempre i vostri articoli.vi chiedo di mettere in rete la campagna informativa sulla donazione del sangue cordonale di cui parlate su questo articolo.
Questo a beneficio dei vostri lettori.Grazie.
Marta Bertini
3 luglio 2009 0:00 - roberta destro
Gentile senatrice Poretti,

sono la responsabile della Banca del Sangue di Cordone di Padova (PDCBB). Leggo spesso i suoi commenti relativi alle banche pubbliche e private e mi sono sempre ripromessa di risponderle offrendole la possibilità di passare una giornata presso la nostra Banca. La PDCBB ha sede presso l'Oncoematologia Pediatrica ed è nata qui (1992) perchè inizialmente offivamo alle mamme dei nostri pazienti la possibilità di raccogliere e conservare il sangue di cordone alla nascita di altri figli. Successivamente abbiamo iniziato ad accettare anche donazioni provenienti da parti di mamme donatrici. Noi non facciamo nessuna distinzione tra "mamme buone o cattive", ma purtroppo, nella carenza cronica di risorse economiche, dobbiamo spendere i soldi in maniera molto oculata. Sono perfettamente d'accordo con lei, che le numerose banche distribuite sul territorio nazionale sono uno spreco di denaro, ne sarebbero bastate meno se si fossero organizzati meglio i trasporti. Assieme a tutti i miei collaboratori (molti precari!!!) la invito a passare una giornata con noi, tra le unità che arrivano, le mamme che chiedono informazioni, e l'emozione che proviamo quando una delle nostre unità viene selezionata e inviata ad un Centro Trapianti in qualche città del mondo. Vorremmo poter unire il suo impegno costante per un aumento delle raccolte, alla passione che noi mettiamo nel nostro lavoro. Sono certa che potrebbero nascere idee e spunti interessanti di crescita.

Spero accetterà il nostro invito, sarà inoltre con grande piacere che le faremo conoscere alcuni scorci della nostra bellissima città.

Cordiali saluti
Roberta Destro
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