Fai finta di assumere un fesso e ruba milioni ai
disabili «Addirittura ti ho messo pure un fesso, che
poi non lo assumi. Però nel progetto dobbiamo metterlo
questo. Quello che ti fa le pulizie può essere anche un
disabile di tipo mentale. E ti aumenta la valutazione».
Fesso? Sì, chiama così una persona diversamente abile. A
parlarne nel 2003 era l'assessore pugliese alla
formazione professionale, il cattolicissimo Andrea Silvestri
(Udc) che dal suo sito ancora oggi sfoggia foto con alti
prelati e citazioni evangeliche. La telefonata sul
"fesso" da inserire e poi non assumere è uno
degli elementi di prova nel processo per la grande truffa in
corso a Bari: l'ex assessore di centrodestra è
accusato di avere dirottato verso società a lui legate
quasi cinque milioni di fondi pubblici. Con quei soldi si
sarebbero dovuti allestire 14 progetti per l'inserimento
dei diversamente abili nel mondo del lavoro. Invece il
denaro è stato speso per comprare auto di lusso,
megatelevisori al plasma e appartamenti. Non è l'unica
contestazione mossa al pio Silvestri: venne arrestato nel
2003 con altre accuse minori come l'uso privato
dell'auto blu e del telefonino di servizio, alberghi per
viaggi di piacere rimborsati con denaro pubblico e qualche
acquisto in salumeria messo in conto alla Regione. Volete
sapere come è finita? Silvestri ha patteggiato una pena a
tre anni di carcere, interamente vanificata grazie
all'indulto varato dal governo Prodi. Il presidente
della sua giunta regionale, Raffaele Fitto, nonostante sia
imputato in un paio di processi, è diventato ministro con
Berlusconi. Viene da chiedersi, chi sono i veri fessi?
21 luglio 2009 0:00 - Regime all'Italiana
www.repubblica.it/news/ambiente/rep_rinnovabili_prestigiacom
o-larticolo-4-non-tutela-lambiente-ne-i-cittadini-800236.htm
l
Prestigiacomo: l'articolo 4 non tutela
l'ambiente nè i cittadini, 14:29 Affidando ad un
solo soggetto quello che era il ruolo svolto da un team di
esperti non si tutela l’ambiente nè tantomeno la salute
dei cittadini (Rinnovabili.it) – L'articolo 4 del
decreto anti-crisi è stato dichiarato inaccettabile dal
ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, che lo ha
definito una “Norma deleteria per l’ambiente e per la
salute dei cittadini”. Il suddetto articolo toglie al
Ministero dell'Ambiente e agli enti locali la
possibilità di autorizzare gli iter di realizzazione di
centrali di produzione e reti di distribuzione
dell'energia, mettendo tutto in mano ad un unico
responsabile che va a sostituire i 60 esperti della
Commissione Via-Vas e i 20 esperti della Commissione
AIA. Con questa norma si va chiaramente ad escludere la
tutela ambientale e la salute dei cittadini. Ciò non si era
verificato né la legge obiettivo, né con la recente
normativa approvata nel gennaio 2009 sui commissari
straordinari per le opere strategiche. “Chiedo –
ha affermato il ministro Stefania Prestigiacomo –
modifiche sostanziali a questo articolo e denuncio il metodo
attraverso il quale Ministeri non competenti in questa
materia sono diventati, in nome della semplificazione,
portabandiera di una norma deleteria per l’ambiente, per
la salute dei cittadini, e persino per la stessa
semplificazione perché fonte certa di contenzioso
amministrativo e comunitario e quindi di blocchi delle
procedure”. “Questa norma – ha dichiarato
inoltre il Ministro Stefania Prestigiacomo – potrebbe
perfino applicarsi alle centrali nucleari. Francamente, con
il lavoro puntuale e trasparente svolto finora proprio in
materia di autorizzazioni ambientali per gli impianti
energetici, mi chiedo: una norma simile a chi giova?”.