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25 luglio 2009 0:00 - I veri fessi
Fai finta di assumere un fesso e ruba milioni ai disabili
«Addirittura ti ho messo pure un fesso, che poi non lo assumi. Però nel progetto dobbiamo metterlo questo. Quello che ti fa le pulizie può essere anche un disabile di tipo mentale. E ti aumenta la valutazione». Fesso? Sì, chiama così una persona diversamente abile. A parlarne nel 2003 era l'assessore pugliese alla formazione professionale, il cattolicissimo Andrea Silvestri (Udc) che dal suo sito ancora oggi sfoggia foto con alti prelati e citazioni evangeliche. La telefonata sul "fesso" da inserire e poi non assumere è uno degli elementi di prova nel processo per la grande truffa in corso a Bari: l'ex assessore di centrodestra è accusato di avere dirottato verso società a lui legate quasi cinque milioni di fondi pubblici. Con quei soldi si sarebbero dovuti allestire 14 progetti per l'inserimento dei diversamente abili nel mondo del lavoro. Invece il denaro è stato speso per comprare auto di lusso, megatelevisori al plasma e appartamenti. Non è l'unica contestazione mossa al pio Silvestri: venne arrestato nel 2003 con altre accuse minori come l'uso privato dell'auto blu e del telefonino di servizio, alberghi per viaggi di piacere rimborsati con denaro pubblico e qualche acquisto in salumeria messo in conto alla Regione. Volete sapere come è finita? Silvestri ha patteggiato una pena a tre anni di carcere, interamente vanificata grazie all'indulto varato dal governo Prodi. Il presidente della sua giunta regionale, Raffaele Fitto, nonostante sia imputato in un paio di processi, è diventato ministro con Berlusconi. Viene da chiedersi, chi sono i veri fessi?


21 luglio 2009 0:00 - Regime all'Italiana
www.repubblica.it/news/ambiente/rep_rinnovabili_prestigiacom o-larticolo-4-non-tutela-lambiente-ne-i-cittadini-800236.htm l

Prestigiacomo: l'articolo 4 non tutela l'ambiente nè i cittadini, 14:29
Affidando ad un solo soggetto quello che era il ruolo svolto da un team di esperti non si tutela l’ambiente nè tantomeno la salute dei cittadini
(Rinnovabili.it) – L'articolo 4 del decreto anti-crisi è stato dichiarato inaccettabile dal ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, che lo ha definito una “Norma deleteria per l’ambiente e per la salute dei cittadini”.
Il suddetto articolo toglie al Ministero dell'Ambiente e agli enti locali la possibilità di autorizzare gli iter di realizzazione di centrali di produzione e reti di distribuzione dell'energia, mettendo tutto in mano ad un unico responsabile che va a sostituire i 60 esperti della Commissione Via-Vas e i 20 esperti della Commissione AIA.
Con questa norma si va chiaramente ad escludere la tutela ambientale e la salute dei cittadini. Ciò non si era verificato né la legge obiettivo, né con la recente normativa approvata nel gennaio 2009 sui commissari straordinari per le opere strategiche.
“Chiedo – ha affermato il ministro Stefania Prestigiacomo – modifiche sostanziali a questo articolo e denuncio il metodo attraverso il quale Ministeri non competenti in questa materia sono diventati, in nome della semplificazione, portabandiera di una norma deleteria per l’ambiente, per la salute dei cittadini, e persino per la stessa semplificazione perché fonte certa di contenzioso amministrativo e comunitario e quindi di blocchi delle procedure”.
“Questa norma – ha dichiarato inoltre il Ministro Stefania Prestigiacomo – potrebbe perfino applicarsi alle centrali nucleari. Francamente, con il lavoro puntuale e trasparente svolto finora proprio in materia di autorizzazioni ambientali per gli impianti energetici, mi chiedo: una norma simile a chi giova?”.

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