Rieccomi: nella fretta del precedente messaggio, ho saltato
il passaggio fondamentale della sentenza della corte
d'appello di Firenze sulla richiesta di matrimonio
civile presentata dai coniugi gay: "Il diritto a
sposarsi non e’ fra i diritti fondamentali
costituzionalmente garantiti".
Questa
sentenza è in contraddizione con quanto l'autrice,
invece, ritiene sancito e inviolabile. Qualche giudice la
pensa all'opposto, pur di discriminare.
Ad
maiora.
21 luglio 2009 0:00 - mah
oltre ai diritti ci sono i doveri, ma mi pare che ci si
dimentichi sempre di questo aspetto. per entrare in un
paese ci sono i canali "ufficiali", chi è
irregolare evidentemente non ne aveva diritto. bene che
non si aggiri la legge.
Un provvedimento che ha
il sapore delle leggi razziali: il divieto di matrimoni di
cittadini italiani di razza ariana con persone appartenenti
ad altra razza, la subordinazione del matrimonio di
cittadini italiani con persone straniere al consenso
preliminare del Ministero dell'Interno, il divieto per
gli ebrei di sposarsi in terra italiana e, oggi, il divieto
per gli stranieri irregolari di sposarsi in Italia.
--- questo invece ha sapore di pregiudizio.
infatti lo straniero irregolare può benissimo essere di
razza ariana. la differenza sta nell'essere regolare o
meno, non nel colore della pelle. ed è grave richiamare le
leggi razziali per interessi di parte, per sostenere una
propria tesi che con le razze non c'entra nulla.
20 luglio 2009 0:00 - Isaia Kwick
Giovanni Calderone; ti quoto! Isaia Kwick Zingaro ROM
20 luglio 2009 0:00 - Giovanni Calderone
Buongiorno,
io sono d'accordo con
l'autrice dell'articolo. Anzi, più che
d'accordo. Ma nella parte in cui ella afferma
"Il diritto di sposarsi e' un diritto fondamentale
della persona riconosciuto sia a livello internazionale che
dalla Costituzione italiana." forse si sbaglia. E
sì, perché giusto un anno fa, la corte d’appello di
Firenze ha respinto il ricorso presentato da Matteo Pegoraro
e Francesco Piomboni, la coppia omosessuale che aveva
chiesto di sposarsi civilmente.
http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=33
02
Allora delle due una: o è un diritto
fondamentale, e vale per immigrati e per gay, o non lo è, e
non vale per nessuno, nemmeno per etero e stranieri
regolari! O, secondo possibilità: la sentenza della
corte d'appello è razzista, come d'altronde
l'attuale Governo.