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7 agosto 2009 0:00 - bronzini marco
ritengo doveroso per la società aiutare i cittadini più deboli e bisognosi. altrettanto doveroso ritengo che gli eredi dei cittadini soccorsi dalla comunità, non beneficino interamente di beni patrimoniali lasciati alla morte del beneficiato. Sono frequenti casi di persone, praticamente senza reddito, ma con patrimoni più o meno cospicui; riterrei opportuno, ( se già non esiste una normativa in tal senso), l'emanazione di una legge che ponesse un'ipoteca sui beni dell' assistito beneficiato in modo che gli enti pubblici potessero ricuperare, con il valore di detti beni patrimoniali, le spese sostenute dalla collettività. Esistono casi in cui gli eredi fanno pagare alla collettività le spese per il mantenimento dell' "indigente", e poi ereditino interamente ( e senza pagare una "lira" di tasse ...), più o meno indigenti patrimoni. A questi "parassiti" non mi sembra giusto non recuperare, sulla somma ereditata, e fino alla concorrenza del loro ammontaare, le spese per mantenere i parenti. In molti casi l'assistito lascia l'eredità alla chiesa di turno, che non ha spesso speso un euro per il suo mantenimento, ma gli fa credere in un lavaggio della coscienza e forse un posto in paradiso.
Il "buonismo" è spesso radicato nel popolo italiano ed in generale in popoli cosidetti religiosi... il risultato è che i "buoni veri" mantengono i "parassiti buonisti".
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