Spericolate operazioni finanziarie mascherate
da opere di carità e fondazioni di beneficenza. La storia
raccontata in questo libro è totalmente inedita. Parte da
un archivio immenso, custodito in Svizzera e da oggi
accessibile a tutti. Circa quattromila documenti. Lettere,
relazioni riservate, bilanci, verbali, bonifici. La finanza
del Vaticano come non è stata mai raccontata.
Tutto grazie all’archivio di monsignor Renato Dardozzi
(1922-2003), tra le figure più importanti nella gestione
dello Ior fino alla fine degli anni Novanta. Sembrava una
storia conclusa con gli scandali degli anni Ottanta. Con
Marcinkus, Sindona e Calvi. Invece tutto ritorna. Dopo la
fuoriuscita di Marcinkus dalla Banca del Papa, parte un
nuovo e sofisticatissimo sistema di conti cifrati nei quali
transitano centinaia di miliardi di lire. L’artefice è
monsignor Donato de Bonis. Conti intestati a banchieri,
imprenditori, immobiliaristi, politici tuttora di primo
piano, compreso Omissis, nome in codice che sta per Giulio
Andreotti.
I soldi di Tangentopoli (la
maxitangente Enimont) sono passati dalla Banca vaticana:
titoli di Stato scambiati per riciclare denaro sporco.
Depositi che raccolgono i soldi lasciati dai fedeli per le
Sante messe trasferiti in conti personali, con le più abili
alchimie finanziarie.
Lo Ior ha funzionato come
una banca nella banca. Una vera e propria “lavanderia”
nel centro di Roma, utilizzata anche dalla mafia e per
spregiudicate avventure politiche. Un paradiso fiscale che
non risponde ad alcuna legislazione diversa da quella dello
Stato del Vaticano. Tutto in nome di Dio.
15 agosto 2009 0:00 - Alessandro
In merito allo specifico argomento della RU486, ormai da
settimane se ne leggono e sentono da entrambi gli
schieramenti; escludendo le posizioni integraliste del
Vaticano e dei suoi accoliti, secondo me entrambe le
posizioni hanno delle buone ragioni.
Tuttavia
sono preoccupato che sui media principali non siano state
pubblicate le considerazioni delle donne, le quali sono la
parte maggiormente interessata alla questione.
Forse, le donne, con il loro atteggiamento stanno proprio
dicendo che non c'é alcunché da dire.
15 agosto 2009 0:00 - Giuseppe Parisi
Gentile Sig. Pietro Cornelio , grazie per Averci
scritto. Probabilmente, con un abilissima operazione
chirurgica, Lei,riesce a scindere nel pensiero e,
nell’anima, le due facce , quella pagana e quella
spirituale, operazione che, a me non riesce affatto.
Non so, dove intuisce, come interpreta queste profezie,
come quelle sulla bioetica. Noi di Aduc, sappiamo , e
molto bene, che in tale materia delicatissima e , mai
lasciata alle coscienze dei diritti e dei diretti
interessati,noi tutti cittadini, il Vaticano ( la parte
pagana ? ) mette insidiosamente il naso, pretendendo di
piegare le volonta’ sovente laiche e di pensiero libero,
con risultati che sono dogmatici, e perfino pericolosi.
La pregherei di non essere troppo convinto sulle cose che
io conosco o non conosco, la storia del Big Bang e
dintorni, ecc.ecc, oltremodo , mi faccia sapere,
quando,dove, e in che circostanza, io ho scritto che lo
scienziato Galileo Galilei fu torturato o chissa’ cosa
altro, anzi, ho sostenuto che, era talmente intelligente,
che si seppe salvare a differenza di tanti altri, che non
lo seppero fare. Lei parla di Big- Bang, ma nelle
scuole, ai bimbi, continuano a dire che, l’uomo e’ stato
creato dal fango da Dio, ecc.ecc. Lei mi cita,
ospedali,orfanotrofi, ecc.ecc, la carita’ di
organizzazioni verso i poveri ( sono i poveri che
cinicamente servono alla continuita’ Vaticana ), niente
puo scagionare il male che, la parte pagana, visto che mi
obbliga a fare il chirurgo, nefandezze, crimini che questa
parte ha cagionato e cagiona alla societa’. Inoltre,
sostenere come anacronistica e superata la teoria
sessuofobica della chiesa, da la parvenza di avere la benda
davanti agli occhi, o peggio, signor Cornelio , essere in
una patente malafede, che ostenta il peculiare cinismo
degli uomini di chiesa. E si nasconde dietro il dito,
facendomi sinceramente sorridere di gusto, quando sostiene
che proprio lei, applica le teorie di verifica attenta
delle cose, come le ha consegnate alla storia Galilei.
Chissa’ cosa le risponderebbe proprio lui, se potesse.
E’ sinceramente tragico ma anche comico, trovare
qualcuno, che, mette la parola scienza in bocca, agli uomini
di chiesa, visto che a bloccare il processo della
scienza, ostaggiandolo fino ad interromperlo nei momenti
piu’ bui, siete stati proprio voi, uomini di chiesa, la
parte pagana signor Cornelio? Cordialmente
Giuseppe Parisi
15 agosto 2009 0:00 - Pietro Cornelio
Egregio giornalista Parisi, che la Chiesa Cattolica
sembra avere 2 facce, una pagana/terrena attaccata al
business e l'altra alla "Ragione", lo Spirito,
la Carita', la Pace, la Scienza (quella a servizio
dell'Uomo e del Creato) l'Amore, il Vangelo e'
cosa nota anche ai bambini e per nulla oggetto di scandalo.
Anche il Papa e i Vescovi dovranno dar conto a Dio non Le
pare ? Intanto Misteriosamente e profeticamente la Chiesa
(quella fondata da Cristo, non quella del Vaticano e dei
sporchi affari dello IOR e di altri canali di business
internazionale piu' o meno oscuri) e' la' Viva e
Vegeta, stabile e rocciosa immersa nello scorrere del fiume
dei secoli. Il semplice fatto che ancora una volta Lei citi
il caso Galilei (strumentalizzandolo in modo sterile) denota
semplicemente una Sua grande superficialita' storica. La
invito pertanto a leggersi gli autentici archivi storici
(guarda casa del poderoso archivio storico di quel Vaticano
che Lei tanto detesta) dove vedra' e apprendera' che
Galileo non e' stato mai torturato, osteggiato o
quant'altro inventato negli anni dai nemici di Cristo e
della Sua Chiesa. Proprio negli ultimi decenni la Chiesa si
sta rivelando terribilmente profetica sia in materia di
BioEtica (campo che non e' seconda a nessuno) che in
materia di Scienza (Lei sa chi ha scoperto il Big-Bang,
credo di no! Un Prete Cattolico, scienziato astronomo)
quindi parlare di oscurantismo cattolico o di Chiesa
sessuofoba (come asserivano le femministe del 68 e
successivamente smentite dalla storia) e' anacronistico
e anti-intellettuale e anti-culturale. Nessuno Cattolico
autenticamente impegnato, non quelli a chiacchere, crede
alle balle di Berlusconi o della sinistra che col sociale
non ha nulla a che spartire. E' naturale che la Chiesa e
il Vaticano sono facce della stessa medaglia:
rispettivamente una spirituale e l'altra materiale. Ma
di li' a criticare tutto e tutti dimenticandosi i grandi
e luminosi progressi nella storia della Chiesa Cattolica :
gli ospedali, le universita', l'Arte, gli
orfanatrofi, la Carita' profusa verso i piu' deboli
da tante organizzazioni cattoliche questo si' che ha il
sapore di autentico e moderno oscurantismo. Eppure con
sincerita' io non sono un bigotto che va tutte le
domeniche a Messa, ma un'osservatore attento della
storia e dei fatti applicando il metodo scientifico di
indagine che il Cattolico Galileo Galilei invento' e
consegno' alla storia. Un cordiale Saluto.
15 agosto 2009 0:00 - Giovanni Senzaterra.... la privacy seco
L'ultima edizione di "Chi", il settimanale
trash diretto da Alfonso Signorini, è stata un
successo. Le foto segrete, scattate all'interno di un
golf club, dell'amore tra Elisabetta Canalis e
George Clooney spopolano sulle spiagge. Nelle casse
della Mondadori, la casa editrice presieduta da Marina
Berlusconi, sono entrati alcuni milioni di euro. Le
stesse immagini sono state rilanciate dalle reti
Mediaset che hanno così convinto molti telespettatori a
correre in edicola per acquistare il rotocalco.
Nonostante l'exploit editoriale, Marina e il suo
papi, il Presidente del consiglio Silvio Berlusconi,
sono però di cattivo umore. A Villa La Certosa, durante
la cena per il compleanno della figlia, il premier è
sbottato: «Ora basta, quello del rispetto della
privacy è un tema sempre più urgente che dobbiamo
risolvere». Tra i presenti pare che sia calato il gelo.
Qualcuno ha immaginato un licenziamento in tronco del
fido Signorini, l'uomo che in pieno caso
D'Addario aveva osato intervistare il capo del governo
ponendogli a muso duro una serie di domande scomode.
Roba del tipo: «Come convive il Berlusconi nonno con
il Berlusconi superman?»; «Bisogno di vacanze? Dove andrà
questa estate?»; «Qual'è il suo ultimo pensiero
prima di addormentarsi?»; «E il primo pensiero della
giornata?». Altri ospiti sono invece arrivati a ipotizzare
una chiusura di "Chi" e delle numerose
trasmissioni di gossip in onda sui canali del biscione,
a partire da Studio Aperto, il tg diretto da Mario Giordano.
Poi, fortunatamente, Berlusconi ha chiarito il
suo pensiero. Signorini e Giordano possono stare
tranquilli. Il premier non ce l'aveva con loro, ma
con quattro fotoreporter bloccati all'esterno della
villa dai carabinieri. «Pensate, tutti voi siete stati
fotografati. È una cosa intollerabile. Dobbiamo
difendere la privacy delle persone, dovunque, soprattutto a
casa loro», ha spiegato Berlusconi ad amici e parenti.
Resta però da chiarire chi siano le «persone»
che avranno garantita la privacy (peraltro già oggi
tutelata da una serie di severissime norme). Tutti i
cittadini o solo alcuni di essi? La domanda non è
provocatoria. Nel 2003, nei mesi delle polemiche sulle
leggi ad personam, Berlusconi aveva detto: «In una
democrazia liberale chi governa per volontà sovrana degli
elettori è giudicato, quando è in carica e dirige gli
affari di Stato, solo dai suoi pari, gli eletti dal
popolo». Un concetto estratto in fotocopia dalla Magna
Charta di Giovanni Senzaterra che all'articolo 21
recita: «I conti e i baroni non siano multati se non
dai loro pari». Era il 1215. Le macchine fotografiche non
erano state ancora inventate. Altrimenti Giovanni
Senzaterra avrebbe certamente pensato anche a
quelle.
15 agosto 2009 0:00 - Non avete fatto lavorare in
[ 13 agosto 2009 ] Economia ecologica
Germania e Francia (con un po' di green) fuori dalla
crisi. L'Italia arranca
LIVORNO. Si
potrà brindare oggi in Francia e in Germania per
l'annunciata fine della fase di recessione economica. In
Germania anche perché sembra ormai definitivo l'accordo
per l'acquisizione di Opel da parte della neozelandese
Magna. Il Pil tedesco e quello francese sono cresciuti dello
0,3% nel secondo trimestre rispetto ai primi tre mesi
dell'anno, mettendo fine alla più grave recessione del
paese dalla seconda guerra mondiale. In anticipo rispetto
alle previsioni più rosee della maggior parte degli
analisti che vedevano possibile una svolta al 2010 e di
quelle che stimavano nei due paesi una contrazione
trimestrale dello 0,3%.
La Germania nel primo
trimestre dell'anno aveva registrato una contrazione del
3,5% a chiudere quattro trimestri di calo, mentre
l'economia francese aveva subìto una contrazione
dell'1,3%. «Il dato è molto sorprendente - ha
dichiarato il ministro dell'Economia francese Christine
Lagarde, lei stessa incredula. - Dopo quattro trimestri
negativi la Francia alla fine sta venendo fuori dal
rosso».
La situazione sembra meno plumbea anche
nel resto dell'eurozona dove il Pil è sceso solo dello
0,1% nel secondo trimestre (dopo un calo del 2,5% nel primo)
e dello 0,3% nell'Ue a ventisette (era del -2,4% nel
trimestre precedente).
Dati che mostrano, secondo
il portavoce della Commissione Thon Van Lierop , una
«situazione molto migliore di quanto previsto in
primavera». «Il Pil continua a scendere» ha sottolineato
il portavoce aggiungendo tuttavia che «la fase di
contrazione netta sembra essere alle nostre spalle» e
dimostra che «le ambiziose azioni intraprese
dall'Unione europea per contrastare la crisi hanno avuto
effetto».
Ma che dimostra anche che i paesi che
maggiormente hanno investito per uscire dalla crisi e lo
hanno fatto con misure in attacco anziché in difesa, come
appunto Francia e Germania, sono le prime a vedere la
svolta. E a parte loro, e a parte Grecia e Portogallo,
anch'essi in ripresa, altri paesi dell'area
continuano a registrare dati negativi. Nel secondo trimestre
l'economia italiana ha visto una contrazione dello 0,5%,
Austria e Belgio dello 0,4%, l'Olanda dello 0,9%.
L'Italia arranca quindi, e accresce il proprio
divario con paesi quali Francia e Germania, nonostante i
moniti all'ottimismo da parte del premier e i tentativi
di minimizzare del ministro Tremonti, per celare una realtà
che forse solo loro non vogliono ammettere, dato che il
paese l'avverte eccome.
Segno di quanto molti
analisti economici evidenziano da ormai un anno, ovvero la
totale assenza di vere misure anticrisi e dell'avvio di
politiche anticicliche che sapessero cogliere
l'opportunità della crisi per avviare una politica
economica e industriale in direzione opposta a quella sino
ad ora seguita. Sia Francia che Germania, i cui governi
hanno impegnato risorse ben superiori a quanto fatto
dall'Italia e che soprattutto hanno cominciato ad
orientare questi incentivi verso uno sviluppo che se non è
ancora la strada della green economy è quanto di più
somigliante sia stato fatto sino ad ora, vedono la luce alla
fine del tunnel. Noi ci siamo ancora dentro in pieno.