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10 agosto 2018 3:15 - Cristina Ciccarelli
L'immagine sociale è importante tanto per le donne quanto per gli uomini, prevale la 'donna oggetto' con un esteriorita volgare come il linguaggio, con tette in vista idem per il sedere e le labbra possibilmente a canotto o camuffate da canotto con tanto di smorfie cd a cula di gallina per avere attenzioni sociali con finalità sessuali e di carriera e molte di esse trovano terreno fertile al maschile e al femminile, ogni generazione.

Il decoro è un concetto pressoché sconosciuto.

Usano il corpo per mettersi in mostra come una vetrina di un negozio, ne ho incontrate molte di femmine cosi e tutte hanno messo a me l'etichetta di puttana quando invece erano loro le prostitute della situazione con tanta vergogna addosso perché negano spudoratamente. Le ho sempre guardate con sufficienza perché la prostituzione non è un lavoro neanche un secondo lavoro. Molte tradiscono i loro mariti e fidanzati o compagni perché hanno relazioni uffcizli fittizie e molte sono lesbiche e moleste ed hanno affibbiato a me anche la calunnia di lesbica perché sono un branco di deviate stronze esaurite e molte fanno uso di sostanze stupefacenti ed hanno affibbiato a me la calunnia di tossicodipende te e spacciatrice di cocaina quando invece sono loro che spacciano negando di farlo.

Ho una pessima opinione del genere femminile perché sono molto bugiarde e lontane anni luce dall'emancipazione sociale quindi parlare di questione di genere in un paese cattolico e conservatore come italietta mi fa ridere, perdita di tempo.

Sono vipere che sputano solo veleno verso le donne che come me usano il cervello e fanno scelte chiare e nette.

Ne ho incrociate molte fissate con la carriera in ogni professione e francamente nessuna di loro ha fatto cd carriera che per me è una parola priva di senso perché esistono professioni e niente più, mi capitò di ascoltare certi discorsi e ricordo che gongolavano al solo pensiero di fare la cd carriera, i q.i. erano molto bassi quindi si sono limitate a darla via entrando nella tossicodipendenza.

Sono narcise e pensano che il mondo ruoti intorno alle loro vite in realtà vengono usate come pezze da piedi, ho anche lavorato con femmine di questo tipo, sono insopportabili non ho mai avuto feeling con questa robaccia che mi ha sempre sputato invidia e odio ed ho sempre reagito per difesa con battute taglienti senza lasciare spazi a dubbi.

Non sono mai andata d'accordo con le puttane e non mi vergogno nenache a scrivere la parola puttana perché in italiano si chiamano così e perché le parole hanno un significato ben preciso.

La donna è diversa dalla puttana
L'uomo è diverso dal puttaniere
11 febbraio 2010 17:58 - lucillafiaccola1796
Brava freakkina
La tua frase
"Diciamo che le donne vogliono essere così perché agli uomini piacciono così?"
è magicamente esplicativa... ci sono femminucce che la danno via per niente solo per farsi dire "bella" e belle lo sono davvero!
Che tristezza....!
11 febbraio 2010 14:45 - freakkina
Interessante il commento di savpg8801: non sono d'accordo sull'asserzione che l'essere femminile sia più complesso - mi sembra un altro stereotipo -, mentre il tema della vanità meriterebbe qualche riflessione.
Intrigante anche l'interrogativo che poni su quanti uomini (cosa intendi con "normali"?) si lamenterebbero per la scomparsa della donna-oggetto-decorazione.
La mia opinione è che, prima di vietare o censurare, occorra educare.
Il "lato sesso" non può certo -e non deve- sparire, ma si può evolvere in manera più dignitosa, anche in ambito pubblicitario e commerciale.
Per finire, non so se sia appropriato chiedersi se tutto ciò lo vogliono gli uomini o le donne.. mi chiederei piuttosto se giova al potere, economico e politico, rincoglionire metà della popolazione: a partire dalle Barbie e Winx varie, passando dalle creme antirughe e anticellulite e per finire con la chirurgia estetica e i seni rifatti.
Diciamo che le donne vogliono essere così perché agli uomini piacciono così?

Invito i lettori a partecipare al forum http://www.ilcorpodelledonne.net/forum/ nato dal documentario che si cita nell'articolo, dove discutiamo proprio di queste tematiche.
21 ottobre 2009 18:59 - lucillafiaccola1796
Mi è molto piaciuto l'intervento di Sergio2 di oggi 21 ottobre 2009 nel "matrimonio ed adozione da parte di "omosessuali". Ha chiarito molto bene la situazione che io non conoscevo perché tutto sommato non veramente interessata al problema. Messa come l'ha posta Sergio", la questione, almeno per me, cambia completamente il mio EX punto di vista e pervengo ad essere PIENAMENTE d'accordo con Sergio. In fin dei conti se prendo un bambino in adozione, invece di metterne al mondo un altro, per un tutto sommato insensato pseudo potere di sentirsi "creator", non faccio che BENE! Aiuto qualcuno che già ESISTE! E quindi ben venga l'adozione, fatta senza scopi di lucro o di potere, ma con rispetto della "Persona" neonato, bambino, adolescente, adulto, vecchio!
Complimenti Sergio2 e grazie!
Per savpg8801: anch'io sono convinta che nessuno obbliga il genere femminile ad aderire ai modelli e quindi moda imposti dal genere maschile o dal genere femminile ASSERVITO per biechi motivi di interesse pecuniario agli schemi imposti dai maschi detentori del potere.... Se tenessero alla loro dignità di Persona sceglierebbero solo quel che piace loro VERAMENTE! La coscienza della propria dignità è MOLTO importante e non cedibile a NESSUN prezzo!
Se a me piace il color bodeaux e non trovo alcun vestito di questo colore perché i produttori hanno deciso di imporre un certo colore scelto da loro... li mando a kakkare e non compro un beneamato ca..o se non trovo il colore che IO ho scelto!
21 ottobre 2009 12:12 - savpg8801
Articolo ben descritto e rispondente all’attuale(ma anche più datato) fenomeno. Come ebbi modo di definire altamente variegato, in altro thread , l’essere femminile che è molto più complesso di quello maschile, almeno sotto il punto di vista “umano” e non “tecnico” , mi chiedo:
quante donne si lamenterebbero proporzionalmente del presente fenomeno, visto il noto stato di vanità che ad esse viene ed è sempre stato riconosciuto?
D’altro canto quanti uomini (normali) si lamenterebbero nel caso che avvenisse una così grande rivoluzione volta ad eliminare “massmediaticamente” il fenomeno (giornali-TV-cinema-spettacoli-sfilate di moda-concorsi – ecc.ecc.) come pare venga ipotizzata equiparandolo al divieto di pubblicizzare fumo-droga- o altro?
Come potrebbe reagire il mondo economico se venisse meno tutta questa potenzialità accalappiatrice di audiences, per causa di leggi o di divieti?
Che quantità di donne (anche non più giovani, peraltro) vedrebbe sfumare possibilità di arricchimento e lavoro solo facendosi vedere con matterello(per la pasta) in mano evitando nudità,sculattamenti, ammiccamenti, ecc.?

Da interviste che sempre si vedono trasmesse in tv o in rotocalchi, nell’argomento si ascoltano spessissimo dichiarazioni di cercare: notorietà, fama, successo, ricchezza, libertà, piacere, divertimento, socialità, ecc.
Come risulterebbe possibile evitare di accontentare tutto ciò, quando, nell’immaginazione comune, il lato sesso sta ai primi posti?
Nel documentario si fa menzione al fatto che le donne vengano “costrette” ad esibirsi . Perché se non lo fanno sarebbero out.
Ma chiediamoci perché lo fanno, allora. Allora devono sentirsi IN. E sentirsi IN conduce a detta strada. In altri paesi considerati drastici vietatori di esibizioni piccanti, esistono comunque tentativi in tal senso.
Ma tutto ciò deriva proprio da ciò che vogliono gli uomini, oppure da ciò che vogliono fortemente le donne?
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