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24 dicembre 2009 18:56 - lucillafiaccola1796
Fossero solo i nanimoretti come li chiamava un comico imitando alberto sordi! Il fatto è che ormai "universalmente" i posti di comando... e di simil-potere sono affidati ad inkapaci che remano contro i cittadini contribuenti clienti consumatori... Eh sì stamattina ad una radio ci hanno chiamato contribuenti, anteponendo ovviamente cittadini...quindi soggetti a perdere la testa... nella maniera in cui la persero luigi 16° [anche lui 16°... poi dicono che è il 17 a portare ma-jella]! Non ci sperate che questi si vergognino e si facciano da parte... nè che intervengano i ministeri.... occupati a trasformare quest'ultimi in società per azioni alla facciaccia nostra e de sti pinchioni che siamo! Però se continuano a tirare la corda... i prenditori di treni, bisciasconidi o no, daranno l'assalto ai treni treMitalia, a mano o con le frecce rosse, dargento o tricolori che siano! E saranno allora amari cavoletti di bruxelles... Dove non potè la rivoluzione bolscevica... potè la sputofiscale tre.nani.moretti.
Comunque Buoni Festini!
24 dicembre 2009 18:30 - Annapaola Laldi
Di fronte a una debacle come quella degli ultimi giorni (fra l'altro oggi, 24 dicembre, i ritardi da Milano ma anche da Salerno/Napoli sono di parecchie decine di minuti), il signor Mauro Moretti dovrebbe dimettersi e, se non ha lui questa minima sensibilità, essere spinto via da quel posto che occupa indegnamente dal ministero competente. Questo, comunque, è quanto, a gran voce, dobbiamo chiedere tutti quanti, perché sinceramente, che viaggiamo da pendolari o da altivelocisti, ne abbiamo le tasche piene di lui e della sua compagnia.
Un'altra cosa che dobbiamo chiedere è che sia decurtato lo stipendio a lui e agli altri dirigenti delle FS e dintorni, visto che nessuno di questi signori sa fare il mestiere per cui è pagato. Negli USA qualcosa del genere è stato fatto a spese dei dirigenti di banca, cominciamo a farlo anche qui. Di fannulloni, caro il mio Brunetta, ce n'è tanti anche ai vertici. Forse, in percentuale, di più che fra i semplici impiegati.
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