ENZO
Essa è, secondo me, connessa con la necessaria acquisizione
individuale e collettiva di atteggiamenti e attitudini
intrinsecamente democratici e non fascisti, di libertà, di
solidarietà, di rispetto della singola persona umana come
individuo di valore e non come una m...,
Giusto, condivido, anche se dubito che questo processo di
maturazione umana e/o sociale possa avvenire in tempi
brevi.
Anzi, da quanto vedo si va indietro anziche' progredire.
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"Oppure ci vuole una rivoluzione incruenta?"
Il Presidente MAO (che se ne intendeva) diceva:
D. Cos'e La Rivoluzione ??
R. La Rivoluzione e' un atto violento
16 gennaio 2010 17:56 - luca2402
Il maggior danno che subiamo consiste nella chiusura degli
sportelli periferici a parer loro poco redditizi.....si
perchè è cambiato lo spirito che contemplava l'equilibrio
fra la redditività degli sportelli; adesso "le galline
devono fare tutte tre uova" o vanno eliminate.
In un regime di monopolio questa azienda postale macina
lauti introiti infischiandosene dei disservizi provocati ai
cittadini Italiani, cosicchè assistiamo alla chiusura di
migliaia di sportelli nei piccoli paesi o all'apertura
ridotta a tre, due o in un giorno settimanale... che di
fatto diventa un danno per il cittadino che soffre il
mancato recapito della posta e delle raccomandate che di
fatto restano "sequestrate" in detti uffici.
Sicuramente in un mercato libero si guarderebbero bene dal
perdere quei "bistrattati" sportelli poichè sicuramente
appetibili ad altri gestori!
Vorrei che l'ADUC inserisse nelle priorità anche questi
importanti aspetti a parer mio poco dibattuti...grazie per
l'attenzione...
13 gennaio 2010 19:52 - Salatino Vito Enzo
Cara marina,
certo che se tu prendi tutto alla lettera e non hai un
briciolo di ironia per capire che gli impiegati delle poste
spesso si comportano male con il pubblico, e se vuoi ti
spiego perchè, ma dubito che capiresti, nella vita capirai
poco o niente anche tu, non solo io.
Prova tu a fare una battuta di spirito sulle Poste e vediamo
cosa viene fuori di meglio !
Non ti saluto, perchè sicuramente fraintenderesti.
13 gennaio 2010 18:30 - marina7235
certo che se tu vuoi cominciare dal basso a ghigliottinare
hai capito tutto dalla vita.....saluti
8 gennaio 2010 19:08 - Salatino Vito Enzo
La ghigliottina.
Cara Lucilla,
un ragazzo mio conoscente, che ha studiato da poco la
Rivoluzione Francese, mi ha telefonato e detto che noi
italiani, che non siamo mai stati capaci di fare una
rivoluzione simile a quella francese, ma neanche simile a
quella sovietica e bolscevica, e che abbiamo sempre
continuato a scimmiottare gli altri a destra e a sinistra,
senza capire mai un ca..o di quello che facevano, mi ha
detto che, per recuperare il tempo perduto, la rivoluzione
dovremmo farla cruenta, molto cruenta, altro che incruenta
!
E dovremmo reintrodurre appena possibile la ghigliottina
!
Gli ho chiesto: per farne che ?
Mi ha risposto: cominciamo subito a passare impiegati e
impiegate agli sportelli degli Uffici Postali ! Poi
vedremo.
Saluti
8 gennaio 2010 18:45 - lucillafiaccola1796
Oh Vito Enzo Salatino!!!!! Salace!!!
Mi sono tanto tanto divertita per il Tuo "immenso"
commento!
Me lo copio e lo diffondo [anonimamente è ovvio]!
Io sarei per la rivoluzione incruenta... ma ci vuole troppo
cervello collettivo per farla...
Bisogna essere disperati come i Mille [non di Garibaldi] di
Rosagno!!! La via è quella...quando non hai più niente da
perdere... allora vinci!!!! La strada ce l'hanno indicata
loro.... Una signora stamattina a radiotre ha telefonato a
primapagina ed ha detto che magari saranno gli immigrati a
liberarci dalla ndrangheta.... capito? Ora facciamo fare
agli immigrati schiavizzati anche i nostri Liberatori?
Mi sembra eccessivo... siamo noi che dobbiamo liberare
loro....!
8 gennaio 2010 13:07 - Salatino Vito Enzo
Le Poste e le ex-municipalizzate di m...
Ogni tanto c'è qualcuno che ci ricorda sempre le stesse
cose che sappiamo da quando siamo nati (cioè da circa 2000
anni, epoca dell'Impero Romano) sulle poste e sulle aziende
che gestiscono i rifiuti, la me..., servizi ed energia, il
tutto a tariffe fisse, imposte, indiscusse, senza
concorrenza e obbiezioni o proteste di sorta pena il taglio
dei "cosiddetti"
(servizi), cioè tariffe vessatorie, monopoliste, contro le
leggi economiche e di mercato e probabilmente anche contro
la Costituzione, in pratica fascistoidi da sempre.
Quì si dimenticano anche tante altre cose sconce,
vessatorie e fascistoidi, per es. RAI e Mediaset, pensioni,
sindacati, associazioni benefiche e volontaristiche curiali,
ricerche interminabili e universali su tumori, diabete,
sclerosi multipla, tubercolosi, aids, etc. che quando ti
serve qualcosa spariscono tutti, fame nel mondo, pittori
senza braccia e gambe che dipingono col pennello nel cu..
non potendo fare diversamente perchè nessuno li aiuta,
etc., etc., etc.
Il risultato è che questi scritti ci richiamano alla
coscienza le cose schifose e rimosse nell'inconscio
individuale e collettivo e ci fanno andare in depressione e
incazzare sempre di più, senza risolverci affatto i
problemi psicopatologici connessi alle Poste, praticamente
innati, come archetipi dell'inconscio, da quando nostra
madre da piccoli ci mandava a pagare i bollettini alla posta
di m.. !
E poi c'è sempre qualcun altro che si chiede: "e noi che ci
possiamo fare ? Protestare va bene, ma stanca" !
E' vero che protestare non serve a niente, perchè è come
parlare con l'ex-muro di Berlino.
Però innanzitutto si potrebbe protestare almeno sotto la
guida di Lucillafiaccola e del suo linguaggio fiorito, senza
"de-mordere", ma nel senso letterale del termine e non in
quello metaforico e pulito di Annapaola !
E questo potrebbe anche tornarci utile, secondo Jung, per
venire a capo dei complessi e traumi psichici individuali,
repressi e irrisolti causati nei decenni dalla Poste e
associazioni consimili succitate.
Chiaramente il problema, anche secondo Freud, è grave,
irrisolto e forse irresolubile, sopratutto quello delle
Poste, perchè praticamente è innato in noi e acquisito per
discendenza dai nostri genitori (una sorta di complesso di
Edipo Postale).
Però alla fine, parlando seriamente, secondo il mio modesto
parere una possibile soluzione forse c'è.
Essa è, secondo me, connessa con la necessaria acquisizione
individuale e collettiva di atteggiamenti e attitudini
intrinsecamente democratici e non fascisti, di libertà, di
solidarietà, di rispetto della singola persona umana come
individuo di valore e non come una m..., oserei dire di
Amore, se non mi facesse schifo il pensiero del nuovo
partito del premier, e allora chiamiamola Carità Cristiana,
di autocritica, autoironia e ironia verso tutti i credo e
prediche imposte d'autorità e imperio.
Però la storia ci insegna che queste acquisizioni, per
diventare effettive ed efficaci, richiedono secoli di
"civile secolarizzazione" per noi italiani, vessati da
decenni da una oligarchia imperante ed ereditaria (non di
sangue), e non governata dalla democrazia, a differenza
degli altri paesi europei più evoluti.
Oppure ci vuole una rivoluzione incruenta ?
Salatino
8 gennaio 2010 11:39 - Annapaola Laldi
Il ritratto è perfetto. Ed è bene che sia stato presentato
con, tutto sommato, una certa leggerezza della scrittura che
non guasta. Ma la domanda è sempre quella: noi, che
possiamo fare? Alcune cose le possiamo evitare, come
acquistare gli arzigogolati prodotti finanziari di "Poste
spa", ma con la corrispondenza, con le forniture dell'acqua
e simili, che si fa? Protestare, segnalare i disguidi
(ehm!!) e le disfunzioni, senza demordere, va bene. Ma anche
protestare stanca...