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27 gennaio 2010 16:36 - sugar magnolia
ENZO
Essa è, secondo me, connessa con la necessaria acquisizione individuale e collettiva di atteggiamenti e attitudini intrinsecamente democratici e non fascisti, di libertà, di solidarietà, di rispetto della singola persona umana come individuo di valore e non come una m...,

Giusto, condivido, anche se dubito che questo processo di maturazione umana e/o sociale possa avvenire in tempi brevi.
Anzi, da quanto vedo si va indietro anziche' progredire.

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"Oppure ci vuole una rivoluzione incruenta?"
Il Presidente MAO (che se ne intendeva) diceva:

D. Cos'e La Rivoluzione ??
R. La Rivoluzione e' un atto violento
16 gennaio 2010 17:56 - luca2402
Il maggior danno che subiamo consiste nella chiusura degli sportelli periferici a parer loro poco redditizi.....si perchè è cambiato lo spirito che contemplava l'equilibrio fra la redditività degli sportelli; adesso "le galline devono fare tutte tre uova" o vanno eliminate.
In un regime di monopolio questa azienda postale macina lauti introiti infischiandosene dei disservizi provocati ai cittadini Italiani, cosicchè assistiamo alla chiusura di migliaia di sportelli nei piccoli paesi o all'apertura ridotta a tre, due o in un giorno settimanale... che di fatto diventa un danno per il cittadino che soffre il mancato recapito della posta e delle raccomandate che di fatto restano "sequestrate" in detti uffici.
Sicuramente in un mercato libero si guarderebbero bene dal perdere quei "bistrattati" sportelli poichè sicuramente appetibili ad altri gestori!
Vorrei che l'ADUC inserisse nelle priorità anche questi importanti aspetti a parer mio poco dibattuti...grazie per l'attenzione...
13 gennaio 2010 19:52 - Salatino Vito Enzo
Cara marina,

certo che se tu prendi tutto alla lettera e non hai un briciolo di ironia per capire che gli impiegati delle poste spesso si comportano male con il pubblico, e se vuoi ti spiego perchè, ma dubito che capiresti, nella vita capirai poco o niente anche tu, non solo io.

Prova tu a fare una battuta di spirito sulle Poste e vediamo cosa viene fuori di meglio !

Non ti saluto, perchè sicuramente fraintenderesti.
13 gennaio 2010 18:30 - marina7235
certo che se tu vuoi cominciare dal basso a ghigliottinare hai capito tutto dalla vita.....saluti
8 gennaio 2010 19:08 - Salatino Vito Enzo
La ghigliottina.

Cara Lucilla,
un ragazzo mio conoscente, che ha studiato da poco la Rivoluzione Francese, mi ha telefonato e detto che noi italiani, che non siamo mai stati capaci di fare una rivoluzione simile a quella francese, ma neanche simile a quella sovietica e bolscevica, e che abbiamo sempre continuato a scimmiottare gli altri a destra e a sinistra, senza capire mai un ca..o di quello che facevano, mi ha detto che, per recuperare il tempo perduto, la rivoluzione dovremmo farla cruenta, molto cruenta, altro che incruenta !
E dovremmo reintrodurre appena possibile la ghigliottina !
Gli ho chiesto: per farne che ?
Mi ha risposto: cominciamo subito a passare impiegati e impiegate agli sportelli degli Uffici Postali ! Poi vedremo.

Saluti
8 gennaio 2010 18:45 - lucillafiaccola1796
Oh Vito Enzo Salatino!!!!! Salace!!!
Mi sono tanto tanto divertita per il Tuo "immenso" commento!
Me lo copio e lo diffondo [anonimamente è ovvio]!
Io sarei per la rivoluzione incruenta... ma ci vuole troppo cervello collettivo per farla...
Bisogna essere disperati come i Mille [non di Garibaldi] di Rosagno!!! La via è quella...quando non hai più niente da perdere... allora vinci!!!! La strada ce l'hanno indicata loro.... Una signora stamattina a radiotre ha telefonato a primapagina ed ha detto che magari saranno gli immigrati a liberarci dalla ndrangheta.... capito? Ora facciamo fare agli immigrati schiavizzati anche i nostri Liberatori?
Mi sembra eccessivo... siamo noi che dobbiamo liberare loro....!
8 gennaio 2010 13:07 - Salatino Vito Enzo
Le Poste e le ex-municipalizzate di m...

Ogni tanto c'è qualcuno che ci ricorda sempre le stesse cose che sappiamo da quando siamo nati (cioè da circa 2000 anni, epoca dell'Impero Romano) sulle poste e sulle aziende che gestiscono i rifiuti, la me..., servizi ed energia, il tutto a tariffe fisse, imposte, indiscusse, senza concorrenza e obbiezioni o proteste di sorta pena il taglio dei "cosiddetti"
(servizi), cioè tariffe vessatorie, monopoliste, contro le leggi economiche e di mercato e probabilmente anche contro la Costituzione, in pratica fascistoidi da sempre.
Quì si dimenticano anche tante altre cose sconce, vessatorie e fascistoidi, per es. RAI e Mediaset, pensioni, sindacati, associazioni benefiche e volontaristiche curiali, ricerche interminabili e universali su tumori, diabete, sclerosi multipla, tubercolosi, aids, etc. che quando ti serve qualcosa spariscono tutti, fame nel mondo, pittori senza braccia e gambe che dipingono col pennello nel cu.. non potendo fare diversamente perchè nessuno li aiuta, etc., etc., etc.
Il risultato è che questi scritti ci richiamano alla coscienza le cose schifose e rimosse nell'inconscio individuale e collettivo e ci fanno andare in depressione e incazzare sempre di più, senza risolverci affatto i problemi psicopatologici connessi alle Poste, praticamente innati, come archetipi dell'inconscio, da quando nostra madre da piccoli ci mandava a pagare i bollettini alla posta di m.. !
E poi c'è sempre qualcun altro che si chiede: "e noi che ci possiamo fare ? Protestare va bene, ma stanca" !
E' vero che protestare non serve a niente, perchè è come parlare con l'ex-muro di Berlino.
Però innanzitutto si potrebbe protestare almeno sotto la guida di Lucillafiaccola e del suo linguaggio fiorito, senza "de-mordere", ma nel senso letterale del termine e non in quello metaforico e pulito di Annapaola !
E questo potrebbe anche tornarci utile, secondo Jung, per venire a capo dei complessi e traumi psichici individuali, repressi e irrisolti causati nei decenni dalla Poste e associazioni consimili succitate.
Chiaramente il problema, anche secondo Freud, è grave, irrisolto e forse irresolubile, sopratutto quello delle Poste, perchè praticamente è innato in noi e acquisito per discendenza dai nostri genitori (una sorta di complesso di Edipo Postale).
Però alla fine, parlando seriamente, secondo il mio modesto parere una possibile soluzione forse c'è.
Essa è, secondo me, connessa con la necessaria acquisizione individuale e collettiva di atteggiamenti e attitudini intrinsecamente democratici e non fascisti, di libertà, di solidarietà, di rispetto della singola persona umana come individuo di valore e non come una m..., oserei dire di Amore, se non mi facesse schifo il pensiero del nuovo partito del premier, e allora chiamiamola Carità Cristiana, di autocritica, autoironia e ironia verso tutti i credo e prediche imposte d'autorità e imperio.
Però la storia ci insegna che queste acquisizioni, per diventare effettive ed efficaci, richiedono secoli di "civile secolarizzazione" per noi italiani, vessati da decenni da una oligarchia imperante ed ereditaria (non di sangue), e non governata dalla democrazia, a differenza degli altri paesi europei più evoluti.
Oppure ci vuole una rivoluzione incruenta ?

Salatino
8 gennaio 2010 11:39 - Annapaola Laldi
Il ritratto è perfetto. Ed è bene che sia stato presentato con, tutto sommato, una certa leggerezza della scrittura che non guasta. Ma la domanda è sempre quella: noi, che possiamo fare? Alcune cose le possiamo evitare, come acquistare gli arzigogolati prodotti finanziari di "Poste spa", ma con la corrispondenza, con le forniture dell'acqua e simili, che si fa? Protestare, segnalare i disguidi (ehm!!) e le disfunzioni, senza demordere, va bene. Ma anche protestare stanca...
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