Eugenio sei un grande!! La libertà di pensiero NON è
libertà di offendere, a prescindere dal modo. Dire gay non
è un reato, ma dire che una persona lo è (a prescindere se
lo sia o meno) nel tentativo di metterla in cattiva luce
deve essere punito in quanto atteggiamento scorretto a
prescindere, posto in essere utilizzando un termine in senso
dispregiativo.
Lucilla il Suo cinismo da quattro soldi dimostra, ancora una
volta, la sua mentalità retrograda, inadeguata e un po'
bigotta. Ma mi creda, non andrò in giro a dirlo per
screditarla ;)
17 marzo 2010 11:18 - eugenio8882
Cito:
La Costituzione recita al primo comma dell'articolo 21:
"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio
pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di
diffusione". Questo principio e' pero' disatteso con
procedimenti penali come quello di cui parliamo".
Questo non autorizza nessuno ad esprimere sentimenti
offensivi nei confronti di chiunque, anche se di
orientamento sessuale diverso.
Proprio perchè esiste un altro principio della nostra
Costituzione che recita all' art. 3:
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali
davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di
lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali". Questo vuol dire che non esistono
principi assoluti, ma che questi vanno letti insieme. Sono
incredulo nel leggere quanto sopra citato e, se posso,
indignato.
17 marzo 2010 9:40 - ZaZy
Per come la vedo io qui il problema non è la parola Gay ma
è l'intento di voler deliberatamente offendere qualcuno.
L'intenzione di offendere va SEMPRE punita anche se è
liberticida. La libertà non vuol dire essere incivili!
NESSUNO deve sentirsi in dovere di poter essere libero di
offendere qualcuno solo perchè suo rivale per un posto di
lavoro. Allora andiamocene in giro ad urlare i peggiori
improperi verso chiunque fregandocene dei sentimenti
altrui... tanto siamo in un paese libero!
Signori mi dispiace, ma questa volta, avete scritto
un'idiozia!
17 marzo 2010 9:38 - lorenzo2730
Scusate ma non sono assolutamente d'accordo. Non è reato
definire qualcuno gay, ma è reato dare del "gay" a
qualcuno.
Se qualcuno avesse una figlia disabile e qualcuno gli
dicesse: "Come sta quell'handicappata di tua figlia?"...
come pensate che reagirebbe?
Questo post è davvero una delusione.
16 marzo 2010 18:10 - lucillafiaccola1796
Son o loro che hanno scelto di chiamarsi "gay"...
allora li chiameremo etimologicamente ferori o
lanzichenecchi.... scegiete voi...!