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31 marzo 2010 17:50 - giona44
faccio notare che proprio tra 3 anni scadrà (finalmente) il mandato dell'aspirante sovrano.
Sottinteso leggo: lasciatemi lavorare in pace e Vi darò tutto e di più.... e se ancora non avrò sconfitto il CANCRO basterà darmi un altro mandato... purtroppo, dopo aver sentito le interviste a qualcuno dei 50/60 mila manifestanti in gita pagata a Roma non sono così cieco da credere che riescano ad attivare il cervello.
29 marzo 2010 12:10 - paolodegregorio
anzitutto, mi scuso per le ripetizioni e per la lunghezza, ma per me si tratta di un problema fondamentale per la democrazia.
saluti a tutti paolo de gregorio

- se io fossi Santoro…. –


Tutti i movimenti di massa in assenza di un obiettivo importante e possibile si esauriscono e la gente ritorna nel proprio frustrante individualismo.
Un altro fatto incontrovertibile è che gli italiani difficilmente trovano un punto di incontro, un obiettivo tattico su cui unirsi per vincere e poi ognuno per la sua strada, ma vanno a marcare e sottolineare le differenze e forte è il narcisismo di capi e capetti che vogliono continuare a fare i galletti nel proprio pollaio e non accettano le decisioni collegiali o a maggioranza semplice.
Nemmeno quando sono responsabili delle sconfitte, e parlo delle sinistre, questi capetti si ritirano a vita privata, ma sono lì ad impedire qualsiasi rinnovamento.

Io credo che i partiti che oggi sono in Parlamento, con un leggero distinguo sull’IDV di Di Pietro, difendono l’occupazione della RAI, difendono i sontuosi stipendi e le relative pensioni, difendono il finanziamento pubblico, accettano il ruolo e il peso del Vaticano, accettano tutti la gestione capitalista della economia.
L’unico spazio che esiste, realmente, è quello evidenziato da Santoro nella recente iniziativa di Raiperunanotte, che ha messo in piedi una comunicazione di massa con tre milioni di persone che hanno voluto testimoniare la propria adesione ad una iniziativa necessaria per uscire dalla dittatura monopolistica sui mezzi di informazione, in particolare sulla incredibile occupazione di Rai1 e Rai2 da parte degli sgherri del Cavaliere.

Se io fossi Santoro e veramente cercassi di sottrarre il “servizio pubblico” al dominio dei partiti, chiederei a questi 3 milioni di persone di non pagare più il canone alla RAI e di versare quell’importo ad una “public company” che deve essere subito costituita, con garanti come Santoro e Travaglio, con il fine di far finire l’illegale occupazione dei partiti politici. Da sostituirsi con una gestione nuova, senza pubblicità, senza canone obbligatorio, dove il direttore generale plenipotenziario viene eletto ogni 5 anni dai cittadini che pagano il canone, tra personalità indipendenti da potentati economici, finanziari, confessionali, politici. Per aprire questo mezzo alle organizzazioni reali dei cittadini, ai movimenti, alla satira intelligente, ad una informazione che sale dai territori, ad inchieste sull’ambiente, sulla salute e sul lavoro, ad inchieste per smascherare gli inganni della pubblicità, ai problemi reali dei cittadini che devono essere trattati senza alcuna censura preventiva e in piena libertà.
Solo questo potere di autogestire un vero servizio pubblico può controbilanciare il potere privato dei media, e senza questo contrappeso c’è solo l’attuale regime monopolista che ha fabbricato gli zombi del pensiero unico, ha inventato le toghe rosse e i complotti, gli insulti quotidiani alla magistratura e l’obbrobrio delle leggi ad personam spacciate per riforme liberali.
Senza il monopolio dei media il potere di Berlusconi non sarebbe durato 15 anni.

E’ ora di gettare tutto il peso di chi non desidera Berlusconi al potere, di chi non vuole più monopoli o il ripetersi di fenomeni del genere, su un solo obiettivo, quello di pretendere che la RAI sia proprietà dei cittadini, il cui responsabile sia eletto dai cittadini stessi che liberamente pagano il canone,per l’indipendenza di questa azienda da qualunque potere o ingerenza.
Santoro facci sognare!
Agli scettici e ai rassegnati ricordo che un partitino dell’1%, quello radicale, organizzò una campagna politica su temi molto più pesanti per una nazione cattolica, quelli del divorzio e dell’aborto e incredibilmente ottenne la vittoria e addirittura il voto di moltissimi credenti.
E’ ora di volare alto e di costruire un pilastro della democrazia, senza il quale siamo solo sudditi.
Paolo De Gregorio
27 marzo 2010 18:03 - lucillafiaccola1796
Nella foga... ho dimenticato...
Le parole del Bar One... prese alla lettera
"entro il 2013 vogliamo vincere il cancro"
E noi glielo facciamo vincere.....! E chi glielo vuole togliere....?
E' come avesse detto "entro il 2013 vogliamo [loro] vincere il premio Ignobile, Iscar [breve di "Iscariota]....
Ridiamoci su....tutto sommato siamo nella reality fiction "quando il comico ti toglie la vita"
27 marzo 2010 17:59 - lucillafiaccola1796
Bravi PP pettine e paolodegregorio
autogestione e tutti loro kaput tana....!
27 marzo 2010 13:24 - paolodegregorio
Di fronte alle macerie del defunto “servizio pubblico”, con l’inarrestabile occupazione di TG1 e TG2 degli uomini del Cavaliere, di fronte ad una “Autority” di controllo in mano a uomini del Cavaliere, di fronte alla chiusura delle trasmissioni sgradite al Cavaliere, si è finalmente creato un “anticorpo”, Raiperunanotte, autogestito da giornalisti, sindacato, attori, cantanti, comici, cittadini, volontari, che si è autofinanziato e ha gestito una comunicazione di massa di notevole peso.
L’alternativa alla RAI, a quel covo di venduti ai partiti e ai potenti di turno, c’è e può camminare con le proprie gambe.

La prima cosa da dire (e lo ripeto da anni) è che questa RAI, infarcita di parenti di politicanti e di giornalisti servili, non è riformabile e va fatta fallire con lo sciopero del canone.
Naturalmente noi un vero “servizio pubblico” lo pretendiamo, crediamo che sia un indispensabile contrappeso alla disinformazione dei privati, e ciò deve essere ottenuto proponendo una soluzione, che anche ieri sera a Bologna non è stata prospettata da nessuno.

La “personalità giuridica” della RAI, costruita con i denari dei cittadini e sostenuta dal canone pagato dai cittadini, deve cambiare ed essere denominata “public company”, i cui azionisti e detentori del potere sono coloro che pagano il canone (cosa che deve essere facoltativa), con elezione diretta, in concomitanza con le elezioni politiche, di un direttore generale plenipotenziario, scelto tra personalità assolutamente indipendenti da qualunque potere economico, politico, confessionale, canone pagato alla, mano, senza pubblicità.
La sostanza è tutta qui: sottrarre un indecente potere a Berlusconi e ai partiti è necessario per la democrazia e bisogna farlo ad ogni costo.

Certo ieri sera la faccia un po’ tesa di Floris e il suo balbettare senza dire nulla di utile e comprensibile, sapeva di grande paura e prudenza e si capiva che con questi soggetti non si va da nessuna parte.
Ad incoraggiare una linea dura, di autogestione possibile e ormai indispensabile per fermare il monopolio della informazione, vi è l’esperienza di grande successo del quotidiano “il Fatto”, autogestito dai giornalisti, senza padroni, e che per di più ha respinto i finanziamenti pubblici dell’editoria.
Ieri sera si è dimostrato che senza soldi, senza partiti, senza palinsesto, si è messa in piedi una comunicazione di massa basata solo sulla propria credibilità professionale, contando su larghe masse di persone che non si sentono rappresentate da nessuna emittente e che cercano una strada e una coesione sociale basata sulla ricerca della verità, sui valori, sulle prospettive (nere) economiche e ambientali.
Internet ha aiutato molto, sarà il “media” del futuro, ma OGGI il 70% dei cittadini italiani ha solo la televisione come informazione, e con questa realtà dobbiamo fare i conti.

Ieri sera abbiamo goduto di un assaggio di libertà ed autogestione che ci può far capire quanto sia necessario uno strappo con l’attuale regime del pensiero unico, e tutti coloro che amano questa libertà devono impegnarsi a fondo ed essere disposti a pagare dei prezzi.
La rivoluzione copernicana, possibile, consiste nel passaggio dal servilismo dei giornalisti verso i partiti ed i capi bastone, all’autogestione senza più padroni, nell’interesse dei cittadini, che solo allora pagheranno volentieri il canone, per essere informati, per partecipare con il proprio voto e non solo, per finirla di essere sudditi.
Paolo De Gregorio
26.3.10
25 marzo 2010 11:12 - pettine
gli italiani che votano il nano non dovrebbero avere nemmeno il diritto di esprimere il loro voto, a mio parere non ha senso nemmeno votale l'opposizione.. io li vorrei vedere tutti morti, per me è l'unica soluzione!
24 marzo 2010 19:49 - lucillafiaccola1796
Laura non offendere Satana... è l'Avversario... non il Nemico Pubblico N° 1... Il Pirluska pensa di sconfiggere il suo "C" e sé stesso...

Ma se non sa fare neanche una piccola operazioncina aritmetica da seconda elementare
Confonde 80 mila con 1 minchione...!

Penso di sapere che cosa ha im mente di fare: fa un decretino per cancella il Cancro segno zodiacale.... e sostituirlo... con il "Granchio"

Oh vedi a cosa somiglia.....!!!!!
24 marzo 2010 19:12 - laura9602
la cosa incredibile e che dovrebbe far riflettere tutti compreso chi non ha una cultura eccelsa è questa:
a parte l'evidente incongruenza del fatto che ad una manifestazioone politica il leader faccia annunci di tipo miracolistico sulla salute delle persone, come è stato evidenziato nel suddetto articolo, ma poi, vi pare che una persona vi possa dire " se fate i bravi e mi votate allora vi sconfiggo il cancro sennò potete crepare tutti" ???!! no, dico ma vi pare possibile una cosa del genere ??
questo (mr berlusc) è satana fatto uomo ve lo dico io , è di una malvagità inaudita_
e se non prende una batosta in queste regionali
IO me ne vado dall'italia perché a quel punto avrò avuto la conferma che gli attuali italiani sono momentaneamente irrecuperabili ; ed io in mezzo a gente di m.... nun ce vojo vive_
24 marzo 2010 17:15 - riccardo1146
@checcolino:
d'accordo , ma tassare un elettrodomestico ce ne vuole. Siamo nel 2010..... comunque dopo averti letto ho capito perchè siamo "punto e a capo"!
24 marzo 2010 11:23 - checcolino
Penso che chiunque induca a non pagare il canone RAI debba essere perseguito legalmente come viene perseguito chi istiga alla delinquenza ,il pagamento del "canone RAI " è una tassa pertanto se un cittadino non la paga arriva equitalia a sequestrare per recuperare la cifra ,con tanto d'interessi e spase .Se non sbaglio chi ha inventato equitalia è stata questa maggioranza .
23 marzo 2010 22:10 - riccardo1146
Gentile Donvito, di perplessità ne ho anch'io e da tempo. Il messaggio lanciato dal grande "imbonitore" è perfettamente studiato da esperti di comunicazione di massa. O lui stesso, conosce molto bene le tecniche di imbonimento per fuorviare le menti e l'interesse da problemi concreti con altri gravi ma per ora impensabili da risolvere ( ci si rifugia nel sogno). Le mie perplessità nascono osservando la folla adorante; ma dovremmo calarci in un discorso che è difficile sintetizzare in un semplice intervento sul forum.Lei avrà sicuramente capito benissimo a cosa mi riferisco! L'altro imbonitore mediatico propone una serata ad effetto...chiamando gli abbonati rai????!!!!!!. Dato che anche quella è manifestazione democratica , mi auguro che spuntino fuori dei cartelli del tipo -ABOLIAMO IL CANONE RAI!- Ne dubito, poichè faziosità e populismo la faranno da padrona. Insomma abbiamo ora ben capito perchè la sinistra non ha fatto niente per abolire il canone, e quest'altri non faranno niente.Ognuno ha il suo tornaconto, chi ci va di mezzo è il suddito ( lo chiamano ancora cittadino) che paga o è invaso da lettere più o meno minatorie.Aggiungo , purtroppo, un mea culpa. Avendo militato in quella che una volta era la "gauche",di questa non ne è rimasto più nulla.Letteralmente sparita! Inghiottita dai suoi stessi riti stanchi ed obsoleti.Presa a difendere una classe/condizione sociale che non esiste più. Non hanno capito ancora che il primo imbonitore ha vinto promettendo la cancellazione dell'ICI ( Dio solo sa quanto mi pesava) loro continuano a perdere credendo ancora a queste gabelle ( vedi RaI). Mettiamola come vogliamo , ma purtroppo la realtà è questa.
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