faccio notare che proprio tra 3 anni scadrà (finalmente) il
mandato dell'aspirante sovrano.
Sottinteso leggo: lasciatemi lavorare in pace e Vi darò
tutto e di più.... e se ancora non avrò sconfitto il
CANCRO basterà darmi un altro mandato... purtroppo, dopo
aver sentito le interviste a qualcuno dei 50/60 mila
manifestanti in gita pagata a Roma non sono così cieco da
credere che riescano ad attivare il cervello.
29 marzo 2010 12:10 - paolodegregorio
anzitutto, mi scuso per le ripetizioni e per la lunghezza,
ma per me si tratta di un problema fondamentale per la
democrazia.
saluti a tutti paolo de gregorio
- se io fossi Santoro…. –
Tutti i movimenti di massa in assenza di un obiettivo
importante e possibile si esauriscono e la gente ritorna nel
proprio frustrante individualismo.
Un altro fatto incontrovertibile è che gli italiani
difficilmente trovano un punto di incontro, un obiettivo
tattico su cui unirsi per vincere e poi ognuno per la sua
strada, ma vanno a marcare e sottolineare le differenze e
forte è il narcisismo di capi e capetti che vogliono
continuare a fare i galletti nel proprio pollaio e non
accettano le decisioni collegiali o a maggioranza
semplice.
Nemmeno quando sono responsabili delle sconfitte, e parlo
delle sinistre, questi capetti si ritirano a vita privata,
ma sono lì ad impedire qualsiasi rinnovamento.
Io credo che i partiti che oggi sono in Parlamento, con un
leggero distinguo sull’IDV di Di Pietro, difendono
l’occupazione della RAI, difendono i sontuosi stipendi e
le relative pensioni, difendono il finanziamento pubblico,
accettano il ruolo e il peso del Vaticano, accettano tutti
la gestione capitalista della economia.
L’unico spazio che esiste, realmente, è quello
evidenziato da Santoro nella recente iniziativa di
Raiperunanotte, che ha messo in piedi una comunicazione di
massa con tre milioni di persone che hanno voluto
testimoniare la propria adesione ad una iniziativa
necessaria per uscire dalla dittatura monopolistica sui
mezzi di informazione, in particolare sulla incredibile
occupazione di Rai1 e Rai2 da parte degli sgherri del
Cavaliere.
Se io fossi Santoro e veramente cercassi di sottrarre il
“servizio pubblico” al dominio dei partiti, chiederei a
questi 3 milioni di persone di non pagare più il canone
alla RAI e di versare quell’importo ad una “public
company” che deve essere subito costituita, con garanti
come Santoro e Travaglio, con il fine di far finire
l’illegale occupazione dei partiti politici. Da
sostituirsi con una gestione nuova, senza pubblicità, senza
canone obbligatorio, dove il direttore generale
plenipotenziario viene eletto ogni 5 anni dai cittadini che
pagano il canone, tra personalità indipendenti da potentati
economici, finanziari, confessionali, politici. Per aprire
questo mezzo alle organizzazioni reali dei cittadini, ai
movimenti, alla satira intelligente, ad una informazione che
sale dai territori, ad inchieste sull’ambiente, sulla
salute e sul lavoro, ad inchieste per smascherare gli
inganni della pubblicità, ai problemi reali dei cittadini
che devono essere trattati senza alcuna censura preventiva e
in piena libertà.
Solo questo potere di autogestire un vero servizio pubblico
può controbilanciare il potere privato dei media, e senza
questo contrappeso c’è solo l’attuale regime
monopolista che ha fabbricato gli zombi del pensiero unico,
ha inventato le toghe rosse e i complotti, gli insulti
quotidiani alla magistratura e l’obbrobrio delle leggi ad
personam spacciate per riforme liberali.
Senza il monopolio dei media il potere di Berlusconi non
sarebbe durato 15 anni.
E’ ora di gettare tutto il peso di chi non desidera
Berlusconi al potere, di chi non vuole più monopoli o il
ripetersi di fenomeni del genere, su un solo obiettivo,
quello di pretendere che la RAI sia proprietà dei
cittadini, il cui responsabile sia eletto dai cittadini
stessi che liberamente pagano il canone,per l’indipendenza
di questa azienda da qualunque potere o ingerenza.
Santoro facci sognare!
Agli scettici e ai rassegnati ricordo che un partitino
dell’1%, quello radicale, organizzò una campagna politica
su temi molto più pesanti per una nazione cattolica, quelli
del divorzio e dell’aborto e incredibilmente ottenne la
vittoria e addirittura il voto di moltissimi credenti.
E’ ora di volare alto e di costruire un pilastro della
democrazia, senza il quale siamo solo sudditi.
Paolo De Gregorio
27 marzo 2010 18:03 - lucillafiaccola1796
Nella foga... ho dimenticato...
Le parole del Bar One... prese alla lettera
"entro il 2013 vogliamo vincere il cancro"
E noi glielo facciamo vincere.....! E chi glielo vuole
togliere....?
E' come avesse detto "entro il 2013 vogliamo [loro] vincere
il premio Ignobile, Iscar [breve di "Iscariota]....
Ridiamoci su....tutto sommato siamo nella reality fiction
"quando il comico ti toglie la vita"
27 marzo 2010 17:59 - lucillafiaccola1796
Bravi PP pettine e paolodegregorio
autogestione e tutti loro kaput tana....!
27 marzo 2010 13:24 - paolodegregorio
Di fronte alle macerie del defunto “servizio pubblico”,
con l’inarrestabile occupazione di TG1 e TG2 degli uomini
del Cavaliere, di fronte ad una “Autority” di controllo
in mano a uomini del Cavaliere, di fronte alla chiusura
delle trasmissioni sgradite al Cavaliere, si è finalmente
creato un “anticorpo”, Raiperunanotte, autogestito da
giornalisti, sindacato, attori, cantanti, comici, cittadini,
volontari, che si è autofinanziato e ha gestito una
comunicazione di massa di notevole peso.
L’alternativa alla RAI, a quel covo di venduti ai partiti
e ai potenti di turno, c’è e può camminare con le
proprie gambe.
La prima cosa da dire (e lo ripeto da anni) è che questa
RAI, infarcita di parenti di politicanti e di giornalisti
servili, non è riformabile e va fatta fallire con lo
sciopero del canone.
Naturalmente noi un vero “servizio pubblico” lo
pretendiamo, crediamo che sia un indispensabile contrappeso
alla disinformazione dei privati, e ciò deve essere
ottenuto proponendo una soluzione, che anche ieri sera a
Bologna non è stata prospettata da nessuno.
La “personalità giuridica” della RAI, costruita con i
denari dei cittadini e sostenuta dal canone pagato dai
cittadini, deve cambiare ed essere denominata “public
company”, i cui azionisti e detentori del potere sono
coloro che pagano il canone (cosa che deve essere
facoltativa), con elezione diretta, in concomitanza con le
elezioni politiche, di un direttore generale
plenipotenziario, scelto tra personalità assolutamente
indipendenti da qualunque potere economico, politico,
confessionale, canone pagato alla, mano, senza
pubblicità.
La sostanza è tutta qui: sottrarre un indecente potere a
Berlusconi e ai partiti è necessario per la democrazia e
bisogna farlo ad ogni costo.
Certo ieri sera la faccia un po’ tesa di Floris e il suo
balbettare senza dire nulla di utile e comprensibile, sapeva
di grande paura e prudenza e si capiva che con questi
soggetti non si va da nessuna parte.
Ad incoraggiare una linea dura, di autogestione possibile e
ormai indispensabile per fermare il monopolio della
informazione, vi è l’esperienza di grande successo del
quotidiano “il Fatto”, autogestito dai giornalisti,
senza padroni, e che per di più ha respinto i finanziamenti
pubblici dell’editoria.
Ieri sera si è dimostrato che senza soldi, senza partiti,
senza palinsesto, si è messa in piedi una comunicazione di
massa basata solo sulla propria credibilità professionale,
contando su larghe masse di persone che non si sentono
rappresentate da nessuna emittente e che cercano una strada
e una coesione sociale basata sulla ricerca della verità,
sui valori, sulle prospettive (nere) economiche e
ambientali.
Internet ha aiutato molto, sarà il “media” del futuro,
ma OGGI il 70% dei cittadini italiani ha solo la televisione
come informazione, e con questa realtà dobbiamo fare i
conti.
Ieri sera abbiamo goduto di un assaggio di libertà ed
autogestione che ci può far capire quanto sia necessario
uno strappo con l’attuale regime del pensiero unico, e
tutti coloro che amano questa libertà devono impegnarsi a
fondo ed essere disposti a pagare dei prezzi.
La rivoluzione copernicana, possibile, consiste nel
passaggio dal servilismo dei giornalisti verso i partiti ed
i capi bastone, all’autogestione senza più padroni,
nell’interesse dei cittadini, che solo allora pagheranno
volentieri il canone, per essere informati, per partecipare
con il proprio voto e non solo, per finirla di essere
sudditi.
Paolo De Gregorio
26.3.10
25 marzo 2010 11:12 - pettine
gli italiani che votano il nano non dovrebbero avere nemmeno
il diritto di esprimere il loro voto, a mio parere non ha
senso nemmeno votale l'opposizione.. io li vorrei vedere
tutti morti, per me è l'unica soluzione!
24 marzo 2010 19:49 - lucillafiaccola1796
Laura non offendere Satana... è l'Avversario... non il
Nemico Pubblico N° 1... Il Pirluska pensa di sconfiggere il
suo "C" e sé stesso...
Ma se non sa fare neanche una piccola operazioncina
aritmetica da seconda elementare
Confonde 80 mila con 1 minchione...!
Penso di sapere che cosa ha im mente di fare: fa un
decretino per cancella il Cancro segno zodiacale.... e
sostituirlo... con il "Granchio"
Oh vedi a cosa somiglia.....!!!!!
24 marzo 2010 19:12 - laura9602
la cosa incredibile e che dovrebbe far riflettere tutti
compreso chi non ha una cultura eccelsa è questa:
a parte l'evidente incongruenza del fatto che ad una
manifestazioone politica il leader faccia annunci di tipo
miracolistico sulla salute delle persone, come è stato
evidenziato nel suddetto articolo, ma poi, vi pare che una
persona vi possa dire " se fate i bravi e mi votate allora
vi sconfiggo il cancro sennò potete crepare tutti" ???!!
no, dico ma vi pare possibile una cosa del genere ??
questo (mr berlusc) è satana fatto uomo ve lo dico io , è
di una malvagità inaudita_
e se non prende una batosta in queste regionali
IO me ne vado dall'italia perché a quel punto avrò avuto
la conferma che gli attuali italiani sono momentaneamente
irrecuperabili ; ed io in mezzo a gente di m.... nun ce vojo
vive_
24 marzo 2010 17:15 - riccardo1146
@checcolino:
d'accordo , ma tassare un elettrodomestico ce ne vuole.
Siamo nel 2010..... comunque dopo averti letto ho capito
perchè siamo "punto e a capo"!
24 marzo 2010 11:23 - checcolino
Penso che chiunque induca a non pagare il canone RAI debba
essere perseguito legalmente come viene perseguito chi
istiga alla delinquenza ,il pagamento del "canone RAI " è
una tassa pertanto se un cittadino non la paga arriva
equitalia a sequestrare per recuperare la cifra ,con tanto
d'interessi e spase .Se non sbaglio chi ha inventato
equitalia è stata questa maggioranza .
23 marzo 2010 22:10 - riccardo1146
Gentile Donvito, di perplessità ne ho anch'io e da tempo.
Il messaggio lanciato dal grande "imbonitore" è
perfettamente studiato da esperti di comunicazione di massa.
O lui stesso, conosce molto bene le tecniche di imbonimento
per fuorviare le menti e l'interesse da problemi concreti
con altri gravi ma per ora impensabili da risolvere ( ci si
rifugia nel sogno). Le mie perplessità nascono osservando
la folla adorante; ma dovremmo calarci in un discorso che è
difficile sintetizzare in un semplice intervento sul
forum.Lei avrà sicuramente capito benissimo a cosa mi
riferisco! L'altro imbonitore mediatico propone una serata
ad effetto...chiamando gli abbonati rai????!!!!!!. Dato che
anche quella è manifestazione democratica , mi auguro che
spuntino fuori dei cartelli del tipo -ABOLIAMO IL CANONE
RAI!- Ne dubito, poichè faziosità e populismo la faranno
da padrona. Insomma abbiamo ora ben capito perchè la
sinistra non ha fatto niente per abolire il canone, e
quest'altri non faranno niente.Ognuno ha il suo tornaconto,
chi ci va di mezzo è il suddito ( lo chiamano ancora
cittadino) che paga o è invaso da lettere più o meno
minatorie.Aggiungo , purtroppo, un mea culpa. Avendo
militato in quella che una volta era la "gauche",di questa
non ne è rimasto più nulla.Letteralmente sparita!
Inghiottita dai suoi stessi riti stanchi ed obsoleti.Presa a
difendere una classe/condizione sociale che non esiste più.
Non hanno capito ancora che il primo imbonitore ha vinto
promettendo la cancellazione dell'ICI ( Dio solo sa quanto
mi pesava) loro continuano a perdere credendo ancora a
queste gabelle ( vedi RaI). Mettiamola come vogliamo , ma
purtroppo la realtà è questa.