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17 giugno 2010 19:41 - lucillafiaccola1796
Tempo fa c'era una parodia... non la ricordo bene...
porcelli di talia... li talia è inkazzata... nell'elmo di scipio ci fa la frittata... dov'è la vittoria? staffà la cicoria, ché fan dell'aroma frapp'Io la inciuciò...il resto non rimembro!
16 giugno 2010 20:32 - Sharman*
Oltre a cio' che scrive Vincenzo, con cui concordo, c'è da dire che l'inno nazionale non l'ha scelto nessuno!
chi ha detto che quello sia l'inno nazionale?
Non è neanche nella Costituzione come il tricolore.

Ci è stato imposto dalle cricche massoniche che hanno fatto l'Italia.
Mameli frequentava e ammirava gli ambienti massonici, Mazzini, Garibaldi. I "Fratelli d'Italia" sono probabilmente i fratelli della Massoneria.
Neanche si ha la certezza che il testo l'abbia scritto il Mameli, che comunque quando lo scrisse era minorenne o quasi... E' morto giovanissimo.

Almeno almeno cambiare il testo si potrebbe benissimo senza dovere piu' cantare stupidaggini come "dov'è la vittoria che schiava di Roma Iddio la creo'" o "l'elmo di Scipio".
E che cosa vogliamo fare? invadere l'Africa?
Dai che ci si riprova con la quarta sponda, cosi' magari rifacciamo la figura dei cioccolattai che pensava ai datteri quando c'era il petrolio....
16 giugno 2010 18:34 - lucillafiaccola1796
Bada bene, Nevio, che il tri.colore in cui ti vorresti avvolgere, non sia stato usato, prima di te, dal boss dei boss o dalla Trota, Suo Figlio...
16 giugno 2010 9:15 - Nevio
Qual'è la persona che afferma dei princìpi e trova il consenso unanime? Qual'è la cosa che viene giudicata bella e buona da tutti indistintamente? Nessuna, presumo. Ci sono però cose e persone che diventano istituzioni, simboli, piaccia o no. I genitori, l'inno nazionale, per citarne alcune. Quando si è ragazzi si viene sollecitati a comportarsi in un certo modo e poi, fuori dalla porta, si fa tutto il contrario. Quando viene suonato l'inno si storpiano le parole guardando furtivamente il vicino per sincerarsi che rida di gusto. I genitori sono retrogadi e rompiscatole, l'inno è brutto e ridicolo. Salvo trovarsi in situazioni di pericolo e di difficoltà per correre a chiedere aiuto proprio ai genitori. Oppure vedere piovere bombe sulla propria città e i suoi simboli o addirittura sulla propria casa per cercare lo Stato al fianco del quale schierarsi e nel quale identificarsi, magari cantando l'inno nazionale.
E in quei momenti, forse con un tricolore attorno alle spalle, si prenderebbe a schiaffi colui che ne storpia le parole. Ci sono cose che si chiamano valori, dalle quali molti stanno sempre più prendendo le distanze. Ecco allora che i genitori vengono sollecitati con arroganza ad aiutare i figli perchè è loro dovere (li hanno messi al mondo e nessuno glielo ha chiesto!) e l'inno lo si canta a squarciagola, più o meno correttamente, se l'Italia vince i mondiali, altrimenti ... Ho fatto il militare tanti anni fa e non volentieri, come quasi tutti. Tutte le mattine l'inno accompagnava l'alzabandiera e la sera suonava “il silenzio” mentre veniva ammainata. Poi sentivo le canzoni dei Beatles e dei Rolling Stones, di Gianni Morandi e di Bob Dylan. Oggi, quando sento queste ultime mi diverto e mi tornanno alla mente tanti momenti del passato ma solo quando sento l'inno di Mameli mi viene spontaneo alzarmi in piedi. Chissà perché… comunque non me ne vergogno.
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